LO SCUDO DELLA FEDE (209)

LO SCUDO DELLA FEDE (209)

LA VERITÀ CATTOLICA (VII)

Mons. ANTONIO MARIA BELASIO

Torino, Tip. E libr. Sales. 1878

ISTRUZIONE VII

Il Magnetismo e lo Spiritismo

Forse noi ci lasciammo nella passata Dottrina alquanto impauriti dal sapere come i demoni ci girano sempre d’intorno per cogliere l’occasione di perderci: ma dobbiamo pigliare coraggio dal sapere eziandio che Gesù Salvator nostro batté e vinse già il demonio, il satana che vuol dir l’avversario, e cacciatolo al suo regno, lo tien incatenato. Sicché egli è come un lupo, dice s. Agostino, che può digrignare i denti, ululare di rabbia; ma non può mordere, se non si tocca; stimola gli uomini al mal fare; ma se gli uomini non si avvicinano, se non fanno a confidenza con lui, non li può perdere. Gli è per questo che cercò d’avvicinarsi ad essi, studiando sempre i modi più lusinghieri con cui potesse loro piacere, e mettendosi al coperto sotto una o l’altra forma: perché, se si facesse conoscere nella sua orridezza, farebbe spavento a tutti. Egli già attirò gli uomini guasti ad adorarlo per Dio sotto il nome di Giove, marito infedele, imbestiato nei vizi; ai buon temponi si fece adorar per dio Bacco bevone; per Venere agli invischiati nelle più indegne corruttele; ai guerrieri per Marte demonio istigatore alle guerre; come poi affettava saviezza e moderazione coi filosofanti a Delfo. Insomma, è sempre il serpente che sa penetrare dovunque serpeggia, e fin in mezzo ai fiori, addattandosi ai gusti delle passioni di tutti. Non è qui da far meraviglia, che questi uomini dei poveri nostri tempi, che di Dio non vogliono neppur sentir a parlare; ma che son tutti nelle materiali cose, ai quali vapore, calorico, elettricità, magnete adoperati nelle loro macchine debbano valer per tutto, sieno dal diavolo pigliati pel loro verso. Così fingendo di esser egli un fluido, o mettendosi dentro davvero appunto in un fluido, o vapore sottilissimo, od elettricità, o magnete, o chi sa che cosa; e li invasare tavole mobili, e poi persone, scorrere dall’una all’altra come l’elettricità, attirare gli oggetti come la calamita. Poi per farsi cercare fa il buffone e matterello nelle brigate allegre, suggerisce rimedi a chi li cerca con ansietà, e talvolta sa fingersi anche di esser un’anima buona di parente, amico morto, venuta dall’altro mondo per dare buoni suggerimenti. A chi vi ama da padre, tocca avvisarvi: e perciò io intendo appunto quest’oggi di mettervi in guardia contro le gherminelle dei diavoli col mostrarvi, raccontandovi ciò che avviene, come in certi fatti, come in certo qual magnetismo in voga ora vi lavori dentro il diavolo; come tal magnetismo si confonda collo spiritismo. Quindi vi darò le regole per farvi conoscere, quando in certe operazioni che si dicono magnetiche vi deve lavorare dentro il diavolo; e come ve ne dovete guardare. Vi pregherei di ripetermi di che cosa vi voglio trattare: (si fan ripetere).« Che io piglio a dimostrarvi che in certo magnetismo, come è in voga, vi lavori dentro il diavolo, e che quindi tal magnetismo si confonde collo spiritismo: e vi ho da dar le regole per conoscere l’opera del diavolo per dovervene guardare. » – Oh Gesù nostro, in questi giorni, Voi lo vedete che satanasso da Voi scacciato dal suo regno, cerca di ritornarvi coi mali spiriti suoi compagni in questa società che ormai del tutto Vi abbandona: deh per la vostra misericordia, con cui avete cercato Voi gli uomini che non vi cercavano, salvate ancora questi, che vi abbandonano. Maria SS., da madre correte appresso ai figliuoli, che i cattivi spiriti tentano di menare a perdersi. – Qui sul principio debbo avvisarvi, che, quando racconto certi fatti avvenuti, ché non sono però da credersi come cose di fede; perciò io ve li racconto per quel che valgono, per mettervi in guardia dai demoni che vi posson ingannare; perché è poi proprio certo che ingannano pur troppo. Intanto per fervi conoscere come vanno le cose, vi spiegherò in prima che cosa s’intenda di dire colle parole magnetismo e spiritismo. Così dal sapere che cosa sieno, potrete conoscere che certo tal magnetismo, come per lo più si pratica, viene a terminare nello spiritismo, e si confonde con esso. – Intendono î moderni per magnetismo un certo fluido, più che vapore finissimo, e una forza simile alla forza del magnete che (dicono) si diffonde per tutti i nervi del nostro corpo, e che anche circonda le nostre persone e le involge dentro come una piccola atmosfera, Questo fluido, pretendono, che si possa profondere e far penetrare in un’altra persona con certi atti, e poì fino colla forza sola della volontà. Sicché con questo mezzo si possa, come fanno veramente, addormentare una persona che vi acconsenta. Fattala addormentare, con Lei parlano, trattano, si fanno intendere, anche colla sola volontà, senza né parola, né segno esterno. Quella persona allora legge nei secreti pensieri, conosce cose anche assai lontane; interrogata dà risposte di cose, che non sapeva prima. Poi anche con tal magnetismo certe persone si mettono in comunicazione con oggetti materiali, insensibili; di modo che fanno muovere tavole e mobili a volontà, e li interrogano; e questi danno segni di rispondere, sicché si mettono in certo qual modo a conversare con loro. Se si fa tutto questo, s’intende qui subito, come il magnetismo va a terminare e si confonde collo spiritismo, colla quale parola si intende l’arte di comunicare e trattar cogli spiriti, e farsi manifestare da loro le più occulte cose. Abbiamo detto che s’intende subito che un tal magnetismo si confonde collo spiritismo. Perché é impossibile che le tavole, e le altre cose materiali possano aver dentro di loro la forza di conoscere, possano avere la volontà, e manifestare cose segrete; se non vi fosse dentro uno spirito intelligente. Ora che sapete che cosa s’intende per magnetismo e spiritismo, vi racconterò come si è trovata la maniera di comunicare cogli spiriti per mezzo di un tal magnetismo. Così vi sarà dato da giudicare che quel magnetismo si va a confondere collo spiritismo. Un certo Mesmer medico fu il primo che cominciò a praticare questo magnetismo alla moderna, che appunto dal suo nome si chiama mesmerismo. Sulle prime egli cominciò a mettere degli ammalati in una tinozza, e li faceva comunicare tra loro con alcune spranghe di ferro: ed egli si metteva in comunicazione con essi toccandoli con una bacchetta. Fin qui, voi direte, non c’entrerebbe spirito dentro; perché anche coi fili del telegrafo si comunica con altre persone in luoghi lontani. Se si fosse fermata la cosa quì; via là….. Ma il suo discepolo Puységur abbandonò la tinozza, le spranghe e la bacchetta: e col girar solo colle mani sulle persone, le faceva a suo volere addormentare, Poi lì subito addormentate, parlavano da dottori, più sapienti dei medici stessi….. Ehm….. qui già vi deve essere qualche cosa di più che il fluido elettrico che scorre pei fili! Lo capite bene anche voi?….. Ma vi ho da dire di più. Subito dopo un certo Furia, lasciato anch’esso tinozza, spranghe e bacchetta, e senza neppur far ,più quei giri colle sue mani sopra le persone, sol colla voce comandava che si addormentassero le persone che acconsentivano di essere magnetizzate; ed esse si addormentavan davvero e diventavano sonnambule, vedevano senza aprir gli occhi, conoscevano le cose oscure; sicché si chiamarono chiaro-veggenti. – Ma voi mi direte « sono poi proprio veri questi fatti, che si raccontano? ?….. — SI, lo possiamo credere, o cari, lo dicon mille testimoni, ai quali non si può negare credenza; perché vi sono dei dotti e prudenti da non lasciarsi ingannare; e perché lo prova l’esperienza di milioni, è tutto dire, proprio milioni che ne fanno pur troppo la prova. Pensate qui adunque, che si cominciò a pretendere di trasfondere una specie di fluido, che dissero magnetismo, per mezzo di spranghe di ferro: poi sì fece addormentare e diventar sonnambule e chiaroveggenti le persone, solamente col girarvi d’intorno colle mani: poi colla sola volontà si comandò, che diventassero addormentate, sonnambule e chiaroveggenti; e le persone magnetizzate ecco che diventavano tali. Oh! voi mi direte che qui ci deve essere il diavolo entro. Aspettate che si trovarono altri modi da comunicar cogli spiriti. – L’anno 1848 in America le damigelle Fox di Rochester facendo scricciolare le dita, sentono in camera ripetersi quel rumore. Ripetono esse, e ne hanno nuovi rumori in risposta ancora. Accorrono i curiosi, si ripetono le prove e sì sentono sempre rispondere a colpi. « Vi è dunque qualcheduno che risponde, » si disse. Presto presto si misero in comunicazione con quegli esseri incogniti che si chiamarono Spiriti battitori. Questa pratica passò dall’America in Francia in Italia e gira l’Europa. Si trova poi che gli spiriti rispondono nelle tavole più presto che negli altri oggetti: e si adoprarono a tal uopo le tavole. Ma guardate un po’… fino ai tempi di Tertulliano si diceva che le tavole rispondevano a chi le interrogasse per mezzo dei demoni: Per quos dæmones mensæ divinare consueverunt!Noi vorremmo osservare due cose, la prima chele tavole sono di legno, la seconda che le tavole servonodi mensa. E chi sa il perché il diavolo comunichipiù volentieri cogli uomini per mezzo delle tavole dilegno, in forma di mense? che sia forse perché egli,che vinse col frutto del legno dovette esser vinto sullacroce di legno — in ligno vincebat in ligno quoque vinceretur? E perché sulla mensa del SS. Altaregli uomini comunicano con Dio Salvator benedetto?Il fatto è che le tavole si mossero col sol toccarle.S’ebbero giri giri di tavole in tutti i versi; battevancolpi coi loro piedi al comando: non si tardò a conoscereinsomma che dentro quelle tavole vi era untal che intendeva: perché le tavole volgeansi adestra ed a sinistra, si drizzavano, se comandavasi,su uno dei piedi, e si entrava in conversazione conquel tale là dentro. Il che facevasi mediante unnumero di colpi fissati; un colpo, per esempio, volevadir no, e due colpi, sì. Così si ebbero le tavoleparlanti.Si trovò poi che mettendo sulla tavola un lapis, illapis scriveva; e si conobbe di più ancora che certepersone comunicavano più presto e più decisamentecon quegli spiriti intelligenti. Così questi tali diventaronoi veri mediatori tra gli spiriti e chi volevacomunicar con loro. Furono quindi chiamati mediums;i quali possono eccitar movimenti, ed avere rispostea volontà. -Da tutto questo voi ben intendete come in talmodo magnetizzando si può dire che si tratta cogli spiriti: perché una tavola morta non può dar risposte precise a chi l’interroga, né scrivere colle matite, né far disegni, né dire cose da diavoli, e poi ancora rivelare i più nascosti segreti, predicare dottrine filosofiche, e mostrare cognizioni profonde di medicina! Ma poi via si lasciò più decisamente conoscere, che vi covava dentro di loro il diavolo; perché istigavano a far cose le più empie, le più oscene e le più malvagie! Noi crediamo dunque che nel magnetismo così esercitato vi sia il diavolo che lavori dentro e che siano i mali spiriti che invasano i mobili e fan riddone; piuttosto che credere che le tavole e gli altri mobili sian capaci, di scrivere, ragionare, fare da dottori e da filosofi: e che abbiano la volontà e la forza di tentare le persone a far del male. Si può adunque conchiudere, che con tal magnetismo si viene a trattar cogli spiriti: e siccome lo vieta la Chiesa, volerlo fare a dispetto del suo avviso, è un comunicare cogli spiriti cattivi, cioè coi demoni. – Qui io poi a quelli che ancora fossero increduli farò sentire come lo dicon chiaro uomini più increduli di loro. Potet era razionalista; e quindi tutt’altro che credere ai diavoli, negava tutti i misteri della Religione cattolica. Si mise a magnetizzare e poi restando istruito bene dall’esperienza, scrisse un libro per dimostrare che nel magnetismo vi interviene una forza occulta: perché egli si sentiva mettere in comunicazione « con una potenza ignota » e dice che finalmente il patto era consumato!» Oh oh, voi mi direte, ma proprio il patto col diavolo?….. Io per me ve lo lascio dire da lui che vi dice chiaro « che ha trovata la vera magia »…. Così dunque potete conchiudere voi che egli era come mago in comunicazione col diavolo. – Arago ride dell’Accademia di Francia che dubitava, e dice: che un medico adesso, un fisico, anzi un semplice curioso per mezzo del sonnambulismo magnetico, può entrare in un mondo interamente nuovo, il mondo degli spiriti che (dice egli), non aveva mai sospettato che vi fosse. Poverino era un incredulo! Ma i diavoli si hanno fatto capire che gli eran d’intorno! Dumas razionalista incredulo (che poi alla morte domandò perdono ai piedi del Crocifisso e volle morir Cattolico) anch’egli confessa che fin nei primi esperimenti, quando cominciò a magnetizzare si trovò investito da una potenza che non aveva in prima, dalla potenza di far meraviglie prodigiose; e (nel volume XIII, delle sue memorie) dice: che egli dominava una povera giovane; che la teneva incantata e come legata con una catena di ferro, l’obbligava fino a slanciarsi in furore. Combilot e Deleuze, che lasciarono libri di molto studio sul magnetismo, dicono che « in tanti fatti vi intervengono gli spiriti ». Tristan (sentite se non é da star in guardia dal magnetismo!) dice, che egli magnetizzò lo tavole in presenza di tanti testimoni, e che mentre le tavole trabalzavano, gli spiriti gli dicevano « impegnati con noi ». Sauley membro dell’Istituto di Francia insieme con suo figlio dotto egli pure, per conoscere bene il magnetismo su cui studiavano, tentarono lunghe esperienze e si impegnarono in conversazione cogli spiriti e confessa che gli spiriti lo istigavano a fare azioni cattive. Il signor Saulcy ne fu spaventato e si è convertito. Il dotto Merville racconta d’un barone che andato a far l’esperienza del magnetismo entrò in questo terribile conversazione col diavolo. Il barone gli domandò « soffri tu?» e lo spirito rispose « crudelmente sempre! » Eh: domanda tu perdono a Dio » e lo spirito « è impossibile che mi perdoni » « E perché? » « perché  io non voglio! » Desideri d’esser distrutto » « No; perché non potrei odiare Dio. » « Sei contento di vivere? « No; perché debbo a Dio la mia esistenza » « Odii tu dunque? » « Sì il mio nome è odio: odio, tutto fino me stesso! » Non è questo un parlar da demonio d’Inferno il quale fu chiamato da santa Teresa « l’infelice che mai non ama! » ? Swedemborg naturalista, l’anno 1748 si mise in comunicazione cogli spiriti, e fondò la sua chiesa cristiana spiritista, che si diffuse in Isvezia ed in America. Cahagnet grande magnetizzatore la introdusse in Francia. Egli diceva di essere inspirato dall’anima di Swedemborg a fondare una società magnetica, in cui gli ammessi comunicavano direttamente cogli spiriti e specialmente colle anime dei trapassati. Questo Cahagnet scrisse molte opere sul magnetismo: diceva che le anime dei trapassati insegnavano agli adepti le scienze, le arti, la religione e la morale; quando però fossero in istato di sonnambulismo magnetico. Furono poi tanti gli associati, che nell’anno 1844 vi erano in America 44 congreghe di svedemburghesi, e a ciascuna congrega erano scritti molti seguaci. Osserviamo qui che specialmente i paesi protestanti l’Inghilterra, per esempio, la Svezia, l’America del Nord abbondano assai più di spiritisti che i paesi cattolici. Forse è perché nel protestantesimo col razionalismo, poi collo spiritismo, finalmente col negare la creazione, l’anima e Dio si fa l’ultima terribil lotta tra il bene e il male, come l’Apostolo Paolo predisse a Timoteo. (1. 4, 1.). Dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni uomini abbandoneranno la fede attendendo agli spiriti di errore, alle dottrine dei demoni, i quali uomini parlano la menzogna sotto il velo dell’ipocrisia. Intanto osserviamo che in America nei soli Stati Uniti i soli Mediums oltrepassarono i quaranta mila. Questi Mediums chi sa con quante migliaia di persone comunicavano! Questi Mediums poi si dividono in quattro ordini: cioè gli audienti, che odono gli spiriti e parlano con loro: i veggenti, che li vedono, dicono, in forma aerea e vaporosa; gli scriventi, che scrivono sotto l’impulso irresistibile degli spiriti: gl’interpreti, che si sono formato un linguaggio: convenzionale da intendersi cogli spiriti a vari colpi come col loro alfabeto. Abbiamo migliaia di testimoni che anche in atti pubblici notarili dichiarano per vere le comunicazioni cogli spiriti: abbiamo medici, dotti uomini e celebri che per molti anni le negarono come favolose, come per esempio Kostan, Georget e molti altri, che erano increduli; e poi ne difesero la verità. dopo d’averla provata colla evidenza dei fatti. Abbiamo tanti giornali stampati in ogni lingua per raccontare i fatti e le reazioni degli spiriti; abbiamo tante disgrazie da piangere, e basta dire che nel solo ospedale di Lione si trovano duplicati i casi di pazzia per l’influenza, per la dottrina spiritistica; abbiamo divorzi, inimicizie, vendette, e colle pazzie, frequenti suicidi: tanto che in America il fior della cittadinanza fece un indirizzo alla camera supplicando i deputati della patria ad impoedire questi disordini troppo funesti, cagionati dal magnetismo-spiritismo, (Vedasi il già citato bel libretto del Magnetismo animale e dello Spiritismo per un dottore di medicina e chirurgia torinese. Torino, Tip. dell’Oratorio di S. Francesco 1871). Udite finalmente Beautain vicario generale già medico, avvocato e buon teologo; sicché par che abbia ben diritto di farsi ascoltare. Dice egli che nel magnetismo e nelle cose magnetizzate vide tali fenomeni, e fatti da non doverne dubitare più mai, che non vi entrino gli spiriti. « Vidi – egli dice – fenomeni di pensiero, d’intelligenza, di volontà. dì libertà. » Ora pensare, intendere, e aver volontà libera non possono farlo che gli spiriti: dunque degli oggetti magnetizzati come nel magnetismo quale si è studiato, vi intervengono gli spiriti. –  Mi pare così di avervi dimostrato, e se lo dimostrai chiaramente da esserne persuasi, fate in grazia di ripeterlo con me (si fan ripetere) « che il magnetismo messo in pratica in tal modo si confonde collo Spiritismo, il che vuol dire che in esso sì tratta coi demoni. »Vi ho promesso in secondo luogo di darvi le regole per conoscere, se in certe operazioni, se in certi fatti, che si dicono ottenuti col magnetismo, vi sia dentro l’operazione dei demoni. Ben però prima vorrei osservarvi: 1. che molte cose meravigliose e sorprendenti si fanno dagli ingannatori, ciarlatani che fingono magnetizzare, ma ingannano la buona gente colle lor furberie: 2. e che molte cose straordinarie si fanno poi per le forze naturali esaltate o esercitate fortemente; 3. però finalmente molte cose, lo si deve dire senza esitare, si fanno per operazioni del diavolo. – Vi ho detto in prima che molte cose si fanno dagli ingannatori e ciarlatani che cercano di togliervi denari. Però qui non intendo di parlare dei semplici bagatteglieri, operatori di prestigi che coi loro bussolotti e colle loro astuzie sorprendono e divertono il popoletto; ma ben vi debbo mettere in guardia da certi che si vendono per magnetizzatori e vi presentonocerte persone per lo più donne scaltre, che si chiamano sonnambule e che fanno mostra d’addormentarsi al lor comando. Queste fingono vedere cogli occhi bendati e chiusi; danno risposte agli allocchi che lor ne domandano. Questi finti magnetizzanticon lungo esercizio fecero le loro intelligenze con queste bugiarde, finte magnetizzate. Hanno i lor segni di convenzione. Questi gabba-mondi coi loro modi d’interrogare mettono in bocca a quelle scaltre, le risposte. Fino coi più piccoli rumori, collo stroppicciare dei piedi, pur anche col respiro fanno lor intendere ciò che debbono dire. Udite fatto che vi divertirà (quale lo racconta un Giornal di medicina a Torino). Un cotale di questi ingannatori colle sue dette sonnambule e chiaro-veggenti magnetizzate eccitava l’ammirazione dei curiosi e sapeva ingannare, anche i dotti così per benino, che ingannò fin l’Accademia di Francia. (Andate là fidatevi degli accademici, quasi fossero la sapienza incarnata; mentre ne bevono delle grosse!). Quando un medico (di paesetto, perché il buon senso non è privativa dei dotti dell’Università e delle Accademie) s’accorse che egli moveva sottilissimi fili, per comunicare con esse. Allora il medico gli prese la macchinetta, e diede tale una buona scossa alle sonnambule, che trabalzando misero uno strido, e scapparon via. Poi le spaventate, arrabiate anch’esse, scopersero le ciurmerie dell’ingannatore, che se la dovette svignare. Questi ciurmadori adunque magnetizzano veramente; ma magnetizzano ai grulloni le borse, da cui cavano i denari. Egli è così: questa gente del mondo vuol essere ingannata; ma paga poi sempre essa le spese agli ingannatori.In secondo luogo, per porvi in avvertenza a non credere subito che vi siano operazioni, diaboliche, vi ho da osservare che molti fatti sono operati dalle forze naturali, o vivamente esaltate, o fortemente esercitate in modo straordinario. Già qui non intendo parlarvi di certe persone che esercitano grand’influenza sopra le altre. Poiché,siccome si dice che la biscia s’attira l’usignuolo, il quale batte le aline, trema, pigola, ma le vola in bocca: così certe persone con certi sguardi affascinano, e fanno perder la testa fino ai sapienti, e laforza ai più forti. Ricordatevi che fino una fanciullaccia ebbe potuto legar mani e piedi al più robusto uomo del mondo, Sansone, tagliargli i capelli, in cui stava miracolosamente la sua gran forza, e darlo in mano ai Filistei da cavargli gli occhi e farne scherno. Avviso a voi, o figliuole, a pensarvi, che certi civettoni degli occhi grifagni, quando fan le moine dintorno alla lodolina che cinguetta all’aria libera, le dan poi la griffata! Ben la parola di Dio avvisa voi, genitori e superiori, voi che dovete fare la guardia: poiché, quando si lasciano i giovinastri le lunghe sere sedere al trespolino vicino alla ganza, dalla veste di lei esce la tignuola:ed io vi so ben dire che certe persone dall’avvicinarsi restano magnetizzate, ma come?! Voi m’intendete di qual magnetismo….Ora vi osserverò che molte cose si fanno per forze straordinarie di natura e forza d’immaginazione esaltata, o per forza di lungo esercizio o per vivacità di passione. Anche il dotto Rosmini accenna d’un tale, che morsicato dal suo cane, si scaldò tanto nell’immaginazione, da dover diventar idrofobo. Gli pareva di sentirsi già nelle vene il furore della rabbia canina; sicché si aspettava di dover presto morire arrabbiato, e già dava tutti i segnali propri della rabbia. Quando, alcuni dì dopo, tornato a casa il cane, che, morso il padrone, ne era fuggito, e saltellandogli intorno a fargli feste, egli trabalzò tutto allegro gridando: « io non mi sento più niente! » Anche il medico Descuret seppe trar profitto dalla passione che trasportava vivamente un suo ammalato. Era costui appassionatissimo amator delle antichità; tanto che vita e denari e tutto aveva speso a raccogliere medaglie antiche. L’accorto medico al letto dell’ammalato già sopra morte, studia di raccontargli come ora era in vendita un gran gabinetto ricchissimo di medaglie le più antiche, rare e preziosissime. L’ammalato trasalì, diventò roso rosso infiammato, fremente di desiderio…. e raccolto tutto il vigore che ancor gli restava di vita in fil di morte, « esclama: « dottore, mi sento bene » balzò di letto, gridando: « lasciatemi andare a far la compra. » L’esercizio poi a far cose difficili, rende i ciechi capaci di leggere passando solo col dito sui libri stampati apposta colle lettere profondamente impresse, e fino a distinguere col palpar colle dita, i colori delle sete, da poter così ricamare. Qui dopo d’avervi accennato come molti fatti sono eseguiti con astuzie e molte forze naturali in istato d’esaltazione e di lungo esercizio; debbo finalmente dirvi che molti fatti sono operati dal demonio in questo magnetismo dei nostri di, che va confuso collo spiritismo. – Ora state attenti che vi darò le regole per conoscere se in certe operazioni v’entrino gli spiriti, e se vi giuoca dentro il diavolo in questo magnetismo-spiritismo. Le regole sono quattro, poiché l’uomo appartiene a tre ordini di creature, e per la fede il Cristiano appartiene ad un quarto ordine. Difatti l’uomo ha il corpo materiale, ha il corpo animato, ed ha l’anima ragionevole. Quindi col suo corpo materiale è soggetto alle leggi della materia, e le principali leggi della materia sono la legge di gravità e di attrazione. Onde, ecco la prima regola. Se un uomo sta in aria senza sostegno non sentendo più il peso del proprio corpo, e se al suo comando si innalzano tavole e come avvenne e ne furono testimoni molti, tra i quali signor Gasparin e Thury, che non credevaro allo spiritismo magnetico, ma dovettero credervi vedendovi restar sollevato in aria un cembalo di quasi cinquanta miria di peso; e se un Mediums, come un Home, appena entrato in una stanza, fa ballar d’intorno e tavole e mobili, senza toccarli e li fa restar sospesi in aria colla sola volontà; allora bisogna conchiudere che vi è dentro uno spirito, il quale obbedisce alla volontà del Mediums. Quindi ecco la

REGOLA I. Questa regola è data dal Rituale Romano, il quale è il libro che la Chiesa nostra madre ci mette in mano per insegnarci a trattare le cose spirituali. Questo libro con una sapienza veramente cattolica avvisa che quando un corpo grave od una persona umana resta in aria per qualche tempo considerevole senza sostegno, allora si deve credere che vi è uno spirito che vi opera dentro.

REGOLA Il nostro corpo animato è soggetto alle leggi dell’animalità, che sono quelle che fan vivere il corpo animato. Ora le principali leggi dell’animalità sono queste due: Prima legge: che l’anima animale o ragionevole; che sia, per far vivere il corpo animato, deve restarvi con esso unita. Seconda legge è, che il vivente animato riceva la sensazione per mezzo dei sensi del corpo; sicché veda cogli occhi, senta il sapore col senso del gusto, e così abbia le altre sensazioni per mezzo degli organi delle sensazioni. Quindi è ragionevole questa seconda regola; che quando una persona è qui e vede e conosce davvero le cose lontane fin le tante miglia, non potendo l’anima volare là, è certo che vi è uno spirito, che conosce quelle cose lontane e le suggerisce qui alle persone magnetizzate. Anche se una persona, come si dice, magnetizzata, sonnambula, chiaro-veggente, sol che si ponga una carta scritta anche chiusa sul petto, pare che legga col petto e sa dire il contenuto, o sol che le si ponga una ciocca di capelli d’una persona malata anche sconosciuta e lontana, ella vi scopre la malattia, o anche obbedisce ai comandi dati solo colla mente dal magnetizzatore, senza lasciar travedere in alcun modo, ciò che egli pensa; è segno che vi lavora in mezzo uno spirito.

REGOLA II. Da questa seconda regola il Rituale Romano a tutta ragione, ed avvisa i fedeli che quando una persona conosce ciò che si fa in quell’istante in luoghi lontani: quando penetra nei pensieri altrui, senza che in nessun modo siano manifestati, allora è uno spirito che dà quelle notizie. Così nel magnetismo allora vi è opera del diavolo. – Noi uomini abbiam la ragione, e l’anima nostra col lume della ragione si serve dei sensi del corpo per sentire, e così piglia colla ragione cognizione di molte cose. L’anima nostra poi colla ragione riflette sopra a quel che conosce, medita, così acquista sempre nuove cognizioni E adunque a forza di riflettere, meditare con molto studio che s’imparano le scienze. Scienza nobilissima è poi la medicina; ma per impararla sanno i bravi medici quanti studi siano necessari. Se adunque una persona qualunque, fosse pure una sventata ragazzaccia, appena la si dice magnetizzata, eccoti li che conosce le malattie più interne e più difficili ad essere conosciute, più che buon medico che s’assottiglia l’ingegno e consuma la vita in profondissimi studi; e quella tale ancora conosce i rimedi più che un dotto chimico farmacista, e dà prescrizioni ad applicarli ai malati, il che prima ignorava affatto. Anzi, ascoltate, che parla la lingua francese, tedesca, greca, latina come un professore; mentre la sciocca non sapeva neppur parlar bene la propria lingua; allora bisogna aver perduta la ragione, per non dir che vi sia in lei il diavolo che fa da dottore. Onde ecco la

REGOLA III. Anche questa regola terza la dà il Rituale Romano, il quale avvisa che quando, senza studiare, si sanno scienze che s’ignoravano affatto, o si conoscono  cose create che erano al tutto nascoste, vi deve esservi dentro uno spirito che le suggerisce.

REGOLA IV. Poi finalmente ecco la quarta, la grande regola in pratica. Giova ripeterlo: Uno Dio, una la sua Chiesa, la quale Dio dà a noi per madre e maestra, per far conoscere come vuol essere servito ed adorato. Tra Dio e il demonio non v’è società, no no; ma eterna guerra. Se quindi alle persone e alle cose magnetizzate si presentano oggetti benedetti dalla Chiesa, affinché i suoi figliuoli se ne servano ad onorar Dio, come croci, corone, acqua santa; e presentandosi queste cose benedette o cessa il magnetismo nelle persone, o neppure sì può incominciare l’incantesimo detto magnetismo; o al tocco; di una goccia d’acqua santa (dirò come avvenne per esempio) le tavole ballanti, infuriate come demoni, si dibattono a scuoterla via; e un cestello di vimini si contorce come un serpente e si sversa, scorre giù, e fugge: allora si è da dire che vi è uno spirito che sente orrore delle cose sante, lo spirito nemico di Dio, il demonio. Ora, o miei figliuoli non mi rimane che di avvisarvi di stare in guardia da certe pratiche superstiziose e dall’usare certi mezzi, massime per guarire malattie, o per sapere cose ignote od anche per solo divertimento. Ho detto, massime per guarir malattie, perché il demonio è qui dove mostra la sua astuzia più che può…. Forse egli crede essere per noi venuto ora il tempo buono da rientrare nel regname del mondo, da cui fu scacciato da Gesù Cristo; par proprio che tenti a scimmiottare i divini miracoli fingendo di guarire malattie, come nelle guarigioni mostrò la sua bontà il Salvatore: sotto questa finzione entrando, come dimostrai in sul principio, nel magnetismo. Ho poi detto di non avvicinarvi nello spiritismo al demonio, né per soddisfare la curiosità, né per scherzare con leggerezza. Tenete per grande avviso che come chi non crede alle operazioni di satana, non crede alla Religione santissima; così chi si mette a scherzare con satanasso, deride, insulta, affligge la Santa Madre Chiesa, la quale cerca dire in tutti i modi, come una mamma porta via gridando il figliuol dalla serpe nascosta nell’erba di tenerci lontani dal traditor, tristo nemico di Dio. Voi forse mi vorreste osservare che nel magnetismo non si crede che di servirsi di un fluido materiale mentre nello spiritismo si tratterebbe cogli spiriti, e quindi mi potreste dire: « ecché ha da fare un fluido materiale coi demoni che sono spiriti ? ….. » Vel confesso che questo è un mistero, come è pur un mistero il modo con cui un’anima possa servirsi di un corpo; ma il fatto poi è che il demonio pare che senta maggior inclinazione a correr là dove vi trova questi oggetti, come dicono magnetizzati. Si le nazioni infedeli che credevano alla forza degli amuleti, erano certo superstiziose; ma la superstizione non si appoggia appunto a qualche punto di vero? Via via, figliuoli, fuggite voi lontano da chi vi invita a tali pratiche superstiziose. Il Signore minaccia di sterminare chi andrà appresso ai maghi, agli indovini, che facevano proprio come i mediums dei nostri giorni (Lev. 6). Fuggite, fuggite da questi che pretendono d’interrogare di far parlare le anime dei poveri morti. Nec inveniatur in te… qui quærat a mortuis veritatem. (Deut. 18, II. Exod. 22, VIII). (Io poi vorrei azzardare una mia osservazione. Ma però avvertendo che qui non ci entra la dottrina della Chiesa: puto ego non Dominus. Forse ché vi sia davvero questo fluido magnetico ?….. e che gli spiriti se ne possan servire per comunicare cogli uomini più facilmente?…. e che là dove si metta in moto, e che quindi nelle pratiche del magnetismo presentandosi l’occasione vi accorrano volentieri ?….. Ed essendo queste pratiche pericolose proibite dalla Chiesa sarebbe facile per castigo di Dio che alcun si trovasse col diavolo nel magnetismo impigliato …). Anzi pare proprio che il Signore coi suoi ammonimenti d’allora avvisi proprio a noi. Allora rinfacciava al Suo popolo per bocca del profeta Osea (IV. 12) che era un brutto segno d’infedeltà fare interrogazioni nel legno (nelle tavole) e farsi annunciare il vero dai bastoni. Oh poveri noi! e sarà forse uno spaventoso segnale che manchi la fede, e diventare superstiziosa nel magnetismo? Eh già S. Paolo ci avvisava che appunto pei figliuoli della diffidenza, opera di presente il principe del mondo satanasso (spiritus nunc operatum in filios diffidentiæ. Ephes. Il, V). Viva Dio! … e state fermi nella fede lontani dalle pratiche di tal magnetismo: par proprio che questi diavoli dello spiritato magnetismo corrano addosso a chi lì va a cercare non curandosi degli avvisi della madre Chiesa. Avvertite, o figliuoli che il Papa Sisto V ( Nella Bul. Cœli et terræ Creator an.) eccita i Vescovi a star bene attenti per impedire nelle loro diocesi i sortilegi , la magia, le evocazioni dei morti: son quelle pratiche che appunto si usano. nel magnetlsmo. Ora i Vescovi, che sono i pastori,  che hanno in guardia le pec prelle del Signor, per metterle in salvo dal lupo, in America, in Francia, in Italia, in altri regni con le più amorevoli pastorali scongìurano scongiurano i fedeli a star lontano dal magnetismo e dai magnetisti…. Anche la Congregazione del s. Officio di Roma avvisa ancora i Vescovi di far impedire nelle loro diocesi queste pratiche tenebrose e diaboliche di questi pagnetisti-spiritisti. (An. 1856. 4 Ag). Gon altro decreto, (1864, 2 Apr.) proibisce assolutamente queste pratiche; non è dunque permesso di magnetizzare, di farsi magnetizzare né di assistere a chi magnetizza; come si usa generalmente. Ora facciamo  un po di esame.

Esame.

I. Non vi venne mai voglia per guarir malattie, ed anche per conoscere cose occulte, anche per divertimento di ricorrere ai magnetisti?…

II. Ricordatevi che 1° per guarire malattie, Dio ci diede la medicina, e raccomanda di ricorrere ai medici. Honora medicum. 2. Per conoscere le verità da credere, Dio ci ha data la fede, e per ammaestrarci sicuramente nella religione, e per regolare in quel che dobbiamo e possiamo fare, ci dà la nostra madre Chiesa: per aver poi le cognizioni utili, ci diede la ragione da studiare nelle scienze coll’aiuto anche di buoni maestri sinceramente cattolici.

III. Adunque ricorrere per guarire e per curiosità a tal magnetismo è un non volere lasciarci regolare da Dio, dalla Chiesa: è dunque metterci dalla parte del diavolo. Non sarebbe da stupire che il diavolo pigliasse il destro, sotto la forma del magnetismo, per mezzo dei magnetizzatori di avvicinarsi a trattar cogli imprudenti…. Che Dio guardi voi dal comune nemico.

Pratica

Dunque starete in guardia da certe persone che danno molto da dubitare. Esse si presentano nei teatri, nei caffè. nelle case, pretendono dì curare i malati col magnetismo e fan certi segni sulle persone, e sopra le bestie, i quali segni e versi han niente da fare col curar malattie. Non ascoltatele. – Dunque attendete: tenete ben lontane da loro le persone delle vostre famiglie, massime giovani che attirano la simpatia; perché tali magnetizzatori, se la fanno troppo volentieri colle persone giovani e colle simpatiche; ci avvisava fin d’allora Sisto V. Già volendo andar a capriccio e contro il voler di Dio, per lo più si va a cadere nel fango!… Avviso a tutti! Vi voglio anche avvisare che sì ha la sfrontatezza di pubblicare a’ quattro venti e sui canti delle strade, e far girare inviti a consultar sonnambule, chiaro-veggenti, anzi a mandar anche solo (con un po’ di denaro s’intende) una ciocca di capelli delle persone ammalate, assicurandovi che vi si scoprirebbe le malattie si mostrerebbe il modo di curarle. Stiamo a vedere che una donnaccia deve curar meglio da lontano che i nostri buoni medici che studiano tanto e giran d’intorno con tanta carità ai nostri ammalati!…. Oh scoperte del secolo del razionalismo trionfante !… Se fosse vero, non vi sarebbe il diavolo in mezzo? (Girava un manifesto per Parigi (marzo 1864); Delle meraviglie del magnetismo, del sonnambulismo e delle loro applicazioni rigenerative. — La signora F……. esercitava questa meravigliosa scienza con soddisfazione delle persone da lei pienamente guarite … La sonnambula risponderà ad rem con lucidità sul risultato di cose lontane anche mille e ducento leghe!!!)

Catechismo.

D. È permesso adunque magnetizzare, farsi magnetizzare, ed assistere mentre si magnetizza?

R. Rispondiamo chiaramente, no: perché nella maniera in cui per lo più sì usa magnetizzare, vi sono tutti i segnali che danno ragione di credere, che sotto l’apparenza del magnetismo si pratichi lo spiritismo condannato dalla Chiesa, e per noi buoni fedeli basta solo la proibizione dei Vescovi che Dio pone a reggere la sua Chiesa.

IL SACRO CUORE DI GESÙ (56)

IL SACRO CUORE DI GESÙ (56)

J. V. BAINVEL – prof. teologia Ist. Catt. Di Parigi;

LA DEVOZIONE AL S. CUORE DI GESÙ-

[Milano Soc. Ed. “Vita e Pensiero, 1919]

PARTE TERZA.

Sviluppo storico della divozione.

CAPITOLO SESTO

MARGHERITA MARIA E I SUOI PRIMI COLLABORATORI

Abbiamo visto, nella prima parte della presente opera, la divozione al sacro Cuore costituirsi nelle rivelazioni di Gesù a Margherita Maria e aprirsi dinnanzi ad essa grandiose prospettive di avvenire. Ci rimane da collocare questa devozione nello sviluppo storico; dire dell’attività apostolica della santa e dei suoi primi collaboratori, studiare il fiorire della divozione ch’ella aveva ricevuta dal cielo.

I. – STATO DELLA DIVOZIONE VERSO IL 1674

Margherita Maria non ha dovuto inventare la divozione al sacro Cuore; essa esisteva già. Prima di rivelarsi a lei, Gesù aveva scoperto il suo Cuore ad alcune anime privilegiate ed aveva mostrato loro le sue ricchezze. La pietà cristiana, meditando su la misteriosa piaga del costato, vi aveva visto il Cuore ferito, vi aveva visto il rifugio che esso offriva all’anima colpevole o tormentata e i tesori che racchiudeva; aveva visto la ferita d’amore nella piaga materiale; aveva visto infine il cuore divino amantissimo e amabilissimo, simbolo espressivo d’amore, immagine viva di tutte le virtù e della vita di Cristo. – L’oggetto del culto era già dato. Il culto stesso esisteva con la maggior parte delle pratiche. Dopo i mistici erano venuti gli asceti, che ne avevano, se non organizzata la divozione, almeno indicati i diversi elementi che dovevano formarne la base, segnalato diversi esercizi che le convenivano. Apostoli ardenti, come il Lallemant e il P. Huby, l’avevano predicata e propagata, l’uno con la sua azione intima e profonda su alcune anime elette, l’altro nei suoi ritiri e nelle sue missioni, con la sua direzione e i suoi scritti. G. Eudes infine aveva presentato il sacro Cuore alla folla; prima attraverso e nel cuor di Maria, poi in una festa speciale del Cuore adorabile, in maniera che qui, come negli altri casi, si andava naturalmente da Maria a Gesù. – Il culto dunque esisteva, ben chiaramente per alcune anime privilegiate che ne vivevano; ma un po’ confusamente come veniva presentato al popolo nei libri e nella predicazione di S. G. Eudes e dei suoi discepoli; mescolato anche, ad elementi caduchi, che non potevano entrare nella corrente generale della pietà cristiana; era, forse più preciso e più immediatamente pratico nel P. Huby, ma senza un aspetto dottrinale abbastanza largo, solido ed esposto in un manuale di questa divozione. Anche il movimento era relativamente poco esteso e profondo. Completamente dipendente dalle persone che l’avevano determinato, probabilmente non avrebbe continuato a diffondersi nella Chiesa, dopo la scomparsa di quelli che ne erano stati i promotori (Vedremo presto un esempio in prova di ciò: le Benedettine di Lione si ricordano vagamente che, in altri tempi, l’uffizio del sacro Cuore era stato concesso al loro Ordine. Probabilmente si tratta dell’Ufficio di S. G. Eudes. Anche le pratiche raccomandate da p. Huby non risulta che abbiano continuato a vivere e propagare). Allora Gesù è intervenuto per animarlo, orientarlo, costituirlo in divozione vitale, larga, ed insieme precisa; precisa nel suo oggetto, nel suo fine, nel suo spirito, in alcune delle sue pratiche destinate a dare il tono; larga nelle sue manifestazioni e nella scelta dei suoi mezzi; tutto ciò con una fusione mirabile d’ideale e di ambizioni più elevate, di esercizi più semplici e di attrattive più vive per le diverse anime. – Nello stesso tempo il soffio dello Spirito Santo e l’azione discreta di Gesù preparavano lo sbocciare del culto. I precursori si erano moltiplicati. Al momento stesso in cui Gesù sta per rivelarsi a Paray vivevano ancora molte anime a cui Egli si comunicava confidenzialmente; un po’ come un poeta legge prima a pochi amici l’opera che sta per dare al pubblico. Anche gli autori ne parlavano. Talvolta non sappiamo se si deve vedere, qua e là, un’aurora o uno splendore discreto del sole già alto: una influenza di S. G. Eudes o un’eco di Paray. Abbiamo già parlato del P. Huby, morto a Vannes nel 1693, apostolo infaticabile del sacro Cuore; ma senza poter dire con precisione se lo si deve far dipendere da S. G. Eudes, né se ebbe conoscenza delle. rivelazioni di Paray. Constatiamo soltanto che, da ogni parte, la divozione sembra fiorire spontaneamente nelle anime. – In Germania il P. Filippo Jeningen (1642-1704), l’apostolo della Svevia, riceveva favori insigni dal sacro Cuore e se ne faceva non solo il discepolo devoto, ma l’apostolo ardente. Seppe egli qualcosa di Paray o del movimento suscitato in Normandia da S. G. Eudes, in Bretagna dal P. Huby? Non si potrebbe dirlo. – Siamo meglio informati sul santo arcidiacono d’Évreux, M. Boudon (1624-1702). Discepolo del P. Eudes, come lui arriva per mezzo del cuor di Maria al cuor di Gesù. Di lui abbiamo una consacrazione ai due santi Cuori che è bella e pia (Eccone la parte che riguarda direttamente il sacro Cuore: « O Gesù mio, è nel vostro Cuore, abisso d’amore, che io abbandono il mio essere e tutto ciò che io sono, che consumo ed anniento il mio misero cuore e tutti i suoi movimenti. No, io protesto in presenza di tutte le belle intelligenze del Paradiso, di tutti i santi dell’Empireo, e specialmente del mio Angelo custode, di S. Giuseppe e di S. Giovanni Evangelista, mio amico fedele, che io non voglio far più nulla per mio proprio movimento; che preferirei morire piuttosto che pensare un sol momento ad altri interessi che quelli del vostro Cuore glorioso, che voglio essere puramente il suo strumento, lasciandomi condurre a tutto ciò che egli vorrà, non prendendo parte che ai suoi affari, Sì, o Cuore più che amabile, Cuor prezioso, Cuore inestimabile, quando dovessi esser privato del cielo e della tetra, io lo voglio, se deve andarne un solo atomo della vostra gloria. Voi sarete, per sempre, il mio caro tutto. Che io muoia, che viva, mi succeda ciò che può, non importa; io non penso, non voglio, non amo che Voi. Non chiedo niente, non voglio niente; tutto ciò che Voi volete è ciò che io desidero. Non voglio pensate che col Vostro pensiero, stimare che ciò che Voi stimate, vivere solo della Vostra vita. Mi unisco a tutti i Vostri disegni che la SS. Vergine, S. Giuseppe, gli angioli e i santi siano onorati; per questa unione io sono loro schiavo. O amore, o amore puro, o amore divino, annientatemi interamente nelle Vostre pure fiamme »). È datata dal giorno dell’Immacolata Concezione del 1651. Ma egli ebbe anche conoscenza delle rivelazioni di Paray e divenne l’ardente apostolo della nuova divozione. Ciò che egli ne dice è del più vivo interesse; è uno dei casi nei quali si vede chiaramente in contatto la divozione di S. G Eudes e quella di santa Margherita Maria. È curioso che non colleghi l’una all’altra lui stesso; si direbbe che ha dimenticato Giovanni Battista passando a Gesù (Di fatto egli non dimentica la divozione eudista. Ma non vi sono, per lui, due divozioni al sacro Cuore. A proposito di una grazia). – Ecco ciò che scrive al suo amico fedele, Bosguerard: « Da pochi anni il nostro buon Salvatore ha fatto conoscere ad una religiosa della Visitazione della piccola città di Paray in Borgogna, che voleva stabilire in questo tempo la divozione del suo sacro Cuore: e che; a questo scopo, si servirebbe dei Padri Gesuiti, che di fatto l’han già stabilita, non solo in Europa, ma nelle Indie e nel Canadà. Essi hanno scritto intorno a questa divozione un libro eccellente, pubblicato a Lione, dal quale sono stato commosso; e a Rouen è stato fatto un riassunto di questo libro che si vende da Kérault, al Palais (Il libro del P. Croiset era stato pubblicato senza il nome di autore. Il sunto di Rouen, opera, si dice, di una Visitandina, è del 1694, ciò che può aiutare a datare la lettera; l’Indulgenza è quella che Innocenzo XII accordò nel 1693, col breve del 19 maggio.). Io ho conosciuto per mezzo della mia stessa esperienza ciò che vi è notato: che nostro Signore farà grandi grazie a coloro che avranno divozione al suo sacro Cuore. Dobbiamo fare del nostro meglio, per cooperare allo stabilimento di questa divozione. Il Papa ha accordato l’indulgenza plenaria a tutte le case della Visitazione che ne celebreranno la festa e il nostro buon Salvatore ha rivelato a Santa Gertrude che riservava questa divozione per gli ultimi tempi ». – Egli mantenne la parola. Lo potremmo vedere anche solo dall’intestazione delle sue lettere. Fino da allora, egli scriveva: «Dio solo! Dio solo in tre persone, e sempre Dio solo nell’unione del nostro buon Salvatore Gesù Cristo. il Salvatore di tutti gli uomini ». Nei suoi ultimi anni scrive: « Dio solo… nella santa ‘unione del sacro Cuore del nostro buon Salvatore, ecc. ecc. ». Ne parla spesso, ad ogni proposito. Vuol ringraziare? Lo fa per mezzo del sacro Cuore: « Prego con grande umiltà questo Cuore divino, infinitamente amante ed infinitamente amabile, che troviate in Lui le riconoscenze che io devo alla vostra gentile carità ». Vuol predicare la pace? Egli esorta a cercarla nel sacro Cuore: « L’anima che riposa unicamente in questo Cuore divino possiede una pace che oltrepassa ogni sentimento e che tutti gli uomini e i demoni insieme non potrebbero turbare. Così dimorare nel Cuor di Gesù, senza uscirne né per alcuna creatura, né per se stessi, vuol dire essere sempre contenti; fuori di questo Cuore amabile si è sempre inquieti ». – In una parola, nella divozione al sacro Cuore egli ha trovato la base stessa del Cristianesimo: « Sì, mia cara sorella. scrive ad una religiosa della Visitazione, noi dobbiamo dimorare in questo divin Cuore, ma dimorare per sempre…. vivendo solo della sua vita, agendo solo per i suoi movimenti divini, soffrendo nell’unione delle sue sofferenze. ed in tal maniera che deve essere il Cuore del nostro cuore, l’anima della nostra anima e la vita della nostra vita… Per questo unitevi a Lui in tutte le vostre azioni e sofferenze e in tutti i vostri stati, senza nessuna riserva; ma, unendovi nella sua santa unione, voi agirete sempre per movimento della sua divina grazia, sempre soprannaturalmente, mai umanamente e per natura. Che l’amore del Cuore infinitamente amabile di Gesù domini senza riserva sopra tutti i movimenti dei cuori nostri. Che lo Spirito Santo, che l’ha animato, animi tutti i nostri; che Egli sia il principio di tutte le nostre azioni e la sola gloria d’Iddio solo ne sia la fine ». – Infine, egli scrive nell’ultimo lavoro da lui pubblicato: « Proviamo una santa compiacenza, una gioia divina che la SS. Trinità trovi nel cuore di Gesù un amore infinito… Ma che faremo noi per amare questo Cuore infinitamente amante? Rimontiamo fino alla creazione del mondo, andando di secolo in secolo, vediamo tutti gli amori dei patriarchi, dei profeti, degli Apostoli, dei martiri, dei confessori, delle vergini e di tutte le creature mortali. Risaliamo nei cieli, vediamo tutti gli amori degli spiriti celesti e della loro grande Regina; uniamoci a tutti questi amori, a tutti gli amori che si sono avuti e che si avranno per questo divin Cuore; offriamogli tutti questi amori, ma di più l’amore infinito del Padre Eterno. Formiamo l’intenzione che tante volte noi respireremo, altrettanto noi continueremo questa unione per amare, con tutti gli amori, il Cuore infinitamente amabile dell’adorabile Gesù ». Allora si rivolge direttamente al sacro Cuore: « O Cuore abisso d’amore, o mio Salvatore, vi chiediamo, per l’amore che vi ha fatto morir per noi, che noi moriamo per la dolce violenza del vostro puro amore. O morire o amare, e morire ed amare per non cessar mai di amare ». Che l’autore, in tutto questo, sia sotto l’influenza del movimento partito da Paray, ce lo dice lui stesso, rinviandoci al libro, « dotto, ma pieno di unzione » del P. Croiset. Del resto fa un’allusione evidente a Margherita Maria quando scrive: « Il nostro buon Salvatore ha fatto conoscere a santa Gertrude e ad altre anime sante, che farà grandi grazie a quelli che avranno una divozione speciale al suo divin Cuore ». Precorse santa Margherita Maria e fu tutta dedicata al sacro Cuore anche Suor Giovanna Benigna Gojoz (1615-1692), della Visitazione di Torino, di cui abbiamo già parlato; sembra che ella abbia predetto alla sua gloriosa sorella le cose meravigliose che Dio doveva compiere per mezzo suo. E, prima di morire, seppe anche che la sua predizione si era compiuta (Vedi più sopra). Mentre nostro Signore preparava così le vie a santa Margherita Maria, Egli stesso preparava la santa nel segreto, la preveniva fin dalla più tenera infanzia, la circondava con il suo amore, attento ai primi battiti del suo cuore perché fossero tutti per Lui solo. Il 20 giugno 1671 ella entrava alla Visitazione di Paray, e Gesù cominciò tosto a rivelarle i segreti del suo cuore. – Margherita Maria ebbe conoscenza del sacro Cuore, avanti le rivelazioni di Paray? Fu sotto l’influenza di alcuno di quelli che ora vengon chiamati i suoi precursori? Conobbe le rivelazioni fatte a S. Gertrude, lesse alcune pagine nelle quali si parlava del sacro Cuore? Niente lo indica, ma niente ci indica il contrario. Avanti di entrare in convento ella doveva aver inteso parlare del Cuore ammirabile di Maria che il P. Eudes aveva ottenuto di far onorare nella diocesi di Autun, fin dal 1648. « Un giorno, nella festa del Cuore della SS. Vergine », lo nota essa stessa, ella vide il suo cuore, piccolo, piccolo, « e quasi impercettibile » fra i cuori di Gesù e Maria, e, mentre udiva queste parole: Così il mio puro amore unisce questi tre cuori per sempre, « i tre cuori non ne formarono che uno solo ». Potrebbe darsi che vi fosse qui un’influenza delle idee del P. Eudes. È la sola traccia che possiamo ritrovarne. – Nelle pratiche di divozione verso il sacro Cuore scritte di sua mano, ve ne sono alcune prese in libri di divozione che essa leggeva in convento, del P. Saint-Jure, del Padre Nouet, del P. Guilloré. Ma questo è posteriore alle rivelazioni. Ha potuto leggere e sentir leggere, fin dalla sua entrata in convento, i passi di san Francesco di Sales sul sacro Cuore, ma niente ci dice che ne sia stata colpita. Verso la fine della sua vita ella seppe delle visioni e delle rivelazioni della Madre Anna Margherita Clement e ne parla in una lettera al P. Croiset. Ma ne parla come in una scoperta da lei fatta allora, senza dubbio, leggendo e sentendo leggere la vita della venerabile Madre, che era stata pubblicata nel 1686. – In breve, senza poter affermare nulla come certo, abbiamo motivo per credere che la santa non doveva ad influenze esterne la sua divozione al sacro Cuore di Gesù. Pare ch’ella non vi pensasse avanti la sua entrata in religione, l’apprese da nostro Signore.