S. LADISLAO RE D’UNGHERIA

LADISLAO RE D’UNGHERIA

[27 GIUGNO]

ladislao

Ladislao, figlio di Bela, re d’Ungheria, nacque l’anno 1031 ed essendo il trono elettivo non aveva alcun diritto alla successione. Ben presto però le bellissime qualità e la integerrima sua vita gli meritarono l’elezione di re ed un governo secondo il cuore ed il volere di Dio. – Appena ebbe nelle sue mani le redini del governo si diede con meravigliosa alacrità a ripurgare tutta la legislazione, riformare i costumi, rinnovare tribunali, rialzando la pubblica moralità che era calpestata da ogni classe di cittadini. L’intento però che guidava il santo monarca era quello di fare che la religione fosse ritenuta cardine di legislazione, base di tutto il benessere sociale. Per questo lottò, combatté, soffrì, ma alla fine trionfò, rendendo il suo popolo rinnovellato, profondamente cristiano, degno di essere additato a modello di ogni altro. Era casto, pietoso, informato ai precetti evangelici, e perciò detestava l’avarizia, l’ambizione, e stimava perduto quel giorno, nel quale non avesse fatto qualche bene, ed impedito il male. La temperanza e la sobrietà che usava nei cibi e nelle bevande faceva stupire i suoi cortigiani che, meravigliati, si domandavano come mai il loro Padrone, benché gli venissero preparati prelibatissimi pranzi, egli rinunziasse a tutto, cibandosi spesso di legumi e bevendo acqua pura. – Sempre occupato a disimpegnare le cose dello stato; trovava tuttavia le ore per le sue preghiere e per le buone letture; e nella sua grande carità non cessava di dotare chiese, sollevare le miserie della sua nazione, proscrivendo i trasgressori delle leggi, senza eccezione di persone. La giustizia, l’imparzialità, l’intransigenza ed una titanica volontà erano doti che unite all’amore evangelico rendevano Ladislao il re morigerato, affabile e santo. Ma quanto più largheggiava cogli altri, tanto era rigido con se stesso; si negava ogni piacere anche lecito, sottoponendo spesso il suo corpo a penitenza, onde, colla fermezza di un carattere adamantino riuscì in ogni sua impresa; purgò il suo regno dai guasti causati dalle innumerevoli ribellioni e da molte eresie, formando un popolo unito per la fede, sottomesso in tutto alla Sede Romana, popolo che assieme al suo re, rimase d’indelebile memoria ai posteri. Intanto i Turchi orgogliosi dell’acquisto dei luoghi santi minacciavano l’Europa opprimendo crudelmente i fedeli caduti nelle loro mani. Dall’Europa fu lanciato il grido della liberazione dei fratelli, i Principi che pronti risposero all’eco non tardarono ad allestire eserciti a questo nobile fine. Anche il re Ladislao preparò le sue milizie, e già tutto era pronto quando esausto di forze, per le grandi fatiche sostenute per il suo popolo cadde repentinamente ammalato. – Subito gli furono prodigate le cure da parte dei medici, ma egli conscio che la Divina Misericordia ormai paga di tutto il suo bene lo voleva al cielo, ricusò ad ogni cura materiale per cibarsi della Divina Eucaristia, e quel cibo che in sua vita aveva ricevuto tante volte, con sì grande fervore, doveva essere l’ultimo suo conforto. Ricevuto con trasporto di amore il S. Viatico, contento di avere combattuto e sofferto per le causa di Dio coll’anima tranquilla, cogli occhi fissi al cielo placidamente spirava il 30 luglio dell’anno 1096.

FRUTTO. — Diffidiamo sempre di noi stessi, e stacchiamo il cuore dalle cose terrene mirando con desiderio il Paradiso.

PREGHIERA. — O Dio, al cui dominio tutto soggiace, date ai popoli redenti col sangue del vostro Unigenito Figlio, governanti che sappiano glorificare il vostro S. Nome, estendere il vostro regno di pace e far rendere alla Chiesa i suoi diritti e le sue proprietà. Così sia.

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Certo che un tal Santo oggi sarebbe proprio l’ideale conduttore di una nazione ridotta sull’orlo del disastro etico, culturale, economico … e il bello deve ancora arrivare! Evidentemente ci meritiamo la “Mummiarella” e i “Giullarenzi” attuali che giurano sul “vangelo” costituzionale delle conventicole! Usque tandem? Preghiamo il Signore perché ci conceda una guida illuminata (ma non di Baviera!) che, ispirata dallo Spirito Santo, ci riconduca sulla strada retta tracciata da Dio, e tutto nella nostra amata Nazione sia ricapitolato in Cristo-Re!

 

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.