LO SCUDO DELLO FEDE (62)

LO SCUDO DELLA FEDE (62)

[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]

SI CONVINCE FALSO IL PROTESTANTISMO PERCHÉ NON HA IL BENE DELLA S. COMUNIONE.

Dopo, la confessione, che ci purifica dai nostri peccati, il maggior bene dei Cristiani è la S. Eucaristia. Questo è il Sacramento che arreca il maggior conforto ai Cristiani e che è il loro più grande onore, poiché per esso sono fatti partecipi non solo delle grazie di Gesù, ma dello stesso Gesù. La S. Fede insegna adunque di questo mistero che per mezzo delle parole della Consacrazione pronunziate dal Sacerdote sul pane e sul vino, per virtù dell’Onnipotente cessa di esistere il pane ed il vino, passando per una vera transustanziazione quel pane e quel vino ad essere il corpo ed il sangue del nostro divino Redentore: tantoché sotto le specie del pane vi sta veramente Gesù Cristo e non in figura; vi sta realmente e non con una presenza immaginaria; vi sta sostanzialmente e non solo con la sua Divina virtù: e così chi riceve la S. Eucaristia riceve veramente il Corpo Divino di Gesù Cristo, il suo Sangue prezioso, la sua anima sacrosanta, la sua ineffabile divinità. Questa è una grazia tanto grande che non si potrebbe credere, se non fosse Gesù Cristo medesimo il quale ce ne fa certi. Ma viva Dio, che la verità eterna, Gesù Cristo, ce ne ha assicurati per modo, che non se ne potrà mai dubitare in eterno. Ecco quello che Egli si compiacque d’insegnarci in proposito la prima volta che entrò in discorso di questo argomento, che fu quando predicava nella Sinagoga di Cafarnao. In verità io vi dico, sono sue parole, che se non mangerete la carne del figliuolo dell’uomo, e non beverete il suo sangue, non avrete la vita in voi. Chi mangia la mio carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno. La mia carne è veramente cibo, il mio sangue è veramente bevanda (Ioan. VI. 54. 55). Fermiamoci qui. Potrebbe Gesù Cristo parlare più chiaramente per significarci che veramente ci voleva dare in cibo il suo corpo ed il suo sangue divino? Non dice chiaro … chi mangia la mia carne, chi beve il mio sangue? Non ripete che il suo corpo è cibo, il suosangue bevanda? Non aggiunge un significantissimo veramente, perché nessuno prenda in senso metaforico quelle espressioni? Si scandalizzano alcuni dei suoi discepoli di questa promessa, stimandola impossibile a mantenersi, e Gesù forse la ritratta? Tuttoal contrario la conferma con fortissimr espressioni, ripetendola, inculcandola in tuttele guise, ed in tutti i modi. Converrà dire che Gesù non sapeva farsi intendere, oppure che voleva ingannarci. Ma sarebbe una bestemmia il solo pensarlo.Eppure quasi ciò non bastasse, quandopoi giunse la grand’ora di fare questo preziosoregalo agli uomini, parla nello stesso modo. Egli prende il pane e lo benedice, e poi dopo di averlo benedetto, lo presentaai Santi Apostoli dicendo: Questo è il mio Corpo: benedice poi il calice e dandolo abevere ai medesimi dice: Questo è il mio sangue. Ma di qual corpo e di qual sangue parla Egli? Proprio del suo: di quel Corpoche sarà consegnato alla morte, di quel Sangue che sarà sparso per i peccatori (Luc. XXII, 17 –  1 Cor. XI. 25) aggiunge Egli. Se si possa parlare più chiaro di così, io non lo so. Epperò è che sopra queste parole divine fondati tutti gli Apostoli e tutta la Chiesa, sempre praticarono questo santo Mistero: però è che i primi Fedeli eranosoliti ad accostarsi a riceverlo spesso spesso,come ricordano gli Atti degli Apostoli: eperò è che perfino i Gentili, i quali non conoscevano bene questo Mistero, spargevano la voce che noi mangiavamo la carne dei bambinisacrificati: però è che tutta la S. Chiesaimpiega quasi tutto il suo culto in onoredel suo buon Dio Sacramentato. Aggiungete che ad autenticare questogrande Mistero Gesù adoperò tante altreprove di miracoli strepitosi, che avvennero nell’occasione delle ostie consacrate, e miracoli innegabili a tutta la perfidia degli eretici: facendo vedere ora quella S. Ostia contornata di splendori celesti, ora in essa un bambino di meravigliosa bellezza: altre volte col colpire di morte subitanea i profanatori del Sacramento, altre volte col fare grazie tutte speciali a quelli che lo adoravano riverentemente, e finalmente col dar molte volte prove chiarissime della sua presenza ai Fedeli, secondo che riferiscono tutte le vite dei Santi e tutte le ecclesiastiche storie. Il perché per lo spazio di dieci secoli mai nessuno osò neppure tra gli Eretici, per quanto fossero baldanzosi, mettere in dubbio questo divin Sacramento. E l’eresiarca Berengario che fu il primo si ebbe poi a ritrattare, e morì pentito del suo errore. Volete più? Lo stesso Martin Lutero, il padre di tutti i Protestanti, mai non osò negare la presenza reale di Gesù nel SS. Sacramento. Tanto essa è espressa chiaramente in tutte le Sante Scritture, in tutti i monumenti dell’antichità! Ora però, chi credesse a questi nuovi maestri, non è più così. Molti dei Protestanti moderni sono giunti a tanto di sacrilegio, che osano negare che vi sia Gesù nella S. Ostia, che giungono fino a chiamarla un pezzo di pane. Sì questi sciagurati arrivano fino a questo punto! Con che danno una mentita prima allo stesso Gesù Cristo, il quale afferma invece che è il suo vero Corpo, il suo vero Sangue, poi a tutta la S. Chiesa, la quale dopo d’avere impiegato tutto il suo Culto per adorare il suo buon Dio Sacramentato, sarebbe disposta a dare tutto il suo sangue per mantenerne la verità: danno una mentita anche allo stesso loro capo Lutero, il quale per quanto lo volesse mai non osò impugnare la reale presenza: insegnano un errore che è condannato uniformemente da tutta la S. Chiesa, da tutti i Santi Padri, anzi perfino da tutti gli eretici antichi, dalla maggior parte degli eretici anche moderni, e con una più che diabolica superbia pretendono di essere essi soli i veggenti, gl’illuminati a conoscere la verità! Oh presunzione! Oh temerità che non ha fine! Voi però nell’intendere bestemmie sì esecrande dette contro questo buon Dio d’amore, che si trattiene per noi giorno e notte sui nostri altari, fate così. Concepite prima un sommo orrore al Protestantismo il quale è senza la presenza del suo Gesù: inferiore in ciò agli stessi Giudei, i quali avevano almeno la figura del divin Sacramento nella Manna che conservavano nell’Arca; poi rinnovate sempre più la vostra Fede verso di esso e mostratela alla riverenza con cui gli state dinanzi.S. Luigi Re di Francia aveva una Fede così viva, che invitato una volta a recarsi in una Chiesa dove per gran miracolo Gesù si faceva vedere nell’ostia in forma di bambino, rispose che andasse pure chi volesse, che egli non si sarebbe mosso. Meravigliati di questa risposta: o perché, l’interrogarono, non voleva vedere Gesù? Ma il Santo replicò allora: Io per me ne sono tanto sicuro per Fede che non ho bisogno per crederlo, di vederlo con gli occhi. Inoltre andate a riceverlo più spesso che potete persuasi che in nessun altro modo sapreste contentare più e meglio l’amore che Egli ci porta, che con l’unirvi tutti a Lui in questo Mistero. Finalmente con ossequii specialissimidiretti al suo Cuor Sacrosanto compensate l’atrocità degl’insulti che riceve dagli Eretici che o non lo conoscono, o peggio ancora lo bestemmiano.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.