UBI PAPA, IBI ECCLESIA (6): “CONFLITTO TRA LA CHIESA E sATANA”.

L’APOCALISSE DI S. GIOVANNI del REV. E. SYLVESTER BERRY – Columbus, OHIO (1921)

PART. II, CAP. XII, 1

CAPITOLO XII

1. E un segno grandioso apparve nel cielo: Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle:

2. Ed essendo incinta, piangeva per le doglie ed il travaglio del parto.

3. E si vide un altro segno nel cielo: ed ecco un grande drago rosso, con sette teste e dieci corna, e sulle sue teste sette diademi:

4. La sua coda attirava la terza parte delle stelle del cielo e le gettava sulla terra; e il drago stava davanti alla donna che stava per essere partorita, affinché, quando fosse stata partorita, divorasse il suo figlio.

5. Ed ella partorì un figlio maschio, che doveva governare tutte le nazioni con una verga di ferro; ed il figlio fu portato a Dio e al suo trono.

6. E la donna fuggì nel deserto, dove si fece preparare da Dio un luogo in cui nutrirla per milleduecentosessanta giorni.

7. E ci fu una grande battaglia nel cielo: Michele e i suoi Angeli combatterono con il drago, e il drago combatté con i suoi angeli.

8. E non prevalsero, né fu trovato più il loro posto in cielo.

9. E fu scacciato il grande drago, il vecchio serpente chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo; fu gettato sulla terra e i suoi angeli furono gettati giù con lui.

Nel capitolo precedente San Giovanni ha delineato la storia della Chiesa dalla venuta dell’Anticristo fino alla fine del mondo, per dare un resoconto collegato ai due profeti Elia ed Enoc (o Mosè) ed al risultato delle loro opere. In questo capitolo ci mostra la vera natura di quel conflitto. Sarà una guerra fino alla morte tra la Chiesa e le potenze delle tenebre, in uno sforzo finale di satana per distruggere la Chiesa ed impedire così il regno universale di Cristo sulla terra.

satana cercherà innanzitutto di distruggere il potere del Papato e di provocare la caduta della Chiesa attraverso le eresie, gli scismi e le persecuzioni che sicuramente seguiranno. Se non ci riuscirà, attaccherà la Chiesa dall’esterno. A questo scopo susciterà l’Anticristo ed il suo profeta per indurre i fedeli all’errore e distruggere quelli che restano saldi.

1. La Chiesa, sposa fedele di Gesù Cristo, è rappresentata come una donna rivestita della gloria della grazia divina. Nel Cantico dei cantici la Chiesa è descritta come “colei che esce come il mattino che sorge, bella come la luna, luminosa come il sole”. (Cantico dei cantici VI, 9). – La luminosità del sole è un simbolo appropriato del potere illuminante degli insegnamenti della Chiesa. “La luna era sotto i suoi piedi“. San Gregorio Magno e Sant’Agostino vedono in questo il dominio della Chiesa sul mondo intero e il suo disprezzo per i beni deperibili di questa vita. La luna, con le sue fasi sempre diverse, è una figura delle cose transitorie della terra. – La corona di dodici stelle rappresenta i dodici Apostoli e, attraverso di loro, l’intero ministero della Chiesa. Può anche indicare l’assemblea delle nazioni fedeli, simboleggiata dal mistico numero dodici.

2. La Chiesa è sempre in travaglio per generare figli alla vita eterna. Nei tristi giorni qui predetti, le pene e i dolori del parto saranno moltiplicati. In questo passo c’è un’evidente allusione ad un particolare figlio della Chiesa il cui potere e la cui influenza saranno tali che satana cercherà di distruggerlo ad ogni costo. Questa persona non può essere altro che il Papa che sarà eletto in quei giorni. Il Papato sarà attaccato da tutte le potenze dell’inferno. Di conseguenza, la Chiesa subirà grandi prove ed afflizioni per assicurarsi un successore sul trono di Pietro. – Le parole di San Paolo ai Tessalonicesi possono essere un riferimento al Papato come ostacolo alla venuta  dell’Anticristo: “Voi sapete che cosa trattiene, affinché sia rivelato a suo tempo. Perché il mistero dell’iniquità già opera; solo che chi ora trattiene, trattiene finché non sia tolto di mezzo. E allora quel malvagio sarà rivelato” (II Tessalonicesi II, 6, 7).

3. San Giovanni vede ora in cielo un drago rosso con sette teste e dieci corna; ogni testa porta un diadema. Il drago è satana, rosso del sangue dei martiri che egli farà scorrere. Il significato delle sette teste e delle dieci corna deve essere ricercato nella descrizione della bestia che rappresenta l’Anticristo, dove esse simboleggiano i re o i poteri mondani. (Apocalisse xvXVII, 9-12).

 Quelle del drago devono avere un significato simile ed indicano che gli attacchi di satana contro la Chiesa saranno organizzati e portati avanti dai governi e dai poteri dominanti di quei giorni. – Nella bestia dell’Anticristo solo le corna hanno il diadema come simbolo di regalità o potere di governo. Le teste sono marchiate con nomi di blasfemia (Apocalisse XIII, 1), quindi simboleggiano i peccati e gli errori che affliggeranno la Chiesa. Il sette, numero dell’universalità, indica che in questa lotta finale per impedire il regno universale di Cristo tutte le forme di peccato e di errore saranno schierate contro la Chiesa. Un preludio di ciò può essere visto negli errori del Modernismo, che è stato giustamente definito “una sintesi di tutte le eresie”. Il numero sette è appropriato anche perché tutti i peccati sono inclusi nei sette peccati capitali. Allo stesso modo tutti gli errori che hanno afflitto la Chiesa possono essere riassunti in questi sette: Giudaismo, paganesimo, arianesimo, maomettanesimo, protestantesimo, razionalismo e ateismo. – Il drago è visto nel cielo, che qui è simbolo della Chiesa, del regno dei cieli sulla terra. Ciò indica che i primi problemi di quei giorni saranno inaugurati all’interno della Chiesa da Vescovi, Sacerdoti e popoli apostati – le stelle trascinate dalla coda del drago.

4. La coda del drago rappresenta l’astuta ipocrisia con cui esso riesce a ingannare un gran numero di persone e di pastori – una terza parte delle stelle. L’arianesimo ha portato alla rovina molti Vescovi, Sacerdoti e popoli. La finta Riforma del XVI secolo ha rivendicato numeri ancora più grandi, ma questi non possono essere paragonati al numero dei sedotti da satana nei giorni dell’Anticristo. Il drago sta davanti alla donna pronto a divorare il bambino che viene partorito. In altre parole, le potenze infernali cercano con ogni mezzo di distruggere il Papa eletto in quei giorni.

5. La donna partorisce un figlio che governerà le nazioni con una verga di ferro. Queste sono le stesse identiche parole di profezia pronunciate dal Salmista riguardo al nostro Salvatore Gesù Cristo” (5) Salmo II, 9). Esse confermano la nostra applicazione di questa visione al Papa, Vicario di Cristo sulla terra per governare le nazioni in Sua vece e con il Suo potere. – È giunta l’ora per le potenze delle tenebre. Il neonato Figlio della Chiesa viene portato a Dio e al Suo trono. Il Papa appena eletto è appena stato intronizzato quando viene strappato dal martirio. “Il mistero dell’iniquità”, che si è sviluppato gradualmente attraverso i secoli, non può essere pienamente consumato finché duri il potere del Papato, ma ora colui che “trattiene è tolto di mezzo”. Durante l’interregno “quell’empio si rivelerà” nella sua furia contro la Chiesa. È un dato di fatto che i periodi più disastrosi per la Chiesa sono stati quelli in cui il Soglio pontificio era vacante o in cui gli antipapi si contendevano il legittimo capo della Chiesa. Così sarà anche nei giorni malvagi che verranno.

6. La Chiesa privata del suo Pastore principale deve cercare rifugio nella solitudine per essere guidata da Dio stesso durante quei giorni difficili. Questo luogo di rifugio preparato per la Chiesa è probabilmente una o più nazioni che le rimangono fedeli. (Vedi sotto, v. 14). In quei giorni la Chiesa troverà anche rifugio e consolazione nelle anime fedeli, specialmente nella clausura della vita religiosa.

7. San Michele, l’Angelo custode della Chiesa, verrà con le sue schiere per difenderla dagli assalti di satana e dei suoi servi. I seguaci di San Michele sono le schiere angeliche del cielo e tutti i fedeli Vescovi e Sacerdoti della Chiesa. I servi di satana sono gli angeli decaduti con i capi dell’eresia, dello scisma e della persecuzione.

8, 9. La battaglia si svolge nella Chiesa, il “regno dei cieli”, da cui il drago ed i suoi angeli vengono cacciati e scagliati sulla terra. La terra simboleggia le nazioni ostili alla Chiesa, il mondo su cui domina satana. Con l’aiuto di San Michele la Chiesa si purificherà da tutti gli eretici, gli scismatici e gli apostati. Un’opera simile fu compiuta dal Concilio di Trento nel XVI secolo.

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10. E udii una voce forte in cielo che diceva: “Ora viene la salvezza e la forza”: Ora viene la salvezza, la forza, il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato gettato l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.

11. Ed essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e della parola della testimonianza, e non hanno amato la loro vita fino alla morte.

12. Perciò rallegratevi, o cieli, e voi che vi abitate. Guai alla terra e al mare, perché il diavolo è sceso su di voi, con una grande furia, sapendo di avere poco tempo a disposizione.

13. E quando il drago vide che era stato gettato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio:

14. E alla donna furono date due ali di grande aquila, perché volasse nel deserto verso il suo luogo, dove è nutrita per un tempo, un tempo e mezzo, dalla faccia del serpente.

15. E il serpente fece uscire dalla sua bocca, dietro alla donna, dell’acqua come un fiume, per farla trasportare dal fiume.

16. La terra aiutò la donna e la terra aprì la bocca e inghiottì il fiume che il drago aveva fatto uscire dalla sua bocca.

17. Il drago si adirò contro la donna e andò a far guerra al resto della sua discendenza, che ha osservato i comandamenti di Dio e ha la testimonianza di Gesù Cristo.

18. E si fermò sulle sabbie del mare.

10, 11. San Michele e i suoi Angeli rendono gloria a Dio per la vittoria della Chiesa, ottenuta grazie al potere del Sangue prezioso versato per la redenzione dell’uomo. satana è sconfitto secondo la testimonianza di Cristo che “le porte dell’inferno non prevarranno mai” contro la sua Chiesa (San Matteo XVI, 18). La vittoria è stata resa possibile anche dall’invincibile coraggio dei fedeli che non hanno esitato a dare la vita in difesa della Chiesa. Saranno giorni di grandi persecuzioni in cui la Chiesa soffrirà tutti gli orrori delle prime epoche, ma sarà anche coronata dalla gloria di innumerevoli martiri.

12, 13. La Chiesa è chiamata a gioire per la sconfitta del drago e per il martirio glorioso dei suoi figli; ma guai alla terra e al mare, a tutta l’umanità. Rendendosi conto che il tempo del suo potere è breve, satana scatenerà sulla terra tutta la sua rabbia ed il suo furore in un ultimo sforzo contro la Chiesa. Fallito il tentativo di distruggerla dall’interno, cercherà ora di schiacciarla con l’odio e la persecuzione dall’esterno.

14. In questo nuovo pericolo la Chiesa riceverà le ali di un’aquila per difenderla e portarla nel luogo di rifugio che Dio ha preparato” (Si veda sopra, v. 6.). Le ali sono probabilmente due eserciti inviati in difesa della Chiesa da qualche nazione rimasta fedele. Questa interpretazione sembra giustificata dal versetto 16.

In senso spirituale le due ali sono la fede e la preghiera. Nella fede e nella preghiera dei suoi figli, e soprattutto nella vita contemplativa degli ordini religiosi, la Chiesa troverà un rifugio di consolazione che satana non potrà violare. La desolazione di questi tre anni e mezzo può essere paragonata a quella dei tre giorni successivi alla morte di nostro Signore sulla croce. La fede e le preghiere di Maria, delle sante donne e degli Apostoli furono l’unica consolazione in quei giorni di angoscia.

Questo capitolo indica che la Chiesa troverà rifugio per tre anni e mezzo in due diverse occasioni: una durante la guerra interna contro la Chiesa e l’altra dopo che il drago sarà stato estinto. È possibile che il duplice attacco contro la Chiesa si svolga contemporaneamente, facendo coincidere il rifugio menzionato nel versetto 6 con quello menzionato qui. Tuttavia, l’intero contesto sembra essere contrario a tale interpretazione.

15, 16. Il drago cerca ora di travolgere la Chiesa con un vero e proprio diluvio di tribolazioni, ma una o più nazioni fedeli (la terra) vengono in suo soccorso. Questo versetto dimostra che la grande rivolta delle nazioni di cui parla San Paolo non sarà universale (II Tessalonicesi II, 3). Dio conserverà almeno una nazione per difendere la Chiesa in quell’ora in cui, umanamente parlando, tutto sembra senza speranza.

17, 18. satana si rende conto che la vittoria sarà difficile. Il suo primo tentativo è fallito miseramente. In questo secondo conflitto deve impiegare nuove tattiche. Ora cercherà di sviare i fedeli con un falso Messia che susciterà nella persona dell’Anticristo. Questo nuovo avversario nascerà dal mare, dalle nazioni già ostili alla Chiesa, per cui satana prenderà posizione sulla riva per chiamare l’uomo del peccato, il figlio della perdizione. (II Tessalonicesi, II, 2) È un momento solenne di “paura e di attesa di ciò che verrà sul mondo intero”. (San Luca XXI, 26).

UBI PAPA, IBI ECCLESIA (7): satana PERSEGUITERA’ IL PAPATO