EXTRA ECCLESIAM NULLUS OMNINO SALVATUR (2)

IL DOGMA CATTOLICO (2)

Extra Ecclesiam Nullus Omnino Salvatur

[Michael Müller C. SS. R., 1875]

PREFAZIONE

(di lettura indispensabile)

[Qualsiasi dogma non ammette interpretazioni contrarie a quelle che ha ricevuto fin dalle origini]

San Paolo, nella sua epistola a San Timoteo, esclama: “O Timoteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza”. (l. Tim. VI. 20.) – « Chi è attualmente questo Timoteo? – chiede S. Vincenzo di Lerino e risponde – … È il Corpo dei Pastori della Chiesa, e quindi ogni Pastore deve applicare a sé queste parole di San Paolo: O Timoteo, o Pastore, o Dottore, o Sacerdote, “custodisci il deposito” che è affidato alla tua fedeltà, “pura e incontaminata”, lotta sinceramente per la fede, che fu trasmessa ai credenti una volta per tutte” (Giuda, v. 3); mai allontanarsi dalle sacre parole di Dio, « le parole che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca ». (Isai, LIX, 21). « Tu, dunque – dice il vescovo Hay – non devi mai intendere cosa significhi tergiversare nella Religione per compiacere gli uomini, né devi alterare nemmeno una virgola del Vangelo di Cristo. Devi dichiarare le sacre verità rivelate da Gesù Cristo nella loro originale semplicità, senza cercare di adornarle con parole persuasive di saggezza umana, e ancor meno devi mascherarle sotto un abito diverso dal loro: la verità, semplice e disadorna, è l’unica arma che devi impegnare contro i tuoi avversari, a prescindere dalla loro censura o dalla loro approvazione. “Questa è la verità – devi dire – rivelata da Dio, che devi abbracciare, o non potrai avere alcuna parte con Lui”. Se il mondo considera ciò che tu dici come follia, non devi sorprenderti, perché sai che « l’uomo sensuale non comprende le cose che sono dello spirito di Dio, perché è follia per lui e non può capire » (I. Cor. II. 14.); « ma che la follia di Dio è più saggia degli uomini; » e compatendo questa cecità devi pregare ardentemente Dio di illuminarli, « … sii dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità » (II Tim. II. 25). – « Se mai vi è stato un momento in cui era particolarmente necessario che ogni Pastore della Chiesa vigilasse sulla purezza della fede e della morale che la Chiesa gli ha affidato, è il tempo e la situazione attuale, in cui, a spese della purezza della fede e della morale cattolica, sono ammesse e concesse tante condiscendenze e complimenti, e la via stretta che conduce alla vita è convertita, secondo l’opinione degli uomini, nella strada larga che porta alla perdizione. »  – « Questa osservazione vale soprattutto per quel principio latitudinario così comune ai giorni nostri, secondo il quale un uomo può essere salvato in qualsiasi religione, purché viva una buona vita morale, secondo la luce che ha, perché, con questo, la fede di Cristo è resa vana, e il Vangelo è inservibile, inutile: un ebreo, un turco, un ateo, sono tutti compresi in questo schema, per cui se vivono una buona vita morale hanno, a buon diritto, la salvezza dei Cristiani!  – « Non è più necessario essere un membro della Chiesa di Cristo, poiché, se conduciamo una buona vita morale, siamo nello stato di salvezza, che apparteniamo o meno a lei! Oh passioni di uomini! Che libertà per tutti i capricci della mente umana! È quindi della massima urgenza affermare e mostrare chiaramente la verità cattolica rivelata che: «non c’è salvezza se non dalla Chiesa cattolica».  – Va ricordato che ogni dogma cattolico è una verità rivelata che è sempre stata tenuta dai Padri della Chiesa sin dalle origini, e deve quindi essere interpretata, non secondo le opinioni moderne e i principi latitudinaristi, ma secondo la fede del Padri e dei dottori della Chiesa; a proposito S. Vincenzo di Lerino dice: « Un vero Cattolico è colui che ama la verità rivelata da Dio, che ama la Chiesa, il Corpo di Cristo, che stima la Religione, la Fede Cattolica, che è superiore a qualsiasi autorità umana, al talento, all’eloquenza, e alla filosofia, cose tutte che tiene in disprezzo, e rimane fermo e incrollabile nella fede che sa essere sempre stata fin dall’inizio professata dalla Chiesa Cattolica, e se si accorge che qualcuno, chiunque esso sia, interpreti un dogma in modo diverso da quello dei Padri della Chiesa, comprende che Dio permette che tale interpretazione sia fatta, non per il bene della Religione, ma come una tentazione, secondo le parole di San Paolo: « … È necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi. » (I Corinzi XI. 19). « E infatti, non appena vengono proclamate nuove opinioni, diventa chiaro che tipo di Cattolico è un uomo: » (Commonit.) Quindi, come dice Sant’Agostino, « un teologo che è umile, non insegnerà mai nulla come vero dottrina cattolica, a meno che non sia perfettamente certo della verità che afferma, e lo provi con la Sacra Scrittura e con la Tradizione della Chiesa ». Coloro che hanno imparato bene la teologia, dice San Basilio, non permetteranno che si tradisca una virgola nei dogmi cattolici e, se necessario, subiranno volentieri qualsiasi tipo di morte per la loro difesa. »  – « Essi propongono ogni dogma, e in particolare il dogma fondamentale, “fuori dalla Chiesa non c’è salvezza, con le parole della Chiesa spiegandolo come Essa lo intende, sono molto attenti a non indebolire minimamente il significato di questo grande dogma, neanche a titolo di proposta o di spiegazione, perché non dice San Paolo che: « … se qualcuno ti predica un Vangelo contrario a quello che ti abbiamo predicato, sia anatema? – dice San Giovanni Crisostomo – è per mostrarci che è maledetto chi indebolisce anche indirettamente le verità minime del Vangelo ». (Cornelio a Lapide in Epist. Ad Gal. I. 8) – « Come, – dice Pio IX – vi è un solo Dio Padre, un solo Cristo Figlio di Lui, un solo Spirito Santo, così vi è una sola verità divinamente rivelata, una sola fede divina, principio d’umana salvezza, fondamento di ogni normativa per la quale il giusto vive, e senza la quale è impossibile piacere a Dio e pervenire alla comunione dei suoi figli (cf. Rm. I, 16-17; Eb. XI, 5); non vi è che una vera, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana Chiesa e una sola Cattedra fondata dalla voce del Signore su Pietro, e all’infuori di essa non si trova né la VERA FEDE né la SALUTE ETERNA, in quanto non può avere Dio come Padre chi non ha la Chiesa come madre e assurdamente confida di appartenere alla Chiesa colui che abbandona la Cattedra di Pietro sulla quale è fondata la Chiesa” (“Singulari quidem”, Lettera Enciclica, 17 marzo 1856.) – « Lo Spirito Santo – dice Sant’Agostino – è per il Corpo di Cristo, che è la Chiesa, ciò che l’anima umana è per il corpo umano: è per mezzo dell’anima che ogni membro del corpo vive ed agisce. Allo stesso modo, è per mezzo dello Spirito Santo che l’uomo giusto vive ed agisce; e poiché l’anima non segue un membro che sia tagliato fuori dal corpo, così, allo stesso modo, lo Spirito Santo non segue un membro che sia stato giustamente tagliato fuori dal Corpo di Cristo; colui, pertanto, che desidera ottenere la vita eterna, deve rimanere vivificato dallo Spirito Santo e, per rimanere vivificato dallo Spirito Santo, si deve conservare la carità, amare la verità e desiderare l’unità. » (Serm. 267). « Perciò nessuno può trovare la vita eterna tranne che nella Chiesa Cattolica”. (Serm. Ad Cæsarenses). – « Dove manca l’unità, non può esserci alcuna carità divina, e questo pertanto, è possibile solo nella Chiesa Cattolica ». (Contr. Lit. Petil., Lib. II, Cap. 77). Ora, siccome nessuno può ottenere la salvezza senza avere lo Spirito di Cristo, o la Carità divina, e siccome questo Spirito o virtù divina, che è chiamato l’Anima della Chiesa, è custodito solo nell’unità della Chiesa, è evidente che fuori dalla Chiesa non c’è positivamente alcuna salvezza.  – Va ricordato che ogni dogma è esclusivo e non ammette interpretazioni contrarie a quelle che ha ricevuto già sin dalle origini. Ad ogni dogma, quindi, si può aggiungere quello che Pio IX ha aggiunto nella definizione dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria [Ineffabilis Deus], vale a dire: « Se qualcuno dunque avrà la presunzione di pensare diversamente da quanto è stato da Noi definito (Dio non voglia!), sappia con certezza di aver pronunciato la propria condanna, di aver subito il naufragio nella fede, di essersi separato dall’unità della Chiesa … ».  – « È chiaro, dunque – dice S. Vincenzo di Lerino – che non hanno imparato bene la teologia, la imparino meglio, che provino quindi a capire ogni dogma per quanto possono e credano ciò che non sono in grado di capire … ricordino le parole di San Paolo: « Se qualcuno ti insegnerà qualunque oltre a ciò che hai ricevuto, sia anatema ». (Gal., I. 9.) Dediscant bene quod didicerant non bene et ex toto Ecclesiæ dogmate quod intellectu capi potest capiant, quod non potest credant!  O Timotæ, depositum custodi, devitan prophanas vocum novitates Si quis vobis annuntiaverit.. præterquam quod Acceptistis, anathema sit. (Commonit.). – « È secondo questo spirito cattolico e apostolico che ci siamo sforzati di spiegare la nostra Religione, e specialmente il grande dogma « Fuori dalla Chiesa Cattolica non c’è positivamente salvezza ». Ma la nostra spiegazione, a quanto pare, è “troppo cattolica” per alcune persone, perché noi non avremmo inserita in essa, alcuna opinione moderna né alcun principio latitudinarista. Credendo, quindi, che « avrebbero fatto un servizio a Dio » … e ai loro simili, specialmente ai loro “fratelli separati”, hanno reso noto, attraverso la “Buffalo Catholic Union and Times”, che noi avremmo distorto il Credo Cattolico riguardo al dogma “Fuori della Chiesa non c’è salvezza”.  – Il reverendo George Hay, vescovo di Edimburgo, in Scozia che, quando era ancora protestante, fece il voto di fare tutto il possibile per estirpare il Papismo, scrisse un trattato intitolato “Un’inchiesta se la salvezza possa essere vissuta senza la vera fede e al di fuori della comunione della Chiesa di Cristo. In questo trattato, il pio e molto istruito Prelato della Chiesa, dimostra chiaramente che « fuori dalla vera Chiesa nessuno può essere salvato », e aggiunge « che è solo di recente che questo modo di pensare e di parlare in modo sciolto dalla necessità della vera fede e dalla comunione con la Chiesa di Cristo, è apparso tra i membri della Chiesa, e questo è uno dei motivi più decisi della sua condanna: trattasi pertanto di una novità: questa è una nuova dottrina, inaudita fin dalle origini, anzi direttamente opposta alla dottrina univoca di tutte i grandi “lumi” della Chiesa, di tutte le epoche passate, ed è quindi sorprendente che qualcuno rimetta in questione questo punto dottrinale; ciò può essere giustificato solo dallo spirito generale di dissipazione e dal disprezzo per tutta la Religione che così universalmente prevale al giorno d’oggi, tant’è che i primi autori della cosiddetta riforma, e alcuni dei loro più sinceri seguaci, vedendo le forti prove dalla Scrittura su questo punto, e non trovando il più piccolo fondamento nelle Sacre Scritture che ne sostenesse il contrario, lo hanno solennemente riconosciuto, per quanto sia contro se stessi; nella confessione di fede della Chiesa protestante di Scozia, concordata dai teologi di Westminister, approvata dall’Assemblea generale nell’anno 1646  e ratificata dall’atto del Parlamento nel 1649, nel capitolo sulla Chiesa si dichiara in questi termini che « La Chiesa visibile, che è anche cattolica o universale sotto il Vangelo (non limitata a una nazione, come una volta secondo la legge), consiste di tutti coloro che in tutto il mondo professano la vera religione, e dei loro figli, ed è il regno del Signore Gesù Cristo, la casa e la famiglia di Dio, fuori dalla quale non esiste alcuna possibilità ordinaria di salvezza ». (Confession of Faith cap. XXV.). – “Ed i loro predecessori del secolo precedente, quando la religione presbiteriana iniziava inizialmente a muovere i primi passi in Scozia, parlavano non meno chiaramente sullo stesso argomento, perché nella loro Confessione di fede, autorizzata dal Parlamento nell’anno 1560, come una dottrina fondata sull’infallibile Parola di Dio,  si esprimono così, nell’Articolo XVI: « Come noi crediamo in un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, così crediamo costantemente, che fin dall’inizio ci sia stata, ed ora ci sia, e fino alla fine del mondo ci sarà una sola Chiesa, cioè una compagnia ed una moltitudine di uomini, scelti da Dio, che lo adorano con giustizia e lo abbracciano con la vera fede in Gesù Cristo; … questa Chiesa è Cattolica – cioè, universale, perché contiene gli eletti di tutte le età, ecc., e fuori dalla quale Chiesa non c’è né vita né felicità eterna: e quindi aborriamo completamente la bestemmia di coloro che affermano che gli uomini che vivono secondo equità e giustizia possano essere salvati, senza aver mai professato la vera Religione ». Questa confessione originale della Chiesa di Scozia, fu ristampata e pubblicata a Glasgow nell’anno 1771, e da essa è tratto questo passaggio: « … lo stesso Calvino confessa la stessa verità, con queste parole, parlando della Chiesa visibile: “Fuori dal suo seno – egli dice – non è da sperare nessuna remissione dei peccati, nessuna salvezza, secondo Isaia, Gioele ed Ezechiele … così che è sempre altamente pernicioso allontanarsi dalla Chiesa … “; e questo afferma nelle sue stesse istituzioni, B. IV., c: 1, § 4. – Aggiungeremo in più ancora una testimonianza, che è particolarmente forte; è del Dr. Pearson, un vescovo della Chiesa d’Inghilterra, nella sua esposizione del Credo modificata del 1669, dove dice: « La necessità di credere nella Chiesa Cattolica è apparsa in primo luogo, in questo, che Cristo cioè l’abbia nominata come l’unica via per la vita eterna. Leggiamo innanzitutto in Atti II. 47: “… Che il Signore ha aggiunto alla Chiesa quotidianamente quelli che avrebbero dovuto essere salvati:” e ciò che veniva poi fatto quotidianamente è stato fatto poi per sempre. Cristo non ha mai nominato due vie per il Paradiso; né ha costituito una Chiesa per salvarne alcuni, e fatta un’altra istituzione per la salvezza di altri uomini (Atti IV. 10): “… Non c’è nessun altro Nome sotto il cielo dato agli uomini, per mezzo del quale possiamo essere salvati, se non il Nome di Gesù”; e quel nome non è altrimenti dato, sotto il cielo, se non nella Chiesa. Così nessuno fu salvato dal diluvio che non si trovasse nell’arca di Noè, per aver accolto il comando di Dio; così non visse nessuno dei primogeniti egiziani, che non si trovasse in quelle abitazioni i cui stipiti fossero stati cosparsi di sangue, secondo la parola di Dio, per la loro conservazione; nessuno degli abitanti di Gerico poté sfuggire al fuoco o alla spada, se non fosse stato nella casa di Raab, per la cui protezione era stata stipulata un’alleanza; – così NESSUNO sfuggirà mai all’ira eterna di Dio che non appartenga alla Chiesa di Dio ». Guarda fino a che punto la forza della verità prevalse tra i membri più eminenti della Riforma, prima che i princîpi latitudinaristi si insinuassero in mezzo a loro!  – « È vero, infatti, che, sebbene i fondatori di queste Chiese, convinti dalle ripetute ed evidenti testimonianze della Parola di Dio, professassero questa verità e la inserissero nelle costituzioni pubbliche della loro religione, tuttavia la loro posterità ora la disconosce accusando la Chiesa Cattolica di essere poco caritatevole nell’averla conservata, e questo dimostra solo la loro incoerenza, e mostra come essi siano privi di ogni certezza in tutto ciò in cui credono, perché se fosse una verità divina, quando queste religioni furono fondate, quella proposizione “ … fuori della vera Chiesa, e senza la Fede Cattolica, non c’è salvezza”, doveva essere immutabile: e se i loro primi fondatori si sbagliavano su questo punto, quale sicurezza possono avere i loro seguaci circa qualsiasi altro insegnamento? – La Chiesa, sempre coerente ed uniforme nella sua dottrina, sempre conservando le parole che un tempo le sono state messe sulle labbra dal suo Maestro divino, in ogni momento e in ogni tempo ha creduto ed insegnato la stessa identica dottrina come verità rivelata da Dio, e cioè che: « … fuori dalla vera Chiesa di Cristo, e senza la sua vera Fede, non c’è alcuna possibilità di salvezza; » e la testimonianza pubblica più autentica dei suoi nemici, dimostra che questa è la dottrina di Gesù e del suo santo Vangelo, qualunque cosa le persone private, mosse da motivi egoistici e interessati, possano dire in contrario. Qual rimprovero devono ricevere prima del giudizio di Dio, quei membri della Chiesa di Cristo che chiamano in causa o cercano di invalidare questa grande e fondamentale verità, la stessa barriera e il baluardo della vera Religione, verità che è così ripetutamente dichiarata da Dio nelle sue Sacre Scritture, professata dalla Chiesa di Cristo in tutte le epoche, attestata nei termini più forti dai più eminenti “lumi” del Cristianesimo, e candidamente riconosciuta pure dai più famosi scrittori e teologi della Riforma! Ogni tentativo di indebolire l’importanza di questa divina verità, non tradirà il Dio grande, la sua causa e gli interessi della sua santa Fede? … e chi lo farà sarà in grado poi di invocare la ignoranza invincibile, già chiamata prima a propria difesa?  ». (From Sincere Christian, American Edition.). – Ma ascoltiamo un’Autorità superiore che si esprime su questo argomento così importante. Nelle sue lettere encicliche, datate: 8 dicembre 1849; 8 Dic. 1864; e 10 agosto 1863, e nella sua Allocuzione del 9 dicembre 1854, Papa Pio IX. dice:   « Non è senza dolore che abbiamo costatato un altro errore non meno pernicioso, che è stato diffuso in diverse parti dei Paesi Cattolici, ed è stato fatto proprio da molti Cattolici, che sono dell’opinione che tutti coloro che non sono affatto membri della vera Chiesa di Cristo, possano essere salvati: quindi discutono spesso la questione riguardante il futuro destino e la condizione di coloro che muoiono senza aver professato la Fede Cattolica, e danno le ragioni più futili a sostegno della loro cattiva opinione … » – « È davvero di fede che nessuno possa essere salvato al di fuori della Chiesa Apostolica Romana, e che questa sia l’unica arca della salvezza, e colui che non è entrato in essa, perirà nel diluvio … » – « Dobbiamo menzionare e condannare ancora una volta l’errore più pernicioso, che sia stato fatto proprio da alcuni Cattolici, i quali sono dell’opinione che quelle persone che vivono nell’errore e non hanno la vera fede, e siano separati dall’unità cattolica, possano ottenere la vita eterna. Questa opinione in vero, è molto contraria alla fede cattolica, come è evidente dalle semplici parole di Nostro Signore, (Matteo XVIII, 17; Marco XVI, 16; Luca X, 16 – Giovanni III, 18) come anche dalle parole di San Paolo, (II Tim. III. 11) e di San Pietro (II Pietro 1) L’intrattenere opinioni contrarie a questa fede cattolica è essere un empio malvagio. »  – « Pertanto, ripubblichiamo, proscriviamo e condanniamo tutto e tutte queste opinioni e dottrine perverse, ed è nostra assoluta volontà e comando che tutti i figli della Chiesa Cattolica li ritengano come riprovati, proscritti e condannati. È nostro ufficio apostolico risvegliare il vostro zelo episcopale e la vostra vigilanza nel fare tutto ciò che è in vostro potere per bandire dalle menti del popolo opinioni così empie e perniciose, che portano all’indifferenza della Religione e, nel diffondersi sempre di più, alla rovina delle anime Opponete tutta la vostra energia ed il vostro zelo contro questi errori, ed impiegate zelanti Sacerdoti che li mettano in discussione e li annientino, ed imprimano molto profondamente nella mente e nel cuore dei fedeli il grande dogma della nostra santissima religione, che la salvezza si può avere solo nel Fede cattolica. Esortate spesso il clero e i fedeli a rendere grazie a Dio per il grande dono della Fede Cattolica ». – Ora, non è qualcosa di molto scioccante vedere tali errori condannati, e delle opinioni perverse proclamate come dottrina Cattolica da un giornale Cattolico, e da libri scritti e recentemente pubblicati da Cattolici? Abbiamo quindi ritenuto nostro dovere fare una presentazione forte, vigorosa ed intransigente della grande e fondamentale verità, vero recinto e baluardo della vera Religione: “FUORI DELLA CHIESA NON C’È POSITIVAMENTE NESSUNA SALVEZZA”, contro quei Cattolici mollicci, deboli, timidi, liberalizzanti, che lavorano per ammorbidire tutti i punti della Fede Cattolica che sembrano offensivi per i non Cattolici, e per far sembrare che non esistano problemi di vita e di morte, di Paradiso e d’Inferno, e differenze tra noi e i protestanti. – Liberare il prossimo dagli errori religiosi, dice Papa Leone, quando è in tuo potere farlo, è dimostrare a te stesso di non essere in errore, e « quindi – dice Papa Gregorio I – chi ha il dovere di correggere il suo vicino quando si trovi nella colpa, e tuttavia omette di operare tale correzione, si rende colpevole delle colpe del suo prossimo. » – « Effettivamente – dice Papa Innocenzo III di coloro che hanno il dovere di mantenere il deposito della fede puro e incontaminato – … non opporsi ad una dottrina errata è come approvarla, e non difendere per nulla la vera dottrina è come sopprimerla ».

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.