DA SAN PIETRO A PIO XII (18)

[G. SBUTTONI: da s. PIETRO A PIO XII. Editrice A.B.E.S. Bologna, 1953)

Dall’anno 1000 ai giorni nostri:

CAPO VI.

DALLA RIFORMA ALLA RIVOLUZIONE (2)

4 – LA MASSONERIA

D. Quali rapporti esistono tra la Massoneria e la Chiesa!

— La Massoneria è uno dei nemici che più ha tentato di prevalere contro la Chiesa e questa l’ha condannata con 8 Encicliche, 3 Bolle ed un Breve. – Pochissimi avversari hanno dovuto subire la continua, aperta lotta di nove Papi e la spietata guerra di tutto il Clero cattolico per oltre duecento anni.

D. Quali sono i documenti di condanna?

— I seguenti:

— Clemente Xll: Enc. « In eminenti» (4 maggio 1738).

— Benedetto XIV: fine. « Providas » (18 maggio 1751).

— Pio VII: Bolla « Ecclesiam a Jesu Christo » (13 nov. 1821).

— Leone Xll: Bolla « Quo graviora » (13 marzo 1825).

— Pio VIII : Enc. « Traditi humilitati nostra » (24 maggio 1829).

— Gregorio XVI: Enc. « Mirari vos » (15 agosto 1843).

— Pio IX: Enc. « Qui pluribus » (9 nov. 1846) : Alloc. « Singulari quidam » (9 die. 1854); Alloc. « Maxima quidem laetitia » (9 luglio 1862); Breve « Ex epistola» (26 ott. 1865) diretta a Mons. Darbój; Enc. « Etsi multa luctuosa » (21 nov. 1873).

— Leone XIII: Enc. « Quo apostolici » (28 dicembre 1878);

Enc. « Humanum genus» (20 aprile 1884).

D. Perchè queste condanne piene e inequivocabili?

— Per la natura della Massoneria stessa.

D. Che cos’è la Massoneria?

— È un’associazione segreta internazionale basata su una dottrina di libero esame, che rigetta ogni soprannaturale e pretende di trovare nella sola « ragione » umana la regola della vita personale sociale.

D. Qual è tu sua tattica?

Perconseguire il suo fine essa opera nella società subdolamente, infiltra i suoi elementi nelle associazioni e nei partiti più diversi, si accaparra elementi che vi fanno parte; praticamente cerca di essere una forza occulta ed incontrollabile per manovrare a suo beneplacito le leve della società.

D. Quale la sua caratteristica?

— L’ambiguità, per cui si presta ed aderisce a tutte le situazioni spirituali (salvo quella del Cattolico, perchè essa è « a priori » ribelle al soprannaturale e al dogma).

D. Da dove la sua forma di attrazione?

— Dal suo « mistero » e dalla sua «religiosità» universalistica, oltre che dalla sua attività e potenza politica ed umanitaria.

D. Dov’è più settaria ed anticristiana?

— Nei paesi latini. Comunque essa è, dovunque e sempre, la negazione della Religione rivelata e la sostituzione dell’uomo a Dio: è la catalizzazione in termini eriti di religiosità irreligiosa della ribellione moderna al Cristianesimo, della incredulità e della miscredenza razionalista che ha voluto mettere il mondo moderno in rivolta contro Dio.

PER QUESTO PAPI E I.A CHIESA NON HANNO POTUTO NON CONDANNARLA.

D. Ha essa qualche cosa di fìsso?

— Pur nella disintegrazione individualistica d’ogni principio dottrinale ha questo di fisso, che attrae soprattutto i giovani: il suo simbolismo e la sua gerarchia.

D. Quali sono i sìmboli massonici?

— Sono riti, cerimonie, emblemi, segni ecc. tolti dalla Bibbia, dal Cristianesimo, dai « misteri » pagani e dalle antiche Corporazionimurarie. Ma è una derivazione puramente materiale e artificiale, chevuole indubbiamente essere un mezzo pedagogico ed istruttivo, unsistema di allegorie inteso ad illustrare ed inculcare leaspirazioni della Massoneria.

[Ma soprattutto è il culto del baphomet-lucifero che si manifesta apertamente nei riti dal 30° livello in poi – ndr.-]

D. Qual è la gerarchia!

— Tutti i riti massonici constano di tre gradi:

1) apprendista,

2) compagno.

3) maestro,

che potrebbero corrispondere sia alle tre fasi a iniziazione dei misteri antichi, sia alle tre « vie» dell’ascetismo cristiano (« via» purgativa, illuminativa, unitiva), e sono accompagnati da simboli diversi: il libro della Bibbia, la stella fiammeggiante (a 5 punte invertita, di lucifero), la scala teologica, il teschio da morto, il tetragramma giudaico, ecc..

D. Qual è la cerimonia per introdurre un nuovo aspirante!

— Il « neofita » rimane chiuso nel « gabinetto di riflessione » a compilare il «testamento». (gli fanno compagnia un teschio, simbolo della morte, ed un tozzo di pane, simbolo della vita. Nel testamento deve rispondere a tre domande: « Che cosa dovete all’umanità, alla patria, a voi stesso ». Poi l’aspirante subisce la cerimonia del « battesimo massonico »: il Venerabile, mascherato, incrocia le spade sul capo dell’iniziando, mentre uno dei due assistenti incappucciati gli fa sentire la fredda lama del pugnale sulla pelle in corrispondenza del cuore. Il neofita in ginocchio gli presta giuramento. I padrini lo assistono.

D. Che ha davanti il massone, superato il periodo di « apprendistato » (Massonerìa Azzurra)?

— Ha davanti la lunga scala di 33 gradi:

1) una selezione di gradi fino al 18° « Rosa Croce » (Massonerìa Rossa)

2) un numero variabile di gradi di perfezione che portano al 30° o « Cavaliere Kadosh » (Massoneria Nera)

3 ) infine gli ultimi tre:

31° o « Grande Ispettore Inquisitore »;

32° o « Principe del real segreto »:

33° o «Grande Ispettore Generale».

Questi ultimi gradi costituiscono la Massoneria Bianca.

D. Qual è l’organo supremo della Massoneria in ogni singolo Stato?

— Il «Grande Oriente» (nome di origine incerta; forse perché la luce viene da oriente?), al quale fanno parte tutte le Logge dello Stato.

D. Che cos’è la « Loggia »?

—  È la sezione locale e sede della riunione della relativa comunità massonica.

D. Che cos’è il «tempio »?

—- E ‘ il luogo di riunione.

D. Da chi dipende, ogni loggia?

— Da un «maestro del seggio».

D. Che cosa, costituisce l’insieme di più logge?

— La « grande loggia », retta da un Venerabile.

D. Come si chiama il capo delle Grandi Logge, riunite in Grande Oriente!

— Gran Maestro o Sovrano.

D. Da che cosa è circondata dunque l’attività massonica?

— Da tenebre e mistero, per cui la Costituzione Italiana ha pronunciato la sua condanna con l’art. 31: « Sono proibite le associazioni segrete ».

D. In Italia è unita e compatta la Massonerìa?

— No. Vi è quella di Piazza del Gesù o di rito scozzese e quella di Palazzo Giustiniani, tra loro in lotta. Quando infatti il 15 maggio 1949 si doveva addivenire ad una « Costituente Massonica», che doveva fondere in un unico organismo i vari gruppi, non se ne poté constatare che il clamoroso fallimento. Non per questo tuttavia essa si presenta meno insidiosa e meno pericolosa.

D. Con quale sigla si è sempre presentata la Massonerìa?

— Con questa: « A. G. D. G. A. D. U. » che vuol dire: «Alla gloria del Grande Architetto dell’Universo». Fino dal sec. XVIII questa misteriosa sigla apriva di rigore ogni documento massonico o compariva nelle camiture delle logge.

D . Quando sorse la Massonerìa!

— Le sue vere origini sono avvolte nel mistero.

D . Che afferma il massone Rebold?

— In « Histoire des Trois Grandes Loges », pag. 670, 697, afferma che essa « è sorta da un’antica e celebre corporazione di arti e mestieri fondata in Roma da Numa Pompilio nel 715 a. C. – La lista dei Grandi Maestri risalirebbe al 292 a. C. ad un certo Albano grande « Venerabile » e primo « Grande Ispettore » massonico.

D. È ciò attendibile?

— È evidentemente umoristico o per lo meno leggendario. Come è ugualmente leggendario assegnare alla massoneria origini giudaiche, anche se l’influenza degli ebrei nella moderna massoneria è effettivamente preponderante.

D. Qual è il parere dei migliori studiosi in materia?

— È che le origini massoniche vanno ricercate nelle « Corporazioni murarie » medioevali. Fin dal sec. XII una forte corrente migratoria, seguendo le linee di diffusione dello stile gotico dall’ « Ile de France » in tutta Europa, portò in Inghilterra numerosi artigiani ed operai « muratori » (macons) che si costituirono all’uso medioevale in numerose « logge » riunite in una « gilda » o corporazione.

D. Quando fiorirono le « massonerie corporative » o « gilde murarie »?

— Durante tutto il Medio Evo fino alla rivoluzione protestante ed erano quindi sopra tutto organizzazioni a carattere « sindacale » per i muratori massoni. A poco a poco però la Massoneria corporativa si trasformò — alla fine del ‘600 ed ai primi decenni del ‘700 in « Massoneria Speculativa ».

D . Come avvenne tale trasformazione?

— Avvenne sotto l’influsso di cause politiche ed ideologiche.

D. Che cosa vi influì « politicamente »?

— Vi influirono le lotte fra gli Stuart, il Parlamento inglese e la casa d’Orange. Gli Stuart cercarono l’appoggio dei membri delle Corporazioni massoniche, facendone uno strumento politico e trasferendo segretamente l’organico massonico nell’esercito per dominare l’apparato militare.

D. Che cosa trasformò « ideologicamente » la Massoneria professionale nell’organizzazione moderna a contenuto filosofico?

— Fu l’introduzione di teorie umanitarie internazionalistiche a sfondo religioso naturalistico, sorte in alcuni circoli inglesi sotto la denominazione di « logge Rosa-Croce ».

D. Cosi dunque qual è la data di nascita della massoneria moderna?

— È il 1717, allorché le quattro logge di Londra si fondono in un’unica Grande Loggia sotto un Grande Maestro.

D. A quando risale la prima condanna pontificia?

— A 21 anno dopo (1788) da parte di Clemente XII.

D. Che cosa intendevano queste logge?

— Conservando le antiche cerimonie e proponendo come scopo la costruzione simbolica del Tempio della nuova Umanità, queste logge intendevano tenere uniti i loro membri inun deismo generico [in realtà satanico-luciferino – ndr. -], superiore ad ogni confessione religiosa e spregiatore di ogni Rivelazione. Rendevano onore al « Grande Architetto dell’ Universo » prescindendo assolutamente da ogni concetto soprannaturale, in aperta opposizione al Cristianesimo e sopra tutto al Cattolicesimo.

D. Che le giovò?

L ‘ ambiente del sec. XVIII, saturo di stanchezza, snervato dall’indifferenza religiosa, dilaniato nell’unità, disintegrato dal libero esame, inaridito dalla critica.

D. Che cosa s’affermò in simile ambiente?

— L a nuova filosofia razionalista e, in sostanza, miscredente.

I n questo ambiente la Rivelazione appare ormai come inammissibile; la « ragione » è unica fonte di conoscenza, e. in definitiva, unica sorgente di verità anche sul terreno religioso.

Il Cristianesimo rivelato non ha nessun valore ; la Chiesa ancormeno. I dogmi sono catene di errori imposti all’ignoranza.

D. Che cosa produce questo ambiente filosofico e sociale?

— Questo ambiente filosofico e sociale, questo secolo razionalista e scientifico, miscredente e deista, dà pieno sviluppo alla massoneria.

D. In quali paesi era ed è tuttora fiorente e potente?

— In Inghilterra, Francia e Stati Uniti.

In Inghilterra essa favorì il rapido propagarsi delle idee razionaliste dell’Illuminismo e servì come difesa delle posizioni dell’imperialismo inglese. Nel 1772 le logge erano 160; oggi sono oltre 4.400. – In Francia, fattasi autonoma, si sviluppò intorno alla Rivoluzione francese ed intorno alla potenza napoleonica (massone fu il Bonaparte). Nel 1847 la Francia ebbe oltre 1200 logge; oggi ne ha 450. Alla massoneria francese si ricollegano quelle del Belgio, Romania, Svizzera, America del Sud, e, in parte, dell’Italia.

(Gli Stati Uniti sono la più grande potenza massonica. La Federazione degli Stati nacque nelle « logge », propugnata da Coxe e Franklin. Dalla gran loggia di Boston il 6 dicembre 1773 parte il segnale della rivolta. Attualmente la massoneria negli S. U. conta 18.000 logge con 3.500.000 fratelli.

D.  E in Italia?

— Lasciata in balìa di se stessa, fino quasi a consumarsi nelle lotte interne, ora sembra risvegliarsi e iniziare approcci internazionali per giungere al riconoscimento ufficiale del « Grande Oriente Americano ». Almeno così fa la nostra massoneria scozzese in contrasto con quella di Palazzo Giustiniani. Questa di Casa Giustiniani, raccogliendo gran parte, se non tutto, il culturame comunistoide, sembra diventare un’appendice di Mosca.

[Ovviamente non è qui il caso di aggiornare i numeri spaventosamente cresciuti in Italia e nel mondo, e le infiltrazioni ben conosciute perfino in Vaticano, ove la sinagoga adorante il “signore dell’universo”, cioè il baphomet-lucifero, si è sostituita alla Chiesa Cattolica conservandone l’aspetto esterno usurpato, ma rivoltandone tutta la dottrina e la liturgia, oggi vera e propria ritualità satanica – n.d.r. -].

APPENDICE II.

LA QUESTIONE DI GALILEO

GALILEO GALILEI, una delle più grandi figure d’ogni tempo, fu sommo scienziato e scrittore, nato u Pisa nel 1564, compì gli studi umanistici a Firenze e quelli scientifici nella città natale, dote insegnò dal 1589 al 1602; ìndi passò a Padova. – Nel 1610 si stabilì a Firenze in qualità dì matematico e filosofo del granduca. E’ autore dell’invenzione dell’ orologio a pendolo, del termometro, del cannocchiale, del microscopio. Si deve principalmente a lui il grande sviluppo preso dalla fisica. Accrebbe la vasta fama di cui godeva quando scoprì le macchie solari e dimostrò che la luna è ricoperta di monti e che la via lattea non è che un ammasso gigantesco di stelle. Nel 1611 si recò a Roma, dove ricevette onori anche dal Papa Paolo V, che manifestò per lui una benevolenza particolare. Ma quando, in base alle sue indagini astronomiche, egli propugnò il sistema copernicano, sembrò a qualche teologo che simile concezione fosse contraria alla sacra Scrittura. Si citava al riguardo il versetto del salma 103, dove è detto: « Tu hai fissato la terra sulle sue basi » e le parole di Giosuè: « Non muoverti, o sole, da Gabaon ». L’errore di Galileo fu di appoggiare le sue affermazioni sulla S. Scrittura. Egli sosteneva che essa non può errare, ma che potevano errare bensì i suoi interpreti, ai quali spetta di conciliare le loro spiegazioni conì risultati certi della scienza. Di qui divampò una lotta vivace. La finale fu che Galileo venne accusato di eresìa davanti al tribunale dell’Inquisizione a Roma. Il tribunale nel 1618 riprovò il sistema Copernicano, che, come è noto, insegna che la terra simuove attorno al sole, e proibì di diffonderlo. Nel marzo dello stesso anno, la Congregazione dell‘Indice, proibì i libri che contenevano tale dottrina. Gli scritti di Galileo non vennero espressamente condannati, né all’insigne scienziato furono vietati gli studi nel campo astronomico, a cui poté attendere tranquillamente a Firenze. – Eletto papa Urbano VIII, grande ammiratore di Galileo, questi, nell’aprile del 1624, fu ricevuto più volte, e sembra con molta cortesìa, dal Pontefice. Usando prudenza, lo scienziato avrebbe potuto continuare a lavorare a favore del sistema copernicano. Ma purtroppo gli fece difetto la diplomazia. Nel febbraio del 1632 pubblicò il « Dialogo sopra i due massimi sistemi », opera scritta con splendore di stile e con fine umorismo (ma priva di rigore e dimostrazioni scientifiche di un qualche valore), ma che urtò la suscettibilità della Congregazione del S. Ufficio e che procurò all’autore un nuovo processo e una nuova condanna. Nonostante la grave età, egli dovette lasciare Firenze, e recarsi a Roma, per subirvi il processo. Conviene dire però che gli furono usati i massimi riguardi. Durante i giorni del processa, abitò nel palazzo del Procuratóre del S. Ufficio, dove, com’egli attesta, trovò agevolezze insolite e squisite attenzioni, e, quando fu colpito da una leggera indisposizione, fu condotto nel palazzo del Niccolini, ambasciatore, di Toscana. Dopo la condanna, il Papa gli diede facoltà di abitare nel palazzo della Trinità dei Monti, in Roma, con libero accesso ai vasti giardini adiacenti. – In seguito, dietro richiesta dello stesso Galilei, fu condotta a, Siena, presso l’arcivescovo Piccolomini, e finalmente nella propria villa di Arcetri, vicino a Firenze, dove, morì a 77 anni nel 1642. – Egli rimase sempre fedele, alla Chiesa: prima di morire fece chiedere al Papa la benedizione apostolica. I documenti del processo escludono nel modo più assoluto ciò che qualcuno ha in passato asserito, cioè che il Galilei, durante l’interrogatorio di Roma, sia stato sottoposto alla tortura (anzi il processo fu una truffa alla verità, organizzato a mo’ di farsa da giudici compiacenti che non avevano alcun titolo, senza che comparissero i Gesuiti dell’Indice che avevano ben compreso l’eresia atomistica del libello galileano. La teoria eliocentrica d’altra parte non ha mai avuto nessuna prova concreta né dimostrazione di alcun tipo, tranne  la sigla del TG1 ed i trucchi scenografici e fotografici della NASA – ndr. -]

Per un’idea più chiara e veritiera dell’affare Galilei rimandiamo al seguente articolo:

https://www.exsurgatdeus.org/2017/06/26/la-verita-su-galilei/

Per valutare giustamente questa spinosa questione, occorre tener presenti alcune circostanze storiche. In quel tempo si temevano, e non a torto, le audacie dottrinali dei protestanti circa la libera interpretazione della S. Scrittura. I teologi si erano impennati a sostegno delle frasi della Bibbia, che apparivano in contrasto con il sistema copernicano, il quale del resto ancora non era stato scientificamente provato [né lo sarà mai!]. D’ altra parte Galileo errò nel volere entrare nel campo della interpretazione scritturale. Il tribunale, che certo agì con molto rigore, volle salvare il principio de « la Bibbia è senza errori » [l’inerranza biblica è dogma di fede tridentino! – ndr.-], temendo che si rinnovasse in Italia ciò che era avvenuto in Germania per opera di Lutero.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.