Preghiere per ogni giorno – Lunedì –

PREGHIERE ed “Esercizio di Virtù” PER OGNI GIORNO DELLA SETTIMANA

LUNEDI’

Anime-purganti

Corona in Suffragio delle Anime del Purgatorio

(i 33 Pater noster)

arricchita di giorni cento d’Indulgenza dal S. P. Pio VI

[da: La via del Paradiso, III edizione, Siena 1823 -imprimatur-]

– Adjutorium nostrum in Nomine Domini;

– Qui fecit Cœlum et Terram.

De profundis clamavi ad te, Domine etc.:

De profundis clamavi ad te, Domine;

Domine, exaudi vocem meam. Fiant aures tuæ intendentes in vocem deprecationis meæ.

Si iniquitates observaveris, Domine, Domine, quis sustinebit?

Quia apud te propitiatio est; et propter legem tuam sustinui te, Domine.

Sustinuit anima mea in verbo ejus;  speravit anima mea in Domino.

A custodia matutina usque ad noctem, speret Israel in Domino; 

quia apud Dominum misericordia, et copiosa apud eum redemptio.  Et ipse redimet Israel ex omnibus iniquitatibus ejus”.  

I. Consideriamo lo stato compassionevole delle povere Anime del Purgatorio. Elle son giuste, amiche di Dio, e destinate al Cielo, ma trovandosi rinchiuse in oscura prigione sotto la sferza della Divina Giustizia acerbamente tormentate, senza poter far opera, che sia loro di merito, tutte perciò rivolte a noi chiedono per pietà l’aiuto delle nostre orazioni.

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

II. Consideriamo quanto facilmente possiamo noi per mezzo delle nostre orazioni ajutare le Anime del Purgatorio, e l’obbligo, che per natura abbiamo di suffragarle. Elle non sono più in istato di potersi ajutare da se medesime, ed a noi sono tuttavia congiunte per vincolo di santa Carità. Mentre però Iddio si degna di accettar per loro suffragio le nostre orazioni, è cosa ragionevole, e giusta il pregare per loro, affinché possano uscire da quell’incendio di fuoco, che le tormenta, ed entrare nel Paradiso a goder la faccia amabilissima di Dio, ed in essa ogni contento .

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”

III. – Consideriamo che le Anime soccorse, giunte che saranno al Cielo, come Spose singolarmente amate da Dio, intercederanno presso Sua Divina Maestà per chi con tanta pietà liberolle dalle pene sì atroci del Purgatorio. In verità questo dovrebbe essere a noi motivo bastante di suffragare abbondantemente quelle Anime, per mandarle ben presto al Cielo, ove ci sieno particolari avvocate, ed efficaci interceditrici presso il Signore.

Un’Ave Maria, con dieci Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

Unite a quelle voci, con cui sempre vi parlano, o Eterno Padre, le Piaghe amorose di Gesù vostro Figliuolo, e Salvator nostro, vi offeriamo queste orazioni, supplicandovi ad accettarle in conto di suffragio per le Anime Purganti, e particolarmente per quelle, che sono state divote di questo santo Esercizio.

Un’Ave Maria, con tre Pater noster, in fine “Requiem æternam etc.”.

Di poi il Salmo “Miserere mei Deus”: 

Miserere mei, Deus,

secundum magnam misericordiam tuam; et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele iniquitatem meam.

Amplius lava me ab iniquitate mea, et a peccato meo munda me.

Quoniam iniquitatem meam ego cognosco, et peccatum meum contra me est semper.

Tibi soli peccavi, et malum coram te feci; ut justificeris in sermonibus tuis, et vincas cum judicaris.

Ecce enim in iniquitatibus conceptus sum, et in peccatis concepit me mater mea.

Ecce enim veritatem dilexisti; incerta et occulta sapientiae tuæ manifestasti mihi.

Asperges me hyssopo, et mundabor; lavabis me, et super nivem dealbabor.

Auditui meo dabis gaudium et laetitiam, et exsultabunt ossa humiliata.

Averte faciem tuam a peccatis meis, et omnes iniquitates meas dele.

Cor mundum crea in me, Deus, et spiritum rectum innova in visceribus meis.

Ne projicias me a facie tua, et spiritum sanctum tuum ne auferas a me.

Redde mihi lætitiam salutaris tui, et spiritu principali confirma me.

Docebo iniquos vias tuas, et impii ad te convertentur.

Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meæ, et exsultabit lingua mea justitiam tuam.

Domine, labia mea aperies, et os meum annuntiabit laudem tuam.

Quoniam si voluisses sacrificium, dedissem utique; holocaustis non delectaberis.

Sacrificium Deo spiritus contribulatus; cor contritum et humiliatum, Deus, non despicies.

Benigne fac, Domine, in bona voluntate tua Sion, ut ædificentur muri Jerusalem.

Tunc acceptabis sacrificium justitiæ, oblationes et holocausta; tunc imponent super altare tuum vitulos.”

in fine “Requiem æternam etc.”. 

Oremus.

Fidelium Deus omnium Conditor, et Redemptor, animabus famulorum, famularumque tuarum remissionem cunctorum tribue peccatorum, ut indulgentiam, quam semper optaverunt, piis supplicationibus consequantur. Qui vivis, et regnas etc. Amen.

Esercizio di virtù:

UBBIDIENZA

L’ Ubbidienza è una Virtù, con la quale ci soggettiamo a Dio, e alla sua Santa volontà, e agli Uomini per amor di Dio. Esercitatevi oggi in questa Santa Virtù, rammentandovi, che Gesù Cristo fu obbediente fino alla morte, e morte di Croce; e ch’egli stesso diceva : Io sono sceso dal Cielo non già per fare la mia Volontà, ma la volontà di quello, che mi mandato. Non entreranno nel regno de Cieli tutti quelli che dicono, Signore, Signore, ma chi farà la volontà di mio Padre. Quello, che ascolta i suoi Superiori, ascolta Me; quello, che gli disprezza , disprezza Me.

Quattro Gradi di Ubbidienza.

1. Obbedire con puntualità alle Leggi di Dio, della Chiesa, e dei Superiori.

  1. Obbedire con volontà, non solo eseguendo, ma volendo ancora la cosa comandata.
  2. Obbedire con l’intelletto, credendo, che la cosa comandata sia la più conveniente, e cercando anzi ragioni per sostenerla, sempreché non sia peccaminosa.
  3. Riconoscere Dio in qualunque Superiore, prendendo la sua voce, e i suoi Ordini, come da Dio; e perciò eseguirli con semplicità, con prontezza, con umiltà, e con coraggio, e perseveranza.

Preghiera.

   Dolcissimo, Gesù Creatore, e Signore del Mondo, per quella obbedienza, che vi assoggettò sì strettamente alla volontà dell’Eterno Padre, e che anteponeste alla vostra medesima vita, chiamandola il vostro cibo, e la più cara vostra delizia, datemi, vi supplico, questa santa Virtù, perché io sia sempre inviolabilmente sottoposto ai vostri Divini Comandi, alle vostre Sante Ispirazioni, alle Leggi della Chiesa, e al volere dei Superiori. Così sia.