CALENDARIO LITURGICO DELLA CHIESA CATTOLICA, DEL MESE DI MARZO 2023
MARZO è il mese che la Chiesa dedica a SAN GIUSEPPE, dichiarato da Pio IX l’8 Dic. 1870 Patrono della Chiesa!
S. Teresa e S. Giuseppe.
Ecco quanto dice: « Invoco S. Giuseppe come patrono e protettore e non cesso di raccomandarmi a lui: il suo soccorso si manifesta in modo visibilissimo. Questo tenero protettore dell’anima mia, questo amabilissimo padre, si degnò di trarmi dallo stato in cui languiva il mio corpo e di liberarmi da pericoli assai più gravi che minacciavano il mio onore e la mia salvezza eterna. In più, mi ha esaudita sempre, più di quanto sperassi e di quanto chiedessi. Non ricordo di avergli chiesto qualcosa e che non me l’abbia accordato. Quale ampio quadro io potrei esporre, se mi fosse accordato di conoscere tutte le grazie di cui Iddio m’ha colmata e i pericoli, sia dell’anima che del corpo, da cui m’ha liberata per intercessione di questo amabilissimo Santo! L’Altissimo dona ai santi quelle grazie che servono per aiutarci in certe circostanze; il glorioso S. Giuseppe – e lo dico per esperienza – estende il suo potere su tutto. Con questo, il Signore vuole mostrarci che, come un giorno fu sottomesso all’autorità di Giuseppe, suo padre putativo, così ancora in cielo, si degna di accettare la sua volontà, esaudendo i suoi desideri. Come me, l’hanno costatato per esperienza, quelle persone alle quali ho consigliato di raccomandarsi a questo incomparabile protettore; il numero delle anime che lo onorano cresce di giorno in giorno, e i felici successi della sua mediazione confermano la verità delle mie parole ». Per soddisfare questi desideri e per venire incontro alla devozione del popolo cristiano, il 10 settembre 1847, Pio IX estese alla Chiesa universale la festa del Patrocinio di S. Giuseppe che fino allora era celebrata soltanto dai Carmelitani e da qualche chiesa. In seguito, S. Pio X aumentò il valore di questa festa, onorandola di una Ottava e Pio XII, volendo dare un particolare patrono a tutti gli operai del mondo, ha istituito una nuova festività da celebrarsi il Primo Maggio; per questo motivo, venne soppressa quella del secondo mercoledì dopo Pasqua, e la festa del 19 marzo ricorda S. Giuseppe quale Sposo della Vergine e Patrono della Chiesa universale. (Dom Gueranger: L’Anno liturgico. Vol. I, Ed. Paoline – Alba,1956)
Queste sono le feste del mese di Marzo 2023
1 Marzo Feria Quarta Quattuor Temporum Quadragesimæ – Simplex
2 Marzo Feria Quinta infra Hebd I in Quadr. – Simplex
3 Marzo Feria Sexta Quattuor Temporum Quadragesimæ – Simplex
4 Marzo Sabbato Quattuor Temporum Quadragesimæ– Simplex
S. Casimiri Confessoris- Semiduplex *L1*
5 Marzo Dominica II in Quadr. – Semiduplex I. classis
6 Marzo Ss. Perpetuæ et Felicitatis Martyrum Duplex
7 Marzo S. Thomæ de Aquino Confessoris et Ecclesiæ Doctoris Duplex
8 Marzo S. Joannis de Deo Confessoris – Duplex
9 Marzo S. Franciscæ Romanæ Viduæ – Duplex
10 Marzo Ss. Quadraginta Martyrum – Semiduplex
12 Marzo Dominica III in Quadr. – Semiduplex I. classis
S. Gregorii Papæ Confessoris et Ecclesiæ Doctoris -Duplex
17 Marzo S. Patricii Episcopi et Confessoris – Duplex
18 Marzo S. Cyrilli Episcopi Hierosolymitani Confessoris et Ecclesiæ Doctoris – Duplex
19 Marzo Dominica IV in Quadr. – Semiduplex I. classis
20 Marzo S. Joseph Sponsi B.M.V. Confessoris – Duplex I. classis *L1* (transfer)
21 Marzo S. Benedicti Abbatis – Duplex majus *L1*
24 Marzo S. Gabrielis Archangeli Duplex majus *L1*
25 Marzo In Annuntiatione Beatæ Mariæ Virginis – Duplex I. classis *L1*
27 Marzo S. Joannis Damasceni Confessoris – Duplex m.t.v. *L1*
29 Marzo S. Joannis a Capistrano Confessoris – Semiduplex m.t.v.
31 Marzo Septem Dolorum Beatæ Mariæ Virginis – Duplex majus
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Sette Dolori ed Allegrezze di S. Giuseppe.
I. Sposo purissimo di Maria, glorioso s. Giuseppe siccome fu grande il travaglio e l’angustia del vostro cuore nella perplessità di abbandonare la vostra illibatissima Sposa; così fu inesplicabile l’allegrezza, quando dall’Angelo vi fu rivelato il Mistero sovrano dell’Incarnazione. — Per questo vostro dolore, e per questa vostra allegrezza preghiamo di consolar ora e negli estremi dolori l’anima nostra coll’allegrezza di una buona vita e di una santa morte somigliante alla vostra in mezzo di Gesù e di Maria. Pater, Ave e Gloria.
II. Felicissimo Patriarca, glorioso S. Giuseppe, che trascelto foste all’ufficio di Padre putativo del Verbo umanato, il dolore che sentiste nel veder nascere con tanta povertà il Bambino Gesù, vi si cambiò subito in giubilo celeste nell’udire l’armonia angelica, e nel vedere le glorie di quella splendentissima notte, — Per questo vostro dolore, per questa vostra allegrezza vi supplico di impetrarci, che dopo il cammino di questa vita ce ne passiamo ad udir le lodi angeliche, ed a godere gli splendori della celeste gloria. Pater, Ave, Gloria.
III. Esecutore obbedientissimo delle divine leggi, glorioso S. Giuseppe, il Sangue preziosissimo che sparse nella Circoncisione il Bambino Redentore vi trafisse il cuore, ma il Nome di Gesù ve lo ravvivò riempiendolo di contento. — Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza otteneteci, che tolto da noi ogni vizio in vita col Nome santissimo di Gesù nel cuore e nella bocca giubilando spiriamo. Pater, Ave, Gloria.
IV. O fedelissimo Santo, che a parte foste dei Misteri della nostra Redenzione, glorioso S. Giuseppe, se la profezia di Simeone di ciò che Gesù e Maria erano per patire, vi cagionò spasimo di morte, vi ricolmò ancora di un beato godimento per la salute e gloriosa risurrezione, che insieme predisse dover seguire di innumerabili anime. — Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza, impetrateci che noi siamo nel numero di quelli, che pei meriti di Gesù, e ad intercessione della Vergine Madre hanno gloriosamente a sorgere. Pater, Ave e Gloria.
V. O vigilantissimo Custode, famigliare intrinseco dell’Incarnato Piglio di Dio, glorioso S. Giuseppe, quanto penaste in sostentare e servire il Figlio dell’Altissimo, particolarmente nella fuga, che doveste fare in Egitto: ma quanto ancora gioieste avendo sempre con voi lo stesso Dio, e vedendo cadere a terra gli idoli Egiziani. — Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza impetrateci, che tenendo da noi lontano il tiranno infernale, specialmente con la fuga delle occasioni pericolose, cada dal nostro cuore ogni idolo di affetto terreno: e tutti impiegati nella servitù di Gesù e di Maria, per loro solamente da noi si viva e felicemente si muoja. Pater, Ave e Gloria.
VI. O Angelo della terra glorioso S. Giuseppe, che ai vostri cenni ammiraste soggetto il Re del Cielo, se la consolazione vostra, nel ricondurre dall’Egitto intorbidossi col timore di Archelao; assicurato nondimeno dall’Angelo, lieto con Gesù e Maria dimoraste in Nazaret. — Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza impetrateci, che da timori nocivi sgombrato il cuore, godiamo pace di coscienza, e sicuri viviamo con Gesù e Maria e fra loro ancora moriamo. Pater, Ave, Gloria.
VII. O esemplare di ogni santità glorioso San Giuseppe, smarrito che aveste senza vostra colpa il fanciullo Gesù, per maggior dolore tre giorni lo cercaste, finché con sommo giubilo godeste della vostra Vita ritrovata nel tempio fra i Dottori. — Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza vi supplichiamo col cuore sulle labbra ad interporvi, onde non ci avvenga mai di perdere con colpa grave Gesù; ma se per somma disgrada lo perdessimo, tanto con indefesso dolore lo ricerchiamo, finché favorevole lo ritroviamo, particolarmente nella nostra morte, per passare a goderlo in Cielo, ed ivi con voi in eterno cantare le sue divine misericordie. Pater, Ave e Gloria
Antiph. Ipse Jesus erat incipiens quasi annorum triginta, ut putabatur Filius Joseph.
V. Ora prò nobis Sancte Joseph.
R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.
OREMUS.
Deus, qui ineffabili providentia Beatum Joseph sanctisimæ Genitricis tuæ sponsum eligere dignatus es: presta quæsumus, ut quem Protectorem veneramur in terris, intercessorem habere mereamur in cœlis. Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum. Amen.
INDULGENZE PER LE 7 ALLEGREZZE ED I 7 DOLORI E PER LE DOMENICHE DI S. GIUSEPPE.
A sempre più infervorare i fedeli nella divozione a S. Giuseppe, a chiunque pratica il suesposto esercizio dei suoi sette Dolori ed Allegrezze, Pio VII il 9 dic. 1819 accordò l’Ind. Di 100 giorni una volta al giorno, e di 300 in ogni Mercoledì nonché in tutti i nove giorni precedenti così la sua festa, 19 Marzo, come quella del suo Patrocinio nella III Dom., dopo Pasqua, oltre la Plen. in dette due feste, ricevendo i SS. Sacramenti. Più ancora Indulg. Plen. a coloro che l’avranno praticato per un mese intero in un giorno a scelta, confessandosi e comunicandosi. — Inoltre Gregorio XVI, 22 Gen. 1836, concesse a chi lo praticherà per 7 continue domeniche fra l’anno, da scegliersi ad arbitrio, Indulg. Di 300 giorni in ciascuna delle prime 6 domeniche e la Plen. nella settima Confess. e Comunic. — Pio IX in seguito, l Febbr. 1817, confermò le sudd. Indulg. E vi aggiunse indulg. Plen. in ciascuna delle 7 domeniche purché, premesso il sudd. Esercizio, e ricevuti i SS. Sacramenti si visiti una chiesa, pregandovi secondo la mente di S. Santità. La quale ultima concessione lo stesso Pont. 22 Marzo 1847, la estese a favore anche di coloro, che non sapendo leggere reciteranno solamente i 7 Pater, Ave e Gloria, adempiendo però le surriferite condizioni. [Manuale di Filotea del sac. G. Riva, XXX ed. Milano, 1888]
Ench. Indulg. N. 469:
Ai fedeli che davanti ad un’immagine di San Giuseppe, reciteranno devotamente un Pater, Ave, e Gloria con l’invocazione: Sancte Joseph, ora pro nobis, si concede:
Indulgentia trecentorum dierum:
Indulgentia Plenaria s. c. a coloro che avranno piamente perseverato nella recita, ogni giorno per un intero mese (S. Pænit. Ap., 12 oct. 1936).
Ench. Indulg. N. 466:
Ai fedeli che nel mese di MARZO, o per giusto impedimento in altro mese dell’anno, praticheranno devotamente in pubblico, un pio esercizio in onore di San Giuseppe, Sposo della B. V. M., si concede:
Indulgentia di sette anni per ogni giorno del mese;
Indelgentia Plenaria, se praticato per almeno 10 volte nel mese, se confessati e comunicati pregheranno per le intenzioni del Sommo Pontefice.
Se poi nel mese di marzo, sarà praticata privatamente una preghiera o altra opera di pietà in ossequio a San Giuseppe Sposo della B. M. V., si concede:
Indulgentia di 5 anni ogni volta in ogni giorno del mese;
Indulgentia Plenaria, s. c. se si pratica per un mese (S. C. Indulg. 27 Apr. 1865; S. Pæn. Ap., 21 Nov. 1933)
Ench. Indulg. N. 467
Ai fedeli che praticheranno pubblicamente il pio esercizio della novena in suo onore, prima della festa di San Giuseppe, Sposo di B. M. V. si concede:
Indulgentia sette anni per ogni giorno della novena;
Indulgentia Plenaria, se confessati sacramentalmente, comunicati e pregando per le intenzioni del Sommo Pontefice, sarà praticato per almeno cinque durante la novena. Se praticato privatamente, si concede:
Indulgentia di cinque anni per ogni giorno della novena;
Indulgentia Plenaria, suet. cond. al termine della novena, a chi sia legittimamente impedito al pubblico esercizio. (S. C. Ind. 26 nov. 1876; S. Pænit. Ap., 4 Mart. 1935).
Fac nos innocuam, Ioseph, decurrere vitam,
Sitque tuo semper tuta patrocinio.
(ex Missali Rom.).
Indulgentia trecentorum (300) dierum. Indulgentia plenaria suetis conditionibus, invocation quotidie per integrum mensem pie recitata (S. C. Indulg.,
18 mart. 1882; S. Pæn. Ap., 13 maii 1933).
HYMNI
463
Te, Ioseph, celebrent agmina Caelitum
Te cuncti rèsonent Christiadum chori,
Qui, clarus meritis, iunctus es inclytae
Casto fœdere Virgini.
Almo cum tumidam germine coniugem
Admirans, dubio tangeris anxius,
Afflatu superi Flaminis, Angelus
Conceptum puerum docet.
Tu natum Dominum stringis, ad exteras
Aegypti profugum tu sequeris plagas;
Amissum Solymis quæris et invenis,
Miscens gaudia fletibus.
Post mortem reliquos sors pia consecrat,
Palmamque emeritos gloria suscipit:
Tu vivens, Superis par, frueris Deo,
Mira sorte beatior.
Nobis, summa Trias, parce precantibus,
Da Ioseph meritis sidera scandere:
Ut tandem liceat nos tibi perpetim
Gratum promere canticum. Amen.
(ex Brev. Rom.).
Indulgentia trium (3) annorum.
Indulgentia plenaria suetis conditionibus, quotidiana
hymni recitatione in integrum mensem producta (S. Pæn. Ap., 9 febr. 1922 et 13 iul. 1932).
– 464 –
Salve, Ioseph, Gustos pie
Sponse Virginis Mariae
Educator optime.
Tua prece salus data
Sit et culpa condonata
Peccatricis animae.
Per te cuncti liberemur
Omni poena quam meremur
Nostris prò criminibus.
Per te nobis impertita
Omnis gratia expetita
Sit, et salus animae.
Te precante vita functi
Simus Angelis coniuncti
In cadesti patria.
Sint et omnes tribulati
Te precante liberati
Cunctis ab angustiis.
Omnes populi laetentur,
Aegrotantes et sanentur,
Te rogante Dominum.
Ioseph, Fili David Regis,
Recordare Christi gregis
In die iudicii.
Salvatorem deprecare,
Ut nos velit liberare
Nostrae mortis tempore.
Tu nos vivos hic tuere
Inde mortuos gaudere
Fac cadesti gloria. Amen.
Indulgentia trium (3) annorum (S. Pæn. Ap., 28 apr.1934).
– 473 –
Virginum custos et Pater, sancte Ioseph, cuius
fideli custodiæ ipsa Innocentia, Christus Iesus,
et Virgo virginum Maria commissa fuit, te per
hoc utrumque carissimum pignus Iesum et Mariani
obsecro et obtestor, ut me ab omni immunditia
præservatum, mente incontaminata, puro
corde et casto corpore Iesu et Mariæ semper
facias castissime famulari. Amen.
(Indulgentia trium (3) annorum.
Indulgentia septem (7) annorum singulis mensis marti:
diebus necnon qualibet anni feria quarta.
Indulgentia plenaria suetis conditionibus, oratione quotidie per integrum mensem pia mente iterata (S. C. Indulg., 4 febr. 1877; S. Paen. Ap., 18 maii 1936 et 10 mart. 1941)
-475-
Memento nostri, beate Ioseph, et tuæ orationis
suffragio apud tuum putativum Filium intercede;
sed et beatissimam Virginem Sponsam
tuam nobis propitiam redde, quae Mater est
Eius, qui cum Patre et Spiritu Sancto vivit et
regnat per infinita saecula saeculorum. Amen.
(S. Bernardinus Senensis).
Indulgentia trium annorum.
Indulgentia plenaria suetis conditionibus, dummodo quotidie per integrum mensem oratio devote recitata fuerit
(S. C. Indulg., 14 dee. 1889; S. Paen. Ap., 13 iun.1936).
– 476 –
Ad te, beate Ioseph, in tribulatione nostra
confugimus, atque, implorato Sponsæ tuæ
sanctissimæ auxilio, patrocinium quoque tuum fidenter
exposcimus. Per eam, quæsumus, quae
te cum immaculata Virgine Dei Genitrice coniunxit,
caritatem, perque paternum, quo Puerum
Iesum amplexus es, amorem, supplices deprecamur,
ut ad hereditatem, quam Iesus Christus
acquisivit Sanguine suo, benignius respicias,
ac necessitatibus nostris tua virtute et ope
succurras. Tuere, o Custos providentissime divinae
Familiae, Iesu Christi sobolem electam;
prohibe a nobis, amantissime Pater, omnem errorum
ac corruptelarum luem; propitius nobis,
sospitator noster fortissime, in hoc cum potestate
tenebrarum certamine e caelo adesto; et
sicut olim Puerum Iesum e summo eripuisti vitae
discrimine, ita nunc Ecclesiam sanctam Dei
ab hostilibus insidiis atque ab omni adversitate
defende: nosque singulos perpetuo tege patrocinio,
ut ad tui exemplar et ope tua suffulti, sancte
vivere, pie emori, sempìternamque in cœlis
beatitudinem assequi possimus. Amen.
Indulgentia trium (3) annorum.
Indulgentia septem (7) annorum per mensem octobrem, post recitationem sacratissimi Rosarii, necnon qualibet anni feria quarta.
Indulgentia plenaria suetis conditionibus, si quotidiana
orationis recitatio in integrum mensem producta fueri:
(Leo XIII Epist. Encycl. 15 aug. 1889; S. C. Indulg., 21 sept. 1889; S. Paen. Ap., 17 maii 1927, 13 dee. 1935 et 10 mart. 1941).
477
O Ioseph, virgo Pater Iesu, purissime Sponse
Virginis Mariae, quotidie deprecare prò nobis
ipsum Iesum Filium Dei, ut, armis suae gratiae
muniti, legitime certantes in vita, ab eodem coronemur
in morte.
Indulgentia quingentorum (500) dierum (Pius X, Rescr. Manu
Propr., 11 oct. 1906, exhib. 26 nov. 1906; S. Paen. Ap.
23 maii 1931).