LO SCUDO DELLA FEDE (66)

LO SCUDO DELLA FEDE (66)

[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. delle Murate, FIRENZE, 1858]

PARTE SECONDA.

FRODI PER CUI S’INTRODUCE IL PROTESTANTISMO

CAPITOLO I.

PRIMA FRODE. SIMULARE VIRTÙ E SANTITÀ.

Se il demonio si facesse vedere a tentare gli uomini visibilmente non otterrebbe niente da loro, perché tutti si armerebbero col segno della S. Croce e lo metterebbero in fuga. Così i Protestanti che vogliono sedurre le vostre anime, se vi facessero vedere tutta la bruttezza e deformità delle loro dottrine non guadagnerebbero niente; e perciò si trasformano in tutt’altro e prendono sembiante e apparenza di Santi per ingannare. Imitano in ciò gli antichi Eretici i quali hanno sempre posto in opera, secondo che osservano gli antichi Padri, ogni sorta di frodi per riuscire nel loro intento e verificano così le parole di Gesù Cristo, che ci vengono innanzi con pelli di pecora, mentre nell’interno sono lupi rapaci.

Il perché io stimo opportuno di premunirvi contro coteste arti, svelandovi le insidie che più comunemente essi tendono in questi tempi. La prima di tutte è fingere zelo della virtù ed amore alla santità. Da principio non vi parlano d’altro che di Gesù Cristo, dell’amare il prossimo, di non rubare, di non bestemmiare, di adorare Dio in spirito e verità, cose tutte molto buone e molto giuste: e poi quando vi hanno guadagnato con tutte queste apparenze di santità, v’insinuano il veleno nascostamente. Così facevano per testimonianza d’Origene gli Eretici Marcionisti, Valentiniani, Apostolici ed altri i quali mostrando una certa mansuetudine, carità del prossimo, amor della giustizia ed alcuni (sebbene pochi invero) perfino una certa castità, cercavano di farsi credito per propagare più efficacemente i loro errori. Ora voi state in guardia contro questa prima frode, perché per sapere che abbiamo da amare Gesù Cristo non abbiamo bisogno che i Protestanti ce lo insegnino. I nostri Parrochi, i nostri sacerdoti ci ricordano sempre che Gesù Cristo è il nostro buon Dio, il nostro Padre, l’unico nostro Salvatore. il quale venne sulla terra per nostro amore, visse ed operò sempre per nostro amore, patì e morì sempre per amor nostro; che dobbiamo sperare in Lui, amare Lui con tutto il nostro cuore, ed obbedirgli in tutto quello che ci ha comandato. Non vengono ad insegnarci una cosa nuova quando dicono che dobbiamo amarci scambievolmente. E chi non sa che la S. Religione Cattolica non raccomanda mai altro se non se che i padri amino i figliuoli, i figliuoli i padri, le mogli i mariti ed i mariti le mogli, che i fratelli si trattino da buoni fratelli, che i parenti si riguardino da buoni parenti, che in una parola niuno porti odio al suo prossimo, ma che ciascuno anzi procuri di fare del bene anche a chi gli ha fatto del male? Avevamo proprio bisogno che venissero costoro con tutte le loro smorfie ad insegnarci queste verità! Così pure menano tanto strepito perché ti raccomandano ed inculcano di non bestemmiare. Oh davvero, che se non venivano essi ad ammaestrarci, noi non lo sapevamo! E come dunque tanto si predica contro la bestemmia? E perché si sono anche erette società ed aggregazioni per sterminarla da questo mondo? e perché i Confessori quando veggono che uno non fa nessuno studio per emendarsene, gli negano perfino la santa assoluzione? È poi bella che ci raccomandano di adorare Iddio in spirito e verità, quasi i Cattolici non lo raccomandassero più di loro, e non solo lo raccomandassero, ma anche non lo praticassero più di loro! Che cosa vuol dire adorare Iddio in ispirito e verità? Vuol dire non contentarsi di lodarlo con la bocca, di onorarlo con atti esterni, ma accompagnare tutti gli atti del divin culto anche col cuore e soprattutto eseguire con l’opera tutto quello che Egli ci comanda. Questo è adorare in spirito e verità. Ora che altra cosa raccomanda la S. Chiesa Cattolica se non se che impieghiamo il nostro cuore in tutto quello che riguarda il divin culto? Non è forse vero che c’inculca sempre che nella preghiera non ci contentiamo di profferire le parole come i pappagalli, ma che lo facciamo col cuore? Non è forse vero che quando ci abbiamo a confessare, sempre ci si prescrive che ci pentiamo dei nostri peccati con tutto il cuore e che altrimenti la confessione non serve a nulla? Non è forse vero che nella S. Comunione e poi in tutti i tempi c’insinua d’amare il nostro buon Gesù con tutto il cuore, offerendogli tutti i nostri pensieri, i nostri sentimenti, i nostri affetti? E perché in certe belle solennità della Madonna, ci fa pregare questa S. Madre perché offra Ella stessa a Gesù il nostro cuore? Non sono tutte queste le cose che sempre ci inculca la S. Chiesa Cattolica? Ci era dunque proprio di bisogno che venissero i Protestanti ad insegnarci queste verità? – Quanto all’eseguire la volontà di Gesù espressaci nei suoi Santi Comandamenti, dite, non è vero che quello che sempre vi hanno inculcato i vostri Parrochi, i vostri Sacerdoti è che non basta dire che vogliamo esser buoni, ma che bisogna contentare Gesù facendo quello che Egli ci comanda? Che bisogna che i padri e le madri di famiglia vigilino sopra i figliuoli, che i figliuoli onorino i genitori, che non si ha da rubare, che si ha da santificare la Festa, che sono un gran peccato le imprecazioni, gli spergiuri, le bestemmie, le carnalità, in una parola tutte le violazioni dei divini Comandamenti? Non è forse vero che ripetono sempre che non bastano le buone parole, ma che ci vogliono i fatti, cioè sodisfare agli obblighi del proprio stato? E adesso vengono costoro ad insegnarci tutte queste cose, quasi noi Cattolici non le sapessimo e non le avessimo inculcate prima che essi venissero al mondo? Eh sappiamo anche noi più di loro che bisogna adorare Iddio in ispirito e verità. Sapete però il fine per cui raccomandano tutte queste cose? Non perché loro importino, ma lo fanno per ingannare i semplici. Dopo che hanno raccomandato tutte queste cose buone, passano ad insinuare il loro veleno di nascosto: fanno come certi venditori di grano che ne mettono un poco di buono alla bocca del sacco e poi più sotto è grano cattivo. Così essi, dopo che si sono acquistati un poco di credito con l’avere raccomandate queste cose buone, v’insinuano poi tante cose pessime. Dicono che è buona la carità, ma poi soggiungono che non è necessario andare in Chiesa, sentire la S. Messa, confessarsi dei propri peccati, osservare la S. Quaresima. Dicono che non bisogna bestemmiare, ecco il grano buono: ma poi vi danno il grano cattivo, soggiungendo che non bisogna dare retta ai Sacerdoti di Dio, che non bisogna ascoltare la loro parola, che non bisogna lasciarsi far paura dei castighi che minacciano a nome del Signore. Dicono che bisogna adorare Dio in ispirito e verità, ecco il grano buono; ma poi dopo vi danno il grano cattivo dicendo che non è necessario ricevere la S. Comunione, che non è buono il raccomandarsi alla Madonna ed ai Santi, che non ci vogliono tutte queste cerimonie che adopera la S. Chiesa. Ah lupi traditori! Avreste mai creduto che per ingannarvi fossero capaci di fare tante lustre, tante mostre di pietà? È proprio quello che vi diceva: si ricoprono con la pelle di pecora per assalirvi. Ora voi fate così: quando cominciate a sentire tutte quelle antifone, mettetevi subito in guardia e levateveli dintorno prontamente rispondendo che certo bisogna adorare Iddio in ispirito e verità, ma che non per questo bisogna tralasciare tutti i mezzi esteriori della pietà, come sono le Preci, la Messa, i Sacramenti, le opere buone, com’essi v’insinuano: che anzi bisogna praticarle con ogni fervore perché son quelle per cui si giunge alla vera adorazione fatta in ispirito e verità.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.