LO SCUDO DELLA FEDE (164)

P. F. GHERUBINO DA SERRAVEZZA Cappuccino Missionario Apostolico

IL PROTESTANTISMO GIUDICATO E CONDANNATO DALLA BIBBIA E DAI PROTESTANTI (32)

FIRENZE, DALLA TIPOGRAFIA CALASANZIANA – 1861

SECONDA PARTE.

Genuino prospetto del Cattolicismo, e del Pretestantismo, delineato dai Protestanti.

PRATTENIMENTO IV

Accusa della Riforma contro la Chiesa Cattolica. – Quanto abbiano di verità, e a chi debbano propriamente applicarsi

PUNTO VII.

Che cosa debbano aspettarsi i Regnanti ed i popoli, e singolarmente i liberali dal Protestantismo.

62. Apost. È veramente una grande infelicità, ed insieme un’onta, una vergogna, un obbrobrio per la vostra Riforma l’aver perduto là sua religiosa libertà, l’andar sottoposta non solo ad un Papa, ad un Papismo, ma a tanti Papi e Papismi, quanti sono gli Stati, anche microscopici, ove ella si trova: e per soprassello di umiliazione, di avvilimento, sottoposta persino alle donne, ai ragazzi!!! Poffare! Almeno il Papismo Cattolico è decoroso, onoraio, encomiato da’ suoi stessi nemici. Caro Protestantismo, comincio a nausearmi di voi; perché io sono liberale liberalissimo, Italiano (capite?) Italianissimo; e voi, per quanto si pare da ciò che adesso mi avete detto, sembra siate nato fatto per promuovere ed assicurare le ambiziose speranze, la felicità dei regnanti. Ora capisco perché certi sovrani semicattolici poco si curano, che sia manomessa da’ vostri emissarii la Cattolica Fede.

Prot. T’inganni a partito, e per levarti d’inganno, eccoti la bella dottrina predicata, insegnata a questo proposito dal mio gran Patriarca Lutero. « I Principi sono ragazzaglia, stupidi, tiranni, masnadieri, custodi di carceri; manigoldi; scimuniti, bolle d’acqua, cani furiosi, gente tutta da esser tolta di mezzo spargendone il sangue, e lavandosene le mani. » (Lutero, nel suo scritto: Dell’autorità secolare, e sino a qual punto si debba obbedire).

Apost. Viva Lutero!… Viva l’Apostolo, il Banditore della libertà: viva! viva!

Prot. Adagio, adagio, bambino mio. Prima di cantar l’evviva, ascolta che cosa predicava e insegnava a’ Principi e ai popoli lo stesso Lutero contro i tuoi pari.

« Hannovi di presente circostanze talmente nuove, che un Principe può ben guadagnarsi il Paradiso spargendo copiosamente il sangue altrui; mentre altri per ciò ottenere han mestieri di esercitarsi in lunghe e continuate orazioni. Ognun che possa, ferisca di coltello, si levi diritto e scanni e uccida i contadini (ribellati): beato colui che darà la vita in questa pugna, perocché non può morire alcuno più santamente, più felicemente di lui. Oggimai non è più tempo di dormire, di starsene colle mani alla cintola. Lungi la pazienza, lungi la misericordia e la grazia; è sonata l’ora dell’ira e della spada. Ognuno che col ferro in mano sen muore combattendo in difesa dell’autorità, può essere un vero martire in faccia a Dio; poiché egli obbedisce e compie valorosamente il comando dell’Eterno. Ma chi prende le armi a pro de’ contadini, e rende lo spirito sul campo di battaglia in loro difesa, oh! Questi è un tizzone tratto dal fuoco eterno dell’inferno, perché ha snudata la spada per disobbedire a Dio, e per combatter la parola di lui; questi; lo ripeto, è un membro del diavolo, Va’, figlio, in nome di Dio: incendia, ruba, ammazza, secondo ti vengono alle insanguinate mani i contadini, o le robe loro. Tuttociò che di male ti verrà fatto di recare a costoro, fallo allegramente, in buona coscienza, e con fede costante; non aver pietà di cosa alcuna; pensa che tutto ti è lecito secondo gli usi della guerra. A questo solo pon mente che devi dimenticare ed aver per nulla le vedove, e gli orfanelli da te privati de’ loro sostegni.  »  (Lutero, Op. contro i contadini ribelli, ladri e assassini, Wittemberga 1525). Che te ne pare? Ora canta l’Evviva.

Apost. Ah sanguinario tiranno! Assassino dell’umanità! Morte a Lutero! morte! morte!… Viva però la vostra Riforma; che sdegnando questi ferali principii, ov’ella apparisce, sempre apparisce in compagnia della libertà.

Prot. Erri di molto, dovevi dire: Sempre apparisce in compagnia del disordine e della sventura. « In Alemagna non ci era libertà politica, né la Riforma ve l’ha punto introdotta: anzi ha piuttosto rafforzato che affievolito il potere de Principi: è stata più contraria alle istituzioni libere del medio evo, che non favorevole al loro sviluppamento. » (Guizot, Cours d’Histoir Modern. XII Leçon, p. 23.) Per la sua influenza …

» L’impero (germanico) divenne un vasto cimitero, Ove due generazioni furono inghiottite, ove le città non divennero che ruine e mucchi di cenere, le scuole deserte e senza precettori, l’agricoltura distrutta, le manifatture incendiate. Arroge, dove gli spiriti caddero inviliti, consumati, dispettosi. Così noi vediamo la nazione tedesca per una parte del secolo XVI in una specie di torpore, incoltura pressochè totale. La sua letteratura, durante questo periodo, resta indietro a quella degli Italiani, de’ Francesi e degli Inglesi! » (Willers; Op. Sopra lo spirito e l’influenza della Riforma di Lutero, p. 273).

PUNTO VIII

Le Società Bibliche protestanti, e i loro agenti: – Chi sieno:- Che cosa cerchino: – Gli ingannatori : – La Chiesa bottega.

64. Apost. Quei vostri Missionarii mandati dalle vostre Società bibliche a regalarci Bibbie e libercoli, asseriscono in ogni punto tutto l’opposto di quello che voi mi dite. Come va questa cosa?

Prot. « La società biblica Inglese ed estera con quel suo far comunanza con tutti, e con quel prendere accordo con uomini di ogni confessione religiosa, chiarisce non solo un’idea, ma eziandio un fatto, cioè stabilisce un largo sistema d’indifferentismo nelle cose spettanti alla Religione, il quale non vi ha dubbio, è nocevolissimo ai veri e puri interessi del Vangelo. Non vediamo già noi, co’ nostri medesimi occhi le triste conseguenze che ne sono l’infausto parto? Non è forse l’incredulità che ci passa dinanzi come in trionfo, facendoci il viso dell’armi? » (Vix, Op. cit. c. 1, punto 2, p. 66).

« Il comitato della Società biblica di Londra ha la sfrontatezza di asserire, che un incredulo può pur troppo essere un buono e saggio agente (ossia missionario). E quasi ciò fosse poco, i loro fratelli della Scozia non se ne contentano, ma procedendo innanzi, uno di essi giunse fino a dire che egli non avrebbe avuto nessun dubbio, che fosse stato tale da perturbargli la mente, allora che si persuadesse di servirsi e giovarsi del Diavolo stesso! (Thomson, Discorso intorno alle Società Bibliche 1830, p. 17).

« Parecchi eziandio di quelli che in fatto di religione sentono altamente ed hanno per conseguente una profonda venerazione pel libro della Bibbia, sono al presente rimasti sul forse, se battendo questa via si possa poi, come si è voluto pur cotanto decantare, afferrare ed ottenere l’intento di render comune, universale la cognizione e la virtù. Facilmente sonò giunti a credere, covarsi qualche non puro intendimento nel cuore di queste bibliche Società; e non sono molto lontani dall’opinare, non aver esse altro scopo che tentare Iddio a benedire gli uomini di tante fatiche cadute invano col darsi attorno a distribuir Bibbie, e premiarli mediante beni mondiali e passeggeri. » (Niemeyer; Osservazioni fatte ne’ miei viaggi in Inghilterra etc., Tom. I, p. 208).

« In molte parti dall’universale degli uomini si tien per fermo, avere oggimai le Società Bibliche una meta a raggiugnere assai ben diffente da quella che pur vorrebbero addimostrare al di fuori. L’affaccendarsi degli Inglesi, e quel non darsi posa per ispargere e seminar Bibbie per ogni trivio, non fa mostra nel vero di disinteresse; ma anzi dà ‘indizio non dubbio di qualche vile guadagno o ruberia? » (Il Mercurio del Reno 1814, N. 157).

65. Andando infatti, i loro agenti, o Missionarj, a far proseliti tra gli infedeli, « come prima giungono in mezzo a quei popoli, non fanno altro che trasformarsi di missionarj che erano in tanti conquistatori, arraffando ed usurpando i terreni più. Ubertosi de’ selvaggi, dando loro, per illuderli, o come infinto cambio, qualche cattivo fucile, e altre e tali oggetti ormai, fuori di uso. Quindi i rapiti campi coltivano a proprio profitto, facendo piantagioni di zucchero, di caffè e d’indico. Quindi comprando a vilissimo prezzo i bestiami e gli altri prodotti del paese, non si vergognano di stare alla vedetta per venderli a prezzo carissimo ed enorme a naviganti che per avventura si accostano a quelle spiagge. L’educazione morale e civile di quelle genti bisognose d’ogni soccorso, loro non importa un nulla, né le degnano neppure di uno sguardo benigno. Innalzano qui e colà, per salvar apparenza, come han fatto nelle isole della Società del mare del sud. cappelle e Oratorii; ma accanto ad esse (N. B.) mettono botteghe, e spacciano acquavite. » (Il Times, Vedi la Gazzetta universale di Augusta 1840, N, 60.)

« Le navî di Francia conducono seco veri messaggeri del Vangelo; le nostre navi Inglesi non lasciano a terra che speculatori di terreni e di ricchezze, i quali sempre colla Bibbia in mano comprano campi, bestiami, prodotti de’ paesi per far la buona fortuna dei loro figli, e costituirli in ricchi proprietari negozianti.» (Lettera da Londra di un protestante. Vedi la Gazzetta Universale di Augusta 1848, N, 103).

Apost. Indegna condotta, ma almeno annunzieranno a quei popoli, come annunziano a noi, la stessa dottrina del gran Patriarca Lutero.

Prot. Sia pure: ma senti ciò che Lutero medesimo ne ha lasciato scritto:

« Quando una volta noi non avremo più nulla a temer, quando saremo lasciati in pace, allora sarà il tempo di rettificare i nostri inganni, le mostre bugie ei nostri errori. » (Lettera di Lutero, del 30 Agosto 1530, ultimamente ritrovata e pubblicata, Vedi L’Univers, 25 Mai 1845).  Hai capito?

PUNTO IX.

Anche gli atei sono riconosciuti e accettati come veri membri della Riforma protestante! Questo fa Orrore. — Guai a chi abbandona la fede cattolica, unica vera. — Conclusione.

66. Apost. Oh: qual velo mi avete tolto dagli oechi! I vostri emissarii ed agenti, e singolarmente quei mercanti di bibbie, e di coscienze, che si dànno il titolo di Ministri, di annunziatori del puro Vangelo, gridano a tutta gola, e fanno gridare dai oro affiliati: che la Chiesa Romano-Cattolica è la brutta Chiesa dell’anticristo: che ha corrotto la Santa Scrittura, la vera dottrina, i costumi: che essa è la Chiesa-bottega; che ha un Papato tirannico; e leggi sanguinarie: che è nemica d ogni verità e libertà: che il Papa; i Vescovi; i Preti, i Frati sono tutti ingannatori del genere umano; etc. etc.. Ora voi confessate, anzi asserite che: tutto questo appartiene veramente e propriamente alla Protestante Riforma ed ai suoi Ministri, i quali; oltre tutto il resto, nel correr qua e colà, a far proseliti covano nel cuore qualche non puro intendimento.» Hanno una meta a raggiungere ben differente da quella che pur vorrebbero addimostrare al di fuori !!! Con ciò mi confermate nel fondato sospetto che già ne fecero persone avvedute; cioè che la loro meta, il loro intento non puro, sia d’impadronirsi col tempo del nostro ameno Paese, di spogliarci delle nostre sostanze, di aggravarci allora delle loro dure catene, come han praticato nell’isola infelice di O-Thaiti, il cui popolo già sì ricco e industrioso; hanno talmente oppresso a forza di espoliazioni, angherie e vessazioni, che di 130,000 abitanti che erano quando essi vi entrarono, secondo il computo di Forster, l’hanno in breve tempo ridotto a 6,000. Infelici! (Ciò è testificato dai medesimi protestanti. Così ne fa fede un testimonio oculato; il cav. Ottone de Kotzebue, capitano di vascello al servizio dell’Imperatore di Russia, nella relazione del suo viaggio dal 1823, al 1826. Allora erano ridotti a 8,000 – Weimar, T. I, p. 92-100-115-118, ed è confermato dal Quaterly Reviec, nel N. di Marzo 1841; p. 40. In questa epoca erano ridotti a 6,000,). Asserite inoltre che la Chiesa Cattolica non solo va esente dà quelle macchie, ma che è l’unica vera Chiesa di Gesù Cristo: e (quello che più mi punge) asserite, che noi disertori del Cattolicismo siamo da voi riputati come la feccia della Canaglia !!! – Con tutto ciò ammiro e lodo la vostra sincerità, e per degna gratitudine e ricompensa voglio ancor io parlarvi sinceramente, e levarvi d’inganno sul conto mio e de’ miei bravi compagni di apostasia. Sappiate dunque, e tenetelo a mente, che di quanti arrolati ci siamo sotto la vostra bandiera nessuno è propriamente protestante, nessuno è vostro; perché siamo tutti o increduli affatto che nulla crediamo, o affatto indifferentisti, a cui nulla importa di avere una religione speciale; onde noi siamo bensì veri seguaci della vostra pensione, ma non già della vostra lorda religione, se non in quanto è connivente a tutte le scellerate passioni. Credete forse che io esageri? Provate a toglierci la pensione, e vedrete.

Prot. Balordo che sei! Credi tu che ti sia facile il non esser protestante, o l’uscire dal Protestantismo, come facil ti fu l’apostatare dal Cattolicismo? Balordo che sei! Se non vuoi esser Cattolico, sei per necessità protestante, perché tutto ciò che non è cattolico, è protestante, è posso addurtene una dogmatica decisione. Credi forse che io esageri? Leggi gli Atti delle Camere di Berlino del mese di Gennaio 1859, ove troverai: che – I comuni dissidenti (sette protestanti) invocarono in favor loro le libertà religiose concedute dagli articoli 12 e 16 della Costituzione, e tuttavia negate loro fino ad ora; che il Ministro si dichiarò. pronto ad annuire ad una tale richiesta, confessando però, che tra le sette dissidenti alcune ve ne erano le quali più non credono neanche all’esistenza di Dio! — Che si opposero loro i Cattolici, e i Protestanti credenti, ma il Governo riconobbe quelle sette (N. B.) come Società religiose (protestanti), e accordò le domandate libertà » (Vedi la Civiltà Cattolica, 2 Aprile 1859, Prussia, Corrispondenza di Berlino, N, 3.); vale a dire; libertà di professare l’ateismo senza cessare di appartenere alla Riforma protestante. Né ciò ti deve recar meraviglia, mentre ti ho già dichiarato (sop. n. 64), che il diavolo stesso da noi si riconosce e si ammette per un buono agente, ossia buon Missionario, e per conseguenza buon membro della nostra Riforma…. Anzi egli ne è il membro primario, il primario suo fondatore, essendo ormai fuor di dubbio che fu egli il gran Maestro del nostro gran Padre Lutero! (Vedi sop: c. 3, § 1, n. 38). Onde altra via non ti resta per non esser protestante, per uscire dal Protestantismo, che far ritorno al Cattolicismo. Hai capito?

Apost. Ma che diavolo è questa vostra Riforma? Alla larga!!!.

Prot. « Ritrovasi nel nostro odierno protestantismo (o Riforma) un malore, che sebbene non mi saprei a prima giunta ravvisare, nondimeno tale si mostra che ributta e spinge altrui ad allontanarsene; e conduce di necessità un uomo onesto ad anelare di spogliarsi di quelle vesti disonorevoli, e rivestirsi delle gloriose e sante divise del fedele cattolico… Perciocché si è voluto sottilizzare per maniera, da giungere infino al punto estremo; male avvisando di tramutare ogni fede positiva in pure idee razionali, vuote per conseguente non men di senso che di vita. Con una smania violenta ed irrequieta si è menata tanto avanti la ragione, da farla in fine soprastare per guisa al dominio terreno della fede, che insultasse e facesse villanie ed ingiuria a Cristo; volendo torlo giù dall’augusto, suo seggio, e porre lei usurpatrice e tiranna in quel posto. » (Ammon, L’unità invariabile della Chiesa evangelica, Dresda 1826, p., 50.).

« Noi, così facendo, assisterem pur troppo fra poco alla fine ed alla mala morte del protestantismo; noi vedremo o presto o tardi menarsi sopra di lui glorioso trionfo, e sarà il Papismo quello che lo schiaccerà co’ suoi piedi, e farassene sgabello. » (Zimmermann, nella Gazzetta universale eeclesiastica di Darmstadt 1826, N, 1, p. 9). Imperocchè:

« La Chiesa (Romano-Cattolica) è la vera Chiesa. Essa è il sostegno e la colonna della verità. In questa chiesa Iddio miracolosamente conserva il Battesimo, il testo del Vangelo in tutte le lingue, la remissione dei peccati, il Sacramento dell’altare, la vocazione e l’ordinazione dei Pastori, la consolazione nell’agonia, l’immagine del Crocifisso, e in pari tempo la memoria della Passione e della morte di Gesù Cristo; il Salterio, l’ Orazione Domenicale, il Simbolo, il Decalogo e molti pietosi cantici. In essa si trovano le vere Reliquie de’ Santi. Essa, senza dubbio; è stata ed è tuttora la Santa Chiesa di Gesù Cristo. In essa hanno abitato i Santi, perché vi sono le istituzioni e i Sacramenti di Gesù Cristo. » (Lutero, De Missa privata, T. 7, Opp. p. 236, e seg.).

Insomma, concludiamo:

« Il Cattolicismo è l’ultima risorsa delle menti che vogliono una fede, e de’ cuori che vogliono una religione. » (Sentenza pronunziata nel Sinodo protestante di Berlino, tenutosi nel Maggio del 1846). Quindi:

« Il primo passo onde altri si dilunga dalla Chiesa Romana, è anche il primo per avvicinarsi a quel punto ove si perde la fede » (Tommaso Green, Op. e luog. cit. nel Frontispizio di questa Operetta.).

Ho detto…. Addio, galantuomo.

F I N E

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.