Rus Cassiciacum
Una breve analisi dell’eresia “material-formalista”
[un Sacerdote Cattolico]
“Adulteri, nescitis quia amicitia hujus mundi inimica est Dei? quicumque ergo voluerit amicus esse saeculi hujus, inimicus Dei constituitur” – [o gente adultera! Non sapete che amare il mondo è odiare Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio] (Giac. IV- 4). –
“Nolite diligere mundum, neque ea quæ in mundo sunt. Si quis diligit mundum, non est caritas Patris in eo” – [Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui] (1 Giov. II: 15)
Il tema di questa breve analisi è l’attività di cospirazione anticattolica dei “material-formalisti”. In questo caso il termine biblico “adulteri” può essere applicato in senso figurativo o spirituale. – Innanzitutto sarà bene spendere poche parole sui c. d. “Lefebvriani” e sui “Sedevacantisti”, le cui dottrine “eretiche” sono molto facili da capire e non hanno bisogno di molte spiegazioni. A) – I “lefebvriani” asseriscono che la “chiesa” del Vaticano II sia la “vera chiesa” temporaneamente in crisi, che tutti gli antipapi di questa “chiesa” sono veri Papi che “a volte” insegnano errori ed eresie, e tutti i Cattolici hanno il “diritto” di resistere ai “Papi” quando i “papi” insegnano errori e eresie. Tutti i “sacramenti” gestiti dai “sacerdoti” della “chiesa” del Vaticano II sono riconosciuti validi dai “Lefebvriani”. B) – I “sedevacantisti” affermano invece che la “chiesa” del Vaticano II sia una falsa “chiesa” che non ha il Papa, per cui la Chiesa Cattolica stessa si trovi in un periodo di Sede Vacante che dal 1958 perdura fino ai giorni nostri. I “sedevacantisti” non hanno una risposta sul come la Chiesa Cattolica possa ripristinare il vero Papato. I “sacramenti” dell’Ordine, dell’Eucaristia, della Confessione, dell’Unzione e della Confermazione, che vengono amministrati dai “sacerdoti” della “chiesa” del Vaticano II, non sono riconosciuti validi dai “sedevacantisti”.
E veniamo ai “material-formalisti“, che sono i propagatori della eresia più sottile, subdola e malvagia, che deve essere pertanto spiegata. – Uno dei propagandisti molto attivi del “material-formalismo” è Donald Sanborn, autoproclamatosi rettore del “Seminario della Santissima Trinità” in Florida, fondato autonomamente con l’aiuto di generose donazioni dei seguaci della sua eresia, buona parte ex “lefebvriani”. Anche se il personaggio in causa definisce il suo seminario: “cattolico”, di fatto questa “scuola” è sulla falsa riga dei numerosi seminari fasulli del Vaticano II. Lo riteniamo essere il propagandista più attivo dell’eresia “material-formalista” poiché insegna ai suoi seminaristi ed ai laici suoi “fedeli”, ad essere “amici di questo mondo” insieme ai “papi” del Vaticano II. – L’eresia diffusa da Donald Sanborn è conosciuta come “Material-formalismo” (“Sedeprivazionismo” è un altro nome dell’eresia in causa). L’idea principale dell’eresia è che tutti gli antipapi della “chiesa” del Vaticano II siano eletti legalmente e che ogni antipapa sia un “papa materiale”, che “conserva l’autorità di nominare gli elettori (cardinali) al Papato, per il motivo stesso che i cardinali hanno il potere di eleggere”. D. Sanborn insegna che, secondo la tesi “material-formalista”, il Novus Ordo mantiene il potere di nominare le persone che ricevono così il potere di designazione nella Chiesa”. – Questa tesi eretica non è in realtà sua. L’autore di questa falsa tesi, [antimotistica in contraddizione evidente con la XVI Tesi del tomismo -ndr. -] è il teologo domenicano francese Fr. Michel Louis Guerard des Lauriers (1898 – 27 febbraio 1988), un sacerdote validamente consacrato il 29 luglio del 1931. – Dopo il “concilio” Vaticano II, p. Guerard des Lauriers diviene professore e docente al seminario San Pio X di Marcel Lefebvre a Ecône, in Svizzera [pseudo-seminario mai autorizzato secondo le leggi della Chiesa da alcuna autorità che ne avesse facoltà, neanche la fasulla! –ndr.-]. È a questo punto che il domenicano ha dato alla luce, con parto distocico, la sua “creatura”: la sua tesi [c.d. tesi di Cassiciacum, il cui pomposo nome latino è quello della località, oggi Cassago Brianza, in cui Sant’Agostino d’Ippona nel 387 si ritirò in ben altra meditazione e preghiera prima di ricevere il Battesimo –ndr. -], secondo la quale il soglio di Pietro sarebbe stato vacante perché l’antipapa Paolo VI era colpevole di eresia. A causa di questa concezione, Marcel Lefebvre rimosse Guerard des Lauriers dal suo insegnamento nel seminario della “fraternità” fin dal 1977. – Fr. Guerard des Lautiers morì ad Etiolles, Francia, nel 1988 all’età di 90 anni. – Guerard des Lauriers credeva tra l’altro che i nuovi riti dell’ordinazione e della consacrazione episcopale (quelli recentemente promulgati nel “Pontificale Romanum” del 18 giugno 1968) approvati dall’antipapa Paolo VI fossero dubbiosamente validi o addirittura totalmente invalidi: pertanto era necessario intervenire per garantire una “valida” successione apostolica di vescovi per la conservazione della Chiesa Cattolica Romana (latina). Avviò quindi confronti e discussioni con il dottor Eberhard Heller e il dottor Hiller, attivisti sedevacantisti tedeschi che all’epoca ospitavano il vescovo Pierre Martin Ngo Dinh Thuc (1897-1984); il p. Guerard des Lauriers accettò di abbandonare il suo “material-formalismo” e di aderire ai principi teorici del “sedevacantismo”, e in tale sede fu convenuto pure che il vescovo emerito Ngo Dinh Thuc lo avrebbe consacrato vescovo [senza giurisdizione, naturalmente –ndr.-]. – Il 7 maggio 1981, p. Guerard des Lauriers venne infatti consacrato vescovo dal vescovo Ngo Dinh Thuc a Tolone, in Francia. Ma poco dopo la consacrazione, p. Guerard des Lauriers rispolvera il suo “Sedeprivazionismo”, iniziando una feroce polemica con i “Sedevacantisti”, non escludendo neanche il vescovo Ngo Dinh Thuc.
Brevemente sulle “allegre” consacrazioni amministrate dal vescovo Ngo Dinh Thuc.
Alcune tra queste consacrazioni possono essere trattate come dubbiosamente valide o addirittura non valide, perché il vescovo Ngo Dinh Thuc ha affermato egli stesso che, almeno in dieci “consacrazioni”, ha ritenuto l’intenzione sacramentale, cioè ha eseguito una “parodia” sacramentale senza intenzione che invalida il Sacramento stesso. In molti casi era in uno stato di amnesia nel “consacrare” un vescovo tanto che poco dopo, e per diverse ore dopo, non si ricordava di quello che aveva fatto e di ciò che aveva detto, né chi fosse stato il recente “consacrato”. Qualcuno dice che soffrisse di una demenza senile o, allegoricamente, che fosse come “inebriato”, “folle” o “in un’aura soporosa”. Questo significa che probabilmente il vescovo Ngo Dinh Thuc abbia simulato la “consacrazione” di p. Michel Louis Guerard des Lauriers, e che comunque, della stessa, si possano avere sospetti legittimi e seri dubbi. – Dopo una panoramica dei casi delle “consacrazioni”, amministrate dal vescovo Ngo Dinh Thuc, ritorniamo alla eretica tesi del “Material-formalismo”. Secondo la tesi del Des Lauriers, gli antipapi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco erano o sono “papi difettosi” in quanto, a causa della supposta adesione alla “eresia modernista”, il loro consenso nel diventare Papa è difettoso e, pur essendo “potenzialmente” Papi, non hanno raggiunto la “pienezza del papato”. – Questa falsa idea si può anche descrivere in altro modo dicendo che: ogni antipapa del Vaticano II sia diventato “papa materialmente”, ma non formalmente (“papa materialiter non formaliter”).
Due conseguenze di questa tesi eretica
Secondo la tesi Cassiciacum, [mai nemmeno lontanamente ipotizzata dal Magistero Cattolico –ndr-] ne deriva che:
1.- Non esiste una Sede Vacante reale, in quanto un “uomo” ha assunto il ruolo di “papa materiale”;
2. – Che il “papa materiale” (Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI o Francesco), recedendo dal modernismo e tornando alla fede cattolica, possa completare il processo di “maturazione” raggiungendo la “pienezza del papato”. – Oltre al p. Michel Guerard des Lauriers, i “tradizionalisti” fasulli che difendono questa visione sono: i “vescovi” Robert McKenna (deceduto) e Donald Sanborn negli Stati Uniti e Francesco Ricossa in Italia con il suo “Istituto Mater Boni Consilii”, il cui “vescovo” Jan Stuyver Geert “operante” nelle Fiandre, è una “emanazione” del McKenna, a sua volta consacrato (?!?), guarda caso, proprio dal Des Lauriers. – Ma torniamo all’”insegnamento” di Donald Sanborn, che rimane in contatto con l’Istituto Mater Bonii Consilii in Italia e visita l’”Istituto” abitualmente. L’araldo della tesi in questione, è stato [non-] ordinato da Marcel Lefebvre, il cui sacerdozio deriva dalla “linea” di un alto membro dell’associazione Massonica, p. Achille Lienart. – Fr. Achille Lienart, nato a Lille, in Francia (7 febbraio 1884), ordinato sacerdote validamente (29 giugno 1907) entrò, come tutti sanno, nella loggia di Cambrai (1912), diventando “visitatore” in massoneria – 18° grado Rosa+croce (1919), quindi 30° grado “cavaliere Kadosh” [grado di consapevolezza luciferina –ndt-], e poi “consacrato” Vescovo (8 dicembre 1928). – Secondo l’infallibile bolla “Cum ex Apostolatus Officio” (1) di papa Paolo IV, p. Achille Lienart, a partire dal 15 ottobre 1912, essendo membro di una notissima associazione che opera contro la Chiesa, non era idoneo ad essere elevato ad alcun ufficio ecclesiastico, oltre che scomunicato “ipso facto” latæ sententiæ.
[. (1) – … 6: “Aggiungiamo che, se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo, anche se agisce in qualità di arcivescovo o di patriarca o primate od un cardinale di Romana Chiesa, come detto, od un legato, oppure lo stesso Romano Pontefice, che prima della sua promozione a cardinale od alla sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia (o fosse incorso in uno scisma o abbia questo suscitato), sia nulla, non valida e senza alcun valore, la sua promozione od elevazione, anche se avvenuta con la concordanza e l’unanime consenso di tutti i cardinali; neppure si potrà dire che essa è convalidata col ricevimento della carica, della consacrazione o del possesso o quasi possesso susseguente del governo e dell’amministrazione, ovvero per l’intronizzazione o adorazione dello stesso Romano Pontefice o per l’obbedienza a lui prestata da tutti e per il decorso di qualsiasi durata di tempo nel detto esercizio della sua carica, né essa potrebbe in alcuna sua parte essere ritenuta legittima, e si giudichi aver attribuito od attribuire una facoltà nulla, per amministrare a tali persone promosse come vescovi od arcivescovi o patriarchi o primati od assunte come cardinali o come Romano Pontefice, in cose spirituali o temporali; ma difettino di qualsiasi forza tutte e ciascuna di qualsivoglia loro parola, azione, opera di amministrazione o ad esse conseguenti, non possano conferire nessuna fermezza di diritto, e le persone stesse che fossero state così promosse od elevate, siano per il fatto stesso e senza bisogno di una ulteriore dichiarazione, private di ogni dignità, posto, onore, titolo, autorità, carica e potere ...” (Paolo IV: Bolla Papale “Cum ex Apostolatus Officio”,1559, confermata in toto da una bolla successiva di S. Pio V, INTER MULTIPLICES CURAS del 21.12.1566).
Ma continuiamo l’analisi dell’insegnamento di Donald Sanborn. – Leggiamo un “illuminante” estratto dell’articolo dello stesso Donald Sanborn: “SPIEGAZIONE DELLA TESI DEL VESCOVO GUÉRARD DES LAURIERS”, che si può trovare sul sito del suo non-cattolico “Most Holy Trinity Seminary” [Seminario della Santissima Trinità].
– “III” … I papi “del “Novus Ordo” hanno una successione materiale, e credo che alcuno possa negare che i “papi” del “Novus Ordo” siano almeno nella stessa condizione dei Vescovi scismatici greci nella prospettiva Apostolica. Il nucleo della questione è: se la nomina di esponenti del “Novus Ordus” ai posti di autorità sia legale e legittima o meno. Tutti direbbero che non sono in condizioni migliori rispetto agli scismatici greci, cioè che essi hanno una successione materiale, ma senza possedere una designazione legittima. I material-formalisti dicono che essi materialmente hanno una successione, ma non una designazione legale e legittima.
D. – Come possiamo avere veri cardinali, se Ratzinger non è il Papa? Non sarebbero essi dei cardinali fasulli?
R. – Possono essere cardinali fasulli, ma non sono elettori falsi. Ratzinger ha l’autorità di nominare elettori al Papato per la stessa ragione che i Cardinali stessi hanno il potere di eleggere. Tutto questo riguarda l’ordine di designazione e non l’ordine di giurisdizione. Ma è il potere di competenza (potere delle regole) che rende Papa un Papa, e non il potere della designazione. La tesi sostiene che il Novus Ordo mantiene il potere di designare le persone per ricevere il potere di competenza nella Chiesa. È una realtà sfortunata, ma è la realtà.
D. – Qual è la soluzione per il problema della Chiesa che la tesi offre?
R. – Ci sono molte soluzioni possibili. .- 1) Ratzinger si converte alla fede cattolica, ripudia il Vaticano II e le sue riforme, e riceve la giurisdizione per governare e diventa così il Papa.
(2) Alcuni cardinali (anche uno sarebbe sufficiente) si convertono, rifiutano il Vaticano II e dichiarano pubblicamente la “vacanza” della sede, chiedendo la convocazione di un nuovo conclave. Questo atto rimuoverà da Ratzinger il titolo ottenuto con elezioni valide. È anche probabile che l’ipotesi 2) si possa applicare ai Vescovi diocesani del “Novus Ordo”, che accederebbero alla vera giurisdizione rifiutando il Vaticano II. È anche vero, secondo la tesi, che queste possibilità sussisterebbero indefinitamente, anche oltre la morte di Ratzinger “.
Questa menzogna molto perniciosa che Donald Sanborn insegna ai suoi seguaci, è nascosta nella sua falsa formula: “Tutto questo riguarda l’ordine di designazione e non l’ordine di giurisdizione, ma è proprio il potere di competenza (potere di regolare) che rende Papa un Papa, e non il potere della designazione”. – Non c’è bisogno di essere un grande teologo per capire che il potere di designazione è parte integrante del potere di giurisdizione. Solo una persona che possiede la pienezza del potere, cioè il potere di competenza, ha anche il potere di designare, perché il potere di designare è parte integrante del potere di regolare. Una persona che non possiede il potere di competenza (potere delle regole) non ha il potere di designazione. – In altre parole, Donald Sanborn mette nella mente dei suoi seguaci l’idea eretica che gli antipapi della “chiesa” del Vaticano II posseggano il potere di giurisdizione perché possiedono il potere della designazione. – Anche la seguente frase di Donald Sanborn è completamente falsa: “Non credo che alcuno possa negare che i” papi “di Novus Ordo si trovino almeno nella stessa condizione dei vescovi scismatici greci nella prospettiva Apostolica». Anche se non pensa che qualcuno lo possa negare, io lo nego totalmente! I vescovi scismatici greci sono almeno validi, anche se illegittimi, perché consacrati, ma i “papi” del “Novus Ordo” sono eretici e scismatici “non consacrati”, e quindi non possono essere “nella stessa condizione dei vescovi scismatici greci”. – Dopo aver letto queste “perle” di Donald Sanborn, si può giungere alla conclusione unica che, in modo molto sofisticato, D. Sanborn insegni a tutti di essere “amico di questo mondo” condizione per cui “si diventa nemico di Dio”.
Vediamo un altro brillante “insegnamento” di Donald Sanborn, quando “critica” l’Amoris Lætitia di Bergoglio. Egli afferma che i “cardinali conservatori” del Vaticano II che hanno protestato contro l’Amoris Lætitia di Bergoglio, possano diventare “salvatori della Chiesa Cattolica”. [Seminary Newsletter, December 2016″]. – Sulla base del citato “insegnamento” di Donald Sanborn, l’antipapa George M. Bergoglio (il sedicente “Francesco”) sarebbe stato il vero papa fino alla pubblicazione dell’Amoris Lætitia. Dall’”insegnamento” di Donald Sanborn quindi, si può concludere che: 1° tranne che in Amoris Lætitia, tutti gli “insegnamenti” di Bergoglio siano assolutamente cattolici e che “… non sia Bergoglio il problema, bensì il Vaticano II stesso”, – 2° che Bergoglio stesso e tutti i “cardinali” siano validamente ordinati e consacrati “vescovi” e che i “cardinali” abbiano solo il compito “di scegliere un uomo che abbia l’intenzione di rifiutare il Vaticano II e le sue riforme” e tutto sarà Ok [il tutto finisce a … tarallucci e vino! ndt.]
Ma leggiamo ancora alcune “preziose” citazioni dalla “DIREZIONE TEOLOGICA DELL’ISTITUTTO CATTOLICO ROMANO”, recentemente fondato da Donald Sanborn: “Inoltre ritengo che i membri della gerarchia di Novus Ordo costituiscano solo la materia gerarchica cattolica, vale a dire che sono in possesso di designazioni legalmente valide per ricevere la giurisdizione, anche se rimangono privati di questa giurisdizione fino a quando non neghino l’apostasia Del Vaticano II e delle sue riforme”. – “Ritengo che i promulgatori modernisti del Vaticano II e delle sue riforme siano spogliati di qualsiasi autorità ecclesiastica a motivo della loro intenzione di comminare alla Chiesa cattolica romana la trasformazione sostanziale delle sue dottrine, della liturgia e delle discipline essenziali, e coloro che sono eletti o nominati nelle posizioni di autorità, per quanto legittime, debbano essere considerati falsi papi e falsi vescovi “. Le citazioni sono tratte dal sito del “Seminario della Santissima Trinità” di Donald Sanborn (APRILE 2017 SUPPLEMENTO de: “L’Istituto Cattolico Romano”). – Si può vedere che Donald Sanborn riconosce che la “gerarchia” del “Novus Ordo”, “sia in possesso di nomine legalmente valide per ricevere la giurisdizione” e che … la “gerarchia” del “Novus Ordo” eletta o designata in posizioni di autorità, sia tuttavia legittima”. – Allo stesso tempo si può notare che c’è una proposta molto strana e illogica – 1) “la gerarchia eletta o nominata in posizioni di autorità, è tuttavia legittima”, 2) ” … debbano essere considerati falsi papi e falsi vescovi”. – Chi sono legittimamente eletti e nominati in posizioni di autorità? E se legittimamente eletti e nominati in posizioni di autorità, perché devono essere considerati falsi papi e falsi vescovi? È un insegnamento molto strano, illogico e non cattolico “. – Quindi, la definizione dell’attività di Donald Sanborn scaturisce dal suo “insegnamento”: egli è un propagandista del Vaticano II, la cui “vocazione” è quella di mantenere le persone legate a cerimonie esterne tradizionali, all’interno del falso sistema anti-cattolico del Vaticano II. Curiose poi sono le sue parole: “È una realtà sfortunata, ma è la realtà”. Lo stesso si può dire proprio di tutti i rappresentanti del “formalismo materiale”.
Alcune conclusioni:
1) Innanzitutto, i “formal-materialisti” (o “Sedeprivazionisti” o “Tesisti”) non riconoscono né la Chiesa cattolica, la Chiesa di Cristo, né il Vicario di Cristo perché al contrario ritengono vera la gerarchia materiale del “Novus Ordo”. I “papi” del Vaticano II, “legittimamente” eletti dai cardinali “falsi” diventano “papi materiali” [e per questo fatto stesso sono dunque fuori della Chiesa cattolica]. Questo significa oltretutto che “i material-formalisti” e tutte le loro strutture sono parte integrante della falsa chiesa del Vaticano II.
2) L’insegnamento di “material-formalisti”: “Se il “papa materiale” (Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI o Francesco) ripudia il modernismo e torna alla fede cattolica, raggiunge la “pienezza del papato”, è una asserzione che “rimane in totale contraddizione con la Fede cristiano-Cattolica“. Essi propongono pertanto una “soluzione” molto facile per gli antipapi onde sfuggire alla loro punizione e conducono così milioni di anime all’inferno per mezzo di insegnamenti eretici ed attività sacrileghe.
Ci sono qui da considerare due sottopunti:
2-a) Se si parla della cosiddetta “gerarchia” del Novus Ordo alla luce del Sacramento del Sacerdozio, la gerarchia del Novus Ordo può essere solo formata da “laici in gonnella”, perché essendo stati insediati secondo il “nuovo rito” invalido promulgato dall’antipapa Paolo VI nel 1968, non possono costituire una gerarchia neanche materialmente. Se qualcuno di loro ancora fosse stato validamente ordinato e consacrato secondo il rito romano valido, sarebbe oramai già deceduto, o in età pensionabile di estrema vecchiaia, e quindi non più appartenente in modo attivo alla gerarchia del Novus Ordo.
2-b) Nostro Signore Gesù Cristo dice: “È impossibile che gli scandali non debbano arrivare: ma guai a colui attraverso il quale questi avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli” (S. Luca XVII: 1-2). Quindi tutti quegli antipapi e la gerarchia del “Novus Ordo” che hanno scandalizzato centinaia di milioni di piccoli e non si sono pentiti per questo, andranno direttamente all’inferno. Se gli antipapi Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II non si sono pentiti prima della loro morte, hanno già raggiunto l’inferno; ma gli antipapi Benedetto XVI e Francesco hanno ancora la possibilità di evitare tale punizione e la dannazione eterna, ma in ogni caso non hanno alcuna possibilità di essere Papi. Entrambi hanno la possibilità della conversione e della penitenza ridotti allo stato laicale, fino alla loro morte. Dopo la morte: Giudizio, Inferno o il cielo attraverso il Purgatorio.
3) Riconoscendo “papi materiali”, infatti, antipapi e demolitori della Fede Cattolica e della morale, tutti i “material-formalisti” (“sedeprivazionisti” o “tesisti”), sia propagandisti che seguaci ordinari, sono caricati di tutti i peccati degli antipapi e di tutte le conseguenze dei loro peccati.
E allora cosa fare?
.1) Se i propagandisti ed i seguaci della eresia “material-formalista” vogliono essere salvati e non vogliono andare all’inferno insieme agli antipapi come ribelli impenitenti contro Cristo stesso, contro i Vicari di Cristo e la Chiesa Cattolica fondata da Cristo, devono “resettare”, cancellare le loro idee eretiche, onde arrestare tutto il sostegno verbale e spirituale ai “papi materiali” del Vaticano II ed alla gerarchia del “Novus Ordo” ed aderire alla Chiesa Cattolica. Devono poi riconoscere e prestare obbedienza al Papa Gregorio XVIII, il vero Successore di Papa Gregorio XVII e di San Pietro Apostolo. Praticamente devono rivolgersi ai sacerdoti ed ai Vescovi validamente ordinati e consacrati in unione con il Papa Gregorio XVIII e, per quanto possibile, ricevere i Sacramenti della Confessione, della Santa Eucarestia, della Confermazione. Se sospettano che il loro battesimo sia invalido o dubbiosamente valido, devono ricevere un Battesimo valido, o incondizionatamente o nella forma condizionata.
Secondo l’insegnamento infallibile della Sacra Scrittura e della Santa Tradizione non esistono altre opzioni!
Un Sacerdote Cattolico.