La strana sindrome di nonno Basilio -2-

La strana sindrome di nonno Basilio -2-

Egregio direttore, come promesso, sono ancora qui per aggiornarla sulle discussioni che riguardano la diatriba tra me, con l’alleata Caterina, e mio nipote Mimmo con i suoi “alleati” neomodernisti che lui frequenta e sostiene, spero almeno in buona fede, appartenere alla Chiesa cattolica. Il tutto è iniziato quando ne ha “sparata una delle sue” con il dire in tono serio (ma che attore …!) che oggi si sarebbe avviato un “dialogo alla pari” tra le varie confessioni cristiane, cioè quelle di eretici e scismatici, per chiamarli con il nome esatto definito da tutte le Proposizioni papali e conciliari di ogni tempo e, pensi che “boiata”, con le altre religioni (così lui chiama le varie idolatrie e adorazioni pagane). Mi dice che si prega addirittura per l’unità dei Cristiani, nel senso che tutti i “sedicenti” cristiani, di qualunque (udite, udite!!) “chiesa”, sono accomunati da un unico spirito (attenzione, non quello “Santo”, è ovvio!!), che si indicono riunioni di preghiera interconfessionali (lo so che questo è blasfemo, ma lo scrivo solo per riferire quanto dice Mimmo, e spero che scherzi!!) in un ecumenismo che arricchirebbe il Cristianesimo di varie sfumature (sic!!) non sapendo, (beata gioventù sempre a caccia di novità!) che tutto questo è stato ripetutamente anatemizzato in modo irreformabile e definitivo da tanti Papi, Concili dogmatici, oltre che dalle Sacre Scritture (che a questo punto andrebbero modificate per accontentare le fantasie di Mimmo, di progressisti, modernisti ed … ignoranti!).

Faccio presente a Mimmo, che evidentemente vuole giustificare la sua frequentazione di ambienti ereticali, che intanto nelle Sacre Scritture non si è mai incontrato il termine “dialogo”, che appartiene a culture umanistiche ed anticristiane, filosofiche, politiche ed affaristiche; ed infatti Gesù nel Vangelo ha detto : “ … andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mar. XVI, 15-16). Ed ancora gli dico: “Caro nipote, ti prego, apri il Vangelo di S. Matteo e leggi il capitolo XXVIII,19-20: “ … andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (che chiarezza, che autorevolezza … che musica celestiale!). Il Figlio Dio-uomo non ha mai detto: “andate e dialogate con i pagani, con gli adepti di sette e pseudo religioni varie, con eretici e scismatici, con i funzionari dell’Imperatore romano che si credeva una divinità, con i giornalisti e gli scienziati “saputelli” atei o agnostici, che si reputano detentori di uno scibile dalle basi argillose ed ignote, con occultisti ed esoteristi vari e così via, e gli cito pure … così a braccio, il Salmo XCV che recita al versetto 5: “omnes dei gentium daemonia … gli déi delle nazioni sono un “nulla” (un eufemismo che traduce la parola latina ed ebraica “demoni”) .

Dalla mia memoria (ma che strano!) emerge un ricordo lontano ma vivo: mi sovviene infatti quando lo zio Tommaso, santo sacerdote, buon’anima!… già ne ho parlato, o no ? …, organizzava tra noi nipoti le “gare dei salmi”, durante le quali ognuno di noi ragazzi doveva recitare a memoria nella lingua della Chiesa, il latino naturalmente, il maggior numero di Salmi. Pensi che una volta quella secchiona di mia cugina Felicina – la classica “prima della classe”, treccine biondicce, lentiggini e occhiali a “fondo di bottiglia” – imparò tutto il Salmo CXVIII, – sono 167 versetti … mica niente! – e quando iniziò l’ultimo versetto … “ Erravi, sicut ovis …”(lo ricordo come se fosse oggi … ma che scherzi fa la memoria!), restammo tutti con il fiato sospeso per esplodere poi sulla parola conclusiva …“oblitus”, in un fragoroso applauso liberatorio. Lo zio Tommaso orgogliosissimo consegnò il premio ambito: una pasta di zucchero, che Felicina divorò voracemente tra l’ammirazione generale …. ed un poco di invidia da parte degli sconfitti (beh, altri tempi, caro direttore!).

“Mimmo, nipote mio, se tu veramente frequentassi la Chiesa Cattolica, gli dico, conosceresti bene il “CREDO”, preghiera che viene recitata durante la Messa (a questo punto dubito anche che tu vada a Messa, o che per lo meno la segua con attenzione) e nella quale la Chiesa ci fa dire: “Credo nella Chiesa Una, Santa, Cattolica ed Apostolica” (che sono i quattro caratteri della Chiesa Cattolica, quella fondata dal sommo Maestro Gesù Cristo e costruita sulla pietra di Pietro) ; quindi, non possiamo accettare la pluralità di “chiese”, come ci vorrebbe far credere oggi l’attuale ecumenismo “fraterno” in cui … “tutto fa brodo” in un sincretismo per lo meno sospetto … nel quale è vero tutto e pure il contrario di tutto! Quante chiese e cappelle ha fondato allora Gesù? E il magistero di Pietro che fine ha fatto? I dogmi sono così carta straccia, retaggio di altri tempi? Sappi pure che Leone XIII, un grandissimo Papa, la cui figura dovrebbe essere accuratamente studiata dai giovani sacerdoti, non fosse altro perché strenuo difensore del deposito della vera fede, (d’altra parte la funzione del vero Papa è proprio questa, o mi sbaglio?) nella sua enciclica “Satis cognitum” parla chiaro: «In verità, Gesù Cristo non menziona che una Chiesa che Egli chiama “Sua”: “Edificherò la mia Chiesa”. Qualunque altra, perciò, fuori di questa, non essendo fondata da Gesù Cristo, «non può essere la vera Chiesa di Cristo». Quindi, il detto: “Extra Ecclesia, nulla salus – Fuori della Chiesa non c’è salvezza”, è verità rivelata di Fede divina, affermata nella Sacra Scrittura e nella Tradizione, ed è verità cattolica perché definita solennemente dalla Chiesa in nome di Dio! Tutto quanto viene detto di diverso è quindi pura eresia, condannata a più riprese da una serie impressionante di Papi (quelli con la “tiara”, naturalmente!) e Concili infallibili, iniziando dal Simbolo di Sant’Atanasio, dal Concilio di Efeso e di Calcedonia, fino al Vaticano I (attenzione, ho detto “primo”), per cui chiunque asserisce tale anti-verità si pone automaticamente fuori dalla vera Chiesa di Cristo, secondo il Breve di Papa Paolo IV (attenzione, dico “quarto”!) un magnifico documento, confermato da S. Pio V in una bolla successiva (“Inter multiplices curae” del 1566), sul quale ci soffermeremo un’altra volta, oltre che commettere il gravissimo peccato contro lo Spirito Santo: “Impugnare la verità conosciuta”! «L’unica vera religione è quella da Gesù medesimo fondata ed affidata alla Sua Chiesa, perché la mantenesse e la propagandasse nel mondo». (Leone XIII in: “Immortale Dei”).

Il “Corpo Mistico di Cristo” è la sola Chiesa cattolica, come lo ha da sempre affermato il vero Magistero fino a Pio XII, Sommo Pontefice dei miei tempi, nella sua enciclica “Mystici Corporis”, … quod est Ecclesia!, e come lo replicò nella sua “Humani generis” (mia cugina Felicina la conosceva quasi tutta a memoria!). Di conseguenza: “fuori di questa Chiesa non c’è salvezza”!

Lo dichiarò anche Pietro al Sinedrio: « … Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele, in nome del nostro Signore Gesù Cristo Nazareno, che in nessun altro v’è salvezza, poiché non v’è, sotto il cielo, alcun altro nome dato agli uomini, dal quale possiamo aspettarci d’essere salvati». Ora, questa verità, come lo dichiarò pure Gregorio XVI (in Mirari vos), è un “articolo di fede”. “Mimmo, guai ai Pastori che disperdono il gregge del mio pascolo”, dice il Signore! (e mo’ ci azzecca proprio, direbbe un noto politico … di cui però non ricordo il nome). «La Chiesa di Gesù Cristo è la Chiesa Cattolica-Romana, perché essa sola è “Una, Santa, Cattolica ed Apostolica” quale Egli la volle». (Catechismo di San Pio X). E Pio IX a sua volta ebbe a dire: «Non c’è, in realtà, che una sola religione vera e santa, fondata e istituita da Cristo Nostro Signore. Madre e nutrice d’ogni virtù, distruttrice dei vizi, liberatrice delle anime, indicatrice del vero bene. Essa si chiama: Cattolica, Apostolica e Romana». … quando si dice: “si, si, no, no”!

Pio XI, nella sua enciclica “Mortalium animos“ (Enciclica che lo zio Tommaso ci ricordava spesso!) scriveva: “… su questo punto è opportuno esporre e respingere una certa opinione falsa che è alla radice di questo problema e di quel complesso movimento con il quale i “non cattolici” si sforzano di realizzare una unione tra le chiese cristiane. Coloro che aderiscono a tale opinione, citano costantemente le parole di Cristo: «Ch’essi siano una sola cosa … e che non ci sia che un solo gregge e un unico pastore» (S. Gio. XVII, 21, e X,16), e pretendono che con tali parole il Cristo esprima un desiderio e una preghiera che non è stata mai realizzata. Essi pretendono, di fatto, che l’unità di Fede e di Governo, che è una delle “note” della vera Chiesa di Cristo, praticamente fino ad oggi non sia mai esistita e a tutt’oggi non esista.” La Rivelazione divina, dunque prescrive la “separazione”, come pure respinge la mescolanza, «il rapporto tra la luce e le tenebre, l’intesa tra Cristo e Beliaal, la collaborazione tra credente e non credente, l’accordo tra il tempio di Dio e gli idoli» (II Cor. VI,14-18) – leggi Mimmo, leggi ed impara a rispondere a chi vuole prenderti per i fon….. oh pardon!!!. S. Agostino, nel Concilio di Nicea, ai Vescovi d’Africa proclamò: «Chiunque è fuori dalla Chiesa cattolica, per quanto lodevole possa peraltro apparire la sua condotta, non godrà la vita eterna e la collera di Dio rimane su di lui, a causa del crimine di cui si è reso colpevole vivendo separato da Gesù Cristo». La questione mi sembra potersi chiudere qui, anche perché Mimmo, non trovando argomenti a supporto, e scuotendo ripetutamente il suo volto rubizzo, invoca il poco plausibile argomento delle adunate organizzate, a suo dire, da pontefici in quel di Assisi … povero San Francesco, che fine hanno fatto fare al suo borgo nativo, un faro della cristianità, divenuto, secondo Mimmo, una luce sinistra nelle mani di Beliaal! Che impudenza, che irriverenza verso un Santo, ai suoi tempi, ed anche ai nostri, immagine vivente del Cristo sofferente! … questi giovani sono veramente inqualificabili e, trattandosi di mio nipote, egregio direttore, provo un certo imbarazzo e vergogna anche nel dovergliene accennare. Ma sono ragazzi via! hanno tanto tempo davanti a loro, e, con l’aiuto del buon Dio, e con una buona guida umana, cambieranno certamente in vista della loro salvezza eterna. Li affido alle sue preghiere, li aiuti anche lei! Saluti, alla prossima.

La Chiesa eclissata

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LA CHIESA ECLISSATA

 

-Nessun altra espressione riassume meglio la situazione!

-Nessun altra espressione spiega meglio la crisi!

-Nessun altra espressione offre una soluzione migliore!

La Santissima Vergine Maria, nostra Madre e Regina, non scende dal cielo per nulla!  Alla Salette, in tre parole sobrie ci ha insegnato tutto! Chi è il miglior teologo se non la Regina del Cielo, Madre del Signore nostro Gesù Cristo, e Madre della Chiesa? Chi sarà così folle da osare non ascoltarLa, o riprenderLa, o contraddirLa?

La Santa la Vergine avrebbe potuto dire:

-“… la Chiesa sarà scossa, distrutta, cancellata, persa, demolita, sepolta, cancellata, rovinata, sterminata … ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sarà dispersa, annientata, abolita, schiacciata, abbassata, contaminata, umiliata, abbandonata …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sarà cambiata, mortificata, trasformata, riformata, rinverdita, modificata, rinfrescata, restaurata, rinnovata …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sarà oscurata, ottenebrata, polverizzata, spenta, rasa al suolo, sopraffatta, a testa in giù, invertita …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sarà nascosta, celata, schiacciata, soffocata, smantellata, sedotta, abbandonata, ingannata …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa è infiltrata, investita, assediata, circondata, assoggettata, elusa, alterata, danneggiata …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sparirà, vacillerà, tituberà, inciamperà …. ma non lo ha detto!

-“… la Chiesa sarà occupata …. ma non lo ha detto!

Ciascuna di queste parole, e la lista è ben lungi dall’essere esaustiva, ha un significato molto particolare e corrisponde a realtà diverse.

Ma la Beata Vergine non ha scelto nessuna di questa parole!

La Beata Vergine Maria ha testualmente detto: “la Chiesa sarà eclissata”!

Ha detto proprio così!!

Impariamo dunque a leggere bene e meditiamo con attenzione il suo insegnamento.

Che cos’è una eclisse?: “la sparizione totale di un astro, per l’interposizione di un altro” (Larousse), o l’occultamento momentaneo di un astro la cui luce è impedita dall’interposizione di un altro astro! (Quillet) “Oscuramento totale o parziale di un astro, provocato dall’interposizione di un altro corpo celeste tra esso e il punto di osservazione, nel caso di un astro che brilli di luce propria, o tra esso e la sorgente che lo illumina, nel caso di un astro che brilli di luce riflessa” (Treccani). Queste definizioni ci parlano di DUE ASTRI, di luce, di interposizione, di sparizione, di occultamento momentaneo, parziale o totale. L’esempio più conosciuto di eclissi, è quella del sole per mezzo della luna. Il sole è occultato e la sua luce sparisce momentaneamente, parzialmente o totalmente, per l’interposizione della luna. Si vede solo la luna, un astro morto! L’eclisse arriva all’improvviso, è sorprendente, stupefacente e spaventosa per chi non ne abbia cognizione. Ma un’eclissi non dura a lungo, tutti ne abbiamo esperienza, anche recente! L’uomo che assiste ad un’eclissi non fa che subirla, non può fare altro! E quindi, senza scomporsi o cambiare nulla, aspetta che essa termini!

Riconsideriamo ancora ogni parola e cerchiamo di comprendere ciò che la Santa Vergine voleva farci comprendere:

-a) vi sono due astri (astro = corpo celeste). Uno è eclissato … l’altro eclissa. Sono due astri, due corpi celesti diversi. La Santa Vergine ci dice che l’astro eclissato è la Santa Chiesa. La Santa Chiesa è la società di tutti i cristiani uniti dalla professione di una stessa fede: 1) – la Dottrina del Cristo, 2) – l’osservazione della sua legge, 3)- l’uso dei santi Sacramenti, e 4) – la sottomissione ai pastori LEGITTIMI, cioè al Papa ed ai Vescovi in comunione con Esso, con giurisdizione e mandato canonico. Le quattro note della Santa Chiesa sono: l’UNICITA’, l’APOSTOLICITA’, la SANTITA’ e la CATTOLICITA’. Essa è composta dalla “Chiesa militante”, dalla “Chiesa purgante” e dalla “Chiesa trionfante”. Dunque l’astro che eclissa non è la Santa Chiesa … è un’altra cosa, un altro corpo celeste! Poiché è un altro astro, non può venire dalla Santa Chiesa che è UNA.

La “setta conciliare” non è una, né santa, non più apostolica, né tanto meno cattolica. Quindi questo astro viene da altrove! Si pongono allora due domande: da dove viene e chi è? La risposta per chi possiede la fede è evidente:”chi non è con me è contro di me”! Non può cioè venire se non dall’AVVERSARIO!

-b) È la luce della Santa Chiesa che sparisce, che è occultata. Si è nelle tenebre. Quindi la Santa Chiesa non sparisce, non è occultata; Essa è solo nascosta e riapparirà! La parola “occultata” è interessante perché ci obbliga a pensare alle “scienze occulte”, all’occultismo, che è la scienza delle cose occulte, riservate a degli iniziati. E siccome non vi sono che due stendardi e due campi, quello di Nostro Signore, e quello dell’“avversario”, come non capire che l’altro campo è quello dell’ “avversario”, maestro delle scienze occulte?

-c) Questa sparizione, attualmente parziale, diverrà sicuramente totale. Allora saremo nelle tenebre più profonde. Si vedrà solo l’altro astro, che prenderà tutto il posto e vorrà farsi passare per la Santa Chiesa. L’apogeo dovrebbe arrivare quando si tenterà di rimpiazzare il “Decalogo di Dio” con il “decalogo di satana”! e se l’eclissi sarà totale, non resterà apparentemente più nulla della Santa Chiesa: la Tradizione sarà: o martirizzata o obbligata a nascondersi. Non ci resterà che il Rosario, come varie veggenti approvati hanno profetizzato, e come la SS. Vergine stessa a Fatima ci ha consigliato di recitare completo ogni giorno per il trionfo del suo Cuore Immacolato.

-d) Come durante un’eclissi solare, non ci si muove e si aspetta la fine dell’eclisse … poiché nel secondo che segue l’apogeo, la luce ritorna, così come molti hanno visto dicendo: “quando tutto sarà perso, tutto sarà salvato”.

-e) Questa sparizione è momentanea, non dura affatto. È sicuro che la luce della Santa Chiesa ritornerà … alla fine dell’eclisse, evidentemente. L’eclissi non può restare fissa : “… le potenze dell’inferno non prevarranno su di Essa”.

-f) Un altro aspetto di un’eclisse è quello che essa avviene in silenzio, a tal punto che per definire una partenza discreta, silenziosa di qualcuno, si dice che egli “si eclissa”.

Durante la Passione, Nostro Signore, davanti a Caifa, il potere spirituale, “stava in silenzio” e non rispose se non alla sola domanda concernente il potere spirituale: “Sei Tu il Cristo, il Figlio di Dio?”

Di fronte a Pilato, il potere temporale, taceva e non rispose che ad una sola domanda: “sei Tu il Re dei Giudei?”

Davanti ad Erode, lo spirito del mondo (monde e demon in francese hanno le stesse lettere!!), Egli tacque assolutamente! Nostro Signore ci impartisce una grande lezione. Il demonio soffoca la voce della Chiesa, perseguita coloro che predicano la Chiesa, provando così che egli è il maestro della setta conciliare. Davanti ai demoni che fanno gran baccano e che, nella totale menzogna, occupano il posto della Chiesa mettendosi in avanti ed avendo pure l’insolenza di dire : “io sono la Chiesa Cattolica!”, il nostro ruolo è, per molti di noi, quello di tacere. Solo alcuni avranno la vocazione di difendere la gloria di Dio. Gli altri dovranno, nell’umiltà, nella pazienza e nella preghiera, prepararsi a ricostruirla.

-g) “Eclissare” è impedire che appaiano, per un momento, delle qualità in generale brillanti. L’oggetto eclissato non cambia in nulla, e dunque la Santa Chiesa non è in alcun caso modificata. Essa è fatta per brillare, perché Essa è luminosa oltremodo (Luce del mondo!). Essa è il sole che non appare, che non si vede più. La sua luce non brilla più … per un momento! Durante un’eclissi, solo coloro che sono nel cono d’ombra sono completamente coscienti di questa eclissi. È lo stesso per le tenebre spirituali: solo quelli che hanno le vera fede e che sono perseguitati possono comprendere la crisi della Chiesa … gli altri non vedono nulla e non comprendono niente.

-h) Si dice spesso che la nostra epoca corrisponde al momento della Passione di Nostro Signore, e che la Chiesa vive questa Passione. Sembra piuttosto che la Chiesa e i Papi abbiano vissuto la Passione di Nostro Signore da dopo la Rivoluzione francese, e che dopo il primo giorno del conciliabolo gnostico-modernista roncallo-montiniano [n.d.t.] (il cosiddetto “Vaticano II”), noi viviamo le apparenze della morte. La “nostra epoca è piuttosto l’ora delle tenebre”, l’ora della potenza di satana, l’ora che precede la Resurrezione trionfante del Regno del Sacro Cuore! La setta conciliare è la chiesa delle tenebre, una chiesa di morte, la contro-chiesa di satana!

-i) L’eclissi è iniziata all’inizio del conciliabolo cosiddetto “Vaticano II”. Jean Guitton, filosofo modernista laico, amico di Montini (il marrano sedicente Paolo VI), diceva alla sua segretaria Michelle Reboul: “la Chiesa cattolica è morta dal primo giorno del concilio Vaticano II!. Essa ha fatto posto alla chiesa ecumenica. Essa non dovrà più chiamarsi Cattolica, ma ecumenica!” Jean Guitton, dice a ragione, che dal primo giorno del concilio, appare un’altra chiesa, una chiesa che non è più Chiesa Cattolica, e che chiama a ragione “chiesa ecumenica”, ma egli si sbaglia dicendo che la Chiesa Cattolica è morta, essa semplicemente è eclissata! Al momento della sua morte, il cardinale Lienart, (massone di 30°, “padre spirituale” di mons. Lefebvre, uno dei conduttori, insieme ai diversi sedevacantisti, della “opposizione controllata” dai marrani – n.d.t.), avrà un’espressione simile: “umanamente, la Chiesa è persa”. Umanamente si, ma la Chiesa è divina, e non può essere perduta!

-j) per eclissare l’astro gigantesco che è la Santa Chiesa, e per eclissarsi sull’intera superficie della terra, c’è bisogno di un astro ancora più grande. Ecco perché la setta conciliare ha dovuto congregare tutti i nemici della Chiesa in un astro orrido, deforme, laido di cui si scoprirà tutta la mostruosità quando l’eclissi sarà completa.

PERCHE’ QUESTA ECLISSI?

Nostro Signore era venuto nel mondo per ristabilire il regno di Suo Padre, e per distruggere quello del principe delle tenebre. Ma “secondo l’insegnamento degli apostoli – dice la voce dei secoli – arriverà un giorno in cui satana, pieno di rabbia contro Gesù Cristo ed i Cristiani, guadagnerà il terreno perso, affermerà il suo regno e lo estenderà lontano. Allora si getterà su Roma, perché è la sua rivale e la sede dei Pontefici. “Si farà maestro, caccerà il Vicario di Gesù Cristo, perseguiterà i suoi veri fedeli, sgozzerà i religiosi ed i preti” (citazione di mons. Gaume in “la situation”p. 28, 1860).

“Ora, ecco che questo antico nemico “omicida fin dal principio” (Giov. VII-44), si è indirizzato con veemenza, camuffato da angelo di luce (2 Cor. XI-14), e scortato dalle orde degli spiriti perversi, in ogni senso percorre la terra, inserendosi dappertutto: in vista di abolire il Nome di Dio e del suo Cristo, in vista di rubare e di far perire e portare alla dannazione infinita le anime che devono coronare la gloria eterna. Il drago malefico trasfonde negli uomini mentalmente depravati e dal cuore corrotto un effluvio di abiezione: il virus della sua malizia, lo spirito di menzogna, di empietà e di blasfemia, il soffio mortale del vizio, della lussuria e dell’iniquità universalizzata.

“La Chiesa, Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge. Pertanto, o mai sconfitto Duce, S. Michele, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele” (Esorcismo breve di Leone XIII contro satana e gli angeli apostati – 1884).

 

Liberamente tradotto da:

LOUIS-HUBERT REMY

Éditions Saint-Remi

la strana sindrome di nonno Basilio -1-

nonno

Egregio direttore, sono Basilio Del Vescovo, un povero comune mortale, cittadino della nostra bella terra e le scrivo, mi perdoni l’ardire, perché le voglio presentare il mio caso che, come potrà costatare, è abbastanza singolare, affinché mi possa aiutare o mi possa almeno segnalare qualcuno che mi aiuti nel dirimere certe questioni, inverosimili per me, che mi si presentano da un po’ di tempo in qua. Le devo dire subito che io sono una persona affetta da una strana malattia cerebrale, una sorta di sindrome amnesica che i medici da me interpellati hanno dichiarato molto raramente riscontrabile finanche nella letteratura medica da essi febbrilmente consultata (e guardi che si tratta di valorosi professori universitari!). In pratica, glielo spiego a modo mio (… mi perdoni per le approssimazioni ed il linguaggio poco tecnico), i miei ricordi, cioè la mia memoria, si fermano all’incirca alla fine degli anni cinquanta, quando ero giovane, e tutto quello che è successo dopo si è completamente cancellato, finendo in una sorta di buco nero mentale. Mi hanno sottoposto ad esami clinici, visite mediche; neurologi di fama nazionale hanno rovistato il mio cervello come fa un bambino con la calza della Befana appena trovata vicino al camino, ma la laconica risposta è stata in pratica sempre la stessa: totale amnesia anterograda idiopatica di natura da determinare – … la diagnosi sembra soddisfare l’intelletto e la speranze del paziente ma … mi spiegava Lorenzo, mio nipote, studente della facoltà di Medicina, (bravo ragazzo, simpatico, ma a volte poco rispettoso) che in realtà nasconde una triste verità: “ … non abbiamo capito nulla, non possiamo fare nulla, arrangiati se e come puoi”! (ah … questi giovani che modo di esprimersi!)- Un luminare della medicina e delle neuroscienze addirittura ha presentato il mio caso ad un congresso internazionale etichettandolo come “sindrome di nonno Basilio”! Sono per tutti insomma un caso da studiare, un prototipo, un “fuoriserie”!

Fin qui il caso clinico, che di per se stesso è già sconcertante, ma ciò per cui le scrivo e chiedo il suo aiuto, riguarda ciò che asserisce mio nipote Domenico, per noi di famiglia Mimmo, una perla di ragazzo, esuberante in certe situazioni, di viva e pronta intelligenza, ma di animo buono, sempre in buona fede, forse troppo facilone in circostanze varie, un po’ troppo credulone. Mimmo mi vuole un sacco di bene, mi riempie di attenzioni e di umano calore, ma essendo un burlone si diverte a farmi degli scherzi approfittando delle mie condizioni mentali e del fatto che sono sempre stato un fervente cattolico … un tantino picchiatello, dice lui. Un poco lo fa per dispetto, un poco per scherzare, un poco, penso, per sollecitare i miei ricordi (… fin qui però fatica sprecata!) e, come dice lui, tenermi aggiornato per farmi riprendere contatto con la realtà (pensi che caro ragazzo ..!). Fatto sta che mi dice delle cose facendo finta di essere serio, ma che sono sicuramente frutto della sua fantasia e del desiderio di farsi e, forse, farmi fare quattro risate. Io credo pure che, poiché lo sollecito a partecipare alla vita della Santa Chiesa Cattolica, cosa che non sempre fa volentieri, preso com’è dai suoi aggeggi elettronici, mi voglia canzonare approfittando bonariamente della mia menomazione. Pensi, mi diceva l’altro giorno, certamente volendomi provocare, che la Messa non si dice più in latino ma in vernacolo; che il sacerdote celebra rivolto verso il popolo; che l’altare a muro è scomparso o è stato dismesso e sostituito spesso da un semplice tavolaccio, che la Santa Particola, transustanziata nel Corpo e Sangue di Cristo, viene presa nelle mani dai comuni fedeli, in piedi ed in fila, senza alcun raccoglimento e rispetto per il Santo Sacramento e distribuita da … ah … li ha chiamati “ministranti”, uomini e finanche donne dalle mani (… che orrore solo a sentirlo!) non consacrate; che il santo Tabernacolo non è più sull’altare; e poi, che nella Casa di Dio si cantano moderni ritmi agitati con chitarroni chiassosi, tamburi, pianole elettriche battendo le mani con frenetici applausi, cori ed ondeggiamenti da tifo calcistico, passi di danza, mani alzate, mentre è stato bandito il canto gregoriano; in un’altra occasione mi diceva che i sacerdoti non vestono più la talare, che anche i monaci praticamente di quasi tutti gli ordini si vergognano di portare un giro i loro gloriosi abiti e preferiscono confondersi con la massa della gente comune e, adducendo a pretesto la “praticità”, indossano vistose camicie, magliette e maglioni, pantaloni, comode scarpe alla moda ed altre amenità del genere! Secondo lui addirittura, … questa poi è tutta da ridere, ci sarebbero due Papi in Vaticano e nessuno con la tiara ….. le tralascio il resto perché mi rendo conto trattarsi di baggianate burlesche forse cabarettistiche e teatrali (a Mimmo piace molto il Cabaret francese e l’Operetta viennese!) che nulla hanno a che vedere con il senso del sacro che la mia povera memoria, benché menomata, ricorda benissimo, anche perché, lei deve sapere, che mio zio Tommaso, buon’anima, santo sacerdote, riuniva ogni tanto noi parenti, (ed io allora ero giovanissimo), ci illustrava la Sacra Bibbia secondo l’interpretazione dei Padri della Chiesa (e non secondo le personali fantasie deliranti di pseudo-teologi improvvisati, come sostiene ancora Mimmo … per farmi dispetto) ci faceva conoscere, un poco alla volta e con santa pazienza, i principi del Cattolicesimo, del santo Catechismo di San Pio X (mio nipote Mimmo, sempre per farmi arrabbiare, dice che non si usa più! …. naturalmente non ci credo e lui si diverte … ), del Magistero pontificio letto direttamente dal Denzinger (i miei nipoti dicono che i preti attuali non sanno neppure cosa sia, anzi diceva Mimmo che il suo parroco pensava che fosse il terzino della nazionale tedesca) ed in particolare delle Encicliche di Pio IX, Leone XIII, Pio X, Pio XI, Pio XII, (… mi ricordo ancora, vede gli scherzi della memoria, di un Breve di Paolo IV, micidiale per tutti i “modernisti” come si chiamavano nei primi decenni del novecento i novatori da strapazzo, eretici e bollati da anatemi papali, … ma oggi per fortuna penso che non ci siano più, … o no … ?). Fin qui mi sono divertito sommessamente anch’io alle trovate da buontempone di Mimmo, ma un dubbio atroce mi è sovvenuto quando è entrata in sala l’altra mia nipote Caterina. Le faccio osservare che Caterina è una ragazza serissima, quasi il rovescio di Mimmo, rigorosa nei suoi studi, di cultura amplissima, che (glielo dico con un ghigno di sottile piacere, ma non lo faccia sapere in giro!) mi vuole un bene pazzo e nulla farebbe per dispiacermi. Questa volta però avrà avuto compassione e fattasi coraggio (chissà quanto le è costato, poverina!!), mi ha raggelato (le confesso sono divenuto un iceberg alla deriva o se preferisce un ghiacciolo al limone, pronto per essere azzannato da un accalorato bambino), e con garbo d’altri tempi mi ha detto: “vedi, nonno Basilio, … alcune di quelle cose dette da Mimmo sono vere, sono proprio così!! Devi rassegnarti, nonno, però certe cose nella Chiesa sono cambiate. Anzi io voglio aiutarti, visto le tue condizioni, a comprendere le innovazioni (dice che attingerà notizie da …. aspetti, come lo ha chiamato … “Internet” .. e da documenti recenti, in modo da confrontarli con i miei ricordi ed i miei documenti che ancora conservo gelosamente.) Si è così autonominata “arbitro” tra i miei ricordi cattolici e le asserzioni comodo-neomoderniste di Mimmo, che a sua volta ha detto di ricorrere all’aiuto del parroco (lui dice che frequenta la Chiesa Cattolica, ma io sono convinto, da come parla, che sia entrato in qualche setta ereticale o scismatica e non voglia dirlo per non dispiacermi). Abbiamo così deciso di affrontare di volta in volta un particolare aspetto, glielo renderemo noto se le fa piacere, in modo che lei possa valutarlo e dare un parere coinvolgendo magari, se vuole, qualche sua illustre conoscenza. La prego, mi aiuti, almeno lei!! Mi sarebbe di gran conforto. Grazie anche a nome di Mimmo e Caterina!

La saluto cordialmente, “nonno Basilio”.

(continua …)