L’arciconfraternita del Cuore Immacolato: storie di conversioni [2]

L’arciconfraternita del Cuore Immacolato: storie di conversioni [2]

4. CONVERSIONE di diversi villaggi.

 Uno dei giovani missionari che ultimamente si è imbarcato per la Cina, ha inviato il manuale dell’associazione allo zio, un curato della diocesi di Le Mans, in occasione della festa della Purificazione: così, dopo la celebrazione della Messa solenne, egli aveva iniziato una novena alla Beata Vergine per il felice risultato della solennità delle Quaranta ore, che sarebbero iniziate la Domenica di Quinquagesima. Pensando che il suo contenuto potesse produrre un buon effetto sui suoi parrocchiani, ha letto alcuni estratti dal manuale durante il suo sermone, nella Domenica di Sessagesima; il pubblico ne rimase ammirato restando pieno di stupore ed ammirazione; egli approfittò di questa impressione, con l’esortarli alla conversione e alla penitenza, e annunciando che due missionari della diocesi si sarebbero uniti a lui ed ai suoi tre vicari, per confessare durante la settimana seguente. Il suo appello venne ascoltato: per otto giorni la chiesa fu quasi costantemente piena; i tribunali sacri furono circondati da una moltitudine di penitenti; le confessioni, iniziate la mattina, alle tre, non finivano prima delle undici di sera. Le comunioni furono pari a milleottocento durante tre giorni, e rimasero quasi un centinaio di persone, le cui confessioni, iniziate, non poterono essere completate per mancanza di tempo. Questi sono i dettagli del missionario sopra menzionato. – M. Desgenettes ricevette la seguente lettera, datata il 9 marzo, da questo degno curato: “Mio nipote mi ha mandato il manuale della vostra associazione, che gli avete dato nel mese di febbraio; io l’ho ricevuto in occasione della festa della Purificazione. In quella mattina, avevo annunciato una novena in onore della Beata Vergine, per il felice risultato della solennità delle nostre Quaranta ore; avevo con me due dei nostri missionari diocesani, per rinnovare i buoni effetti del loro ritiro, durante l’ultima Quaresima. Immediatamente, nel ricevere il manuale, ho deciso di informare i miei parrocchiani dei suoi contenuti;  ho fatto loro notare, la felice coincidenza dell’arrivo di questo libro e l’inizio della novena; ho dato loro un’idea della vostra associazione, e ho letto due delle più belle conversioni, ottenute dalle preghiere degli associati; poi li ho esortati ad un rinnovamento nella fede e nel fervore, implorando coloro che avevano fino ad allora trascurato i loro interessi eterni, che iniziassero la loro conversione in quello stesso giorno. Il felice risultato è andato ben al di là di ogni più rosea aspettativa; durante i tre giorni delle Quaranta ore, la chiesa è stata costantemente piena; abbiamo avuto quattro esercizi spirituali al giorno; sei confessori erano continuamente impegnati nei tribunali sacri. Abbiamo dato la santa comunione a quasi milleottocento persone, su una popolazione di tremila e sei o settecento anime. Quanto a me, ho confessato cinquecentotrenta individui, di cui 272 erano uomini. Questo inatteso successo, che ha superato tutte le mie speranze, io l’ho completamente attributo alla protezione del Cuore Immacolato di Maria.  I miei parrocchiani hanno raddoppiato il loro amore e la devozione verso questa Madre di beneficenza;  confido presto di stabilire anche qui la vostra associazione, che sono persuaso effettuerà benefici incalcolabili; mi riservo di far questo per il mese di Maria, proponendoci quest’anno di celebrarlo solennemente con grande affluenza e fervore. ” – Chi non riconosce in questo l’intervento speciale di Maria, che con una semplice lezione è in grado di cambiare i cuori della maggior parte di una numerosa popolazione. Questa parrocchia comprende numerosi villaggi sparsi lontani dalla chiesa; la stagione è stata la più fredda e triste dell’anno, con le strade impraticabili o rese quasi impossibili da utilizzare anche durante il giorno dalle forti piogge e nevicate di un rigido inverno; ma questi ostacoli sono stati superati, e si sono sfidati questi pericoli, anche durante la notte, dal momento che i primi fedeli sono arrivati in chiesa prima delle tre del mattino, e molti l’hanno lasciata non prima di mezzanotte. Le distrazioni ed i passatempi della stagione, usuali per gli abitanti del villaggio del Maine, come da consuetudine immemorabile, sono stati poi del tutto trascurati; tutto è stato sacrificato per soddisfare il loro pio ardore. Certo, si potrebbe pensare che la ripetizione frequente delle esortazioni e degli esercizi spirituali, abbiano rianimato il fervore di un popolo naturalmente religioso, ma questi si ripetono ogni anno, durante i tre giorni della settimana di Quinquagesima, ed ogni anno i comunicandi sono stati pari a circa tre o quattrocento, mentre, in questa occasione ben milleottocento persone hanno circondato la tavola santa. Questo non era opera dell’uomo; no, era Dio che si è degnato di fare uso di mezzi così semplici per poter manifestare la sua misericordia, e glorificare la Regina augusta del cielo. Vediamo questo fatto, quindi, con più ardore che mai, e poniamoci sotto la protezione della beata Maria; pensiamo a Lei come la nostra speranza e come il conforto in questa valle di lacrime; dobbiamo amarLa come la nostra tenera e affettuosa madre; cerchiamo di considerarLa come il nostro avvocato davanti al trono dell’Altissimo;- dice san Bonaventura, “sarà salvato, e chi trascura di servirLa morirà nei suoi peccati”: “Qui coluerit Mariam, justificabitur; et qui neglexerit illam, morietur in peccatis suis. et qui neglexerit illam, morietur in peccatis suis”.

5. Una edificante CONVERSIONE.

Il pastore di una importante cittadina in Francia, dove in precedenza la pietà era tutt’altro che fiorente, ascoltando le grazie concesse dalla parrocchia di Notre Dame des Victoires, dalla testimonianza dell’Abate Desgenettes, ha pensato di stabilire l’associazione nella sua parrocchia. Qui, ugualmente, ha fatto una serie di conversioni a dimostrazione che Maria aveva esaudito le preghiere dei suoi supplicanti.; una tra le tante numerose fu molto particolare e ben adatta ad eccitare l’ammirazione e la fiducia. — Il curato di questa città ha scritto quanto segue a M. Desgenettes: – Ho a lungo ritardato di scrivervi, perché io desideravo ricevere dalla persona stessa i dettagli che avete chiesto circa la sua conversione. Vi allego pertanto la sua lettera: i suoi scandali erano pubblici, la sua pietà è ora invece esemplare. Non ho mai visto in modo così ammirevole un trionfo della grazia; in un momento è cambiato un cuore abbandonato alla peggiore delle passioni, trasformato in un vaso di elezione. Molti e terribili erano gli assalti sostenuti:beffe, persecuzioni, attacchi all’amor proprio, tutte sono state superate. La santa orazione è ora la sua felicità e la gioia; costei che, per venticinque anni, non è mai salita in chiesa, ora è da sette anni davanti all’altare, immersa nella devozione ai piedi della Vergine, e smette le sue devozioni solo per adempiere le funzioni della sua condizione.. . .. .. .”. – Quella che segue è la lettera di questa felice penitente al suo pastore, in risposta alla sua richiesta di dettagli della sua conversione. “Vi faccio conoscere la causa del cambiamento che ha avuto luogo in me nel corso degli ultimi sei mesi.Io comprendo come in mezzo alle peregrinazioni e ai disturbi della mia giovinezza, avevo conservato alcuni barlumi di fede che allo stesso tempo provocavano sì il timore della vendetta di un Dio offeso, ma mi permettevano di sperare pure nella sua infinita misericordia. Metto davanti a voi, padre mio, la storia malinconica della mia vita passata, le cui pagine tristi ho avuto tanto timore di raccontare: ricorrevano agli anni felici della mia infanzia e della giovinezza; il loro ricordo, mi offrono il fascino dell’innocenza, per la qual perdita devo aggiungere i miei rimorsi; avevo fatto una devota prima Comunione e, fino all’età di diciotto anni, ho perseverato nel mio fervore religioso. Ma l’amore della virtù, e il desiderio di praticarla, è scomparso quando sono entrata nel mondo. Le sue attrazioni, le sue lusinghe, hanno incantato la mia immaginazione ardente; il piacere è diventata la mia ricerca unica e totalizzante. Presto la passione mi ha sedotto; la mia prima trasgressione ha dato poi luogo all’abitudine, e nel corso di più di venti anni, ho vissuto dimentico dei miei doveri cristiani. Ci sonostati momenti di infelicità, di inganno, di rimpianto;quante volte, allora, ho invocato l’aiuto del Cielo! Penitente e peccatore di volta in volta, ho cercato ancora il coraggio di rompere le catene della mia prigionia. – A voi, mio benefattore e mia guida, è stato riservato questo compito arduo, ed infatti per la vostra ispirazione felice ho stabilito la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Ho assistito per la prima volta ad una delle vostre istruzioni, mossa unicamente dalla curiosità; ed ecco che la nostra Madre, che riceve i peccatori e rinnova loro la speranza, ha fatto un’impressione profonda e vivace nella mia mente. Sono sempre tornato da questi discorsi, pensosa e colpita. Il sermone del 17 marzo, il figliol prodigo, ha dato una retrospettiva malinconia della mia vita ed ilrimorso ha penetrato la mia anima; così feci un voto di rompere e fare a pezzi i legami del peccato e di ritornare a Dio. Ma quali prove ho dovuto combattere con il nemico che mi aveva in precedenza incatenato: promesse lusinghiere e speranze brillanti del futuro, sono state impiegate per sedurmi nuovamente; le vostre esortazioni mi hanno seriamente confermato nella mia risoluzione, e determinato nel confidare nel vostro cuore paterno i miei peccati, le mie miserie, il mio pentimento! Nei vostri consigli benefici ho trovato il coraggio e la rassegnazione per sostenere le prove, che è piaciuto alla Provvidenza di mandarmi. -“Il mondo e i suoi piaceri sono ora per me come un nulla; la mia unica attrazione è per gli esercizi di religione e per la santa orazione, che mi offre una fonte inesauribile di conforto e di assistenza, anche se spesso è accompagnata da lacrime, che sono ora, ahimè!,l’unica offerta che posso fare al mio Dio. – Ah! Ah! come sarei felice ai piedi di Maria, se non avessi il dispiace di non poter riavere l’innocenza di cui Ella è il modello perfetto, e che sarei felice di ritrovare, al prezzo di una parte della mia vita! ”

6. La CONVERSIONE di un ufficiale.

Un ufficiale che risiede in un paese della diocesi di Bayeux, la cui vita era stata segnata dal costante esercizio di tutte le virtù sociali, ma da una totale assenza di sentimento e di principi religiosi, è diventato gravemente malato. La moglie e la famiglia lo esortavano con urgenza a ricevere gli aiuti della religione; ma egli dichiarava subito che non aveva bisogno di essi, nei quali non aveva nessuna fede, perché, egli diceva, aveva sempre vissuto come un uomo d’onore, e non aveva niente di cui rimproverarsi, e proibiva loro di ricorrere agli ausili. La sua famiglia lo ha piamente raccomandato alle preghiere della Arciconfraternita; subito dopo, egli ha espresso il desiderio di vedere il suo pastore, che si affrettava a fargli visita, lo riportava alla religione, e gli somministrava i sacramenti della Chiesa. A coloro che, conoscendo le sue opinioni precedenti, sembravano stupito dalla sua condotta, diceva: “ho agito in tal modo per salvare la mia anima; per diventare fedele al mio Dio, come io lo sono stato al mio re. ”

Fonte: L’Arciconfraternita del Cuore Immacolato di Maria, per la conversione dei peccatori, Notre Dame des Victoires, Parigi. 1843. 1843.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

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