PRIMO AGOSTO: FESTA DI SAN PIETRO IN VINCOLI, LA FESTA DEL PAPA IMPEDITO

Tutti i Cattolici romani del pusillus grex, sono oggi in fervorosa preghiera – come ai tempi di San Pietro nella prigione di Erode sostenuto dalla preghiera incessante dei Cristiani della Chiesa sotterranea – per sostenere a loro volta il Sommo Pontefice attuale, S. S. Gregorio XVIII, Papa impedito dalla sinagoga di satana e dalla “bestia” dell’Apocalisse [che sono parte attiva del corpo mistico di lucifero], ed ennesimo “S. Pietro in catene” della storia della Chiesa, speriamo l’ultimo.

In questo momento “apocalittico” per le anime cristiane, l’impegno spirituale deve essere massimo, per cui ognuno si offra vittima di espiazione con il Signore Nostro Gesù Cristo, per la libertà e l’esaltazione della Santa Madre Chiesa Cattolica – Luce dei popoli, Sposa Immacolata di Cristo – e del VICARIO unico del Figlio di Dio, alla cui adesione è indissolubilmente legata la nostra salvezza eterna.

Auguri, Santità, a presto vederci, anche soltanto in cielo a lodare con gli Angeli ed i Santi il nostro Creatore, il nostro Salvatore, il nostro Consolatore, nei secoli dei secoli,

“… Mettiti la cintura e lègati i sandali, buttati addosso il tuo mantello, e seguimi” …

Chiunque abbia lottato contro il Papa, con le armi, le persecuzioni, le eresie, lo scisma, l’apostasia, ha fatto – anche umanamente – fine miserrima. Non osiamo pensare a cosa gli stia succedendo nella vita eterna!

QUI MANGE LE PAPE MEURT!

Et portæ inferi non prævalebunt!

Quodcúmque in orbe néxibus revínxeris,
Erit revínctum, Petre, in arce síderum:
Et quod resólvit hic potéstas trádita,
Erit solútum cæli in alto vértice;
In fine mundi judicábis sǽculum.

Patri perénne sit per ævum glória,
Tibíque laudes concinámus ínclitas,
Ætérne Nate; sit, supérne Spíritus,
Honor tibi decúsque: sancta júgiter
Laudétur omne Trínitas per sǽculum.
Amen.

[Tutto ciò che legherai sulla terra,
sarà legato, o Pietro, nella rocca celeste:
e tutto ciò che scioglierà quaggiù il potere concessoti,
sarà sciolto nelle altezze del cielo:
alla fine del mondo giudicherai il secolo.

Al Padre eterno sia perenne gloria;
a te, Figlio eterno, noi cantiamo insigni lodi;
a te, Spirito Santo, sia onore e splendore:
la santa Trinità sia ognor lodata per tutti i secoli.
Amen.]

Dagli Atti degli Apostoli
Atti XII: 1-5


Il re Erode mise mano a maltrattare alcuni della Chiesa. Uccise di spada Giacomo, fratello di Giovanni. E vedendo che ciò piaceva ai Giudei, procedé anche all’arresto di Pietro. Erano i giorni degli azimi. E fattolo catturare, lo mise in prigione, dandolo in guardia a quattro picchetti, di quattro soldati ciascuno, volendo dopo la Pasqua processarlo davanti al popolo. Pietro dunque era custodito nella prigione. Ma dalla Chiesa si faceva continua orazione a Dio per lui. Or, la notte stessa che Erode stava per processarlo, Pietro dormiva tra due soldati, legato con due catene; e le sentinelle alla porta custodivano la prigione. Quand’ecco si presenta un Angelo del Signore e brilla una luce nella cella, e dato un colpo nel fianco a Pietro, lo risvegliò, dicendo: Lévati su in fretta. E caddero le catene dalle mani di lui. Poi l’Angelo gli disse: Mettiti la cintura e lègati i sandali. Ed egli fece così. E gli soggiunse: Buttati addosso il tuo mantello, e seguimi. E uscito che fu, lo seguiva, senza rendersi conto che fosse realtà quanto si faceva dall’Angelo; ma credeva di avere un’allucinazione. E passata la prima e la seconda sentinella, giunsero alla porta di ferro che mette in città, la quale s’aprì loro da sé medesima; e usciti fuori, s’inoltrarono in una contrada, e d’improvviso l’Angelo si partì da lui. Pietro allora, rientrato in se, disse; Adesso riconosco veramente che il Signore ha mandato il suo Angelo, e m’ha liberato dalle mani d’Erode, e da tutta l’attesa del popolo dei Giudei.

 Sotto l’imperatore Teodosio il giovane, Eudossia, sua sposa, essendo andata a Gerusalemme per sciogliere un voto, vi fu colmata di numerosi doni. Il più prezioso di tutti fu il dono della catena di ferro, ornata d’oro e di gemme, colla quale si affermava essere stato legato l’Apostolo Pietro da Erode. Eudossia, dopo aver venerato piamente detta catena, l’inviò in seguito a Roma, alla figlia Eudossia, che la portò al sommo Pontefice. Questi a sua volta glie ne mostrò un’altra colla quale lo stesso Apostolo era stato legato sotto Nerone. – Mentre dunque il Pontefice confrontava la catena conservata a Roma con quella portata da Gerusalemme, avvenne ch’esse si unirono talmente da sembrare non due, ma una catena sola fatta dallo stesso artefice. Da questo miracolo si cominciò ad avere tanto onore per queste sacre catene , che la chiesa del titolo d’Eudossia all’Esquilino venne perciò dedicata sotto il nome di san Pietro in Vincoli, in memoria di che fu istituita una festa al 1° Agosto. – Da questo momento, gli onori che usavasi tributare in questo giorno alle solennità dei Gentili, si cominciò a darli alle catene di Pietro, il contatto delle quali guariva i malati e scacciava i demoni. Il che avvenne nell’anno dell’umana salute 969 a un certo conte, famigliare dell’imperatore Ottone, il quale essendo posseduto dallo spirito immondo, si lacerava coi propri denti. Condotto per ordine dell’imperatore dal Pontefice Giovanni, non appena le sante catene n’ebbero toccato il collo, il maligno spirito se ne fuggì all’istante lasciando libero l’uomo: dopo di che la devozione alle sante catene si diffuse in Roma sempre più.

Sant’Agostino Vescovo
Sermone 29 sui Santi, alla metà.

Pietro è il solo degli Apostoli che meritò di udire: «In verità ti dico che tu sei Pietro, e su questa pietra io edificherò la mia Chiesa» Matth. XVI, 18; degno certo d’essere, per i popoli di cui sarebbesi formata la casa di Dio, la pietra fondamentale, la colonna di sostegno, la chiave del regno. Così leggiamo nel sacro testo: «E mettevano fuori, dice, i loro infermi, affinché, quando Pietro passava, almeno l’ombra sua ne coprisse qualcuno» Act. V, 15. Se allora l’ombra del suo corpo poteva portare soccorso, quanto più ora la pienezza del suo potere? se, mentr’era sulla terra, si sprigionava al suo passaggio tal fluido salutare per i supplicanti, quanta maggior influenza non eserciterà ora ch’è nel cielo? Giustamente dunque in tutte le chiese cristiane si ritiene più prezioso dell’oro il ferro delle catene onde egli fu legato. – Se fu sì salutare l’ombra del suo passaggio, quanto più la catena della sua prigionia? Se la fuggitiva apparenza d’una vana immagine poté avere in sé la proprietà di guarire, quanta maggior virtù non meritarono d’attrarre dal suo corpo le catene onde egli soffrì e che il peso impresse nelle sacre membra? S’egli a sollievo dei supplicanti fu tanto potente prima del martirio, quanto più efficace non sarà dopo il trionfo? Benedette catene, che, da manette e ceppi dovevano poi cambiarsi in corona, e che toccando l’Apostolo, lo resero così Martire! Benedette catene, che menarono il loro reo fino alla croce di Cristo, più per immortalarlo, che per farlo morire!

[Brev. Roman. 1 Aug.]

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.