ADOLFO TANQUEREY
LE GRANDI VERITÀ CRISTIANE CHE GENERANO NELL’ANIMA LA PIETÀ
Vers. ital. di FILIPPO TRUCCO, Prete delle Missioni
ROMA DESCLÉE & C. EDIT. PONTIF. – 1930
NIHIL OBSTAT: Sarzanæ, 8 Maji 1930 J. Fiammengo, Rev. Eccl.
IMPRIMATUR: Spediæ, 8 Maji 1930 Can, P. Chiappani, Del. Generalis.
A
GESÙ VIVENTE IN MARIA
L’AUTORE SULLA SERA ORMAI DELLA VITA UMILE E GRATO CONSACRA QUESTE PAGINE SUPPLICANDOLO DI AMMETTERLO UN GIORNO ALLA CONTEMPLAZIONE DELLE ALTISSIME COSE CHE TENTÒ SPIEGARE AI FRATELLI, BRAMOSO DI INDURLI A GLORIFICARE, AMARE E SERVIRE IL PIU BUONO DEI PADRONI, IL PIÙ SAPIENTE DEI MAESTRI IL PIÙ AMABILE DEGLI AMICI IL PIÙ TENERO DEI PADRI.
AL LETTORE ITALIANO.
Il Tanquerey, della cui scienza teologica e della cui pietà è ormai superfluo far l’elogio, regala al clero, alle persone religiose, e anche a tutte le anime pie viventi nel secolo, un nuovo libro intitolato: « Le grandi verità cristiane che generano nell’anima la pietà (Les Dogmes générateurs de la piété.). – Queste grandi e così benefiche verità esposte nel nuovo libro sono tre ed è bene accennarle qui subito sinteticamente. – La seconda Persona della santissima Trinità, il Verbo divino, che, divenuto coll’incarnazione l’Uomo-Dio Gesù Cristo, ci incorpora a sé e trasfonde in noi, membra del suo corpo mistico, la divina sua vita, affinché, dotati di un organismo soprannaturale che si compone della grazia santificante, delle virtù infuse e dei doni dello Spirito Santo, e assiduamente sorretti dalla grazia attuale e dai sacramenti, viviamo quaggiù la stessa sua vita, incentrando in Lui, divino nostro Mediatore, i nostri pensieri, i nostri voleri, i nostri affetti, le opere nostre, che così acquistano con una dignità divina un merito di vita eterna e ci preparano ad essergli eternamente uniti nel cielo: ecco la prima di queste grandi verità, di cui ognun vede la mirabile complessità. Maria santissima, la creatura più vicina a Dio, più cara alle tre Persone della santissima Trinità, ,più simile a Gesù Cristo, eletta a Madre di Dio e costituita nostra Corredentrice, nostra Madre soprannaturale, nostra universale Mediatrice, nostro modello: ecco la seconda di queste grandi e dolci cristiane verità. Il sommo nostro Sacerdote Gesù Cristo, che, dopo essersi una volta cruentamente immolato sul Calvario a salute del caduto genere umano, ora quel grande ed eterno suo Sacrificio incruentamente rinnova ogni giorno sui nostri altari per mano del Sacerdote celebrante nella santa Messa, nella quale associa a sé tutti i Cristiani affinché i loro doveri religiosi riescano veramente accetti a Dio e le loro suppliche veramente efficaci, e colla santa Comunione s’immedesima con loro per trasformarli in sé e unirli più strettamente colla santissima Trinità; di guisa che alle inesauribili ricchezze di questo divino Sacrificio più largamente partecipa il Cristiano secondo che più attivamente concorre alla sua celebrazione, più intimamente si unisce in quest’offerta a Gesù, più profondamente s’investe del suo spirito di Vittima: ecco la terza delle grandi verità cristiane la cui meditazione genera nelle anime la verace pietà.
Queste tre grandi verità il Tanquerey espone con sufficiente ampiezza e bellamente illustra in questo nuovo libro; e lo fa non solo, com’era da aspettarsi, con dottrina teologica soda e profonda, in forma piana e pratica, ma soprattutto con tale unzione e con tale soave spirito cristiano che il lettore vi sente subito, oltre l’esimio teologo, l’anima sinceramente pia che vive intensamente le alte e dolci verità che viene esponendo. Come già feci, due anni or sono, del Compendio di Ascetica e di Mistica che incontrò così bene, sono ora lieto di poter presentare questo nuovo libro in veste italiana non indegna, spero; dell’originale e delle bellissime e altissime e santissime cose che vi si discorrono. Leggano dunque i Sacerdoti e i seminaristi leggano i Religiosi e tutte le anime pie, leggano e meditino queste belle e devote pagine del Tanquerey, se vogliono acquistare, in cambio di una pietà superficiale fatta di sentimentalità e di fantasia, la vera, la soda, la illuminata pietà. Oh se tutti i Cristiani conoscessero quanta luce, quanta forza scaturisce da queste verità ben meditate per nobilitare e veramente divinizzare la vita umana; per agere et pati fortia, per operare e patir da forti, con spirito, non stoico o razionalistico, ma cristiano, vale a dire con umile ossequio alla volontà di Dio, in unione di mente e di cuore con Gesù e con Maria, con l’occhio costantemente fisso alla beata eternità! Oh! Perché verità così divine e così benefiche non s’imprimono profondamente nell’anime dei sacerdoti. onde essere poi opportunamente trasfuse nell’anime dei fedeli? – Al venerando Autore, che mi onora della sua amicizia, auguro di gran cuore che, nonostante l’età, Dio gli conceda ancora tanto di vita, da poterci dar presto su queste così importanti materie gli altri volumi promessi nell’Introduzione. Di questi nuovi regali gli saranno vivamente grate tutte le anime pie; perché a libri pieni, come questi del Tanquerey, di dottrina e di pietà tanto soave, tanto sostanziosa, tanto pratica, le anime seriamente pie si rifanno sempre con rinnovato diletto e con raddoppiato profitto.
Sarzana, Collegio della Missione, Pasqua del 1930.
FILIPPO TRUCCO, Prete della Missione.
INTRODUZIONE.
Nel 1829, Monsignor Gerbet pubblicava un libro pio e profondo sulla santissima Eucaristia intitolandolo « Considerazioni sul domma generatore della pietà cattolica ». Ma, chi ben consideri, tutti i dommi della nostra santa religione sono fatti per generare la pietà nelle anime: basta esporli bene e indicarne le conclusioni pratiche, perché le anime si sentano portate al Signore e infiammate di divino amore. – Infatti, i dommi cristiani ci dicono tutti, ognuno a suo modo, l’origine, la natura e i fortunati effetti di quella partecipazione alla vita divina che la santissima Trinità si degnò spandere nelle anime; tutti ci parlano dell’infinita bontà del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, che, comunicandoci la loro vita, ci stimolano con questo stesso fatto a sviluppare in noi e perfezionare cotesta vita, che è la perla preziosa, il tesoro dei tesori, l’unica cosa necessaria che dobbiamo cercar di possedere a qualunque costo, se vogliamo essere eternamente felici. Fra i dommi cristiani ce n’è poi uno che è nello stesso tempo centro e compendio di tutti gli altri: è il domma del Verbo incarnato che ci incorpora al suo Corpo mistico onde farci partecipare alla sua vita. – Questo domma esponiamo nella prima parte del nostro lavoro e sarà facile vedere come vi si connettono tutti gli altri. Infatti, il far conoscere il Verbo è già un entrare nel mistero della santissima Trinità, perché il Verbo è l’eterno Figlio del Padre e fonte con Lui onde procede lo Spirito Santo. Ma il Verbo si fece uomo e divenne il capo dell’umanità redenta, la testa di un Corpo mistico di cui noi siamo le membra. È quindi, nel presente disegno divino, il Mediatore necessario tra l’uomo e Dio: dal seno del Padre discende sulla terra, ricco per noi di grazie e di benedizioni, e dalla terra risale al cielo per offrire alla santissima Trinità gli ossequi nostri e i nostri ringraziamenti. – Ecco ora l’ordine con cui procediamo nella prima parte. Innanzitutto, il Verbo incarnato che attinge la vita divina nel seno del Padre ed è la fonte della nostra vita soprannaturale. Per comunicarci questa vita, il Verbo incarnato ci incorpora al suo Corpo mistico, affinché le membra prendano parte alla vita del capo. Incorporati a Cristo, noi partecipiamo veramente alla vita divina: le tre divine Persone vengono ad abitare in noi e c’infondono la grazia santificante, le virtù soprannaturali e i doni dello Spirito Santo. Perciò Maria, madre di Gesù, diventa madre nostra, « carne mater capitis, spiritu mater membrorum eius ».
Quindi quattro capitoli che s’intrecciano logicamente fra loro:
Cap. I. — IL VERBO INCARNATO FONTE DELLA NOSTRA VITA SOPRANNATURALE.
Cap. II. — LA NOSTRA INCORPORAZIONE A GESÙ CRISTO.
Cap. Ill. — LA NOSTRA PARTECIPAZIONE ALLA VITA DIVINA.
Cap. IV. — MARIA MADRE NOSTRA E NOSTRA MEDIATRICE.
A coltivar questa vita divina, Gesù, sommo Sacerdote, ci fa prender parte al suo sacerdozio e al suo Sacrificio: è l’argomento della seconda parte. Gesù sacerdote è nello stesso tempo sacrificatore e vittima. A perpetuare sulla terra il suo Sacerdozio, si sceglie tra gli uomini dei rappresentanti visibili che, per mezzo del carattere sacerdotale impresso loro nell’anima, diventano veramente altrettanti Cristi. Tra Maria, Madre di Gesù e Mediatrice di grazia, e il Sacerdote, corrono relazioni speciali che debbono essere fatte ben rilevare. Anche il popolo cristiano viene associato al Sacerdozio di Gesù e diremo in che senso e fino a qual punto. Onde appare sempre meglio che il santo Sacrificio della Messa è l’atto più grandioso e solenne della virtù della Religione, atto sociale, celebrato dal Sommo Sacerdote Gesù col ministero dei Sacerdoti, visibili suoi rappresentanti, e coll’attiva partecipazione dei fedeli. Ed è quindi chiaro che da un tal Sacrificio Dio è infinitamente glorificato, e i fedeli efficacemente santificati, a patto che vi assistano attivamente, unendosi agli interni sentimenti di Gesù sacerdote e vittima.
Quindi cinque capitoli;
Cap. I. — GESÙ NOSTRO SOMMO SACERDOTE.
Cap. II. — IN CHE MODO IL SACERDOTE PARTECIPA AL SACERDOZIO DI GESÙ CRISTO.
Cap. III. — MARIA SANTISSIMA E IL SACERDOTE
Cap. IV. — IN CHE SENSO IL POPOLO CRISTIANO È ASSOCIATO AL SACERDOZIO DI GESÙ CRISTO.
CAP. V. — DEL SANTO SACRIFICIO DELLA MESSA.
Il nostro libro è diretto innanzi tutto ai Sacerdoti e ai seminaristi per aiutarli a Stimar degnamente ed efficacemente predicare quelle grandi verità rivelate che gli Apostoli predicarono con tanto frutto ai primi Cristiani; ma è fatto anche pei semplici fedeli, specialmente se viventi in comunità religiose, i quali, come ci risulta dalle molte lettere che ne abbiamo ricevuto, prendono vivissima parte a queste verità. Ecco perché, pur esponendo la dottrina teologica, adoperiamo termini semplici e concreti che possano essere facilmente capiti da tutti. – È nostra intenzione, se il Signore si degnerà concederci vita e forze, di pubblicare ancora altri volumi di questo genere. Vorremmo mostrare come, quando noi Cristiani soffriamo, Gesù, che patisce in noi, divinizza in qualche modo i nostri dolori; vorremmo esporre come Gesù opera in noi coi santi Sacramenti; e finalmente dire come Gesù ci farà un giorno entrare a parte della sua gloria nel cielo. – Benedica la Vergine Madre queste pagine e aiuti noi e tutti i nostri lettori a metterle in pratica.
Seminario Maggiore di Aix-en-Provence, il 25 marzo 1930 z 1930. Annunziazione della SS, Vergine.