OTTOBRE è il mese che la CHIESA dedica al SANTO ROSARIO ed al culto degli ANGELI- FESTA DI CRISTO RE
Festa del SS. ROSARIO
Supremi Apostolatus
[S. S.Pio IX – 1.9.1883]
…. Nessuno di Voi ignora, Venerabili Fratelli, quanto travaglio e lutto apportassero alla santa Chiesa di Dio, sullo scorcio del secolo XII, gli eretici Albigesi, i quali, generati dalla setta degli ultimi Manichei, riempirono di perniciosi errori le contrade meridionali della Francia ed altre regioni del mondo latino. Spargendo in tutti i luoghi il terrore delle armi, contavano di poter dominare incontrastati con stragi e rovine. Contro siffatti nemici crudelissimi, il misericordioso Iddio, come è noto, suscitò un santissimo uomo, l’inclito padre e fondatore dell’Ordine Domenicano. Egli, grande per la purezza della dottrina, per la santità della vita, per le fatiche dell’Apostolato, prese a combattere intrepidamente per la Chiesa cattolica, confidando non nella forza né nelle armi, ma più di tutto in quella preghiera che egli per primo introdusse col nome del santo Rosario e che, o direttamente o per mezzo dei suoi discepoli, diffuse ovunque. Per ispirazione e per impulso divino, egli ben sapeva che con l’aiuto di questa preghiera, potente strumento di guerra, i fedeli avrebbero potuto vincere e sconfiggere i nemici, e costringerli a cessare la loro empia e stolta audacia. Ed è noto che gli avvenimenti diedero ragione alla previsione. Infatti, da quando tale forma di preghiera insegnata da San Domenico fu abbracciata e debitamente praticata dal popolo cristiano, cominciarono a rinvigorire la pietà, la fede e la concordia, e furono dappertutto infrante le manovre e le insidie degli eretici. Inoltre moltissimi erranti furono ricondotti sulla via della salvezza, e la follia degli empi fu schiacciata da quelle armi che i cattolici avevano impugnate per rintuzzare la violenza. – L’efficacia e la potenza della stessa preghiera furono poi mirabilmente sperimentate anche nel secolo XVI, allorché le imponenti forze dei Turchi minacciavano di imporre a quasi tutta l’Europa il giogo della superstizione e della barbarie. In quella circostanza il Pontefice San Pio V, dopo aver esortato i Principi cristiani alla difesa di una causa che era la causa di tutti, rivolse innanzi tutto ogni suo zelo ad ottenere che la potentissima Madre di Dio, invocata con le preghiere del Rosario, venisse in aiuto del popolo cristiano. E la risposta fu il meraviglioso spettacolo, allora offerto al cielo e alla terra, spettacolo che incatenò le menti e i cuori di tutti. Da una parte, infatti, i fedeli pronti a dare la vita e a versare il sangue per la salvezza della religione e della patria, aspettavano intrepidi il nemico non lontano dal golfo di Corinto; dall’altra, uomini inermi in pia e supplichevole schiera invocavano Maria, e con la formula del Rosario ripetutamente salutavano Maria, affinché assistesse i combattenti fino alla vittoria. E la Madonna, mossa da quelle preghiere, li assistette. Infatti, avendo la flotta dei cristiani attaccato battaglia presso le isole Curzolari, senza gravi perdite sbaragliò ed uccise i nemici [a Lepanto] e riportò una splendida vittoria. Per questo motivo il santissimo Pontefice, ad eternare il ricordo della grazia ottenuta, decretò che il giorno anniversario di quella grande battaglia fosse considerato festivo in onore di Maria Vincitrice, e tale festa Gregorio XIII consacrò poi col titolo del Rosario. – Parimenti sono note le vittorie riportate sulle forze dei Turchi, durante il secolo scorso, una volta presso Timisoara in Romania, e l’altra presso l’isola di Corfù, in due giorni dedicati alla grande Vergine e dopo molte preghiere a Lei offerte secondo il pio rito del Rosario. Questa fu la ragione che mosse il Nostro Predecessore Clemente XI a stabilire che, in attestato di riconoscenza, tutta la Chiesa celebrasse ogni anno la solennità del Rosario. – Pertanto, poiché risulta che questa preghiera è tanto cara alla Vergine, e tanto efficace per la difesa della Chiesa e del popolo cristiano, nonché per impetrare da Dio pubblici e privati benefìci, non stupisce che anche altri Pontefici Nostri Predecessori si siano adoperati con parole di altissimo encomio per diffonderla. Così Urbano IV affermò che “per mezzo del Rosario pervengono nuove grazie al popolo cristiano”. Sisto IV proclamò che questa forma di preghiera “torna opportuna, non solo a promuovere l’onore di Dio e della Vergine, ma anche ad allontanare i pericoli del mondo”; Leone X la disse “istituita contro gli eresiarchi e contro il serpeggiare delle eresie”; e Giulio III la chiamò “ornamento della Chiesa di Roma”. Parimenti Pio V, parlando di questa preghiera, disse che “al suo diffondersi, i fedeli, infiammati da quelle meditazioni e infervorati da quelle preghiere, cominciarono d’un tratto a trasformarsi in altri uomini; le tenebre delle eresie cominciarono a dileguarsi, ed a manifestarsi più chiara la luce della fede cattolica”. Infine, Gregorio XIII dichiarò che il “Rosario fu istituito da San Domenico per placare l’ira di Dio e per ottenere l’intercessione della Beata Vergine“. – Mossi da queste considerazioni e dagli esempi dei Nostri Predecessori, riteniamo assai opportuno, nelle presenti circostanze, ordinare solenni preghiere affinché la Vergine augusta, invocata col santo Rosario, ci impetri da Gesù Cristo, Suo Figlio, aiuti pari ai bisogni …
Gli Angeli custodi
I.– Vi ringrazio, o amorosissimo mio Custode, della speciale premura con cui avete sempre guardato tutti i miei interessi così spirituali come temporali, e vi prego a ringraziare per me la divina misericordia che si compiacque d’affidarmi alla tutela di voi principe eccelso del paradiso. Gloria, Angele Dei.
II. Vi domando umilmente perdono,o amorosissimo mio Custode, di tutti i disgusti che vi ho dati violando sotto i vostri occhi la santa legge di Dio, malgrado i vostri rimproveri e le vostre ammonizioni, e vi prego ad ottenermi la grazia di emendare colla debita penitenza i passati mancamenti, di andar sempre crescendo nel fervore del divino servizio, e di aver sempre una gran devozione a Maria santissima, che è la Madre della santa perseveranza. Gloria, Angele Dei.
III. Vi supplico istantemente, o amorosissimo mio custode, a raddoppiare verso di me le sante vostre premure, affinché, superando tutti gli ostacoli che si incontrano nella via della virtù, giunga a liberarmi da tutte le miserie che opprimono l’anima mia, e, perseverando nel rispetto dovuto alla vostra presenza, temendo sempre i vostri rimproveri, e seguendo fedelmente i vostri santi consigli, meriti di essere un giorno elevato nel cielo a godere insieme con voi una delle tante sedi lasciate vuote dai ribelli vostri compagni. Gloria, Angele Dei.[G. Riva: Manule di Filotea, Milano 1888 –impr.-].
La Festa di Cristo Re
Quas primas di S. S.Pio XI
[11 dic. 1925]
Scopo della festa di Cristo Re
… E perché più abbondanti siano i desiderati frutti e durino più stabilmente nella società umana, è necessario che venga divulgata la cognizione della regale dignità di nostro Signore quanto più è possibile. Al quale scopo Ci sembra che nessun’altra cosa possa maggiormente giovare quanto l’istituzione di una festa particolare e propria di Cristo Re. – Infatti, più che i solenni documenti del Magistero ecclesiastico, hanno efficacia nell’informare il popolo nelle cose della fede e nel sollevarlo alle gioie interne della vita le annuali festività dei sacri misteri, poiché i documenti, il più delle volte, sono presi in considerazione da pochi ed eruditi uomini, le feste invece commuovono e ammaestrano tutti i fedeli; quelli una volta sola parlano, queste invece, per così dire, ogni anno e in perpetuo; quelli soprattutto toccano salutarmente la mente, queste invece non solo la mente ma anche il cuore, tutto l’uomo insomma. Invero, essendo l’uomo composto di anima e di corpo, ha bisogno di essere eccitato dalle esteriori solennità in modo che, attraverso la varietà e la bellezza dei sacri riti, accolga nell’animo i divini insegnamenti e, convertendoli in sostanza e sangue, faccia si che essi servano al progresso della sua vita spirituale. – D’altra parte si ricava da documenti storici che tali festività, col decorso dei secoli, vennero introdotte una dopo l’altra, secondo che la necessità o l’utilità del popolo cristiano sembrava richiederlo; come quando fu necessario che il popolo venisse rafforzato di fronte al comune pericolo, o venisse difeso dagli errori velenosi degli eretici, o incoraggiato più fortemente e infiammato a celebrare con maggiore pietà qualche mistero della fede o qualche beneficio della grazia divina. Così fino dai primi secoli dell’era cristiana, venendo i fedeli acerbamente perseguitati, si cominciò con sacri riti a commemorare i Martiri, affinché — come dice Sant’Agostino — le solennità dei Martiri fossero d’esortazione al martirio. E gli onori liturgici, che in seguito furono tributati ai Confessori, alle Vergini e alle Vedove, servirono meravigliosamente ad eccitare nei fedeli l’amore alle virtù, necessarie anche in tempi di pace. – E specialmente le festività istituite in onore della Beata Vergine fecero sì che il popolo cristiano non solo venerasse con maggior pietà la Madre di Dio, sua validissima protettrice, ma si accendesse altresì di più forte amore verso la Madre celeste, che il Redentore gli aveva lasciato quasi per testamento. Tra i benefici ottenuti dal culto pubblico e liturgico verso la Madre di Dio e i Santi del Cielo non ultimo si deve annoverare questo: che la Chiesa, in ogni tempo, poté vittoriosamente respingere la peste delle eresie e degli errori. – In tale ordine di cose dobbiamo ammirare i disegni della divina Provvidenza, la quale, come suole dal male ritrarre il bene, così permise che di quando in quando la fede e la pietà delle genti diminuissero, o che le false teorie insidiassero la verità cattolica, con questo esito però, che questa risplendesse poi di nuovo splendore, e quelle, destatesi dal letargo, tendessero a cose maggiori e più sante. – Ed invero le festività che furono accolte nel corso dell’anno liturgico in tempi a noi vicini, ebbero uguale origine e produssero identici frutti. Così, quando erano venuti meno la riverenza e il culto verso l’augusto Sacramento, fu istituita la festa del Corpus Domini, e si ordinò che venisse celebrata in modo tale che le solenni processioni e le preghiere da farsi per tutto l’ottavario richiamassero le folle a venerare pubblicamente il Signore; così la festività del Sacro Cuore di Gesù fu introdotta quando gli animi degli uomini, infiacchiti e avviliti per il freddo rigorismo dei giansenisti, erano del tutto agghiacciati e distolti dall’amore di Dio e dalla speranza della eterna salvezza. – Ora, se comandiamo che Cristo Re venga venerato da tutti i cattolici del mondo, con ciò Noi provvederemo alle necessità dei tempi presenti, apportando un rimedio efficacissimo a quella peste che pervade l’umana società.
Feste del mese di OTTOBRE
1 Ottobre Dominica XVII Post Pentecosten I. Octobris Semiduplex Dominica minor – S. Remigii Episcopi Confessoris
2 Ottobre Ss. Angelorum Custodum Duplex majus
3 Ottobre S. Theresiae a Jesu Infante Virginis Duplex
4 Ottobre S. Francisci Confessoris Duplex majus
5 Ottobre Ss. Placidi et Sociorum Martyrum Simplex
6 Ottobre S. Brunonis Confessoris Duplex I Venerdì del mese
7 Ottobre Sanctissimi Rosarii Beatæ Mariæ Virginis Duplex II. Classi
I Sabato del mese
8 Ottobre Dominica XVIII Post Pentecosten II. Octobris Semiduplex
Dominica minor – S. Birgittæ Viduæ
9 Ottobre S. Joannis Leonardi Confessoris Duplex
10 Ottobre S. Francisci Borgiae Confessoris Semiduplex
11 Ottobre Maternitatis Beatæ Mariæ Virginis Duplex II. classis
13 Ottobre S. Eduardi Regis Confessoris Semiduplex m.t.v.
14 Ottobre S. Callisti Papæ et Martyris Duplex
15 Ottobre Dominica XIX Post Pentecosten III. Octobris Semiduplex
Dominica minor – S. Teresiæ Virginis
16 Ottobre S. Hedwigis Viduæ Semiduplex
17 Ottobre S. Margaritæ Mariæ Alaquoque Virginis Duplex
18 Ottobre S. Lucæ Evangelistæ Duplex II. classis
19 Ottobre S. Petri de Alcantara Confessoris Duplex
20 Ottobre S. Joannis Cantii Confessoris Duplex
21 Ottobre S. Hilarionis Abbatis Simplex
22 Ottobre Dominica XX Post Pentecosten IV. Octobris Semiduplex Dominica minor
24 Ottobre S. Raphaelis Archangeli – Duplex majus
25 Ottobre Ss. Chrysanthi et Dariæ Martyrum Simplex
26 Ottobre S. Evaristi Papæ et Martyris Simplex
28 Ottobre Ss. Simonis et Judæ Apostolorum. Duplex II. classis
29 Ottobre Dominica XXI Post Pentecosten I. Novembris
In festo Domino nostro Jesu Christi Regis – Duplex I. classis