LO SCUDO DELLA FEDE (XXVII)

[A. Carmignola: “Lo Scudo della Fede”. S.E.I. Ed. Torino, 1927]

XXVII.

LA MADRE DI DIO.

Dignità dell’Incarnazione. — Come Maria sia Madre di Dio, e non sia Padre di Dio lo Spirito Santo. — La Verginità di Maria e i così detti fratelli di Gesù Cristo. — Maria immacolata. — É non di meno soggetta alla morte. — Maria corredentrice. — Il suo culto è giusto ed utilissimo.

— Ora vorrei sapere in quale maniera si effettuò il mistero dell’Incarnazione.

Nel modo più degno di un Dio. E qui ti lascio ancora parlare da S. Agostino. Se Gesù Cristo, dice egli, prese carne umana simile affatto alla nostra, presela tuttavia con maestà. Egli elesse la Madre, da cui voleva nascere, Maria, e la volle di stirpe regale e più ancora immune da ogni macchia, e l’arricchì di immense doti in conformità all’immenso potere che egli ne aveva. A lei spedì l’avviso della sua Incarnazione, e glielo spedì per mezzo di uno degli spiriti più elevati della corte celeste, l’Arcangelo Gabriele. Volle che la formazione del suo corpo si facesse bensì col sangue integerrimo di lei, ma unicamente per opera dello Spirito Santo. Ne patì che ciò avvenisse a poco a poco, ma volle altresì che ciò si compiesse in un attimo solo, per modo che in un medesimo istante formatosi il corpo e creata ed unita al corpo l’anima, in un medesimo istante Egli fosse uomo e Dio, acquistando subito l’uso perfettissimo della ragione, cominciando subito a meritare per sé e per noi e ad operare la nostra salute.

— Ma a proposito di Maria, madre di Gesù Cristo, perché si dice anche Madre di Dio?

Perché essa è veramente tale.

— Ma essa alla fin fine non ha mica dato a Gesù l’essere divino.

Sì, ciò è vero. Ma le altre madri a meritare questo nome oltre al corpo hanno dato ai loro figli anche l’anima?

— No, certamente, perché, come mi ha appreso, l’anima di ognuno è immediatamente creata da Dio.

Così la SS. Vergine, sebbene non abbia dato a Gesù Cristo la divinità, avendogli dato tuttavia il corpo umano, al quale in unità di persona è congiunta la divinità, per questo essa è veramente la Madre di Dio. Anzi bisogna osservare che Maria, Madre di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è più Madre di Lui che non lo siano le madri comuni quanto ai loro figliuoli. Di fatto la sacra maternità di Maria essendo opera dello Spirito Santo, non è in alcun modo condivisa quaggiù, sicché Gesù Cristo suo Figliuolo non riconosce altra origine terrena che Maria.

— E se la maternità di Maria è opera dello Spirito Santo, non dovrebbe anche lo Spirito Santo chiamarsi Padre di Dio?

Vedi: perché uno si possa chiamare padre bisogna che conferisca della sua sostanza al figlio, ma lo Spirito Santo non conferì la sostanza per la conformazione del corpo del Verbo incarnato. Questa sostanza la somministrò soltanto Maria, col suo purissimo sangue. Lo Spirito Santo poi (per quella appropriazione, la quale si attribuiscono a Lui tutti gli della santità, della carità e della misericordia divina), con la sua virtù, di quel sangue formò il corpo di Gesù Cristo. Ma questa non è una ragione, per cui egli abbia ad avere il titolo di Padre di Dio o del Salvatore. Del resto l’Incarnazione è opera voluta e fatta dalle tre divine Persone ugualmente, come la creazione.

— Ma che Gesù Cristo come uomo sia figliuolo soltanto della donna è possibile?

Dio è egli onnipotente, sì o no? Perché dunque non avrà potuto far sì che il suo Divin Figliuolo venisse al mondo unicamente dalla donna senza concorso dell’uomo?

— Ed è vero che Maria diventando madre di Gesù rimase vergine com’era prima?

Senza dubbio, avendo Iddio operato perciò un altro miracolo della sua divina onnipotenza.

— Ed è vero altresì che rimase tale anche dopo, per tutto il tempo di sua vita?

Sì, anche questo è di fede.

— Eppure in certi passi del Vangelo non si parla forse dei fratelli e delle sorelle di Gesù Cristo? Ed egli stesso non è chiamato primogenito di Maria?

Ciò è vero. Ma chi non sa che anche recentemente in certi paesi nostri, in Sicilia ad esempio, i cugini sono chiamati fratelli? Chi non sa che i connazionali, gli amici, i cugini anch’essi si chiamano talora con questo nome? Dunque quando nel Vangelo si parla dei fratelli e delle sorelle di Gesù, s’intende parlare de’ suoi cugini e congiunti. Del resto pare a te che, se realmente Gesù avesse avuto fratelli e sorelle, non si saprebbe il loro nome? Che poi Gesù Cristo sia chiamato primogenito non deve fare difficoltà, perché nella Scrittura primogenito non significa già precisamente colui che ha fratelli minori, ma colui che non ha fratelli avanti a sé. Lascia   dunque ai protestanti ed agli increduli questa eresia.

— Così farò certamente. Ma perché mai si dice anche Immacolata?

Ciò si fa per esaltare il singolare privilegio della sua concezione immune dalla macchia del peccato originale, privilegio che Maria fu concesso da Dio in vista dei meriti di Gesù Cristo redentore del genere umano.

— Dunque la Immacolata concezione di Maria non consiste in altro che nell’essere Ella andata esente dal peccato originale?

Consiste in ciò e nell’essere stata fin dai primo istante della concezione riempiuta di grazia santificante, per modo che senza grazia divina non esistette neppure un istante solo.

— Ma ho inteso dire che questo, dell’Immacolata Concezione di Maria, è un dogma nuovo inventato da Pio IX.

No, caro mio, la cosa non è come tu bai inteso dire. La definizione di questo dogma la fece è vero il grande ed immortale Pio IX nell’anno 1854, ma egli non inventò né introdusse nella Chiesa un nuovo dogma, giacché il Magistero della Chiesa e del suo Capo, il Papa, non si esercita nell’introdurre nuove verità da credere, ma nel confermare accuratamente e nello svolgere con prudenza le verirità, che a lei sono pervenute dalla divina Rivelazione, che con Gesù Cristo ha avuto il suo compimento perfetto. Quindi è che Pio I X non ha fatto altro che definire dogma di fede una verità, che nella Chiesa già esisteva e si credeva. Tuttavia se prima di tale definizione era lecito disputare intorno a tale verità, dopo ciò non fu più permesso, ed ora tutti, ad essere veri cristiani cattolici, si ha da credere fermamente come qualsiasi altra verità di nostra santa religione.

— Dunque Maria per la sua Immacolata Concezione fu pareggiata ad Adamo quanto all’essere creata nella grazia e nell’avere ricevuto la giustizia originale?

Sì, è ciò appunto che insegna la fede.

— Ma allora, se Adamo ornato dalla giustizia originale ebbe il dono dell’immunità dai dolori e dalla morte, anche Maria non dovrebbe ritenersi immune da quelli e da questa? Invece ho sempre inteso a dire che la Madonna ha sofferto, e che pur essa è morta.

Ed è così propriamente. Maria benché scevra dal peccato originale, fu non di meno soggetta ai dolori ed alla morte.

— E per quali ragioni?

l°) Perché  tra la grazia santificante e il dono dell’immortalità e dell’immunità dei dolori non vi è nesso necessario, e Dio può dare quella e non questo. Così fece con Maria: le diede la grazia santificante e nella misura maggiore che come creatura poteva ricevere, ma non volle fare il miracolo di preservarla dalla morte sebbene, come sempre è stato creduto dalla Chiesa, benché non sia definito come dogma, facesse quello di rendere incorruttibile il suo corpo, di farlo prontamente risorgere dalla tomba e di assumerlo con l’anima di Lei in cielo.

. 2°) Perché il suo divin Figlio, Gesù Cristo, quale riparatore del genere umano essendosi sottoposto ai dolori ed alla morte, ragione voleva che lo fosse pure Maria, Madre sua e Corredentrice.

3°) Perché conveniva che anche in Lei, come in Gesù Cristo, noi avessimo un perfetto modello di rassegnazione e di pazienza nei dolori, che accompagnano la vita e la morte.

— Ho inteso. Ed ora mi dica un po’: perché  ha chiamato Maria col titolo di Corredentrice? Ha forse essa cooperato alla redenzione nostra?

Senza dubbio. Essa concorse all’opera della redenzione, accettando d’essere Madre

dell’Uomo-Dio, crescendo, nutrendo, preparando ed offrendo questa Vittima al sacrificio del Calvario. E tutto ciò non si potrà esprimere con la parola corredentrice?

— Dunque il redentore del mondo non è più unicamente Gesù Cristo!

Adagio, caro mio, a cavar certe conseguenze. L a nostra fede è, e deve essere che unico Redentore del mondo per natura è Gesù Cristo, ed a Lui solo perciò compete questo titolo di Redentore. Riteniamo poi che Maria è Corredentrice, ossia Adiuvatrice di Gesù Cristo nell’opera della Redenzione, ma per grazia divina, perché Dio volle che come una donna, Eva, aveva cooperato alla nostra rovina, così un’altra donna cooperasse alla nostra salute. Siccome però è sempre vero che Maria cooperò alla redenzione nostra con la sua libera volontà, così è pur giustissimo il riconoscerla per Corredentrice.

— Sta dunque bene il venerare Maria?

Se sta bene? Sta benissimo e siamo in dovere di farlo massime per la sua divina maternità e corredenzione.

— Ma rendere culto ad una creatura non è un’empietà ed una idolatria?

Così dicono i protestanti per rigettare il culto della SS. Vergine. Ma falsamente. Sarebbe empietà ed idolatria rendere ad una creatura il culto supremo, che devesi a Dio. Ora, è forse questa la natura degli omaggi, che noi tributiamo a Maria? No, certamente. In vista dell’eccelsa prerogativa della sua maternità divina e della sua cooperazione all’opera del nostro riscatto, noi la onoriamo più degli Angeli e dei Santi, ma il suo culto non è un culto di latria o di adorazione, è un culto che si chiama iper-dulia o di venerazione sovraeminente, ma che è pur sempre subalterno in rapporto agli omaggi, che noi dobbiamo prestare alla divinità. L’ignoranza e la superstizione possono ben anche intendere malamente ed esagerare il culto delle SS. Vergine, ma la Chiesa non deve rispondere di siffatti disordini. – Epperò le accuse del protestantesimo del razionalismo, che la rimproverano di trasformate Maria in una dea, e di dimenticare nel culto che le presta, gli omaggi dovuti a Dio, sono pure fantasie. Anzi la Chiesa fa di tutto per togliere anche i più lievi sbagli, che a questo riguardo possono commettere fedeli pochi istruiti, raccomandando ad esempio caldamente che ogni cristiano che si rechi a visitare una chiesa, dove vi è il SS. Sacramento, prima adori Gesù Cristo ivi realmente presente e poscia soddisfaccia pure alla sua devozione verso Maria S. S.

— Ma onorare Maria non è Un detrarre la gloria a Dio e l’onore a Gesù?

Lungi dal detrarre l a gloria a Dio, culto di Maria l’accresce, perché, secondo la frase di S. Girolamo (a Ripario), «ogni onore reso ai servi si riverbera sui padroni ». E cosi è per l’onore di Gesù. Anzi come pretendere di rendere al Figlio il dovuto onore, non curando la sua Madre? E poi com’è possibile onorare Gesù senza onorare Maria, che trovasi sempre a lui intimamente unita in tutti i suoi misteri, e della sua incarnazione, e della sua nascita, e della sua vita, e della sua passione e della sua morte? Sventurati fratelli! Che fanno essi rigettando il culto di Maria? Respingono quanto vi ha di più dolce e tenero su questa misera terra, i sorrisi, le carezze, i baci della più amorosa fra le madri. Ma grazie a Dio, molti fra di essi già riconoscono il loro gravissimo errore, già ne sentono rammarico e lo detestano, e l’immagine di Maria, Madre di Dio, in varii dei loro templi già è stata introdotta ed esposta alla loro venerazione.

— E di ciò mi rallegro. Vuol dire adunque che sarà pur cosa buona ed utile ricorrere all’intercessione di Maria?

Cosa ottima ed utilissima. Né bisogna credere che la mediazione di Maria, come pure asseriscono i protestanti faccia torto a quella di Gesù, nostro unico Mediatore per natura, e la scemi. Giacché sebbene noi preghiamo la Vergine, perché ci faccia delle grazie, non la riguardiamo già come la fonte, ma sì come il canale delle grazie, che desideriamo ottenere. Se piace a Dio usare delle cause seconde nell’ordine naturale, perché nell’ordine soprannaturale rifiuterebbe egli il ministero delle creature, ch’Egli ha particolarmente onorato coll’effusione de’ suoi doni? e perché la dignità eminente e incomparabile di Maria non le assicurerebbe in questo ministero un potere straordinario? Credere a questo potere e ad esso ricorrere è perfettamente ragionevole e conforme alle nostre migliori tendenze e alle nostre abitudini più nobili. Chi non comprende la potenza della Madre sul cuore del Figliuol suo, e d’un Figlio col quale ebbe comuni le prove e i patimenti? Chi oserebbe dire che invocare questa potenza sia un attentare alla dignità e impicciolire la gloria di Colui, dal quale si vuole ottenere un benefizio? – Adunque, mio caro amico, ascolta la raccomandazione che qui ti faccio; sii molto devoto di Maria, e siilo sinceramente. Mettiti sotto la sua protezione, invoca in ogni necessità e pericolo il suo aiuto, rendile ogni giorno qualche omaggio; ed io ti assicuro che la Madonna ti ricambierà con un affetto ineffabile, ti proteggerà e conforterà costantemente, e soprattutto Ella medesima, che, come canta in suo onore la Chiesa, ha debellato tutte le eresie, sarà scudo potente di difesa alla tua fede tanto insidiata dagli errori e dalle massime del mondo.

— Le assicuro che la sua raccomandazione sarà dà me praticata col più vivo trasporto.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.