ATTI DI VIRTU’ TEOLOGALI

ATTI DI VIRTÙ TEOLOGALI

secondo la formula in uso nella Diocesi Milanese.

[G. Riva: Manuale di Filotea; XXX ed. Milano, 1888 –impr.-]

Atto di Fede.

Mio Dio, io credo tutto ciò che vi siete compiaciuto di rivelarmi, e lo credo di tutto cuore, e con somma fermezza, pronto a morire piuttosto che dubitare, perché l’avete rivelato voi, prima, infallibile Verità, che non potete ingannarvi né ingannare. Credo che Voi sempre siete stato, siete e sarete, e che siete un Dio solo in tre Persone distinte ed uguali, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. Credo pure che Voi siete rimuneratore, e date il Paradiso ai buoni e l’inferno ai cattivi. Credo che il divin Figliuolo si è incarnato e fatto uomo nel ventre purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo, ha patito ed è morto in croce per la nostra redenzione e salute, e che il terzo dì risuscitò da morte. Finalmente credo tutte le altre verità che si credono nella santa Chiesa cattolica romana, in cui protesto di voler vivere e morire.

Atto di Speranza.

Mio Dio, sospiro a voi mio sommo bene ed eterna felicità, ed animato dalla vostra infinita misericordia, ed appoggiato alle vostre infallibili promesse, spero fermamente che, per i meriti del nostro Signor Gesù-Cristo, mi darete il perdono dei miei peccati e la grazia di non offendervi mai più, e di perseverare nel bene sino alla morte, e di salvar l’anima mia, cooperando io fedelmente ai vostri santi aiuti, come propongo di fare.

Atto di Amor di Dio e del Prossimo.

Mio Dio, Verso di me sì amorevole e benefico, io vi amo sopra ogni cosa, e vi amo, non solamente per tanti beni che finora ho ricevuti dalla vostra mano e che spero di ricevere in avvenire; ma vi amo principalmente, e sopra ogni altro riguardo, perché siete un Dio infinitamente degno d’essere amato per Voi medesimo, essendo Voi la stessa bontà. Amo ancora per amor vostro tutti i miei prossimi come me stesso, e li abbraccio con tutte le forze del mio cuore come immagini vostre, come creature fatte e redente da Voi: in particolare amo tutti quelli che mi hanno offeso, e perdono loro tanto di cuore quanto desidero che voi perdoniate a me, pregandovi a render loro altrettanto di bene, e più quanto essi mi hanno fatto e desiderato di male.

Atto di Pentimento.

Mio Dio, detesto sopra ogni male i miei peccati e me ne pento di tutto cuore per la loro orribile deformità, perché con essi ho macchiata l’anima mia, disonorata in me la vostra immagine, mi sono reso indegno de’ vostri beni, e reo innanzi a Voi di acerbe pene; anzi, offendendovi gravemente, ho meritato di essere da Voi privato del Paradiso e cacciato all’inferno: ma molto più detesto i miei peccati, e me ne dolgo perché peccando ho offeso un Dio così buono, cosi grande, così amabile come siete Voi. Vorrei prima esser morto che avervi offeso: e propongo fermamente col vostro santo aiuto di non offendervi mai più, né mai più disgustarvi perché vi amo sopra ogni cosa.

Indulgenze per gli Atti di Fede, etc.

Benedetto XIV, il 28 Gennaio 1756, concesse per gli Atti di Virtù Teologali le seguenti indulgenze, tutte applicabili anche ai defunti: 1. 7 anni e 7 quarantene ogni volta che si recitano; 2. Ind. plen. una volta al mese; 3. Ind. plen. in articulo mortis. Per l’acquisto di dette Indul. ciascuno può usar quella formula che vuole, purché in essa esprima e spieghi i particolari motivi di ciascuna delle tre teologali virtù.

Esercitando gli atti di qualunque virtù crescono le virtù in noi e sempre maggiormente si perfezionano; perciò quanto più spesso faremo Atti di Fede la nostra Fede diverrà sempre più viva; quanto più frequentemente ne faremo di Speranza, la nostra speranza si farà sempre più ferma, e quanto più moltiplicheremo Atti di Carità, ella si farà in noi sempre più ardente. (…) Vi è obbligo espresso di fare gli atti di Virtù Teologali, e sì potrebbe provare con moltissimi argomenti delle divine Scritture e dei Santi Padri. L’errore contrario fu condannato da S. S. Alessandro VII: perciò questi Atti si facciano frequentemente e con distinta frequenza l’Atto di Carità… [G. Frassinetti, “Catechismo dogmatico”, Cap. VI- I, Parma, 1860].

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.