GREGORIO XVII – IL MAGISTERO IMPEDITO: IL CATECHISMO

IL CATECHISMO

[Renovatio, IV (1969), fasc. 3 pp. 365-366]

Si stanno preparando catechismi, alcuni sono già comparsi. Quelli comparsi non hanno vita pacifica, ciò che fa pensare il loro sorgere non esser stato eccessivamente sereno. E per questo fatto e per questo motivo che pare opportuno richiamare dei punti fondamentali in merito. – Il catechismo è quello che forma il popolo di Dio. Questo nella sua grande maggioranza vive del suo catechismo. Spesso lo dimentica, anche per lungo tempo, ma, a tutte le età, il vecchio catechismo ha delle meravigliose risorgive, che rendono più recettivi alle divine grazie illuminanti. La più gran parte di quelli che ritrovano il loro Signore dinanzi alla morte lo ritrovano perché il primo catechismo in loro non è morto. La massa dei fedeli non entra nelle discussioni teologiche (e questo è provvidenziale), ma vive la sua fede come un nutrimento che è, in sostanza, semplice catechesi. La conclusione è che la redazione di qualunque nuovo catechismo costituisce la più grande impresa della vera pastorale nel popolo di Dio. – Alle deformazioni della verità, e cioè alle eresie, la più grande resistenza la fa il popolo, fedele in forza del suo catechismo. Il modernismo — che non è poi l’ultima esperienza in merito – non fu conosciuto dal popolo e quando qualche predicatore impudente cercava di ammannirglielo, neppure lo capiva. Fu così che il modernismo rimase una eresia da intellettuali e riuscì ad un solo santo Pontefice di vincerlo in tempo non lungo. La catechesi non consentirebbe più al popolo di difendere la sua fede e la Chiesa, qualora si servisse di un testo popolare, che avesse lacune imperdonabili, che aprisse verso interpretazioni eterodosse, che accettasse – con pericolo del contenuto – un linguaggio vago, impreciso e dettato dalla moda corrente. Non dimentichiamo che le prime grandi scuole cristiane, celebri (citiamo solo Alessandria ed Antiochia) e non celebri, furono quelle che prepararono un popolo cristiano capace di resistere per tre secoli alla pressione persecutoria ed ereticale. Nel quarto secolo la vera barriera di resistenza compatta all’arianesimo, protetto da qualche imperatore in Oriente e in Occidente, fu il popolo istruito nell’umile ed ordinaria catechesi. Questo senza nulla detrarre all’enorme merito di taluni santi dottori. Atanasio fu formidabile vincitore perché dietro aveva l’umile popolo. Fu la catechesi che liberò in sostanza – finché potè – l’Oriente dal pesante controllo dello Stato bizantino e tutto il mondo cristiano dalle querimonie di certi addottrinati. Un catechismo, che non rispondesse in tutto alla sua apostolica e secolare tradizione, preparerebbe crisi di debolezza troppo lunghe e troppo difficilmente sanabili. – Un catechismo, se deve parlare nel senso più largo della verità immutabile di Dio con il linguaggio meglio acconcio alla comprensione del suo tempo, non può accoglierne le mode effimere, le esitazioni ingiustificate, le paure vergognose della verità, le metodologie di compromesso, le manie creative fantastiche, i complessi deformanti, tanto meno le questioni a buon diritto disputate. Non c’è dubbio che oggi i clamori di chi non è autorizzato ad essere maestro nella Chiesa (lo sono soltanto il Papa [il “vero” Papa, naturalmente, non le patetiche controfigure anticattoliche succedutesi dal 1958 ad oggi!] e nel loro ordine i Vescovi), sono altissimi e conturbanti. Un catechismo non può essere lasciato alla insufflazione e alla manipolazione di chi non ha autorità da Cristo. [l’attuale contro-catechismo della Chiesa Cattolica, fu infatti redatto a bella posta dall’antipapa senza autorità di Cristo, per confondere ed ingannare il popolo reso “ignorante” ed affabulato dAlle eresie del “falso” conciliabolo roncallo-montiniano – ndr. -]. – L’umile didaskalos del primo tempo resta sempre con la stessa responsabilità una figura fondamentale nella santa Chiesa di Dio. Le questioni che lo riguardano sono più importanti delle questioni delle grandi scuole. Il buon catechismo è capace di frenare e distruggere gli errori di chiunque. [Ad es. il Catechismo di Trento, o quello di San Pio X, nella loro forma originaria non manipolata, si possono ritrovare ancora nelle librerie antiquarie … diffondiamolo con ogni mezzo! –ndr. -].

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.