LO SCUDO DELLA FEDE (54)

L[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murte, FIRENZE, 1858]

FALSITA’ DEL PROTESTANTESIMO

CAPITOLO IV.

IL PROTESTANTISMO SI CONVINCE FALSO DA CIÒ CHE I PROTESTANTI NON HANNO ALCUNA MISSIONE.

Avete da sapere che nella vera Chiesa niuno può predicare che non abbia avuta la missione legittima di predicare. Questa missione è di due sorta: è ordinaria quando uno è mandato da colui che ne ha il potere da Dio, secondo l’ordine consueto posto nella Chiesa. Così per esempio fu mandato S. Dionisio in Francia da S. Clemente e Timoteo da S. Paolo. Si dice missione straordinaria, quando Iddio stesso riveste uno del suo potere da sé e con segni straordinarii, come di miracoli o di profezie, fa conoscere che Egli è che lo manda. Così Gesù Cristo mandò gli Apostoli, dicendo loro: andate e predicate il Vangelo a tutte le Creature ((Marc. XVI. 45). – Dovete sapere in secondo luogo che non si può ricevere verun predicatore che non abbia questa missione, perché quelli che si presentano nella Chiesa ad insegnare, si presentano come ambasciatori, e non si possono ricevere ambasciatori senza che presentino le loro patenti, le loro credenziali. Come predicheranno se non sono mandati? Domanda S. Paolo (Rom. X, 15). Noi non crediamo neppure negli affari terreni ad ogni persona ignota che ci si presenta, e crederemmo poi ad una persona sconosciuta, in affare tanto rilevante, quanto è quello della Religione? Bisogna che siano accreditati da qualcuno che abbia autorità. – Perché dunque noi crediamo ai Vescovi ed ai Sacerdoti nella Chiesa Cattolica quando c’insegnano? Ecco il perché. Noi sappiamo che Gesù Cristo è stato mandato dal suo Padre come ce lo assicura Egli stesso dicendo: il Padre mandò me (Joan. XX, 21). In prova di questa sua missione egli ne allegò le opere che faceva, gli storpi che raddirizzava, i ciechi che illuminava, i sordi cui dava l’udito, i muti ai quali scioglieva la lingua, i morti che risuscitava, i miracoli di ogni maniera e strepitosissimi che faceva. Se non credete a me, diceva Egli stesso, credete alle mie opere (Joan. X, 38). Le mie opere sono quelle che mi rendono testimonianza. Credere adunque che Gesù era mandato da Dio, non era davvero imprudente. Egli poi dopo consumata la sua divina missione, autenticò quella dei suoi Apostoli e questi, con la missione di Gesù, si sparsero per tutta la terra. Ecco che Io mando voi, disse Gesù, ecco che Io mando voi (Joan. XX, 21). – Gli Apostoli poi a mano a mano mandarono altri, e così per una successione continua gli inviati pervennero infino a noi: giacché siccome sopra Pietro e suoi successori fu fondata la Chiesa, nessun Vescovo, nessun Sacerdote nella Chiesa Cattolica si ritrova che non provenga da successori di Pietro e che quindi non abbia missione legittima. Sarà lo stesso dei Protestanti? No certo. Essi non hanno missione da veruno né ordinaria, né straordinaria. Niuno vi è che ci assicuri che essi sono Pastori legittimi i quali abbiano tali uffìzi da esercitare con noi. Non hanno la missione ordinaria, poiché questa si deve ripetere dai Vescovi che hanno legame con la Cattedra di S. Pietro. Ora Lutero, Calvino e tutti i primi Riformatori, non furono davvero inviati dai loro superiori a predicare una dottrina nuova. Tutt’all’opposto: appena si fecero lecito di proporla, furono ripresi, contraddetti, condannati, scomunicati, e tutti i fedeli furono avvertiti, che se ne sguardassero come da una vera peste. E però con quale diritto vengono nella Chiesa di Dio ad insegnare, a cambiar la dottrina? Chi è che li manda, chi è che ha loro conferita l’autorità? E se perfino Gesù Cristo che era l’eterna verità, diceva: se Io glorifico me stesso, la mia gloria è nulla (Joan. VIII, 54); è il Padre quello che mi rende testimonianza (Joan. IV, 32): ed altrove allegava che il Padre era quello che l’aveva mandato (Joan. XX, 21), chi sono costoro che senza alcuna testimonianza presumono di essere creduti? Costoro che n’hanno per altro tanto bisogno, posta la loro corruzione, vanità, superbia ed immondezza? – Non hanno neppure la missione straordinaria, cioè Iddio non li ha resi cospicui per miracoli che abbiano operati, per Profezie che abbiano fatte, per altri segni di Santità. Tutto all’opposto. Quanto ai miracoli essi stessi hanno detto che non erano necessari, perché non li avevano, come la celebre volpe della favola la quale non potendo prendere l’uva, perché era in alto, disse che non la voleva perché era acerba. Profezie non ne hanno, mentre piuttosto tutte le sciocche predizioni loro che il Papato sarebbe finito con Lutero, che la Chiesa Cattolica sarebbe stata distrutta, si sono riconosciute apertamente false. Altri segni straordinari di Santità niuno li ha mai veduti in loro ed essi medesimi non li hanno saputi mai trarre fuori. Dunque che cosa ne conchiuderemo? Che invece di essere ambasciatori veri di Gesù Cristo, sono impostori che si fingono mandati e non lo sono. – Alcuni Protestanti stretti da questa ragione hanno immaginata una risposta: ma sarebbe stato loro più utile, almeno per cessarsi la vergogna, di stare zitti; tanto essa è ridicola ed assurda. Dicono che la vera Chiesa di Gesù Cristo, da cui essi hanno ricevuta la missione, vi era, ma che era invisibile: e che sono stati mandati da questa Chiesa invisibile. Potevano essi dirla più grossa? Sarebbe come se uno dicesse che ha ricevuto cento scudi, ma che sono invisibili: ed a che cosa servono, ripiglieremmo noi, se non si possono né toccare, né spendere. Ma poi se questa Chiesa era invisibile, come hanno fatto a vederla essi per unirsi a Lei? Oh che privilegio hanno essi di vedere l’invisibile, e che occhiali o canocchiali v’hanno adoperato intorno? Se questa ragia si mena buona, tutti gli eretici che vengono fuori, avranno bell’e pronta la propria difesa; ch’essi appartengono ad una Chiesa invisibile, e questo basterà ad autenticare tutti gli errori di Ario, di Nestorio, di Eutiche, di Pelagio ed altri eresiarchi: cosa che neppure i Protestanti ammetterebbero. E tuttavia se basta a loro il dire che appartengono ad una Chiesa invisibile, perché non basterà a tutti gli Eretici? Finalmente se questa Chiesa da cui essi hanno ricevuta la missione era invisibile, dunque non era la vera Chiesa di Gesù Cristo, perché Gesù disse espressamente per i suoi Profeti che la sua Chiesa sarebbe stata visibile a tutte le genti, che tutti l’avrebbero potuta riconoscere, che sarebbe stata come una montagna elevata sopra tutte le montagne (Isai. II, 2), e perciò bisogna conchiudere che il ricorrere a questa spiegazione è lo stesso che confessare che essi non hanno missione per insegnare. Che se non hanno missione, si contentino che noi non abbandoniamo la Chiesa Cattolica, la quale ha la missione chiara, innegabile, evidente di Gesù Cristo; e che rigettiamo tutti gl’insegnamenti di questi arroganti che senza essere chiamati si mettono ad insegnare da sé errori e falsità. – Se si presentasse da voi uno sconosciuto e vi dicesse che il vostro padrone lo manda ad esigere cento scudi che voi gli dovete, sareste voi tanto stolido da consegnarglieli così buonamente? Ei potrebbe giurare e spergiurare che è davvero mandato dal vostro creditore, che non avrebbe un quattrino finché non lo conosceste. Ma e voi prestereste poi fede a questi sconosciuti che vi domandano, non cento scudi, ma le anime, la Fede e la eternità, senza che vi diano niuna sicurezza e guarentigia di quello che sono e di chi li abbia mandati?

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.