La strana sindrome di nonno Basilio -17-

nonno

Caro direttore sono ancora qui a discorrere con lei, sperando di non abusare eccessivamente della sua pazienza. Nel Martirologio Romano leggevo del martirio dei Santi Giovanni Fisher e Tommaso Moro, morti in difesa della Verità di Cristo, della Giustizia divina, del Diritto calpestato, della Santa Chiesa di Gesù e del primato pietrino del Papa romano. Con me erano, come al solito, i miei cari nipoti, oramai noti a lei ed ai suoi lettori (… ammesso che ce ne siano ancora di disposti a leggere le mie riflessioni!): Mimmo e Caterina. Così cercavo di riassumere sommariamente le vicende di questi due straordinari testimoni della vera fede cattolica che osarono non assecondare il reprobo, orgoglioso re Enrico VIII, i cui “pruriti genitali” caratterizzarono tutto il suo nefasto governo regale (io per la verità ritengo, direttore, che soffrisse di Herpes genitale, forse di una dermatite squamosa perineale psoriasica o dell’acaro sarcoptes scabei (quello della scabbia), o forse più semplicemente, avesse numerose piattole pruriginose, visto che all’epoca non c’erano molti prodotti di igiene intima efficaci come al giorno d’oggi … lei che ne pensa?). Giovanni Fisher, vescovo di Rochester e Tommaso Moro martiri essendosi opposti al re Enrico VIII nella controversia sul suo divorzio e sul primato del Romano Pontefice, furono rinchiusi nella torre di Londra e decapitati rispettivamente il 22 giugno del 1535, ed il 6 luglio dello stesso anno … Per la verità vedo Mimmo molto aggressivo dire: “Ma come si fa a seguire una religione creata da un soggetto di tale “spessore neuropsichiatrico” senza fondamenti dottrinali, motivazioni teologiche, filosofie di elementare razionalità …. Solo degli uomini altrettanto corrotti, a partire dal cardinal-traditore Wolsey, arcivescovo di York, dall’arcivescovo-vipera di Canterbury Thomas Cranmer, (vuoi vedere che era un marrano della quinta colonna anche questo? … ma certamente, visto l’odio con cui si sono accaniti contro i difensori di Cristo e della sua Chiesa!), dall’ambizioso e perfido Thomas Cromwell fino ai parlamentari assetati di potere e a nobili avidi di possedere i beni confiscati alla vera ed unica Chiesa, potevano assecondare un progetto tanto audace di distruzione della Fede nel regno d’Inghilterra e domini annessi. E poi il capo della “setta” è addirittura il re d’Inghilterra … a me sembra un’operetta di Lehar …”. Ma Mimmo, dico con meraviglia, ti vedo preparato al riguardo, almeno da un punto di vista storico!. Ed allora ti chiedo, che mi sai dire sulla chiesa anglicana?” Quasi a memoria, mi dice: “Chiesa anglicana, dal latino: Anglicana ecclesia, è il nome assunto dalla chiesa d’Inghilterra dopo la separazione dalla Chiesa cattolica nel XVI secolo. Il termine latino è precedente alla Riforma protestante e indicava genericamente la chiesa cattolica inglese, allo stesso modo in cui la chiesa francese era denominata Chiesa Gallicana. In seguito, dopo lo scisma avvenuto durante il regno di Enrico VIII e per influsso delle dottrine protestanti provenienti dal continente europeo, dalle infiltrazioni massoniche e dei soliti marrani, che dirigono sempre la baracca a modo loro, cioè nell’ombra e con la corruzione, la Chiesa anglicana ha assunto una particolare fisionomia dottrinale ed organizzativa, nota come “ anglicanesimo”. “Ma Mimmo, mi sembra che ti sia applicato con zelo … mi stupisci!”… ma come un torrente in piena continua: “La base dottrinale della chiesa anglicana è contenuta nei cosiddetti “Trentanove articoli di religione” (anche questo numero puzza di cabala da un miglio di lontananza) composti nel XVI secolo per garantire l’uniformità religiosa in Inghilterra che utilizzano talvolta espressioni fanta-teologiche vicine al calvinismo. Dal 1547 fino al 1571 vennero pubblicati i The Books of Homilies, una raccolta di due libri contenenti in totale 33 sermoni che illustrano appunto i 39 articoli (33, 39 … questo la dice lunga sulla penetrazione cabalistica dei figli del demonio!), articoli che non sono generalmente più considerati strettamente vincolanti, ed infatti la chiesa anglicana (più opportuno definirla “setta” o conventicola, tanto il suo capo è anche maestro muratore della loggia d’Inghilterra! -n.d.Bas.-), però, è essenzialmente pluralista (sarebbe meglio dire confusa”), poiché nel suo interno convivono, scontrandosi, tendenze diverse, ed ogni comunità può fare capo ad esse ed assumere una forma di culto molto diversa (evviva la libera fantasia!). Vi sono, ad esempio, gli “anglo-cattolici“, che si differenziano apparentemente poco dal cattolicesimo (presentano una forma di culto molto simile alla pseudo-Messa cattolica del novus ordo!), i neo-liberali, i riformati (che si attengono al calvinismo), gli evangelicali, i pentecostali/carismatici” … “… che sono coloro che recentemente hanno cominciato ad infestare quello che resta della Chiesa Cattolica, travestendosi da ispirati rinnovatori dello spirito, (non specificando, ma ovviamente non quello “Santo”!!!) … con sedicenti ed auto referenziati carismi, non garantiti e tutti da verificare, spesso strani e sospetti ma sostenuti da prelati massonizzanti di alto bordo che amano far mostra di sé in stadi e palazzetti dello sport esultanti … o meglio deliranti”. Le riporto il commento un po’ acido di Caterina che interviene ben documentata, sostenendo che in altra occasione sarà ben più acida, anzi “piccante!”. Mah … questi giovani moderni!… Ritornando agli anglicani, Mimmo, a briglie sciolte, incalza: “ … ma lo sai nonno che questi ordinano donne sacerdoti e vescovi, nonché pederasti dichiarati e manifesti, contraddicendo il dettame di Cristo ed infischiandosene allegramente dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio?”. “Ma bravo … vedo che stai imparando pure il Catechismo di San Pio X ….”. “E per forza –ribatte prontamente Mimmo- nel C.C.C. c’è tutto ed il contrario di tutto e alla fine tutto è confusione ed incongruenza” . “Piano, Mimmo, queste considerazioni tienile per te, potrebbero urtare certe suscettibilità …”. “Ma come, nonno, proprio tu che dici sempre che insegnare agli ignoranti, consigliare i dubbiosi ed aprire gli occhi spirituali ai ciechi è un atto di profonda carità che va praticato senza timori di alcun genere”? “È vero, Mimmo, questa volta devo darti proprio ragione … oggi mi hai dato una lezione di vita, grazie!!!”. Nella mia malandata memoria emerge il ricordo dello zio Tommaso, sacerdote eclettico quando diceva che … gli anglicani sono noti per aver introdotto nelle funzioni il canto polifonico su testi in vernacolo, e la tecnica del “falso bordone”, tecnica che egli cercava di far comprendere, non sempre con successo, a noi nipoti già distratti da strambe ideologie. Calmatosi Mimmo, devo tener testa a Caterina che, con un certo tono di sufficienza, ricorda la strana vicenda della Costituzione Apostolica “Anglicanorum Coetibus” con la quale si accolgono rappresentanti del clero anglicano inorriditi dalle ordinazioni femminili ed omosessuali, e dalla approvazione dei bestiali matrimoni contro-natura. “Qui non si tratta di ecumenismo, perché ecumenismo non significa, nella attuale accezione, difendere la verità e predicare la conversione all’unica Chiesa fondata da Cristo (anzi da quel poco che ho capito, questo viene accuratamente evitato, disprezzando vergognosamente il comando del Maestro!), ma della onnipresente eresia muratoria della “libera coscienza”, quella condannata ed anatemizzata da S.S. XVI e Pio IX, per cui, nonostante le palesi contraddizioni, si vuole mantenere viva la tradizione anglicana – addirittura definita come “arricchimento” (ma che ridere!) per la Chiesa Romana e dono da condividere (questa è bella: l’eresia manifesta, ostinata ed impenitente che arricchisce la Verità di Cristo e della sua unica e vera Chiesa!!! Un dono !?… Inaudito direttore, questa non è neanche più apostasia, ma idiozia pura! .. mi perdoni l’amaro sfogo ma non ce la faccio a trangugiare questi calici amari! … e probabilmente lo stesso Enrico VIII sarebbe a dir poco perplesso). Inoltre la situazione che si profila è pericolosissima per la salvaguardia del celibato ecclesiastico: non sarebbe la prima volta che il mutamento di una prassi comune ed universale incominci con una concessione ad casum apparentemente di scarsa portata, ma potenzialmente gravida delle conseguenze più estreme. Ed ancora esiste il rischio concreto del “libero esame” visto che non c’è l’obbligo di aderire al Magistero ecclesiastico, quindi ognuno fa quel che meglio crede, come le bestie al pascolo …”. E Mimmo nuovamente interviene chiedendomi: “ma nonno perché sei così ostile al libero esame, in fondo si tratta della Bibbia, della Scrittura Sacra”. “A parte il fatto che le traduzioni che se ne fanno -intervengo io ricordando è ovvio lo zio Tommaso- sono aggiustate di volta in volta per le esigenze della “cappelluccia” che le usa, “avere la Scrittura” non significa nulla, possedere materialmente o filologicamente la Bibbia, non significa niente; la cosa importante è il “senso” della Scrittura che solo la Chiesa Cattolica mantiene costituendone il Magistero, come ricordato nella Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano (il XX ecumenico) De fide catholica (Dz 1788): “Deve considerarsi come vero senso della sacra Scrittura, quello che ha creduto e crede la santa Madre Chiesa, alla quale appartiene giudicare del senso e dell’interpretazione autentica delle sacre Scritture” (le risparmio il latino). Al contrario è proprio Lutero ad insegnare che il senso della Bibbia è quello che appartiene alla coscienza (ma è proprio un mantra!) di ciascun cristiano, quindi la libertà di esame è il rovescio della nostra religione: in Lutero e i protestanti la libertà è al di sopra della verità, le favole e i deliri degli ubriaconi sono al di sopra della retta ragione, del rispetto a Dio e agli uomini.”. “Scomodare lo Spirito Santo volendo farne il propulsore del processo ecumenico descritto nella Lumen Gentium -interviene ancora Caterina- e applicarlo alle recenti vicende di finto e posticcio ecumenismo, mi sembra una forzatura ideologica, poco credibile e soprattutto non aderente alla realtà dei fatti”. Ma a me la cosa puzza di bruciato … così all’improvviso mi viene: “Mimmo, ma la tua amica Martina che ne dice?”. Mimmo assume un’aria mesta e non risponde, ma lo salva in calcio d’angolo Caterina: “… la ragazza ha trovato di meglio, ha incontrato Philip, un irlandese protestante, e ha mollato il povero Mimmo, che ora si lecca le ferite, e tocca a me rincuorarlo …”. Caro direttore, sono rimasto costernato, anche se adesso mi spiego la sollecitudine nel raccogliere notizie, memorizzarle, farne considerazioni e trarne le naturali ed opportune conseguenze. Bene, direttore, il Signore utilizza anche questi mezzi per dirigere e sollecitare i suoi figli alla verità. E non ho detto loro che con la enciclica “Apostolicae curae” del 18 settembre 1896, S.S. Papa Leone XIII – confermando le sentenze dei suoi predecessori – ha solennemente dichiarato che le ordinazioni anglicane sono assolutamente “invalide”, ne segue che i prelati anglicani sono – in quanto anglicani – eretici e scismatici notori, ma non sono – in alcun modo – validamente ordinati: non sono né sacerdoti, né vescovi … questi comuni signori, al massimo possono partecipare ad un ballo in maschera! … Deo gratias! Le mie preghiere sono state esaudite! – … ma le pare che una cieca potesse guidare un … ipovedente, spiritualmente parlando, come Mimmo? La saluto cordialmente … mi stia bene, suo: nonno Basilio e famiglia!

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.