S. PIO V CONFESSORE E PONTEFICE

5 MAGGIO.

PIO V CONFESSORE E PONTEFICE

Pio V, chiamato al secolo Michele Ghisleri, nacque in Bosco, piccolo villaggio del Piemonte e frequentando fino da fanciullo un convento di Domenicani finì per abbracciarne l’Ordine. Distinguendosi fra i molti compagni per profondità di sapere e sodezza di virtù, appena ebbe l’età fu promosso al Sacerdozio. – Con grande zelo disimpegnò sotto i Papi Paolo IV, e Pio IV i gravi uffici di inquisitore di Lombardia e quindi di Vescovo di Alessandria, uffici nei quali non solo divenne celebre per il suo ardente zelo ma ancora per la prudenza e perspicacia con cui seppe disimpegnarli. Venuta più tardi vacante la romana sede, il Ghisleri venne eletto Sommo Pontefice, assumendo il nome di Pio V. – I tempi correvano tristi, l’eresia luterana che spargeva faville di ribellione ovunque minacciava la Fede cattolica in tanti paesi, e sebbene sedesse da molti anni il Concilio di Trento per arrestare appunto l’eresia di Lutero, i fautori di esso erano sì astuti che i Padri del Concilio non riuscivano a venirne a capo. Fu in questi tempi tristi che i l santo Pontefice Pio V svolse tutto il suo Apostolato di bene. Egli incominciò col reprimere la dissolutezza ed il vìzio, quindi con l’aiuto del Borromeo chiuse il Concilio Tridentino intimando che ne fossero eseguiti i canoni: contribuì pure alla correzione del Breviario e del Messale. – Ma se tristi erano i tempi quanto al lato morale non meno tristi erano per il lato politico, poiché i Turchi che circondavano l’Italia minacciavano continuamente di penetrarvi e saccheggiare Roma. Ma S. Pio V seppe pure trionfare di questi gravi pericoli, assistito dalla S. Madonna, ch’egli tanto amava. Convocati infatti e riuniti in un unico esercito i principi cristiani, ordinò di liberare finalmente le popolazioni italiane dal grave pericolo dei Turchi. L’esercito con i principi dietro il comando del Papa partì, accompagnato dalle preghiere di tutta la cristianità; e nelle acque di Lepanto, si incontrò col nemico. Terribile fu la lotta, ma il Pontefice accompagnava l’esercito cristiano con la recita del S. Rosario e la vittoria tutta di Maria SS. fu dei cristiani; i Turchi furono messi in disordinata fuga; e da quel giorno tanto memorabile nella storia della Chiesa, Maria fu onorata col titolo di « Auxilium Christianorum » e con la solennità del S. Rosario. – S. Pio V, per purgare poi l’aiuola della Chiesa, non lavorò solo a parole, ma anche con l’esempio, mostrandosi esemplare in ogni virtù. Visse sobrio ed umile, passando gran parte delle sue giornate nella preghiera per la dilatazione del Regno di Cristo e per la pace della Chiesa in quei tempi tanto sconvolta. Dopo fecondo apostolato fu visitato da crudele infermità che sopportò con santa rassegnazione. Morì nel maggio del 1572, mentre tutta la cristianità ripeteva: « Ci fu rapito un padre, è morto un santo ».

VIRTÙ. — Il S. Rosario è una preghiera universale: recitiamolo, meditando i santi misteri.

PREGHIERA. — Dio, che a sconfiggere i nemici della tua Chiesa e restaurare il divin culto ti degnasti di eleggere il Sommo Pontefice beato Pio; fa che noi difesi dal suo soccorso, siamo così attaccati al tuo servizio che superate le insidie di tutti i nemici, ci allietiamo di una perpetua pace. Così sia. [un Santo per ogni giorno -1933, imprim.-]

Omelia di san Leone Papa

Sermone 2 nell’anniversario della sua elezione, prima della metà

Allorché, come abbiamo inteso dalla lettura del Vangelo, il Signore domandò ai discepoli, chi essi (in mezzo alle diverse opinioni degli altri) credessero ch’Egli fosse, e gli rispose il beato Pietro con dire: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» (Matth. XVI,16; il Signore gli disse: « Beato te, Simone, figlio di Giona, perché non te l’ha rivelato la natura e l’istinto, ma il Padre mio ch’è nei cieli Matth. XVI,17-19: e Io ti dico, che tu sei Pietro, e su questa pietra Io edificherò la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di lei: e darò a te le chiavi del regno dei cieli: e qualunque cosa legherai sulla terra, sarà legata anche nei cieli; e qualunque cosa scioglierai sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli». Rimane dunque quanto ha stabilito la verità, e il beato Pietro conservando la solidità della pietra ricevuta, non cessa di tenere il governo della Chiesa affidatagli. – Infatti in tutta la Chiesa ogni giorno Pietro ripete: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»; ed ogni lingua, che confessa il Signore, è istruita dal magistero di questa voce. Questa fede vince il diavolo e spezza le catene di coloro ch’esso aveva fatti schiavi. Questa, riscattatili dal mondo, li introduce nel cielo, e le porte dell’inferno non possono prevalere contro di lei. Perché essa ha ricevuto da Dio fermezza sì grande, che né la perversità della eresia poté mai corromperla, né la perfidia del paganesimo vincerla. Così dunque, con questi sentimenti, dilettissimi, la festa odierna viene celebrata con un culto ragionevole; così che nella umile mia persona si consideri ed onori Colui nel quale si perpetua la sollecitudine di tutti i pastori e la custodia di tutte le pecore a lui affidate, e la cui dignità non vien meno neppure in un erede. – Quando dunque Noi facciamo udire le nostre esortazioni alla vostra santa assemblea, credete che vi parla Quello stesso di cui teniamo il posto: perché animati dal suo affetto noi vi avvertiamo, e non vi predichiamo altro se non quello ch’Egli ci ha insegnato, scongiurandovi, che cinti spiritualmente i vostri lombi, «meniate una vita casta e sobria nel timor di Dio» 1Petri 1,13. Voi siete, come dice l’Apostolo, «la mia corona e la mia gioia» Philipp. IV,1, se però la vostra fede, che fin dal principio del Vangelo è stata celebrata in tutto il mondo, persevererà nell’amore e nella santità. Poiché, se tutta la Chiesa sparsa per tutto il mondo deve fiorire in ogni virtù; è giusto che fra tutti i popoli voi vi distinguiate per il merito di una pietà più eccellente, voi che, fondati sulla vetta stessa della religione e sulla pietra dell’apostolato, siete stati riscattati, come tutti, da nostro Signore Gesù Cristo e, a preferenza degli altri, istruiti dal beato Apostolo Pietro.

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Basterebbe questa brevissima biografia ed il brano dell’omelia di S Leone, per capire cosa significhi essere un Papa Cattolico. Oggi la maggior parte dei “finti” cristiani, coscientemente o meno, apostati, ma sempre e comunque colpevoli, ha abboccato “allegramente” alle sceneggiate proposte fin dal 1958 dalle “marionette” massoniche poste sul “teatrino” della sinagoga di satana … si pensi solo alla strenua azione del Papa Ghisleri contro l’eretico spergiuro Lutero e contro le sue sataniche proposizioni, eresiarca della peggior specie, omicida-suicida, oggi osannato dalla “falsissima” corrotta gerarchia dei marrani, quasi canonizzato dal “clown della pampa” che è già corso a festeggiare con i “fratelli di grembiulino” protestanti e ancora continuerà … Usquequo Domine, usquequo!…

Solo un’altra breve osservazione: con il Rosario tra le mani il Santo Padre scongiurava l’invasione dei turchi dell’epoca: prendiamo esempio, forse è proprio perché questo nessuno di noi oramai lo fa più, che i turchi, i saraceni ed i maomettani moderni ci stanno invadendo con le “galere” degli scafisti protette e scortate, rendendo inutili gli eroismi di Lepanto e la preghiera di S. Pio V.

Che la Vergine ci conceda una nuova e definitiva LEPANTO!