Dai documenti declassificati.

 

“In allegato alla presente, di possibile interesse per il Dipartimento, vi è un memorandum preparato dal Foreign Service Officer da Stephen G. Gebelt, contenente alcuni ricordi personali circa il papa della Chiesa Cattolica romana recentemente eletto, papa Giovanni XXIII.”

Il seguente documento declassificato del Dipartimento di Stato U.S., su “papa” Giovanni XXIII è stato depositato il 29/10/58, cioè appena dopo tre giorni la sua brutale usurpazione del trono Papale, sottratto al Papa legittimamente eletto, Gregorio XVII (“Cardinale” Siri).

Questo documento segreto ufficiale del governo degli Stati Uniti, fornisce importanti informazioni sul modus operandi dell’ “ingenuo vecchio prelato”, Angelo Roncalli, il cui atto satanico di usurpazione doveva dare inizio all’apostasia dei religiosi e prelati cattolici.

Introduzione:

.1. Alla fine della seconda guerra mondiale, mentre ero ancora in servizio nell’esercito, assegnato come Officiale politico al personale delle forze degli Stati Uniti in Francia, ho avuto contatti con l’Arcivescovo ausiliare di Parigi, mons. Beaussart, al fine di seguire le attività all’interno degli ambienti ecclesiastici francesi; Ho avuto contatti finché l’Arcivescovo Beaussart morì nel 1952. Durante la maggior parte di questo tempo, Beaussart è stato il confessore del nunzio papale a Parigi, monsignor Roncalli, appena eletto Papa Giovanni XXIII. Erano, inoltre, amici intimi. Proprio per le frequenti visite a monsignor Beaussart, ho avuto occasione di chiacchierare con lui.

2. Inoltre, durante il periodo 1948-1950, in qualità di capo della Divisione per le relazioni con il Governo del segretariato Unesco, ho avuto occasione di vedere il Nunzio che era accreditato dal Vaticano come osservatore presso l’UNESCO. –

3. Anche se gran parte del contatto di routine si è svolto attraverso monsignor Heim, il Nunzio ebbe un notevole interesse per il suo mandato presso l’UNESCO. –

4. Roncalli fu anche un partecipante assiduo dei circuiti sociali e lo si incontrava frequentemente all’ora del cocktail.

5. Il mio ultimo contatto con lui è stato nei primi mesi del 1952.

Discussione:

.1. Il papa appena eletto prestava servizio come nunzio pontificio a Istanbul durante la guerra ed è poi succeduto a Mons. Valerio Valeri come nunzio apostolico in Francia nel 1945. È arrivato in un momento difficile nelle relazioni franco-vaticane, per il fatto che si credesse in molti circoli francesi che il clero francese apicale non fosse stato sufficientemente vigoroso nella sua resistenza ai tedeschi, ed il fatto che egli fosse un italiano non ha fatto nulla per aumentare il gradimento dei francesi per lui. Il Generale De Gaulle, egli stesso un devoto cattolico, era estremamente critico verso il Vaticano e aveva una particolare animosità verso monsignor Valeri. Quando l’arcivescovo Roncalli è arrivato a Parigi, sembrava essere quasi la caricatura di un gioviale prelato ben nutrito e beone del 18 ° secolo, dall’insieme pesante, parlante un francese con forte accento italiano, e vi era una notevole sensazione, quando è arrivato, che non solo sarebbe stato politicamente inoffensivo ma probabilmente pure disinformato.

.2. In quel periodo ho incontrato spesso l’allora ambasciatore turco a Parigi, mr. Menemencioglu, che era stato ministro degli Esteri turco durante la II guerra mondiale. Gli ho chiesto una sera quale fosse la sua opinione di Roncalli avendo avuto la possibilità di valutare la sua azione in Turchia durante la guerra. L’ambasciatore sorrise e disse; “Quando Roncalli è arrivato a Istanbul, abbiamo preso atto del fatto che era sempre ad un cocktail party, sorridendo stupidamente e apparentemente inconsapevole di quanto stava succedendo. Fu solo alla fine di un anno che ho imparato che l’unico posto in Instanbul dove avrei potuto essere sicuro di trovare la conferma nel ricevere l’intelligence di entrambi i contendenti, sia i tedeschi che gli Alleati, era nell’ufficio del nunzio apostolico, “e poi ha aggiunto; “Ho il massimo rispetto per le sue capacità e mi chiedo quanto tempo gli ci vorrà per ottenere in Francia la stessa posizione di cui ha goduto in Turchia.

.3. Le mie osservazioni sulle sue azioni in Francia sono necessariamente limitate. È stato coinvolto in problemi difficili, come i preti-operai, i tentativi da parte del governo francese di perseguire certi prelati cattolici per la collaborazione in tempo di guerra, il disaccordo che coinvolgeva i cavalieri di Malta e i massoni francesi, ed è stato osservatore in quel periodo durante il quale il comunismo francese era al suo apice.

.4. Ho raccolto l’impressione di una nunziatura a conduzione piuttosto libera, durante il suo mandato. Notevole libertà di azione sembra essere stata concessa ai Monsignori di livello inferiore, al punto che due di loro (monsignor Heim e un altro il cui nome non riesco più a ricordare) sono stati trasferiti, essendo caduti in disgrazia. I contatti del nunzio erano estremamente ampi e nelle conversazioni che ho avuto con lui ho trovato che la sua comprensione della scena politica interna francese, fosse eccellente!

.5. Un aspetto interessante è il fatto che, su sua iniziativa, il Vaticano lo abbia nominato osservatore ufficiale all’UNESCO. Questo passo è stato a lungo ritardato a causa della credenza in molti ambienti vaticani che l’Unesco fosse una organizzazione sospetta, di sinistra, atea. La nomina di Julian Huxley come primo direttore generale non ha fatto nulla per calmare i timori del Vaticano, così come il suo successore, Torres Bodet, ex ministro messicano degli Affari Esteri ed un apostata, non ha reso certamente quegli ambienti più sereni. Nonostante questo, Roncalli si è raccomandato che il Vaticano lo nominasse osservatore e ha seguito le attività dell’organizzazione con grande interesse.

Commento: .1. Dalle mie osservazioni, che sono ovviamente fuori di data, vorrei considerare come il nuovo papa sia molto diverso dal suo predecessore per quanto il suo temperamento personale sia in grado di amministrare la chiesa. .2. Ho notato con un certo umorismo che il nuovo papa è segnalato nei vari articoli di riviste sui candidati papali come “non politico”; Non ho mai incontrato un individuo più politicamente consapevole, ed i dieci anni e più di servizio come legato pontificio e nunzio mi sono sembrati piuttosto politici!