LO SCUDO DELLA FEDE (208)

LO SCUDO DELLA FEDE (208)

LA VERITÀ CATTOLICA (VI)

Mons. ANTONIO MARIA BELASIO

Torino, Tip. E libr. Sales. 1878

ISTRUZIONE VI

I demonii

Noi ci lasciammo consolati nella passata Dottrina degl’Angeli; e restammo assai contenti di sapere che vi siano milioni d’Angeli che adorano Dio in Cielo; e perciò adorano anche Gesù in terra nel Sacramento, che è (ah mi fa male il cuore il dirlo!) miseramente da noi troppo abbandonato. Per un’anima ben fatta, per un cuor che per poco senta, quanto si meriti d’essere onorato ed amato il Sommo Bene che è Dio, è una cara consolazione il sapere che vi siano creature tanto degne di Dio che lo adorino così santamente, anche per noi. Ci conforta tanto poi anche il sapere che Dio si serva degli Angeli per farli ministri delle sue misericordie per noi fino a darceli compagni e Custodi del nostro pellegrinaggio in terra, mentre ci gode già fin d’ora l’animo d’avere gli Angioli poi concittadini in Paradiso. Ma gli spiriti son tutti buoni e tutti santi? — No; no: ne sono dei troppo cattivi che sono i demoni. O! ma chi creò mai i demonii? — Io vi rispondo subito, che Dio creò gli Angeli; ma gl’Angeli col peccato si son fatti demoni. Ascoltate e vel racconterò. Quando Dio ebbe creato gli Angeli, uno spirito chiamato lucifero, il qual nome vuole dire Angelo brillante di luce celeste, principe che era nel Cielo, adorno di tanti doni della bontà del Signore, rizzò la testa contro di Dio Medesimo — Oh!… ma che fece mai costui? mi direte. — Eh vedete; fece quello che fanno le creature ingrate che adoprano ì doni di Dio per peccare contro la sua bontà, fece questo per la superbia di non volere servire a Lui! E quando vi è un superbo che si da capo a rivoltarsi, vi possono mancar dei seguaci? Ah lo vedete pur troppo anche voi che se vi è un miserabile che rifiuti per orgoglio d’obbedire a Dio, che fa guerra alla Chiesa, al Papa che rappresenta Iddio: trova subito dei disgraziati che gli vanno appresso e sì gettano con lui in perdizione! Ma viva Dio! vi son sempre anche ì buoni e più numerosi e più potenti dei malvagi, e sol che vi sia chi alzi il grido del coraggio, trova sempre un esercito di combattenti per l’onore di Dio. Difatti subito che Arcangelo Michele alzò il grido « Chi è simile a Dio? … » Questo grido fu il grido d’allarme in Cielo; e gli Angioli buoni, su, tutti insieme, a combatter con lui. Fu gran battaglia in cielo: e battuto lucifero coì suoi, tutti furon precipitati per sempre in dannazione nell’Inferno, come già vi spiegai. Che se pur restarono molti sparsi per l’aria, hanno con loro l’Inferno: perché odiare Dio per sempre è un vero inferno. Tutti però cercano di far guerra a Dio Santissimo, e agli uomini da Lui creati: per farli dannar con loro, per rabbia contro la bontà del Signore che lì vuol seco in paradiso. Oh ma Gesù, Figliuol di Dio però è con noi, e ci guida, e ci sostiene nella guerra contro di loro, e chi stà con Gesù li vince sempre. Ora io appunto voglio mostrarvi come lucifero demonio e i suoi compagni spiriti cattivi tentano sempre di fare perdere gli uomini; e come massime nei nostri tempi raddoppiano ì loro sforzi specialmente in quel magnetismo che si va a confondere collo spiritismo. Io vi mostrerò quest’oggi come i demoni fanno continua guerra a noi uomini; e mi riserberò nell’altra istruzione di dimostrarvi come è un cercar col demonio d’ingannar per perdere gl’incauti in tal magnetismo che si confonde collo spiritismo. — Ripetemi in grazia che io quest’oggi vi ho da dimostrare (si fan ripetere) « che i demoni fanno continua guerra a noi uomini ». Buon Gesù, Voi siete il nostro gran Capitano nelle battaglie contro l’Inferno « evviva! noi esclameremo, o Signore, delle vittorie! » Deh, fatemi grazia che la mia povera parola sia un grido d’allarme, a chiamare a combattere i diavoli, e Voi serratevi d’intorno tutti questi che son buoni fedeli a vincere colla vostra potenza. Così mentre i demonii cercano d’ingrossare le turme dei nostri nemici; noi sì, o miei fratelli, combatteremo colla fiducia dei trionfatori sulla fronte con Gesù Cristo. Oh Maria santissima, che col piede immacolato calpestate la testa al dragon infernale, difendeteci contro tutti i demonii d’Inferno. Io vi ho promesso adunque di dimostrarvi che i demonii ci fanno continua guerra in tutti i modi e che cercano sempre spingere a far male tutti gli uomini per tirarli a perdizione. La parola di Dio nella Santa Scrittura e le storie delle nazioni del mondo raccontano troppi fatti che dimostrano ad evidenza che il demonio e i mille suoi tristi compagni si arrabattano sempre smaniosi di far guerra a Dio e strascinar gli uomini all’inferno per non lasciarlo adorare; a dispetto di Dio Medesimo che ci ha creati per averci beati in paradiso. Lo sapete bene anche voi che fu il maledetto demonio il quale fin da principio si mise dentro nel paradiso terrestre, e tentò Adamo ed Eva di non credere a Dio e di non obbedire ai suoi comandi; anzi propose loro fino di farsi eguali a Dio Medesimo, mangiando il frutto vietato, proprio a dispetto di Dio. L’ascoltarono i meschini; restarono da lui traditi; e noi andremmo con loro a perderci se non fosse poi venuto a salvarci il Figliuol di Dio, Gesù. Poi sempre il demonio, infelicissimo, perché non ama più Dio, cercò di fare ogni male agli uomini che sono l’immagine sua. – Contro il povero Giobbe, perché era fedele a Dio in mezzo a quel mondo di gente infedele, non fu mai sazio di rabbia: e fargli rovinar la casa sopra i suoi figliuoli e fargli rapinare tutte le sue ricchezze! Sicché ridotto che l’ebbe sul lastrico, gli fu addosso alla vita e lo gettò per terra tutto insozzato di luride piaghe, abbandonato sopra di un letamaio. – Quando poi il popolo del Signore era tenuto in dura schiavitù da Faraone in Egitto, e il Signore mandò Mosè per liberarlo. Questi mostrava coi miracoli fatti davanti al re Faraone che era proprio mandato da Dio per condur via il popolo in libertà ad adorarlo nella terra promessa: e il demonio ebbe ardimento di combatter Mosè aiutando i maghi a gareggiar con lui nel far prodigi anch’essi. Finché Mosè in nome di Dio fece tali miracoli che il diavoli e i suoi maghi non poterono scimmiottare, sicché restarono tutti confusi. Ma la guerra più indegna che fece a Dio quest’orrido suo nemico, fu sempre quella di farsi adorare egli stesso invece dell’Altissimo nelle false religioni dell’Idolatria. Che già bisogna ben dire che sia proprio il diavolo che abbia inventato l’idolatria. Perocché, osserva $. Tommaso, non si può spiegar altrimenti come il mondo sia diventato idolatra pressoché tutto, a dispetto della ragione, a dispetto di ogni buon senso. Poiché è impossibile che gli uomini di tante nazioni avessero perduta la testa così, (se non fossero trascinati dal diavolo), di adorare per Dio i più feroci e più schifosi animali. È impossibile che fossero proprio da loro stessi diventati irragionevoli così da credere di potere da loro crearsi un Dio colle lor mani a seconda dei suoi propri capricci e con l’oro col bronzo, col sasso, con un po’ di fango volessero formarsi una figura bizzarra, come a lor piacesse, e poi dire « questo è il nostro Dio che noi dobbiamo adorare! » se non era il diavolo che lavorasse dentro di loro per farsi adorare nelle figure di quegli Idoli. Il demonio conosce troppo che l’uomo non può stare senza avere Un Dio: e vedendo che Dio Santissimo non garbava a quegli uomini guasti, soffiò, quel maligno, nei lor cuori corrotti e e suscitò le lor menti sbrigliate a crearsi un Dio a fantasia, anzi a farsene tanti dei e ciascuno il suo dio fosse più alla portata delle sue passioni; ben inteso però che tutti questi dei tenessero mano ai vizi di tutti. Eh lo vedete pur troppo che anche ai nostri dì hanno taluni la sfrenata audacia di dire apertamente che non vogliono adorar più Dio: che non piace loro Dio adorato dai Cattolici col Papa: e fin si arrabbiano contro Dio crocifisso nemico alle passioni a loro tanto care… Vè…. vè…. come è il demonio che cerca sempre di cacciar via Dio dal mondo. – E menava già baldoria, adorato come era nella idolatria in terra, in luogo di Dio. Tanto che quando venne il Figliuol di Dio Gesù nel mondo, trovò il demonio così pien d’ardimento che il petulante ebbe fino la sformata pazzia di dirgli « io ti farò padrone del mondo se cadendo a terra mi adorerai! »…… Oh?…. oh…. mi direte…. fu proprio così?….. Vi debbo anche dire che eran tanti gli invasati dai demoni che ad ogni passo s’incontrano nella storia del Vangelo. Ora si presenta a Gesù un tale reso muto dal diavolo che lo possedeva; ora un tal altro muto. e cieco, e così malconcio fu guarito dal Salvatore col liberarnelo. Sicché i Farisei che erano tutt’occhi per accusarlo, ben lungi di negare che Egli cacciasse i demoni, lo calunniavano anzi che li cacciasse un diavolo colla potenza d’un altro: e Gesù fece loro sentire che il diavolo non caccia il diavolo ma che era venuto Egli Figliuol di Dio a cacciar il demonio che regnava coll’Idolatria nel mondo e a istabilirvi il regno di Dio. Poi là un padre ancora gli presenta il figlio così fattamente invasato da un diavolo che si debba dire che avesse ben dure le corna: perché resistette a tutti gli Apostoli; finché solo Gesù l’ebbe cacciato. Qui un demonio gli confessa che egli si chiama legione quasi per dire che ha mille diavoli insieme con lui: o son demoni che se la vorrebbero svignare, pur confessando a Gesù che Egli è il Figliuol di Dio, affinché li lasciasse andare, o supplicare Gesù che permettesse sì cacciassero entro dei porci, per non essere confinati nell’Inferno. Gesù Cristo poi finalmente per liberar tanti poveri indemoniati, dà ai discepoli la facoltà di cacciare i diavoli nel Nome suo. Sicché possiamo conchiudere che coloro i quali negano che siano degli indemoniati e che degli spiriti girano nel mondo, negano la Religione cattolica: ma poi anche mostrano la propria ignoranza della storia delle nazioni. Perocché fin anche Plutarco filosofo pagano che di sacra Scrittura non ne sapeva niente, ma che però è tenuto in gran conto di dotto, dice apertamente che quelli che negano che vi siano degli spiriti che operano mirabilmente nelle cose del mondo, altro che darsi l’aria di filosofi spregiudicati! « distruggono essi affatto la filosofia philosophiam tollunt ». E a ragione perché la filosofia sta appunto nel cercare la causa dei fatti che si vedono avvenire. E di certi fatti è inutile cercar altra causa o ragione, bisogna ragionevolmente dire che sono gli spiriti che vi lavorano dentro. Potrei qui citarvi Cicerone, l’uomo più sapiente dei Romani ai tempi suoi che lo ammette; o però ricordarvi quel Bruto il quale non era una femminuccia, no; ma era tal uomo che mirava d’impadronirsi del mondo intero; ebbene egli confessa che li in sul procinto di dar la gran battaglia per acquistare il dominio dell’impero, che comandava a tutti, gli apparve uno spirito, come ei lo chiama, un genio; che lo atterrì. – Ché finalmente nessuno può negare che per tanti secoli i pagani consultavano gli oracoli, cioè che andavano dinanzi ad un idolo di sasso e interrogavano gli spiriti sotto il nome di un qualche lor dio. Il più famoso degli oracoli era quello di Delfo. E non era il volgo solo della povera gente che vi andava a consultarli; ma erano i grandi conquistatori del mondo, e l’intiero senato Romano che prima d’intraprendere le più grandi imprese domandavano a quei falsi déi o demoni; se lor conveniva, a quel che si era da fare. Noi crediamo che sovente, massime la plebe ignorante, fosse ingannata dai sacerdoti, i quali rispondevano essi dai sotterranei; ma il pensare noi poi che tutti si lasciassero da loro ingannare così da credere che negli oracoli gli spiriti avessero risposto, quando non rispondevano affatto; è un pretendere di aver noi soli la privativa della ragione e credere che tutti quegli e ignoranti ed istruiti avessero perduta la testa, a quei tempi. Eppoi anche la storia ecclesiastica conferma che negli oracoli erano ben sovente i demoni che rispondevano. Lattanzio, e Tertulliano, uomini i più dotti e i più illustri del loro tempo rinfacciano ai pagani che i loro déi dovevano esser ben deboli; perché, dicono ai pagani pubblicamente nei loro scritti, « i vostri déi valgono niente: poiché quando si consultano gli oracoli, sol che vi sia presente un poverin di buon Cristiano, i vostri oracoli diventano muti. » Né per scongiurar che si facesse, quei demoni di dei non potevan dar risposta. Ma sentite il bel fatto: S. Gregorio Taumaturgo s’era riparato alla meglio una notte in un tempio, dove il diavolo in un idolo dava gli oracoli. Il maligno che con quel Santo non se la faceva per niente, scappò via del suo covacciolo. Tornato il sacerdote alla mattina per consultare il suo idolo, oh si … quella statua di sasso non dava la risposta. Smania il poverino, fa i suoi spergiuri girando intorno; ma il demonio di fuori gli dice « ma, se io non posso entrare!, me lo vieta quel pellegrin che dormi qui dentro ». Il sacerdote allora corse a tutta lena appresso a Gregorio supplicandolo permettesse che entrasse ancora lo spirito ….. Se no…. misero a lui, era chiusa la sua bottega! S. Gregorio scrisse su un pezzo di carta (papiro) « demonio entra » e il demonio entrò. Allora il sacerdote, a correre subito ancora più affannato appresso a Gregorio, e raggiuntolo, si volle farsi Cristiano; perché un meschino cristianello era tanto da comandare a volontà a quel povero diavolo del suo dio. Qui poi debbo ben dirvi che in tutti i secoli della Chiesa fu sempre una lotta coi diavoli. Fin dal principio del Cristianesimo un tal Simone mago vuole sfidare là a Roma S. Pietro ad innalzarsi come lui per aria in mezzo alla piazza, alla vista del popolo romano. Oh! egli era in alto già; ma S. Pietro pregò; e il demonio via; e giù, quel povero diavolo di mago; e si ebbe fracassato una coscia. D’allora fin ai nostri di. Ora udite fatto. – Vi era un prete che si dava l’aria d’illuminato, e mostrava compassione del povero Curato d’Ars del quale si raccontava che era sovente molestato in casa dagli spiriti. « Povero vecchio, diceva, a furia di digiuni con quella divozione esagerata, ha la mente esaltata! » Però una notte trovandosi con alcuni sacerdoti per far gli esercizii nella casa del buon curato: oh che è mai! s’odono spaventosi rumori!; tremavan le mura; era un pandemonio che minacciava sobbissarli; e chi ne aveva riso vi ebbe tale un carpiccio dal diavolo da non riderne più mai. In quel diavolio di tafferuglio infernale, corsero tutti nella camera del santo uomo gridando « curato, sprofonda la casa! » Ma il curato svegliandosi tranquillamente « no, non faranno alcun male ». Così mostrava che aveva la fantasia più calma di loro, e che anche in mezzo ai diavoli, dormiva tranquillo nella sicurezza della sua coscienza. Questo sol fatto dovrebbe bastare per un solenne avviso a chi ha la fede così al lumicino, che quasi pare di far grazia a credere ai soli dogmi principali; e se parlate loro di « demoniati » e di spiriti con una tal compassione crollando il capo rispondono subito « superstizioni, superstizioni di gente ignorante! » Oh!… Ma pur S. Tommaso che non era uno sciocco no, ma un dei più dotti uomini del mondo, dice candidamente che il non voler mai credere che intervengano i diavoli nelle cose umane, viene da una radice d’incredulità. Noi intanto, a costo d’essere derisi da tutti gli spregiudicati del mondo, rispetteremo S. Francesco di Sales, uomo di gran buon senso e bel genio come era di gran santità; il quale dice colla semplicità da santo che, dovendo benedire un cimitero, i diavoli suscitarono uno spaventoso temporale per impedire la sacra funzione: e che egli, fatto un esorcismo, fece fare sereno. Poi finalmente vogliamo dire « alto là…. rispettate tutti Colombo, il quale scoprì il mondo nuovo. » Ebbene egli era lì per discendere di nave e piantare la croce la prima volta nel mondo scoperto: si suscitò una burrasca tremenda, sicché i marinai gridavano « siam tutti perduti: » (come racconta Roscellì nella sua storia). Allora quel grand’uomo, devoto com’era, sguainata la spada fa con essa un gran segno di croce, comanda ai mali spiriti, e fa fare sereno in cielo, bonaccia in mare. – Qui ben con gran senno il dotto e pio Monsignor Pedicini, Arcivescovo di Bari, nella sua bell’Opera La Chiesa militante considerata nei suoi ministri, osserva che ai nostri dì è scarso il numero dei veri ossessi: mentre nei tempi andati era frequentemente il miserando spettacolo di corpi posseduti dal demonio. E ne dà le ragioni che noi piglieremo da lui. Poiché anche noi crediamo che vi fu un tempo, almeno in Europa, che il demonio evitava di attirarsi l’attenzione degli uomini: e questo fu dopo che apparvero tanto numero i così detti filosofi materialisti. Allor vedendo che questi troppo ben facevano i suoi interessi, egli stavasi miccin miccino, contento che non si pensasse agli spiriti, e che gli uomini si dimenticassero pur anche di lui; purché dimenticassero Iddio e le anime proprie e diventassero materialisti. Ma la Chiesa tenne sempre d’occhio il nemico che fingeva il dormiglione e lasciava ridere gli increduli; ma continuò nell’ordine dell’esorcizzato a dar sempre ai suoi ministri, la facoltà di cacciare i demoni. Però il diavolo zitto li, a tener in freno quel suo esercito di spiriti irrequieti. Perché, se avessero invasati gli uomini, i ministri della Chiesa gli avrebbero cacciati cogli esorcismi: e quando appunto sì lavorava dai nemici per gettare nel fango i sacerdoti, avrebbero essi acquistato il maggior credito contro le loro calunnie, se avessero esercitato tanto potere contro i mali spiriti. (vedi Pedicino opera citata « L’Esorcitato). Quando poi il diavolo con questi increduli sparsì nel mondo si credette padron del campo, allora fuori subito a far delle sue: e per lavorare al coperto per benino, seppe nascondersi nel magnetismo. Ed ora qui piglia il berretto di professor di scienza medica o di fisica; o coi politici far di politica, o fa il buffone nelle brigate allegre col far ballar le tavole e salticchiar i mobili. Insomma sa adattarsi ai gusti. Così fa da briccon spiritoso, scherzevole in Francia, da filosofo serio, e da cupo panteista in Germania, fin da santocchione in Baviera. Qui guarisce malati, là scopre certi segreti che era meglio tenere nascosti: rende poi risposte come gli oracoli picchiando il piede delle tavole o scrivendo senza mano colle matite. In tali modi è sempre il malizioso serpente che striscia dentro dovunque sempre al coperto; perché troppo orrendo, se comparisse qual è. Ma si conosce pur troppo che è sempre il diavolo; massime in certi fatti che avvengono ai nostri di. – (Eppure fa sdegno, come dovrebbe fare vergogna, l’ignoranza di coloro che si vantano spregiudicati ai nostri di; quasi il vanto di spregiudicato li facesse diventare sapienti senza avere studiato. V’è omiccioli che son da niente, regalano la patente di superstiziosi e di ignoranti a tutti i nostri padri del tempo passato. Quasi fosse nato il sole solamente nel secol presente, ed essi solo avessero il privilegio di saper tutto, da ridere di chi non pensa con coloro. Eh non dovevano poi essere stupidi quei buoni padri del medio evo detto tempo oscuro, no che non erano poi tanto stupidi sì veramente; poiché ebbero covilizzati i barbari colle loro scuole e colle loro sante virtù; se quei grand’uomini che crearono i comuni libero reggimento, che proclamarono la libertà delle donne e degli schiavi riparandoli sotto la protezione della madre Chiesa; che ci regalarono la Somma del lor S. Tommaso sempre maestro di lor che sanno e di color che Sapranno, ci diedero il più gran poeta Dante; che costruirono miracoli di cattedrali slanciate fin dentro le nubi; che inventarono la polvere da fuoco ; che ci provvidero dell’orologio che ci portarono dall’Asia la seta, che ci diedero la bussola a navigare sicuri per scoprir un nuovo mondo; che si salvarono dai Turchi; che ci diedero insomma le scienze, le arti, l’industria, così ben coltivato da raccogliere noi! Deh se quei grandi uomini, fra i quali basta sol nominare Carlo Borromeo, santo del più gran cuore del mondo, potessero alzar la testa dai loro magnifici sepolcri, e se guardassero giù dall’alto dei cieli a costoro in basso, potrebbero ben dire con ragione « Ecchè! voi ci accusate e deridete perché condannavano la magia e la evocazione dei morti; ma v’è che voi avete quarantamila maghi magnetizzatori, e più di cinquecentomila spiritisti e spiritati nella sola progressista America; ne avete più di trentamila nella sola Parigi: voi avete la setta intiera Vandem-borghesi che tutti pretendono di trattar a fidanza coi morti! Voi avete compassione di noi che avevamo paura degli incantesimi; e voi avete i vostri mediums che fan più tristi incantesimi su certe persone….. ch’io non vo’ dire. Voi crollate la testa al sentir che noi nominavan le streghe e le magliarde che mettevano paura, dite voi, ai nostri popoli ignoranti e barbari; e voi coltissimi illuminati avete le sonnambule, le lucide, gentilissime indiavolate a modino che son più streghe che le nostre, streghe scarmigliate! Voi ridete delle nostre croci e medaglie e cose benedette, come di talismani e di amuleti; e voi dite che le nostre tavole ballano e fan girone, avete mobili che vi saltellano in camera, e bastoni che v’accarezzano come la coda del diavolo….. Voi vi burlavate dell’acqua santa; ma vé oh, che, se ve ne gettiamo una goccia sulle tavole rotanti, sì dibattono furenti, saltano fin giù dalle finestre i mobili al tocco d’una medaglia, scappano via; al presentar un crocifisso fin i cestilli sì sversano, sì contorcono come serpenti, e giù dai tavoli a scappar lontano, (vedi il dotto Merville e i belli articoli della Civiltà Cattolica). Voi ci accusate di crudeltà, perché ricorremmo ai tribunali per comprimere tante tristizie di sortilegi, d’incantesimi e tutt’altre diavolerie; popoli interi ora nell’America ricorrono alle autorità dei governanti, perché gli uomini del potere trovino modo di liberare le famiglie da quella peste di spiritismo che fa perdere le figlie, le spose, i giovani ed empie i manicomi di poveri matti, e che spinge tanti a darsi la morte; di queste voi avete le sentenze vostri tribunali. Ah oh che siete voi che in questi bei lumi mostrate d’aver il diavolo addosso (Negli Stati Uniti si calcola che neu casi di pazzia e di suicidio lo spiritismo entra pel decimo ad esser la causa – Nampon Sise sulla spiritismo pag. 41 – L’influenza della pretesa dottrina spiritistica … è un fatto che dopo l’invasione dello spiritismo nelle nostre mura – Lione – ricensimento del Ministero dell’Interno 1861. – Il dottor Burtel). – Perché, vi ho da parlar chiaro, noi crediamo che gli uomini dal furor trasportati non sappiano ciò che dicano; ma quando tali miserabili dicono tante bestemmie nella lor rabbia, e fin nel loro scherzi, orrende così che i diavoli non ne san di peggiori; all’udirli slanciarsi contro di Dio in cielo; con rabbia particolar appunto pigliar più di mira Gesù Cristo Salvator nostro e sua Madre Maria benedetta; e vibrare contro il SS. Sacramento imprecazioni d’atterrire fino l’Inferno, bisogna dire che diavolo gli invasa coll’infernale suo furore Vi voglio dire ancora che noi sappiamo pur troppo che anche gli uomini più corrotti bramano aver pure le vittime da sacrificare nella loro carnalità, e in quella foia metton la mano sugli innocenti! ma non possiamo spiegare la smania infernale di far perdere l’innocenza col mostrare le malizie fino ai poveri bambini, a cui attaccano la peste almeno colle parole, se non posson mettere il grugno su quei fiori d’angelica purità! Hanno il diavolo addosso!….. – No no! senza che vi sia il diavolo che li spinga, non possiamo spiegare come corrono ad affollarsi in congreghe, e metter denaro insieme, a stampar libri cattivi, fotografie le più svergognate per far del mondo un orrido bordello. Bisogna ben dire che siano i demoni che colle labbra impure soffino dentro di loro, quando compongono quei romanzi pieni d’incredibili delitti; che siano i diavoli che gl’instighino a dire che son commessi da monachelle; e a inventar sotterranei, e far lor fare orgie indiavolate solo possibili nelle diaboliche menti. È vero sì, che i nostri vecchi vegliavano sulle congreghe dei maghi, delle fattucchiere, e streghe; ma è pur vero che oggi orrendi convegni si fanno, e orge e ridde infernali, un cui si abusa fin dei Sacramenti! Ah … o fratelli, serriamoci noi tutti intorno e Gesù nel Sacramento, perché ci sono indemoniati che ce lo piglierebbero!!! mi manca il cuore! mi si oscura la vista! Si, .. oh Gesù! Sono pochissimi questi ferocissimi indemoniati.!… Restate qui che i tempi non furon ormai più oscuri e tetri; ma avrete sempre un mondo di Cattolici  che v’aman tanto nel Sacramento! – Vi son dunque anche troppo demonii e indemoniati che ne fann di così triste in mezzo agli uomini, e spingono purtroppo tanti disgraziati ai nostri giorni ai delitti, alla disperazione. Vi voglio aggiungere che noi poi, o miei fratelli, ben conosciamo che in tutti i secoli del Cristianesimo il Signore per far conoscere la santità e i meriti de’ suoi più fedeli servi e santi, siccome dà loro la grazia di far miracoli, così dà a certi suoi Santi la forza di cacciare i diavoli colle loro orazioni, colla loro parola e fino colla sola presenza; tanto che negli indemoniati il malo spirito si dibatteva orridamente per non venir condotto a lor dinanzi. Il Signor poi per non lasciare mancare alla sua Chiesa questa forza per difendere e liberare i suoi figliuoli, le dà la facoltà di creare gli esorcisti che sono i ministri suoi per cacciar i demoni cogli esorcismi. Se adunque la Chiesa dà questa facoltà nei suoi Ordini: se tanti Santi mostrano di averla: se i Cristiani l’han sempre creduta, e quando fu necessaria l’hanno. adoprata; piuttosto che dire ora che tanti uomini così sapienti sian tutti ingannati e tutti ignoranti; e quel che è poi più, dire che tanti santi che mostravano di cacciare il demonio collo scacciarlo di fatto, siano stati tutti ingannatori: noi sì veramente, crediamo colla Chiesa cattolica che vi sian demonii e indemoniati: e mentre qui con noi credono tutte le nazioni del mondo, vogliamo conchiudere collo Schlegel, un dei più dotti uomini dei nostri giorni « che la storia del genere umano è la storia del combattimento delle nazioni e degli individui contro le potenze invisibili ». Così la scienza conferma quel che insegna S. Paolo, che noi siamo in continua lotta contro i cattivi spiriti dominatori del mondo di queste tenebre. Ora a me non resta che conchiudere coll’Apostolo s. Pietro « O fratelli, guardatevi dalle intemperanze, e vigilate, perché il vostro avversario satana, il diavolo vi gira sempre d’intorno ad adocchiare chi possa cogliere per divorarlo. A Lui resistete con tutti i mezzi che vi dà la fede, come vedremo nella pratica dopo un po’ d’esame. Ricordatevi però intanto che questo avviso ce lo ripete la madre Chiesa quando cì fa dire le orazioni per la notte.

Esame.

1° Adunque vi sono ì demoni nell’Inferno e demoni che girano d’intorno sempre pronti a farci del male; ma viva Gesù Cristo Salvator nostro, che vince il diavolo e lo incatena come vuole! e perciò il più sicuro mezzo per difenderci dai diavoli, è lo star unito col cuore a Gesù qui con noi nel SS. Sacramento. E noi come l’abbiam fatto finora? Qual meraviglia, se andando alla sbadata in tutti i pericoli, ci abbia sorpreso il diavolo a farci peccare! Il soldato che abbandona il capitano, e va girottolando a casaccio nel campo nemico, resta quasi sempre sorpreso dai nemici nascosti.

2° Dio ci diede gli Angeli Custodi per difenderci dai diavoli; e noi invochiamoli sovente colla confidenza dovuta a così santi e potenti compagni?

3° Dovete sapere che tra Dio e il demonio non vi è società: no no!…. se dunque vogliamo servir Dio, bisogna che lo serviamo come Dio vuole…… Se poi noi lo vogliamo servire, invocare con quei modi che Egli non vuole; allora ci mettiamo della

parte del diavolo, che ci aspetta all’occasione per farci i brutti giuochi.

4° Ora come Dio vuol essere servito, ce lo fa mostrare dalla madre Chiesa, e la madre Chiesa c’insegna che Dio si serve col ricevere i SS. Sacramenti, che è questo il mezzo sicuro per ottenere la grazia di Dio. Poi, che Dio si serve con quelle opere di divozione che essa prova e colle preghiere come essa insegna. Dunque usar certe false divozioni, o far certi segni per guarire animali, andare a farsi curare e suggerire i rimedi da certe persone detti i settimini; andare a consultare il giuoco delle carte per sapere ciò che debba accadere, far simili vane pratiche è un farsela alla buona coi diavoli; con Dio no, perché la madre Chiesa non approva che si cerchi l’aiuto di Dio con queste vane osservanze. Così in tanto con queste vane pratiche superstiziose anche senza pensarlo, si viene a cercar l’aiuto del diavolo, il quale, se Dio gliel permette per castigo, che troppo accorrerà ad aiutare gl’incauti per poterli far suoi e poi perderli. Che Dio vi guardi. Il far segni di croce anche per guarire malattie, è cosa buona: gli antichi Cristiani per difendersi dal demonio si segnavano ben di spesso di croce.

Pratica.

Se vogliamo far fuggire da noi il diavolo, teniamo libera l’anima dal peccato colla confessione: stiamo uniti con Gesù nel SS. Sacramento ed appena siamo tentati, corriamo col cuore in braccio a Gesù, invocando i SS. Nomi Gesù e Maria! Il diavolo fugge poi anche al segno di croce, che lo spaventa. Abbiamo confidenza nell’Angelo Custode. È pur ben fatto tenere l’acqua santa in casa da segnare le nostre persone, da cospargere i nostri letti o tenere le altre cose benedette dalla Chiesa.

Catechismo.

D. Son tutti buoni gli spiriti e come diconsi gli Angeli?

R. No: vi son degli spiriti cattivi o angeli cambiati in demonii.

D. Ma chi creò i demonii?

R. Dio creò gli angeli; e gli angeli che si rivoltaron contro di Dio si son fatti demoni. D. Possono i demoni entrar negli uomini e far qualche cosa in mezzo di loro?

R. Non solamente possono; ma la parola di Dio ci assicura che molti furono invasati. Ora permettendolo Iddio, possono le persone venir possedute dal demonio e perciò diventare indemoniate.

D. La Chiesa ha la potenza di cacciare i demoni?

R. Sì la Chiesa ha la facoltà di cacciar i demoni cogli esorcismi: e dà questa facoltà ai suoi ministri creandoli esorcisti.

D. Come possiamo noi guardarci dal diavolo?

R. 1° Col ricevere frequentemente e santamente i Sacramenti.

2°. Collo star uniti con Gesù e invocare i santissimi nomi di Gesù e di Maria.

3°. Col segno della croce, col tener sante reliquie e crocì e medaglie e corone ed altre cose benedette.

4°. Ed ha paura in modo particolare dell’acqua santa (vedasi il Gaume nell’Opuscolo dell’Acqua Santa). Ha poi paura il diavolo delle opere di pietà massime dell’orazione, del digiuno e di chi invoca l’Angelo Custode e combatte con lui: ma più di tutto ha paura di avvicinarsi a chi sta unito col cuore a Gesù nel ss. Sacramento.

D. E dunque buona cosa tenere ed usare per benedire l’acqua santa; conservare le candele, le palme, i rami d’oliva, gli agnus dei, gli abitini ed altre cose benedette dalla Chiesa?

R. Sì è bene e perché la Chiesa nel benedire tali cose; le tira via dalla potenza del diavolo, le ordina al servizio di Dio, e in certo qual modo diventano come cose dedicate a Dio, cose di Dio: sicché il demonio non se ne può servire come di altre cose; anzi gli metton paura. – Dio sia con noi perché uniti con Dio sotto la protezione di Maria potremo resistere da forti, e se verranno i diavoli per assalirci, confideremo in Dio di riportar la vittoria.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.