NELLA SETTIMANA SANTA: MEDITAZIONE PER IL SABATO

MEDITAZIONE PER IL SABATO.

Sopra la sepoltura di Gesù Cristo.

Mediteremo sulla sepoltura di Gesù. Deposto il corpo del Signore nel sepolcro, e discesa la sua anima al limbo, l’uno e l’altra, per la potenza della divinità a loro congiunta, si preparano alla gloriosa risurrezione. C’immagineremo di vedere l’amabilissimo Gesù, che anche dopo morte si manifesta sovrano padrone della vita ed opera a suo piacimento, continuando a darci prove del suo infinito amore. Ammireremo una potenza e sovranità così grande e lo ringrazieremo ch’Egli le adoperi non solo per sua gloria, ma altresì per nostro vantaggio.

PUNTO 1°.

Il corpo sacratissimo di Gesù è portato al sepolcro.

Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo, discepoli prima occulti ed ora palesi di Gesù, dopo la morte di lui, accostatisi alla sua croce, ne distaccano il Corpo sacratissimo e, tutto intriso di sangue, lo spalmano di balsami odorosi, lo coprono con una sindone monda e lo recano in un sepolcro nuovo scavato poco lontano di là nella pietra e dentro ve lo chiudono. Anche qui Gesù vuol farci da maestro e darci a comprendere la grande verità che noi pure, per essere a lui somiglianti, dobbiamo riguardarci come morti e sepolti. Tutti coloro, dice S. Paolo, che ebbero la grazia del Battesimo, non la ebbero altrimenti, se non per esprimere in se stessi, nella loro fede, nelle loro virtù, nei loro sacrifici, nella loro vita nascosta la morte e la sepoltura di Gesù: conseguiti ei in Baptismo (Gal., II, 12); mortui estis et vita vestra abscondita cum Christo in Deo (Col., III, 3). Bisogna dunque morire al mondo, alle sue vanità, alle sue massime; bisogna morire al nostro orgoglio, al nostro amor proprio, ai nostri peccati, e seppellirci insieme con Gesù Cristo in quella vita di nascondimento, per cui non si cerca di sapere che cosa si pensi e si dica di noi, non si ama di essere veduti nel bene che si fa, non si ambisce di far conoscere i propri meriti, ma si è contenti di venir trascurati, dimenticati, lasciati da parte e in abbandono. Certo, contro questa vita di seppellimento la nostra cattiva natura leverà la sua voce, amando essa la stima e la riputazione degli uomini, la loro lode e la loro esaltazione; ma, se vogliamo essere di Cristo, fa d’uopo assolutamente che ci atteniamo al suo esempio e al suo insegnamento, e che però arriviamo anche a dire: Signore, se voi volete che mi sia tolto l’onore, che io sia tenuto in nessun conto, che sia vilipeso e aborrito, ne sono contento, perché in tal guisa avrò l’onore di essere morto e sepolto con voi!

PUNTO 2°.

L’anima benedetta di Gesù discende al limbo.

Non appena Gesù sulla croce ebbe mandato l’ultimo respiro, la sua anima benedetta avrebbe potuto, dipartendosi dal suo corpo, riposare nel seno di Dio dopo tanti dolori; ma invece, sempre per amore degli uomini, volle discendere nel limbo a consolare e liberare le anime dei santi padri, annunziando loro che fra quaranta giorni le avrebbe condotte seco in paradiso. – Là si trovavano tutte le sante donne e tutti i santi uomini che avevano creduto e sperato nel Salvatore ed erano vissuti in conformità alla divina legge. All’apparire dell’anima di Gesù coi segni della grande vittoria testé riportata sopra l’inferno, chi sa dire il giubilo che invase quelle sante anime? Chi può narrare la festa che dovettero farle? Chi vale a esprimere i sentimenti di amore, di benedizione, di grazie, che le andarono manifestando, e i cantici di letizia, di riconoscenza e di lode, coi quali la esaltarono? O caro Gesù, come è vero che voi al pari del Padre vostro operate sempre! (Jo., V, 17). Come è vero che il vostro amore per noi non ha mai riposo. Oh! se anche noi comprendessimo appieno, come le sante anime del limbo, le prove di amore che ci date ogni qualvolta non solo con la vostra anima, ma altresì col vostro Corpo e col vostro Sangue discendete nel limbo del nostro cuore! Ah! datemi la grazia, o caro Gesù, che anch’io vi faccia festa quando venite a consolare l’anima mia per mezzo della santa Comunione! Che non resti più così indifferente davanti ad una vostra così immensa degnazione! Che anch’io mi effonda in atti di adorazione, di fede, di amore, di benedizione, di lode e di ringraziamento!

PUNTO 3°.

Il corpo e l’anima di Gesù si preparano alla risurrezione.

Nei tre giorni, in cui l’anima di Gesù sta nel limbo e il suo corpo giace nel sepolcro, si prepara la gloriosa risurrezione; giacché, se la morte ha potuto spezzare i legami che univano quest’anima e questo corpo, non potrà più altramente esercitare sopra di Gesù alcun impero: Mors illi ultra non dominabitur! Ma con questo trionfo che Gesù si prepara a riportare sulla morte, egli intende diventare l’esemplare e la causa della risurrezione nostra; giacché risorgendo, come dice S. Paolo, ei risorgerà come primizia di coloro che dormono il sonno della morte: primitiæ dormientium (I Cor., XV, 20). O morte, fa pure quel che ti aggrada dei nostri cadaveri. Corrompi, dividi, disperdi, riduci al nulla la nostra carne; tutto ciò non sarà che per un po’ di tempo. Ma quando per volere di Dio il mondo finirà e le trombe degli Angeli ci desteranno dal tuo sonno, l’azione vivificante dell’Umanità di Gesù Cristo ci strapperà al tuo potere, ci farà risorgere e configurerà il nostro corpo, stato nell’umiliazione della polvere, al corpo suo tutto pieno di celestiale chiarezza: reformabit corpus humilitatis nostræ configuratum corpori claritatis suæ (Philipp., III, 2). Oh bontà, oh potenza, oh gloria di Gesù Cristo! I suoi nemici hanno apposto le guardie al sepolcro per impedirne la risurrezione o il trafugamento; ma essi non sanno che al corpo e all’anima di Gesù, benché divisi, è rimasta unita la divinità e che questa al tempo stabilito li riunirà, perché la risurrezione si compia e sia pegno e causa della risurrezione nostra. Rallegriamoci con Gesù benedetto, ringraziamolo del pensiero che volge a noi anche dal sepolcro e dal limbo, e prepariamoci a celebrarne il trionfo con pura e santa gioia.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.