DISCORSO SUL SEGRETO DELLA FRANCO-MASSONERIA (8)

DISCORSO SUL SEGRETO DELLA FRANCO MASSONERIA (8)

DI MONSIGNOR AMAND JOSEPH FAVA

VESCOVO DI GRENOBLE
 

LIBRERIA OUDIN, EDITORE – 1882

PARTE SECONDA.

COSA PENSARE DEL PROGETTO DELLA MASSONERIA DI DISTRUGGERE IL CRISTIANESIMO E SOSTITUIRLO CON IL RAZIONALISMO?

V. – Il progetto della Massoneria è antisociale.

Il lettore che ci segue ha già conosciuto i vari personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella storia massonica. Si è visto che Socino, il padre della setta, si era dedicato allo studio della teologia e che aveva dato alla sua opera un carattere religioso, o piuttosto antireligioso. Egli era davvero un eresiarca. Cromwell, uomo di guerra e di diplomazia, che si dedicò poco allo studio della teologia, non avrebbe dato alla Massoneria questo carattere, se non fosse stato indottrinato dai sociniani, giunti in Inghilterra dalla Polonia. Cromwell è l’ambizioso cospiratore, come lo dipinge Bossuet, il massone di alta scuola che passa dalla teoria alla pratica. – Bossuet, parlando di quest’uomo, evidentemente non conosceva l’opera da lui iniziata in Inghilterra, e di cui Carlo I° era stato la sfortunata vittima, altrimenti avrebbe alzato la voce, e guardando alle conseguenze del socinianesimo di Cromwell, avrebbe, parlando di lui, avvertito i re del destino che la setta riservava loro in futuro; Bossuet avrebbe intravisto Luigi XVI sul patibolo, con la stessa facilità con cui noi da vent’anni prevediamo l’assassinio di imperatori e presidenti di Repubbliche contrarie alla setta massonica. Non possiamo esimerci dal porre qui, ancora una volta, davanti agli occhi del lettore, il ritratto di Cromwell, soprattutto perché è una prova a sostegno di ciò che vogliamo dimostrare, ossia che il progetto della Massoneria è antisociale: « Un uomo incontrato con un’incredibile profondità di mente, un raffinato ipocrita oltre che un abile politico, capace di intraprendere e nascondere tutto, ugualmente attivo e instancabile in pace ed in guerra, che non lasciava nulla alla fortuna che potesse sottrarle con il consiglio e la lungimiranza; ma per il resto così vigile e pronto a tutto, che non perdeva mai le occasioni che essa gli presentava; infine, uno di quegli spiriti inquieti e audaci, che sembrano nati per cambiare il mondo. Quanto è rischioso il destino di tali spiriti, e quanti sono nella storia quelli a cui la loro audacia è stata funesta! Ma cosa non fanno quando a Dio piace usarli? A quest’ultimo fu dato di ingannare il popolo e di prevalere sui re. Infatti, poiché vedeva che in questo infinito miscuglio di sette, che non avevano più regole certe, il piacere di dogmatizzare senza essere rimproverati o costretti da alcuna autorità ecclesiastica o secolare, era il fascino che possedeva gli spiriti, egli seppe così ben conciliarli da formare un corpo formidabile da questo mostruoso assemblaggio. Quando si trova il modo di prendere la moltitudine con l’esca della libertà, essa la segue ciecamente, purché ne senta solo il nome. Questi, occupati dal primo obiettivo che li aveva attratti, andavano avanti, senza accorgersi che stavano andando verso la schiavitù; e il loro sottile conduttore, che, combattendo, dogmatizzando, mescolando mille personaggi diversi, facendo il dottoro ed il profeta, oltre che il soldato ed il capitano, vide di aver incantato il mondo a tal punto da essere guardato da tutta l’armata come un condottiero inviato da Dio per la protezione dell’indipendenza, cominciò a rendersi conto che poteva spingerli ancora oltre. Non vi racconterò il fortunato proseguimento delle sue imprese, né le sue famose vittorie, la cui virtù ne è indegna, né quella lunga tranquillità che ha stupito l’universo. È stato un consiglio di Dio quello di istruire i re a non lasciare la sua Chiesa. Voleva scoprire con un grande esempio tutto ciò che l’eresia può fare; quanto sia naturalmente indisciplinata ed indipendente, quanto sia fatale alla regalità e ad ogni autorità legittima. Inoltre, quando questo grande Dio ha scelto qualcuno per essere lo strumento dei suoi disegni, nulla ferma il suo corso; egli incatena o acceca o doma tutto ciò che sia in grado di opporre resistenza: « Io sono il Signore – dice per bocca di Geremia – ho fatto la terra con uomini e animali e la metto nelle mani di chi voglio. Ed ora io ho voluto sottomettere queste terre a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servo. »  Lo chiama suo servo, anche se è infedele, perché lo ha incaricato di eseguire i suoi decreti: « Ed io comando – continua – che tutte le cose gli siano sottomesse, anche le bestie »: tanto è vero che tutte le cose si piegano e sono flessibili quando Dio comanda. Ma ascoltate il resto di questa profezia: « Io voglio che questi popoli gli obbediscano e che obbediscano a suo figlio, finché non venga il loro tempo ». Vedete, Cristiani, come i tempi siano segnati, come le generazioni siano contate. È Dio a stabilire quanto durerà il sonno e quando il mondo si sveglierà. – Ecco Cromwell, che fa delle varie sette, come Socino, un assembramento mostruoso; prende la moltitudine con l’esca della libertà di coscienza, della libertà a tutti i costi; eppure conduce coloro che lo seguono alla servitù e per il proprio profitto, perché ci sono solo due fini possibili: Dio e se stessi. Ma il massone non agisce mai per Dio. Ecco Cromwell, uno dei padri della Massoneria, autore di quello che Bossuet chiamerà poi Cromwellismo, quando rimprovera a Jurieu, un ministro protestante, di aver predicato questa dottrina sanguinaria, l’eresia di Socino. – Dopo Cromwell, come organizzatore della setta, viene Weishaupt, perché i filosofi francesi dogmatizzavano, Voltaire bestemmiava, Jean-Jacques Rousseau inventava il suo Contratto sociale; ma nessuno di loro formava un corpo di dottrina o un’associazione. Fu lasciato ad Adam Weishaupt il compito di riassumere tutto il passato massonico, secondo il genio tedesco; di completarlo dandogli come anima la dottrina di Spinosa, il panteismo, così altamente onorato da Averroè in poi; e poi di formare una società incaricata di propagare questo sistema, battezzato con il nome di Illuminismo. Ebbene, questo illuminismo tedesco, che ha assorbito la Massoneria per farne una Massoneria illuminata, come abbiamo detto sopra, è antisociale in modo sovrano. Ecco come si riassume: « Non c’è altro Dio che la Natura, che ha prodotto l’uomo. – Come funziona? Weishaupt non dice che questo era riservato a Darwin. – In ogni caso, l’uomo ha ricevuto uguaglianza e libertà dalla natura. L’istituzione della proprietà ha distrutto l’uguaglianza, producendo ricchi e poveri; e l’istituzione dei governi ha distrutto, a sua volta, la libertà. Ora, la proprietà e i governi si basano su leggi religiose e civili. Perciò, per restituire all’uomo la libertà e l’uguaglianza che gli sono proprie, è necessario distruggere ogni religione, ogni governo, non avere né Dio, né padrone, né magistrato, né clero, né esercito, né polizia, né alcuna autorità, in attesa dell’abolizione della proprietà. Religione, governo, proprietà sono, agli occhi del vero massone, tre peccati originali che devono essere cancellati, e sappiamo come. È visibile che essi stanno già scomparendo tra noi. La Religione sta iniziando a scomparire nel suo personale congregazionale e nell’insegnamento. Dio è stato scacciato, e sarà sempre più scacciato dalle scuole, Egli che è il legame sociale per eccellenza, poiché è il Padre della famiglia umana ed il centro naturale di tutta la società. Cristo era già stato bandito, l’Autore divino della società cristiana. Non si sa come e perché i ministri di Dio e di Cristo siano trattenuti, visto che i loro padroni sono stati congedati. Ovviamente aspettiamo, per non fomentare il popolo. Verrà il turno del clero, ed il resto seguirà, fino all’estinzione del Cristianesimo: questo è il progetto e la speranza dei massoni. – Ci si chiede, oggi, cosa possano avere ancora a che fare i Comandamenti di Dio e della Chiesa con noi, essendo stati, Dio e Gesù Cristo, soppressi? I Comandamenti di Dio impongono il rispetto dell’autorità legittima e della proprietà, ma la Massoneria non vuole né autorità, né proprietà, né dipendenza. Quindi sbarazzatevi di tutto questo! Viva la Comune! Ha fatto la sua comparsa nel 1848, con i “partageux”, allievi pratici di Proudhon e di altri socialisti; si è cementata nel 1871, a Parigi; ora bussa alla porta del capitale e dei padroni: solo i sordi non la sentono. Per i comunardi, i magistrati sono una seccatura, ed anche i gendarmi. Pazienza! Prima di abbattere un albero, si scoprono le sue radici, che si tagliano una ad una, e presto l’albero si inclina e cade. Clero, magistratura, esercito: questo sarà il vostro destino … spera la setta. – I nostri lettori ci chiedono perché lo diciamo. Risponderemo loro che Weishaupt ha ben riassunto il suo piano, così come lo abbiamo riportato, e se si vuole lo sviluppo di questo stesso piano da parte del suo autore, eccolo qui: « Tutto ciò che vi abbiamo detto contro i despoti ed i tiranni era solo per portarvi a ciò che abbiamo da dire sul popolo stesso, sulle sue leggi e sulla sua tirannia. Questi governi democratici non sono di natura diversa dagli altri governi. » – « Se ci chiedete come vivranno gli uomini d’ora in poi senza leggi e senza magistrature, senza autorità costituite, riuniti nelle loro città, la risposta è facile. Lasciate le vostre città e i vostri villaggi e bruciate le vostre case. Nella vita patriarcale, gli uomini costruivano città, case e villaggi? Erano uguali e liberi; la terra era loro, era ugualmente di tutti e vivevano ugualmente dappertutto. La loro patria era il mondo, non l’Inghilterra o la Spagna, la Germania o la Francia. Era tutta la terra, non un regno o una repubblica in un angolo della terra. Siate uguali e liberi, e sarete cosmopoliti o cittadini del mondo. Apprezzate l’uguaglianza e la libertà e non temerete di veder bruciate Roma, Vienna, Parigi, Londra, Costantinopoli e quelle città, paesi e villaggi qualunque che chiamate la vostra patria. – Fratello e amico, questo è il grande segreto che abbiamo riservato a questi misteri. » – Nona parte del Codice Illuminato, classe dei grandi misteri: Il Mago e l’Uomo-Re. – Scritti originali di Weishaupt. – Barruel, nelle sue Memorie del giacobinismo, esclamava a questo proposito: « Non è più il momento di dire semplicemente: queste sono le chimere dei sofisti, bisogna dire oggi: queste sono le cospirazioni che si tramano contro la vostra proprietà; le cospirazioni che già vi spiegano tante spoliazioni rivoluzionarie: quella della Chiesa, quella della nobiltà, quella dei nostri mercanti, quella di tutti i ricchi proprietari. – Voglio farlo, sono chimere; ma sono le chimere di Weishaupt… – Quello che Jean-Jacques diceva ai suoi sofisti, il nuovo Spartaco lo dice alle sue legioni illuminate: I frutti sono di tutti, la terra non è di nessuno. Quando è iniziata la proprietà, è scomparsa l’uguaglianza, la libertà; ed è in nome di questa uguaglianza, di questa libertà che egli cospira, che invita i suoi cospiratori a restituire agli uomini la vita patriarcale! Notiamo di sfuggita il significato di queste parole, poste sulla porta o sul frontespizio dei nostri edifici pubblici: Libertà, Uguaglianza, Fraternità. Libertà significa: distruggere ogni autorità; uguaglianza significa: distruggere la proprietà; fraternità: essere nomadi come i patriarchi. – Proudhon ha riassunto tutto e mostrato l’obiettivo quando ha detto: « L’uomo deve essere sovrano nella sua capanna, indipendente da Dio e dagli uomini ». E cosa ne è della famiglia in questo sistema immorale? « La prima età dell’umanità – dice Weishaupt – è l’età della natura selvaggia e grossolana. La famiglia è l’unica società; la fame, la sete, il facile soddisfacimento, un riparo contro i danni delle stagioni, una moglie e, dopo la fatica, il riposo, sono le uniche necessità di questo periodo. In questo stato, l’uomo godeva dei due beni più preziosi: l’uguaglianza e la libertà. Ne ha goduto in tutta la sua pienezza; ne avrebbe goduto per sempre, se avesse voluto seguire il percorso indicatogli dalla natura. In questo primo stato, gli mancavano le comodità della vita, ma non ne era più infelice; non conoscendole, non ne sentiva la privazione. La salute era il suo stato ordinario; il dolore fisico era l’unica causa di malcontento che provava. Felici mortali, che non erano ancora abbastanza illuminati da perdere il riposo dell’anima, da sentire quei grandi motivi delle nostre miserie, quell’amore per il potere e le distinzioni, l’inclinazione alle sensualità, il desiderio dei segni rappresentativi di ogni bene, quei veri peccati originali con tutte le loro conseguenze, l’invidia, l’avarizia, l’intemperanza, la malattia e tutti i tormenti dell’immaginazione ». Questa è la famiglia primitiva, l’ideale di famiglia di Weishaupt. Il divorzio inizierà a riportarci ad esso, rompendo i legami tra i coniugi e quelli tra figli e genitori. « L’autorità del padre cessa con il bisogno dei figli », diceva Jean-Jacques, e Weishaupt: « Il potere paterno cessa con la debolezza del figlio; il padre offenderebbe i suoi figli, se rivendicasse ancora qualche diritto su di loro, dopo quest’epoca ». In previsione delle obiezioni che queste idee assurde avrebbero potuto sollevare, Weishaupt aveva adottato una tattica. Ai suoi confratelli insinuanti o perplessi diceva: « Principii, sempre principii, mai conseguenze ». Vale a dire, premere e insistere sull’uguaglianza e sulla libertà; non lasciare mai che le conseguenze, per quanto disastrose, vi spaventino o vi fermino. L’ateo Condorcet, discepolo di Weishaupt, gridò di conseguenza: « Perisca l’universo, rimanga il principio! » – I massoni hanno da tempo abbandonato il metodo francese, cioè la violenza, nell’applicazione del loro sistema alla Chiesa Cattolica. Hanno preferito adottare il percorso indicato sopra da Ricciardi, che può essere riassunto come segue: Più martiri, più sangue: concessioni e ridicolo. È per ignoranza di questa tattica che alcune persone, altrimenti ben intenzionate, immaginano che la setta si fermerà nella sua marcia contro Cristo e la Chiesa. No, nulla la fermerà se non il fondo dell’abisso in cui sta correndo, nel quale si getterà con quei popoli che sono abbastanza ciechi da radunarsi sotto la sua bandiera e seguirne le crudeli massime di distruzione. Distruzione! è la parola che meglio descrive la Massoneria. – Come la cosiddetta Riforma protestante, madre della setta sociniana, ha sempre e solo saputo protestare contro i dogmi cattolici, negandoli uno dopo l’altro, così la Massoneria, dal punto di vista sociale, sa solo distruggere le istituzioni cristiane: Né il protestantesimo, né la massoneria hanno prodotto qualcosa che abbia un futuro, perché solo la carità cristiana è feconda, mentre l’odio è sterile; e l’eresia è sempre stata e sarà sempre segnata sulla sua fronte con il segno dell’odio; il suo cuore ne sarà sempre pieno. L’ultima parola della Massoneria sociale è Nichilismo, cioè distruzione in tutta la sua pienezza. « L’umanità – dice il nichilismo – avrà intelligenza solo il giorno in cui tutti i suoi membri riuniti si sgozzeranno fino all’ultimo uomo. Allora l’essere umano, re della creazione, non esisterebbe più e satana potrebbe insultare il vero Dio; satana, dice Nostro Signore, che era omicida fin dall’inizio: Homicida erat ab initia. » – Tertulliano chiamava satana la scimmia di Dio: simius Dei. Per caso vorrebbe usare il nichilismo per anticipare la fine del mondo? Lo si potrebbe pensare, vedendo le mille forme ed i mezzi strani, immorali ed innaturali impiegati dai nichilisti per distruggere l’uomo. Lasciamo ad altri il compito di sviluppare queste considerazioni. Anche in questo caso, le devastazioni compiute nelle società dalla setta massonica sono così profonde e numerose che non è possibile descriverle senza dedicarvi interi volumi. Questo triste lavoro è già stato iniziato; speriamo che venga continuato. Sarà vista come una prova della verità cristiana, per absurdum… dall’assurdo, che nasce e trabocca dal socinianesimo massonico.

VI. – La Massoneria è antifrancese.

Essa è antifrancese, perché è anticristiana e anticattolica. In effetti, ciò che ha reso grande e gloriosa la Francia in passato è il suo attaccamento a Gesù Cristo ed alla sua Chiesa. La Nazione francese, come hanno mirabilmente detto illustri scrittori e oratori, è stata chiamata a difendere la Cristianità. Questa vocazione si rivelò quando Clodoveo, ascoltando il racconto delle sofferenze e della morte del nostro divino Salvatore, gridò: « Ah, se fossi stato lì con i miei Franchi! » Così la Francia è stata battezzata dalla Santa Sede e chiamata: la Nazione cristianissima. Questo titolo, che ai suoi occhi e agli occhi di altri popoli era pieno di gloria e degno di invidia, è diventato una rovina per il nostro Paese? La Francia ha servito nobilmente la causa di Cristo e della sua Chiesa attraverso i secoli. I nomi dei nostri Re cristianissimi lo testimoniano e, nonostante le ombre che oscurano la storia della regalità francese, è stato possibile incidere sui loro stendardi queste parole: il Cristo ama i Franchi… e Cristo, che ha amato i Franchi, … ed il Cristo ne ha fatto un grande popolo. Da parte loro, i Pontefici di Roma, senza escludere Pio IX e Leone XIII, si sono sempre compiaciuti nel riconoscere che la Francia aveva ben meritato dalla Chiesa per la sua devozione alla grande causa cristiana. La nostra Nazione, amica della Santa Sede e della sua indipendenza spirituale e temporale, ha anche dato un contributo singolare alla diffusione della Verità cattolica nel mondo, prima con i suoi missionari e poi con le sue conquiste. In passato, infatti, abbiamo saputo colonizzare perché, essendo schiettamente Cattolici, abbiamo saputo dare Dio e la verità ai popoli conquistati; e questi popoli ci hanno amato. Canada e Mauritius, tra gli altri, sono rimasti francesi di cuore e Cattolici, nonostante gli sforzi fatti per estinguere in loro la fede e l’amore per la madrepatria. È impossibile viaggiare per il mondo senza incontrare ricordi gloriosi per la Nazione cristianissima e senza essere convinti che essa abbia ricevuto la nobile missione di difendere Cristo. Essa ha sempre adempiuto a questa missione quando ha avuto dei capi degni di sé. Fino a poco tempo fa, essa non temeva di portare le sue armi fin nel lontano Oriente per proteggere i suoi Missionari; in Europa, riportò Pio IX sul suo trono imperituro; in Oriente, essa si fa un onore di esercitare sui Cattolici il suo secolare protettorato; infine, in Tunisia, si appella al Cattolicesimo per stabilire la sua influenza. La Francia dovrebbe d’ora in poi ripudiare questo passato invece di gloriarsene? Se essa ha il diritto di esserne orgogliosa, perché la Massoneria sta lavorando per scristianizzarla? Se la setta massonica portasse a termine i suoi piani, presto cesseremmo di essere Cattolici e la fonte della nostra grandezza verrebbe prosciugata. Ecco perché diciamo che la Massoneria è antifrancese. Quale sarebbe, secondo essa, la nostra missione nel futuro? Ovviamente, sarebbe quella di propagare l’ateismo e la morale pagana nel mondo. La Massoneria, nel secolo scorso, ha distrutto la Gerarchia cattolica e ha rovesciato gli altari e le Chiese del vero Dio, per intronizzare il razionalismo, come abbiamo detto: il suo scopo è ancora lo stesso, come abbiamo nuovamente dimostrato. Ebbene, una missione del genere è scellerata. Se il nostro sfortunato Paese se ne facesse carico, presto si potrebbe dire che la Francia, caduta nel fango e nel sangue, sarebbe vinta. –La Franco-Massoneria è ancora antifrancese perché lavora per privare i figli del popolo di un’educazione cattolica. Più di una volta abbiamo offerto ai nostri lettori questa considerazione, che è utile ricordare qui in poche parole. Diciamo quindi che il figlio del popolo, grazie agli insegnanti cattolici che ha incontrato finora, congregazionisti o laici devoti, ha ricevuto un’educazione non inferiore a quella dei figli della classe ricca. Dall’età di sette anni, il negro del popolo imparava il Catechismo, che è un mirabile riassunto della Religione; il Sacerdote lo chiamava per istruirlo e confessarlo, cioè per mostrargli il bene da fare ed il male da evitare; a poco a poco il bambino si riformava, e per meritare la felicità di fare la prima Comunione, lavorava per correggere i suoi difetti. Chi non sa quale profonda influenza abbiano avuto sulla maggior parte dei giovani uomini e donne questi quattro o cinque anni dedicati a questa formazione spirituale? È stato detto che « a dieci anni l’uomo è formato ». Grazie alla Religione, il figlio del popolo aveva ricevuto il beneficio di una buona formazione, che le lezioni del Sacerdote continuavano fino all’età di quattordici e quindici anni. In questo modo, a questo punto della sua vita, il bambino era pronto per tutte le carriere, perché era stato educato molto bene. Infatti, se cerchiamo l’origine di molte persone che oggi occupano posizioni elevate nel clero, nella magistratura, nell’esercito e nella marina, nei vari impieghi dell’amministrazione civile, del commercio e dell’industria, ci convinceremo che queste persone provengano per lo più dalle file del popolo. Quante celebrità della scienza o dell’arte devono la loro posizione ad un Sacerdote che li abbia distinti, aiutati e spinti nella loro carriera! Il seminario fu loro aperto e da lì si misero in cammino. In Francia, un giovane, una giovane, educati come abbiamo appena detto, sono quindi adatti a seguire la loro vocazione, qualunque essa sia, per il fatto che il sentimento religioso è stato sviluppato in loro, ed il sentimento religioso, base di ogni vera educazione, di ogni formazione seria, quando esiste in un’anima, la mette in grado di elevarsi a qualsiasi cosa, purché l’istruzione arrivi a completare questo primo lavoro. Siamo convinti che questa constatazione colpirà qualsiasi persona di buon senso che voglia approfondirla, e che questa educazione impartita tra noi ai figli del popolo, soprattutto dalle congregazioni religiose docenti, sarà vista come una fonte di grandezza per la nostra Nazione e, d’altra parte, come una sicura causa della sua decadenza nelle scuole senza Dio. Finora i settari avevano risparmiato la donna nella loro opera di distruzione, ed in genere la giovanetta, in Francia, veniva educata cristianamente. Così che la madre di famiglia, nell’ambito domestico, la maestra laica, nella sua scuola, le monache nei loro conventi, si preoccupavano di imprimere nel cuore della donna il delicato sentimento della modestia, la sua vera corona ed il bene più grande del suo sesso; aggiungiamo noi: la vera gloria della Francia e la sua ultima speranza. – La Massoneria anticristiana e antisociale attacca oggi la donna francese: ragazza, moglie, madre ed insegnante di Religione. E si definiscono anche patrioti! No, sono solo traditori della patria.

VII – Infine, il progetto della Massoneria è antiumanitario ed insensato.

Antiumanitario: Nessuno può negare che il Nostro Signore Gesù Cristo abbia risollevato i poveri, incoraggiato gli sfortunati, resa la sofferenza sopportabile, nobile e meritoria. Si è identificato con l’umanità sofferente, dicendo: « Io sono il povero, io sono l’orfano, io sono il prigioniero, io sono il lebbroso, tutto quello che fate al più piccolo dei miei, lo fate a me ». Da quel momento in poi, i poveri e la povertà, che non sono amabili per natura, sono stati amati in modo soprannaturale, cioè per amore di Gesù Cristo. Ci fu allora una rivoluzione nell’umanità che andò tutta a vantaggio di ciò che portava sulla fronte il carattere della debolezza. Alla vista di Cristo che lava i piedi ai suoi discepoli, i grandi impararono che chi vuole essere il primo deve essere l’ultimo; alla vista di Cristo povero, i ricchi si spogliarono della loro avarizia; alla vista di Gesù operaio, gli artigiani sentirono che il lavoro delle mani non disonora; alla vista del Salvatore attento alla guarigione dei malati, le anime generose lasciarono tutto per dedicarsi alla cura dei fratelli sofferenti e all’alleviamento del loro dolore. – Qui non si tratta di giudizi, ma di fatti storici. La storia della Chiesa Cattolica è sotto gli occhi degli increduli, così come lo è per noi; basta aprirla per convincersi che la dottrina di Gesù Cristo è stata fonte di ogni tipo di bene per l’umanità, e soprattutto per gli sfortunati. Se non vogliono che la storia della Chiesa sia raccontata da se stessa, si rivolgano ad altri, ai suoi nemici, se preferiscono, e si convinceranno che il Dio-Uomo si è mostrato, perché lo è davvero, il Padre dell’umanità sofferente. – Inoltre, è sufficiente avere occhi per vedere questa verità. Quando il viaggiatore passa per le strade di città non ancora atee nella loro amministrazione, può leggere su alcune case le parole incise dai nostri padri: Hôtel-Dieu. È lì che viene accolto l’infelice, in questa casa che Dio ha fondato con la parola efficace di suo Figlio. Il mondo è pieno di queste strutture, alcune modeste, altre sontuose, veri e propri palazzi costruiti per il povero Cristo nella persona dei suoi figli, che Egli chiama divinamente sue membra. – Migliaia di opere sono state scritte per raccontare questi benefici e per dire come la Chiesa si sia sempre dimostrata attenta a coloro che soffrono; altre migliaia di opere sarebbero necessarie per tracciare la devozione del nostro tempo verso la gente comune, così come verso i ricchi, che spesso sono felici delle cure delle nostre religiose. Sì, per usare l’espressione del Vangelo, il mondo sarebbe pieno di libri che dovrebbero essere composti per raccontare tutti i benefici di Gesù Cristo e della sua Chiesa per diciannove secoli. E attualmente la Massoneria calpesta la storia per cancellarne la memoria; cerca di fare notte sul passato cattolico, si prepara a nuove confische e le prelude cacciando dai nostri ospedali le figlie della carità e i religiosi dalle loro case, asili degli infelici, ma anche della scienza e della virtù. – Il capitolo sarebbe infinito se volessimo svilupparlo: il lettore lo completerà da solo.

Insensato. Sì, il progetto della Massoneria è folle, per l’ovvia ragione che toglie all’umanità tutti i beni del Cristianesimo, senza mettere nulla al suo posto. La Massoneria, considerata come eresia sociniana, si presenta a noi sotto il duplice aspetto di negazione e di distruzione. Figlia del protestantesimo – di cui può dire: sono il figlio più illustre e terribile – nega l’autorità infallibile della Chiesa ed il dogma fondamentale del Cristianesimo: la Divinità di Gesù Cristo; inoltre, avendo abbracciato il panteismo, con Spinosa e gli Averroisti che l’hanno portata nelle loro braccia, essa distrugge radicalmente non solo la Rivelazione cristiana, ma anche la Rivelazione primitiva, di cui gli antichi popoli, pur pagani, avevano conservato qualche barlume, che metteva sulle loro labbra questo grido: Dio Mio! Il grido di un’anima naturalmente cristiana, diceva Tertulliano. Ora, i massoni non vogliono più questo grido: bandiscono Dio da ogni dove, per prestare le orecchie a satana che dice loro: dii estis… Siete voi ad essere degli dei… Non è questo insensato? Se vogliono convincersi della loro follia, che vadano a vivere per qualche anno tra un popolo maomettano, il più lontano possibile dall’influenza della civiltà cristiana. Lì impareranno a conoscere la disgrazia di una nazione che non ha ascoltato le parole di Gesù Cristo: « Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri ». Mandatum novum do vobis ut diligatis invicem. Si convinceranno, nei loro rapporti quotidiani con questa società maomettana, come noi ci siamo convinti a Zanzibar ed altrove, che la devozione gratuita, ispirata da Cristo e da lui solo, è assolutamente sconosciuta lì, così come le delicate virtù che sono alla base della nostra civiltà. Quando vedranno le donne, o meglio le donne confinate nel loro serraglio, saranno costretti a confessare che il fondatore del Cristianesimo ha risollevato l’umanità intera, rifacendo la famiglia, dove la donna è tornata ad essere, grazie a Lui, la compagna onorata degli uomini e la vera madre dei loro figli. Che vadano, se preferiscono, dai popoli selvaggi del continente africano. Lì impareranno presto con la loro esperienza, se stabiliranno qualche insediamento, che la terra appartiene a tutti ed i suoi frutti a nessuno, secondo la massima dei socialisti; perché saranno saccheggiati e derubati quando raccoglieranno i frutti del loro lavoro. Questo è ciò che diventa una società, qualunque essa sia, quando non ha avuto la fortuna di ascoltare gli Apostoli di Gesù Cristo. Ci sarebbe, però, qualcosa di ancora peggiore: sarebbe un popolo composto interamente da panteisti, o da massoni. In un popolo del genere, se dovesse aderire al panteismo, non ci sarebbe più un unico principio che possa raggruppare ed unire i suoi membri. Sarebbe la realizzazione delle parole di Machiavelli: « La natura ha creato gli uomini con la facoltà di desiderare tutto e con l’impotenza di ottenere tutto, cosicché, dirigendo i loro desideri verso gli stessi oggetti, sono condannati ad odiarsi l’un l’altro ». Per sfuggire a questa guerra di tutti contro tutti, tutto è permesso e tutti i diritti e i doveri possono essere violati. Ancora una volta, non è insensato tutto questo? Lasciamo al lettore il compito di giudicare, e ci affrettiamo a terminare questo studio con alcune conclusioni.

CONCLUSIONI.

Per concludere, diremo: i nostri timori, le nostre speranze, i nostri propositi.

I. I nostri timori.  

Non riuscirete nel vostro progetto di schiacciare l’Infame, scriveva Federico II, re di Prussia, a Voltaire, finché non potrete disporre del potere. – Per questo temiamo, non per la Chiesa universale che è immortale, ma per le Chiese particolari che non lo sono, che la Massoneria riesca a impadronirsi del potere governativo nelle varie Nazioni; perché, allora, i suoi adepti, elevati da essa alle prime cariche dello Stato, saranno soggetti ai suoi ordini, allo scopo di distruggere il Cristianesimo, dove esso dominerebbe. – Per quanto riguarda la Francia, in questa ipotesi, saremmo condannati a subire la stessa persecuzione dei nostri padri nel 1793, persecuzione che abbiamo descritto sopra, in tutti i suoi principali dettagli ed orrori sacrileghi. – Un altro timore è che la cosiddetta classe dirigente continui a non vedere che la Massoneria stessa gestisce i mille ingranaggi nascosti di cui soffrono profondamente la Religione, l’autorità governativa, la magistratura, l’esercito, il commercio, l’industria e l’intero Paese, nei suoi vari interessi. Oggi è impossibile credere, ragionevolmente, che la Massoneria sia semplicemente una società innocua, che non si occupi né di Religione né di politica, ma solo dei suoi membri, dal punto di vista filantropico. Se, dunque, c’è motivo di combatterla, o almeno di difendersi da essa, è necessario sapere che è veramente ostile al Cristianesimo e che, in breve, vuole la sua completa distruzione, con tutti i mezzi a sua disposizione, i numerosi mezzi che conosciamo e che non è necessario enumerare qui. Temiamo anche che un certo numero di persone, invitate dai Fratelli massoni designati con il nome di Brethren Enroleurs, accettino di entrare nella Massoneria, senza saperlo, come è stato fatto molte volte. Potremmo fornire numerose prove di ciò. Per questo motivo è necessario adottare misure per evitare questo pericolo, soprattutto per i giovani senza esperienza di uomini e cose. – Infine, temiamo che gli stessi massoni continueranno a camminare per la loro strada, ingannandosi a vicenda: i ricchi usando i lavoratori, e i lavoratori facendosi fuorviare dalle loro guide. Infatti, tra i massoni ci sono due classi: i dotti e gli analfabeti; tra questi ultimi ho nominato, in generale, gli operai.  Ora, i letterati, che sono per la maggior parte proprietari, formano quella che potremmo facilmente definire una corrente che batterà contro le mura della Chiesa, per rovesciarla. A questo scopo, i massoni alfabetizzati usano, e intendono usare in futuro, gli operai, per aiutarli nella loro opera di distruzione religiosa. Gli operai, da parte loro, formano un’altra corrente che colpirà, con non minore violenza, la proprietà e la cassaforte. I letterati si sbagliano se credono che, dopo aver distrutto la Chiesa, la magistratura e l’esercito, i baluardi della proprietà, riusciranno ad arginare poi la marea popolare. Nonostante tutte le loro avances e concessioni, saranno avvolti e trascinati nell’abisso dal torrente. Così i ricchi muratori avranno preparato follemente la loro rovina e gli operai avranno ucciso la gallina dalle uova d’oro, cioè la proprietà ed il capitale, senza i quali il commercio e l’industria possono solo vegetare e morire. Invano i socialisti contano sulla Repubblica, o meglio sulla Comune europea, un progetto irrealizzabile. Se un giorno si realizzasse, il giorno dopo sarebbe dissipato dall’insaziabile appetito di tutti. Chiunque voi siate, massoni letterati o illetterati, non dimenticate che esiste, vostro malgrado, in questo mondo, una legge provvidenziale chiamata legge del taglione, e che sarete trattati così come avete trattato Dio, che è un Padre, e la Chiesa Cattolica, che è una Madre. Se la Massoneria colpirà fino all’estremità della terra il massone che la tradisce, ricordate che anche Dio è potente, e la sua infinita giustizia esige che ogni colpa, per quanto lieve, riceva la sua punizione. Voi non vi sfuggirete.

II. – Le nostre speranze.

Speriamo che le parole dei Sommi Pontefici, fedeli custodi della verità, siano ascoltate in futuro meglio che in passato. L’esperienza, cioè le disgrazie di cui la setta è autrice e noi le vittime, comincia a dimostrarci che i Papi hanno sempre avuto ragione nel condannare e scomunicare i massoni. Ci auguriamo che i padri, così come le madri, i tutori e le altre persone incaricate di guidare i fanciulli, comprendano la necessità dell’istruzione cristiana per l’educazione dei giovani e chiedano a tutti i costi che venga impartita loro. In questo si comporteranno da Cristiani e da veri patrioti, perché i giovani cresciuti senza principi religiosi, per capriccio della Massoneria, sarebbero buoni solo per formare in dieci anni un esercito di atei, adatto a mettere il mondo sottosopra e degno di marciare, un giorno, sotto la bandiera dell’Anticristo. Ci auguriamo che tutti gli uomini che sanno maneggiare la parola o la penna si convincano sempre più che la parola è un seme che produce fatalmente secondo la sua natura, e che diffondano la buona parola ovunque vadano, ispirandosi alle opere di San Tommaso d’Aquino, così ben adattate alle necessità del nostro tempo, e così giudiziosamente raccomandate dal Pontefice Leone XIII. Speriamo anche che le persone zelanti, capaci di rimediare da sole alla mancanza di istruzione religiosa negli adulti e nei bambini, vogliano diventare apostoli di Gesù Cristo con tutti i mezzi che la carità suggerirà loro. – Speriamo che le anime rette ed i cuori valorosi si allontanino dalla Massoneria studiando la sua dottrina. Perché allora sarà facile per loro vedere che Fausto Socino, il suo autore, si è lasciato andare alla voluttà, come Maometto; all’orgoglio della ragione, come Lutero; al disordine sociale, come tutti i peggiori cospiratori, che erano suoi figli.  Speriamo, infine, che Dio ascolti le preghiere dei suoi figli, e che dopo aver permesso alla Massoneria, soprattutto dopo la morte di Gregorio XVI, avvenuta nel 1846, di lavorare per l’unificazione e di abusare della libertà umana per combattere la Chiesa Cattolica, permetta anche una nuova effusione del suo Spirito sulla terra, per rinnovare il volto della Chiesa, e per procurare a Gesù Cristo un trionfo che risponda ai lunghi anni di sofferenza vissuti da Pio IX e Leone XIII. Che il Cielo conceda che gli elementi di unità materiale, intellettuale e morale, accumulati nel mondo per cinquant’anni dalla scienza, dalla fortuna e dall’attività umana, dalla stessa fede e dall’incredulità, servano presto a stabilire tra gli uomini l’unità di credo, attraverso Gesù Cristo Nostro Signore e la Sua infallibile Chiesa.

III. – Le nostre risoluzioni.

Pio IX diceva: « Abbiate un cuore di madre per gli erranti e colpite duramente l’errore ». – Ci ripromettiamo di obbedire a questo consiglio, sia nei confronti dei massoni che della loro dottrina. Invitiamo i nostri fratelli ad ascoltare anche le parole del Santo Pontefice.  Li invitiamo anche, poiché il futuro della Chiesa di Francia e della Francia stessa dipende dall’insegnamento, a rivolgere tutta la loro attenzione, tutta la loro devozione, tutte le loro risorse, a questo lato. Chiediamo loro di riflettere e di guardare attentamente dentro e fuori di sé, per vedere fino a che punto le massime pagane abbiano prevalso su quelle cristiane, il razionalismo massonico sull’autorità della Chiesa, l’indipendenza sociniana sull’obbedienza cristiana, i costumi voluttuosi dell’errore sulla mortificazione praticata e comandata da Gesù Cristo; in una parola, il paganesimo sul Cristianesimo. – Li preghiamo di credere fermamente che la Massoneria voglia distruggere tutto il Cristianesimo, tutta la rivelazione religiosa, a vantaggio del razionalismo e del panteismo, e che se, per calcolo, demolisce l’edificio della fede pezzo per pezzo, nulla la fermerà nella sua opera satanica. Di conseguenza, bisogna capire che le concessioni devono essere rifiutate, se possibile. E cosa potrebbe fare la maggioranza di un popolo, se sapesse cosa vuole, contro un’eresia servita da una minoranza che ha solo appetiti, senza convinzioni né ideali? Guai a noi se le nostre Chiese saranno un giorno sostituite dalle scuole che si stanno costruendo per essere degne di diventare le trottole della scienza!  Una volta fu detto a un principe esiliato: I tuoi amici ti aspettano in patria: cosa devono fare per spianarti la strada? – Che si santifichino, rispose l’esule.  – Il nostro Principe cristiano è Gesù Cristo, esiliato dalle nostre leggi, dalle nostre scuole, dalle nostre famiglie, da molte anime che gli appartengono per il Battesimo. A coloro che lo adorano dicendo: Adveniat regnum tuum, rispondiamo anche: Santificatevi! Sì, santifichiamoci tornando Cristiani e smettendo di essere pagani. Allora il Maestro divino si degnerà di servirsi ancora una volta della Francia per realizzare i suoi piani di carità misericordiosa nel mondo. Santifichiamoci sottomettendoci senza riserve al Magistero infallibile della Chiesa, per guarire dal liberalismo o razionalismo massonico che ha invaso tutto, e Dio ci conserverà il prezioso dono della fede. Affrettiamoci a santificarci perché il Signore ponga fine alla persecuzione religiosa di cui soffriamo, e perché converta anche i nostri fratelli traviati che, in odio a Gesù Cristo, vogliono tenere un congresso massonico a Roma quest’anno, davanti al Suo Vicario, ed un altro, l’anno prossimo, a Gerusalemme davanti al Calvario, dove l’Agnello divino è stato immolato per la nostra salvezza, sotto gli occhi di Sua Madre, che è diventata nostra Madre… Che venga il regno di Gesù Cristo, più brillante che mai!

AGGIORNAMENTI AL 2023

(N. d. R.)

Il libro di monsignor Fava, edito circa un secolo e mezzo orsono, è di un’attualità stupefacente: le idee gnostico-panteiste del Socino, fatte proprie dalla Massoneria, sono le idee oggi in voga in ogni angolo della terra, idee che hanno già trasformato l’umanità in una mandria di schiavi asserviti agli interessi di pochi adoratori di satana, loro padre e loro dirigente. Le logge si sono allargate costituendo istituzioni mondialiste, o, come si dice oggi, globaliste, covo delle razze di vipere che stanno avvelenando tutta la società totalmente paganizzata. Le idee e le finalità sono sempre le stesse, cioè la distruzione della Chiesa Cattolica – si fieri potest -, la negazione della divinità di Cristo e la cancellazione del Cristianesimo non solo dalle attività e dalle istituzioni umane, ma finanche dal cuore e dalla mente degli uomini ingannati e storditi da droghe spacciate per medicine e vaccini, veleni, sistemi filosofici più o meno strampalati o francamente assurdi. Dopo aver infiltrato ed asservite tutte le Nazioni del mondo in ogni Continente, sono state create aree geografiche sempre più ampie gestite da supergoverni continentali, da banche mondiali, da organizzazioni finto-sanitarie che tutelano interessi particolari a discapito delle masse ignare ed inebetite … E la Chiesa, vi chiederete forse, come ha reagito? La Chiesa è stata eclissata, come profetizzato dalla Vergine Maria a La Salette (1846), sostituita da una superloggia che ne ha conservato le strutture visibili svuotandole di ogni contenuto dottrinale e spirituale fino a ridurla ad una larva, ad una conchiglia, ad un carapace vuoto e senza la vita di grazia. Il Nubius aveva purtroppo visto giusto, e così, corrompendo gli uomini della Chiesa, la Massoneria si è insediata prima nelle varie congregazioni ed ordini religiosi, puntando primariamente ai Gesuiti, da sempre nel mirino dei “figli della vedova”, ed infine nei templi sacri, compresi i palazzi vaticani, fino ad espugnare apparentemente, usurpandolo, il soglio di S. Pietro, ove ha posto, dal 28 ottobre del 1958 ed in successione, uomini iniziati, cresciuti alla sua ombra ed indottrinati a rendere scaltramente ed in lenta inarrestabile progressione i servizi richiesti dalle “cupole” per traghettare tutte le religioni – anche se in realtà l’unica che si vuole cancellare è la Cattolica – in un organismo religioso unico mondiale, ecumenico-indifferentista, che sarà presieduto dall’anticristo o da un suo stretto “collaboratore”. E allora, la Chiesa è distrutta, il Papa trasformato in anticristo? Dio ed il suo Cristo sconfitti per sempre? … et irridebit eos Deus … No, no, cari lettori, le porte dell’inferno non prevarranno giammai, come Nostro Signore Gesù Cristo ha promesso ai suoi Apostoli ed ai suoi fedeli, la Chiesa esiste, portata dallo Spirito nel deserto, come meravigliosamente descritto nel capitolo XII dell’Apocalisse; essa è nel “deserto”, o se preferite nel sepolcro, come Cristo, suo Sposo, e Capo del Corpo mistico che, una volto sepolto e dichiarato morto risorgerà meraviglioso, raggiante, inaspettato dai malvagi inorriditi adepti servi di lucifero intruppati sotto lo stendardo dell’anticristo, che saranno bruciati dal soffio del Cristo e scaraventati nello stagno di fuoco preparato per le bestie – generate da Socino, Cromwell, Weitshaup, Voltaire, etc. -, per lo pseudoprofeta e per il dragone infernale. Tutto è già scritto da millenni, non ci sono altre ipotesi o previsioni umane da avanzare. Cristo vive in eterno, Cristo vince, Cristo impera nel suo regno – la Gerusalemme celeste – che Dio, il Dio Padre della SS. Trinità, l’unico, il solo Onnipotente, gli ha consegnato, dopo aver posto i suoi nemici a sgabello dei suoi piedi e raccolti nel suo Tempio santo tutti coloro che lo hanno amato, conosciuto e servito. Gloria a Dio nei secoli dei secoli!

DISCORSO SUL SEGRETO DELLA FRANCO-MASSONERIA (1)

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.