LO SPIRITISMO (1)

 

[J.- J. Gaume – “Il Trattato dello Spirito Santo” – Firenze, 1887: Vol. I, Capp. XXXIII e XXXIV]

Capit. XXXIII

Lo Spiritismo.

Farsi adorare, supremo scopo di Satana — Lo spiritismo — Sua apparizione — Sua pratica — Sua dottrina — Sue mire — Forma una nuova religione — Suo simbolo — Suoi regolamenti — Sue finanze — Suoi mezzi di propagazione — Numero crescente dei suoi adepti.

Farsi adorare, il Verbo incarnato è re, è Dio: per tale duplice titolo a Lui spettano gli omaggi e le adorazioni del genere umano. Satana, implacabile nemico del Verbo, vuole ad ogni costo pigliarne il posto, e come re e come Dio. Tale si è lo scopo supremo cui sempre mirò, cui ottenne nel mondo antico, e ancora ottiene in tutti i popoli non cristiani. La storia entra come testimone di questo fatto, antico quanto l’umana progenie. A tale uopo, nel mondo antico, egli aveva diffuso tre grandi errori, che arretravano tutta quanta la terra: il panteismo, il materialismo ed il razionalismo. Piantati negli animi, questi tre errori soppiantavano radicalmente il Verbo Redentore, la cui Incarnazione pareva quindi impossibile, oppure incredibile. Preparato in questa guisa il terreno, satana montava a piè pari sui troni e sugli altari. E la ragione n’è semplice assai: l’uomo non può stare senza un Signore né un Dio. Creato per ubbidire e adorare, bisogna, checché egli faccia, che ubbidisca e adori: Gesù Cristo Dio e re, ovvero satana dio e re, non c’é via di mezzo. Or, esaminando gli errori dominanti nell’Europa moderna, agevolmente, si trova che si riducono ai tre antichi sistemi; il panteismo, il materialismo ed il razionalismo. Adesso come in antico, il supremo loro termine è la distruzione del domma dell’incarnazione. Se tutto è Dio, non accade incarnazione veruna: se tutto è materia, incarnazione non si dà: se non v’ha verità che passi i limiti della ragione, non occorre parlar di misteri, e perciò nemmeno d’Incarnazione. Fa egli mestieri di dire che la negazione diretta di questo domma fondamentale torna a saltar fuori fra noi con tale sfoggio di audace ignoranza, qual non s’era mai visto dal Vangelo in poi? E s’ha egli ad aggiungere che la si vede accolta con tale calore da doverne chinare la fronte per la vergogna e tremare? È un segno dei tempi. Senza l’elemento cattolico, che lotta tuttavia per mantenere sul divino suo seggio la persona del Verbo incarnato, il mondo presente tornerebbe come l’antico. E quanto più quell’elemento viene scemando, tanto più s’appiana la via al demonio per risalire sovra i suoi antichi altari. La ragione lo dice, e la storia lo conferma: l’uomo presente siccome l’antico ha bisogno d’un Dio: detronizzando il Verbo, si cade in satana. – Al mirare l’Europa volgente le spalle al Cristianesimo, tale caduta potevasi preveder facilmente: e v’ebbe chi la previde, annunziò, dimostrò da più di venti anni. Ma i veggenti furono trattati da sognatori. Nel secolo decimonono, il mondo tornare al paganesimo! Insensato chi il dice, sciocco chi il crede. Intanto, il paganesimo, ne’ suoi elementi costitutivi, seguitava ad invadere la società; già era il paganesimo stesso. Per paganizzare gli animi, non fa altrimenti mestieri trarre fuori idoli materiali: il mondo era pagano prima che la mano dell’uomo presentasse alle sue adorazioni dèi di marmo o di bronzo. Il paganesimo è la negazione del Verbo incarnato e del sovrannaturale divino; e, qual conseguenza inevitabile, l’adorazione di ciò che non è il vero Dio, di ciò che non è il vero sovrannaturale. Or, adorare ciò che non è il vero Dio, è adorare un dio falso, è adorare satana, è essere pagano. « Abbia o non abbia l’oggetto dell’idolatria una forma plastica, è nondimeno sempre idolatria, » così Tertulliano. – Siccome l’anima chiama il corpo, così il culto interiore chiama il culto esteriore. In antico, satana godevasi l’uno e l’altro; e ancor se li gode nei popoli idolatri. Or bene, satana punto non muta né invecchia. E’ vuol essere quel che già fu: avere quello che già ebbe. E lo vuole tanto più, in quanto che gli oracoli, le evocazioni, le apparizioni, le guarigioni, i prestigi erano il precipuo mezzo del suo regno, e parte integrante della sua religione. Era dunque più che certo che tosto o tardi, sarebbe ritornato con tutto quell’accompagnamento di pratiche vittoriose, destramente modificate secondo i tempi e le persone. Cosi parlava la logica, la quale aspettava con fede, anzi, con terrore, la conferma dei suoi ragionamenti. Stavano le cose in questi termini, quand’ecco, nel popolo più razionalista del mondo, apparire mille strani fenomeni, attribuiti ad agenti sovrannaturali, e al cui aggregato, fu dato il nome di Spiritismo, ossia Religione degli spiriti. Uno de’ suoi pontefici ve ne fa la storia cosi: « Verso il 1850, la pubblica attenzione venne, negli Stati Uniti d’America, chiamata su diversi fenomeni strani, consistenti in rumori, colpi e movimenti d’oggetti, senza causa conosciuta. Tali fenomeni accadevano spesso spontaneamente, con intensità e persistenza singolari; ma si notò ancora che in più speciale maniera manifestavansi sotto l’influenza di certe persone, alle quali si diede il nome di Mediums, è che in certa qual maniera potevano eccitarli a lor senno: onde s’ebbe modo di replicare gli esperimenti. « S’adoperarono a tale uopo specialmente tavole; non perché tale oggetto vada meglio d’un altro; ma solo perché é mobile, più comodo, s’ebbero giri della tavola, poi movimenti in tutti i versi, scosse, arrovesciamenti, alzamenti, forti colpi, ecc. È il fenomeno che in principio chiamavasi delle Tavole giranti ». «Non si tardò a riconoscere, in quei fenomeni, effetti intelligenti: infatti il muoversi della tavola ubbidiva alla volontà: la tavola volgevasi a destra od a sinistra, verso una persona designata, drizzavasi, al comando: su uno o due piedi picchiava il richiesto numero di colpi, batteva il tempo, ecc. Restò fin d’allora evidente che la cagione di tali fenomeni punto non era meramente fisica; e, secondo 1’assioma: Se ogni effetto ha una causa, ogni effetto intelligente deve avere una causa intelligente, si conchiuse che la causa di tale fenomeno doveva essere un’intelligenza. » Non c’è che dire; il ragionamento è giusto, sì come il fatto medesimo è incontestabile; ma quale si era la natura di questa intelligenza? Qui stava il punto: « Cosi sul primo si pensò che potesse essere un riflesso dell’intelligenza del medium, o degli astanti: ma l’esperienza mostrò che questo era impossibile; attesoché, si ottennero cose interamente estranee al pensiero ed alle cognizioni delle persone presenti, ed anzi contrarie alle loro idee, volontà, desideri: non poteva dunque appartenere che ad un essere invisibile. E semplicissimo era il mezzo di rendersene certi. Non sognava altro che mettersi in conversazione con quell’essere: il che si faceva mediante un numero di colpi fissati, significanti si, ovvero no, sulle lettere dell’alfabeto: e in questa guisa s’avevano le risposte alle fatte domande. » È il fenomeno detto delle Tavole parlanti. Tutti gli esseri, che cosi si comunicarono, interrogati sulla loro natura, dichiararono di essere Spiriti ed appartenere al mondo invisibile. Or, quei medesimi effetti essendosi manifestati in molti luoghi, per mezzo di persone diverse, ed essendo d’altra parte stati osservati da uomini gravissimi ed illuminatissimi, non era possibile che fossero giuoco d’una illusione. Dall’America passò quel fenomeno in Francia, e nell’altre parti d’Europa: dove, per alcuni anni, le tavole giranti e parlanti furono cosa di moda, e divertimento delle brigate; poi quando se n’ebbe abbastanza, si lasciarono da parte per altre distrazioni. Le comunicazioni a colpi battuti erano lente ed imperfette. Si trovò che mettendo per acconcio modo una matita in qualche oggetto mobile, per es. in un paniere, in un tavolino, su cui si ponessero le dita, quell’oggetto prendeva a muoversi, e segnare caratteri. Vennesi poi a conoscere che tali oggetti erano meramente accessori, e se ne poteva far senza. L’esperienza mostrò che lo Spirito, operante su corpo inerte per volgerlo a suo senno, poteva altresì operare sul braccio o la mano, per guidar la matita. S’ebbero allora i Mediums Scriventi, vale a dire persone scriventi in maniera involontaria sotto l’impulso degli Spiriti, de’ quali venivano quindi ad essere strumenti e interpreti. Allora le comunicazioni non ebbero più limite….» – Ai Mediums scriventi, s’aggiungono oggidì i Mediums evocatori, ed i Mediums risanatori. I primi, numerosissimi da due anni in qua, ottengono dagli spiriti i più strani fenomeni; apparizioni di spettri, o di fiamme fosforescenti, suoni articolati, scritture spontanee, rigidità e insensibilità di tutte le membra del corpo, immobilità istantanea di tutti gli orologi d’un appartamento, ecc. [Tutti sanno che i fenomeni dello Spiritismo sono andati crescendo col crescer dei suoi addetti. Non più soltanto con tavole giranti, o scriventi, ma con assunzione temporanea di umane sembianze, Satana scimmia perpetua dell’Uomo Dio, comunica coi suoi adoratori. Questi fenomeni dei quali i periodici spiritistici parlano con frequenza, sono avvenuti in presenza a persone di troppa, serietà da poterli mettere in dubbio. La ossessione poi, quantunque non completa, delle persone ci è rivelata da quei fenomeni che oggi chiamano ipnotici, mediante i quali a volontà dell‘ipnotizzante, anche con distanza di luogo e di tempo la persona ipnotizzata compie per necessità azioni che mai vorrebbe compiere fuori dell’ipnosi. — Chi volesse le sicure riprove dei più strani fenomeni spiritistici, non ha che a leggere The spiritualist, e The Medium, and Daybreak oppure The spiritual Sdentist. (N, d. Ed.). Gli altri, tendono a moltiplicarsi, secondoché gli spiriti hanno annunziato, affine di propagare lo Spiritismo, per l’impressione che questo nuovo genere di fenomeni non può mancar di produrre sulle moltitudini; perché non v’ha alcuno, anche de’ più increduli a cui non piaccia la sua salute…. Tra il magnetizzatore ed il medium risanatore, passa questa capital differenza, che il primo magnetizza col suo proprio fluido, e l’altro col fluido epurato degli spiriti. I medium risanatori sono un de’ mille mezzi provvidenziali, per accelerare il trionfo dello Spiritismo.[Rivista spiritica, del gennaio 1804 p. 10 e 11. — Che i demoni possano operare delle guarigioni più o meno reali la cosa non sembra dubbia. Tertulliano ne dà il segreto: ed i numerosi ex voto appesi alle mura dei templi pagani antichi, attestano la credenza dei popoli; checché se ne dica gli spiriti non arrivano ora fin qui. Il loro gran medium che guarisce, lo zuavo Jacob, la cui fama occupava tutta Parigi, l’anno passato 1867 ha finito col fare un fiasco completo. » – Tali sono, finora, i principali fenomeni spiritistici e i modi ordinari di comunicazione cogli spiriti. Ma, in fin dei conti, che s’ha egli a pensare di codesti fenomeni, e che spiriti sono quelli? Dire, come certuni fanno: « Io nego tutti questi fenomeni, perché finora non ne ho veduto alcuno, torna allo stesso che dire: Io nego l’esistenza della città di Pechino, perché non vi sono mai stato. È un dire a coloro che vi parlano di quei fenomeni: voi siete ingannati, o ingannatori. Or bene, si noti che chi fa tal complimento, lo fa non a poche persone, facili ad essere tratte in inganno, o complici interessati di grossa menzogna: ma a migliaia dì persone, gravi e rispettabili, di ogni paese, le quali fra loro punto non conoscendosi, né pur mai essendosi vedute, si troverebbero allucinate lo stesso dì, nella stessa ora: o s’accorderebbero per affermare come vero un fatto materialmente falso. E insomma un dire: Io nego perché nego: cioè perché voglio dire una sciocchezza; attesoché sciocchezza vera è negare senza provare. Se la tenga chi vuole, e noi andiamo innanzi. – Dire con altri: « Questi fenomeni esistono, ma non hanno niente di sovrannaturale. Giuochi di fisica, ciurmerie, o al più al più effetti di certe influenze dei fluidi; altro non c’è. » Giuochi di fisica! E la prova? « Ah la prova si è che il nostro famoso prestidigitatore, Robert Houdinì ne fa dei somiglianti. » Voi dunque avete veduto da Robert-Houdin quello che migliaia di testimoni affermano di aver veduto dagli Spiriti, tavole che giravano, si alzavano, battevano il tempo, al contatto del dito mignolo d’un fanciullo? Dunque avete veduto tavole intelligenti, che rispondevano alle vostre interrogazioni, e scrivevano esse medesime le risposte? Dunque avete, veduto Robert-Houdin dirvi quel che accadeva cento miglia lontano; scoprirvi cose note a voi soli? L’avete sentito, al semplice contatto dei vostri capelli, esattamente descrivervi una qualche interna malattia, di cui finora nessun medico valse a guarirvi, e spiegarvene la natura, e nominarvi, pur non essendo medico ne chimico, con precisione e con i loro nomi scientifici, i rimedi necessari a guarirne? Oh! No. Robert-Houdini non v’ha fatto vedere nulla di simile. Ciurmerie, e la prova? Ahi la prova, si è che ai tempi nostri i ciarlatani sono tanti e sì destri, che non c’è più da fidarsene. » Vero, verissimo che i ciarlatani, ai tempi che corrono, sono molti e d’una destrezza da non si dire: e voi farete ottimamente a guardarvene. Ma la questione non è questa. Si tratta di sapere le ragioni che voi avete di credere che gli Spiriti son ciarlatani, e i testimoni dei loro fenomeni, gente prezzolata o illusa. Fuori dunque le ragioni, se volete che discutiamo: imperocché ben sapete che su quel che non si conosce, non si da’ discussione. « Le ragioni, voi rispondete, io le ho già dette: io non posso ammettere l’intervento .degli spiriti in questo genere di fenomeni. » Dire che voi non potete, è dire che non potete: non é un recare prove, ma niente altro che affermare la vostra, impotenza, né più né meno. Ma che volete? a questa vostra impotenza, trionfalmente risponde la potenza del testimoniare, mille volte ripetuto, di migliaia di testimoni oculari, sani di mente e di corpo, e come voi, dotati di ragione e forniti di scienza, di esperienza, di sangue freddo e di diffidenza: più che voi per avventura non pensate. Risponde, anzi più, la testimonianza di .tutto il mondo, da migliaia d’ anni; imperocché migliaia d’anni sono che il mondo vede Spiritisti. Or bene, da queste due testimonianze esce una voce che domina tutte le altre e dice: No, i fenomeni dello Spiritismo non sono ciurmerie.L’influenze dei fluidi! E la prova? « Ah! la prova, si è che i fluidi sono agenti misteriosi, atti a produrre effetti da stordire, e che a noi paiono sovrannaturali, comecché siano naturalissimi. » Ammettiamo i fluidi; ma prima ditemi di grazia quello che in sostanza è un fluido. L’avete voi veduto? toccato? analizzato? Che colore ha? di che elementi è composto? È cosa spirituale o materiale? Se è cosa materiale, spiegatemi come possa un agente materiale produrre effetti non materiali: farmi leggere cogli occhi chiusi, vedere a distanza, sapere quello che si fa in lontani paesi, da. me non mai veduti, e dove non conosco persona. Se poi il fluido è qualche cosa di natura spirituale, allora siamo d’accordo; quello a cui voi date nome di fluido, noi lo chiamiamo Spirito. Ma voi a dare un’esatta definizione del fluido vi trovate impacciato: perché voi stesso lo dite un agente. Se è un agente misterioso, dunque non lo conoscete, o lo conoscete troppo poco da potergli, con certezza, attribuire questi o quelli effetti. Questa maniera di ragionare non è però nuova, né recente: imperocché già tutta la materialistica-setta di Epicuro l’adoperava contro gli oracoli ed i prestigi, vale a dire contro l’antico Spiritismo. A detta loro, tutti quei fenomeni procedevano da sotterranee esalazioni d’ignota natura: e i poveretti non s’accorgevano che la paura del sovrannaturale li faceva dare in contraddizioni ed assurdi: badiamo di non caderci anche noi. E sarebbe in verità un cadervi, se ci contentassimo di mal definite parole per sostituirle a fatti veri e reali. Insomma, salvo dare nel pirronismo universale, è giuocoforza ammettere nel loro complesso, la realtà dei fenomeni spiritistici, e la spiritualità degli agenti che li producono. Ma che spiriti son questi? Non possono essere altro che angeli buoni o cattivi, anime sante ovvero anime dannate. Or, angeli buoni né  anime sante non sono: imperocché, prima di tutto, gli angeli buoni e. le anime sante non stanno altrimenti ai cenni dell’uomo, nel senso che vengano, in maniera sensibile, alla chiamata del primo venuto, per soddisfare la sua curiosità e servirgli di spasso: non si è mai veduto, né detto, né creduto nulla di simile. E poi, Iddio vieta, sotto severissime pene, l’interrogare i morti. I pretesi morti che rispondono, disobbediscono a Dio; e perciò non sono santi. Che sono essi dunque? anime dannate, o demoni. Ma anche i dannati non stanno altrimenti, più che i santi, ai cenni di chiunque li evochi. Quali saranno dunque codesti spiriti, che rispondono? I demoni; che stanno attorno a noi, pronti sempre ad ingannarci; al quale intento hanno mille arti e mezzi. Cosi, in perentoria maniera, la ragiona Monsignor vescovo di Poitiers: « Se non è lecito, dice il dotto prelato, interrogare i morti, e se, per conseguenza, Iddio loro non dà facoltà di rispondere alle interrogazioni, che i vivi non possono loro fare lecitamente, onde credete voi che vengano codeste risposte, che altri si vanta di ottenere, e talvolta ottiene? Evidentemente, che possa rispondere a queste colpevoli interrogazioni, altri non v’ha se non lo Spirito delle tenebre. È dunque la comunicazione cogli spiriti, né più né meno che il commercio con i demoni. È quindi un ritornare ai mostruosi disordini e dannose superstizioni, che misero per tanti secoli, e mettono ancora, i popoli pagani sotto la vituperosa servitù delle potenze infernali. [Istr. past. tom. Ili, p. 48, 45.] » – All’autorità dell’ illustre vescovo – aggiungiamo quella di un teologo romano, la cui recente opera é onorata di una lettera del Sovrano Pontefice, Pio IX. « Il Magnetismo animale, dice il P. Perrone, il sonnambulismo e lo spiritismo nel loro complesso, non sono altro che la restaurazione della superstizione pagana, e dell’impero del demonio.» Gli Spiritisti, negando la personalità dei demoni fan loro proteste contro tal ragionare; ma poi sostengono, contro i loro princìpi, e in modo da doverne andare confusi, come fra poco vedremo, che le comunicazioni cogli Spiriti sono un fatto, noto fin dagli antichissimi tempi. « La realtà dei fenomeni spiritistici, così essi, trovò molti contradditori. Gli uni non ci seppero vedere altro che una ciurmeria…. I materialisti misero l’esistenza degli Spiriti nel novero delle favole assurde…. Altri, non potendo negare i fatti, sotto l’impero d’un certo ordine di idee  (Intendi il clero e i cattolici, fedeli alle dottrine rivelate), attribuirono tali fenomeni a mera influenza del Diavolo, e con questo intesero, di spaventar ì timidi.. Ma oggidì la paura del Diavolo ha molto e poi molto perduto del suo prestigio. Se ne è parlato tanto, lo si è presentato in tante maniere, che la gente si è addimesticata con tale idea; e molti hanno detto; bene! e si vuol cogliere l’occasione di vedere una volta che cosa infine è il diavolo. Onde venne che, salvo poche donne di timorata coscienza, l’annunzio dell’arrivo del vero diavolo aveva alcun che di solleticante, per coloro che non l’avevano mai veduto, se non in pittura, o al teatro: di guisa che per molte persone fu un efficace stimolo. » (Àllan Kardec. Lo spiritualismo nella sua più semplice espressione). – In altro luogo, questo medesimo oracolista dello Spiritismo, dopo aver fatta, senza pensarvi, una giusta pittura delle generali disposizioni del mondo moderno rispetto al demonio, dice: « Sebbene i fenomeni Spiritistici si siano in questi ultimi tempi manifestati in maniera più generale, nondimeno v’han mille prove ch’ebbero luogo fin da’più remoti tempi. Questa, di cui noi siamo al presente testimoni, non è dunque una moderna scoperta: è il- ridestarsi dell’antichità; ma dell’antichità sciolta e libera da quella mistica farraggine, che ha prodotto le superstizioni dell’antichità illuminata dalla civiltà e dal progresso nelle cose positive…. (Vuol dire, dell’antichità qual era prima del Cristianesimo, e quale ritorna secondo che il cristianesimo va perdendo terreno. Queste parole del Sig. Allan Kardec valgono, tant’oro. Se noi l’avessimo pagato per sostenere la nostra gran tesi del paganesimo moderno, non avrebbe potuto dir’meglio). – « Il fatto delle comunicazioni col mondo invisibile si trova in termini non equivoci nelle narrazioni bibliche, in s, Agostino, s. Girolamo, s. Giovanni Grisostomo, s. Gregorio Nazianzeno. I più sapienti filosofi dell’antichità l’hanno ammesso; Platone, Zoroastro, Confucio, Pitagora… Lo troviamo nei misteri e negli oracoli … negli indovini e fattucchieri del Medio Evo…. In tutto lo stuolo delle ninfei dei geni buoni e cattivi, delle siili, de’gnomi, delle fate, dei folletti, ecc. » (Rivista spiritistica, 8 gennaio 1858.). Tale dunque si è la bella genealogia dello Spiritismo. Da quanto confessa il loro più solenne maestro, gli spiritisti moderni hanno per antenati e colleghi tutte le pitonesse, tutte, le maliarde, tutti gli Spiriti dei tempi antichi. Quest’antichità loro piace, e se ne vantano. Cosi vediamo compiacersi i Protestanti d’aver per loro antenati gli Ussiti, i Valdesi, gli Albigesi, e per mezzo di essi farsi su, fino ai primi tempi della Chiesa. Nel programma d’una magnetizzatrice, dimorante in uno dei bei quartieri di Parigi, leggiamo (marzo 1864): « La scienza, di cui ci accingiamo a parlare ai nostri lettori, è certamente una delle più antiche ed importanti per l’umana specie. Prima del secolo decimosesto, era questa scienza conosciuta sotto il nome di Spirito, di sortilegio e di magia. Due secoli dopo, il dottore Mesmer ravvisò, in questa scienza non definita, un potente agente che s’insinua per influenza- celeste, presso i nervi, de’quali sviluppa l’attività, ecc. » – Il summenzionato messere, che dello Spiritismo ha tessuto la genealogia che abbiamo veduto, dice giusto, giustissimo: i fenomeni spiritistici dei tempi nostri sono i medesimi dell’antichità pagana, e dei popoli che ancora giacciono nelle tenebre dell’idolatria. Qual differenza infatti trovate voi, se non forse nella forma, tra le evocazioni  gli oracoli, le consultazioni, i prestigi che vediamo, dopo diciotto secoli di Cristianesimo, ricomparire in Europa, e quanto avveniva, due mila anni fa, a Claros, a Dodona, a Preneste, in tutte le città dei Greci e dei barbari, come dice Plutarco, e quanto tuttavia avviene in Africa, nelle Indie, nel Tibet, nella Cina, insomma dovunque non fu predicato il Vangelo? Se l’autore non fosse stato accecato dal suo premeditato intento, avrebbe conchiuso dicendo: l’identità degli effetti mostra l’identità della causa. Or, l’antichità tutta attribuisce a’demoni, e non alle anime dei morti, i fenomeni dello spiritismo: dunque se non si può far contestazione sul fatto, nemmeno sulla causa. (I cattolici si rammenteranno che sarebbe altrettanto pericoloso che assurdo, il negare nel loro complesso l’autenticità delle manifestazioni diaboliche attuali, La negazione del soprannaturale satanico, conduce alla negazione del soprannaturale divino. Quello satanico non è tale che per rapporto a noi; rapporto ai demoni è naturale. Questo è il significato che noi diamo a questa parola nel corso dell’opera nostra). – Che tutta l”antichità attribuisca ai demoni cotali fenomeni, è fatto che nessuno può negare senza dar nello scetticismo. E avendolo noi già provato, basti qui recar Tertulliano; il quale strappando, già ben diciasette secoli fa, la maschera ai pretesi morti di Allan Kàrdec e degli spiritisti moderni, diceva: « La magìa promette di evocare i morti. Che dunque diremo essere la magìa? quello che la dicono quasi tutti, un inganno. Ma è inganno che è noto soltanto a noi cristiani, che sappiamo i fatti degli spiriti maligni. I demoni sono autori della magia, per mezzo della quale si danno per morti. Ben s’invocano dunque i morti giovani, e di morte violenta; ma sono i demoni che operano, sotto la maschera dell’anime. » [Magia…. quæ animas…. evocaturam te ab inferum incolatum  pollicetur. Quid ergo dicemus magiam? quod omnes pene, fallaciam. Sed ratio fallaciæ solos non fugit cbristianos, qui spiritualia nequìziæ novimus…. In qua se dæmones perinde mortuos fingunt…. Itaque invocantur quidem Ahoxi et Biothanati, sed dæmones operantur sub obtentu earum (animarum). De Anim c. LVII]. Sant’Agostino aggiunge: « Questi «piriti, ingannatori non per natura ma per malizia, si dantio per iddii o per tante anime dèi morti, e non per demoni come sono realmente. » – Al chiaro parlare della tradizione, i Padri aggiungevano l’autorità detratti. Colle prove alla mano, essi disvelavano la natura di quei pretesi morti, facendo notare gli errori .e l’immoralità della loro dottrina; e nulla è mutato. Non ostante tutti i suoi artifizi, in nessuna altra cosa il demonio si mostra più evidentemente che nell’insegnamento che dà ai moderni spiritisti, coll’incarico di farsi suoi organi. E il suo insegnamento, strano miscuglio di vero e di falso, adesso come già in altri tempi, finisce con errori radicali. In fatti, il Cattolicesimo è la verità, tutta la verità, niente altro che tutta la verità; ed ogni affermazione contraria è errore, e viene senz’altro dal Padre della menzogna. – Or bene, gli Spiriti insegnano sei errori, vale a dire sei negazioni, che menano alla totale distruzione del Cattolicesimo. Essi negano: 1° resistenza dei demoni; – 2° Teternità delle pene ; – 3° la risurrezione dei corpi; – 4° il peccato originale; – 5° la rivelazione cristiana; – 6° e per conseguenza la divinità stessa di nostro Signore. – Mano alle prove. Per l’organo di tutti i loro medium e specialmente per bocca del loro gran sacerdote, Allan-Kardec, gli Spiritisti dicono: « Lo spiritismo, così essi, impugna l’eternità delle pene, il fuoco materiale dell’inferno, la personalità del diavolo. Secondo la dottrina degli spiriti intorno a’demoni, il diavolo è la personificazione del male; è un essere allegorico, che ha in sé tutte le male passioni degli spiriti imperfetti. Gli spiriti altro non sono che le anime. « Gli Spiriti prendono temporaneamente un corpo materiale. Quelli che seguono la via del bene camminano avanti più presto, sono meno lenti a giungere alla mèta e vi giungono senza penar tanto…. Il perfezionamento dello Spirito è frutto del suo proprio lavoro. Non potendo, in una sola esistenza corporale, acquistare tutte le qualità morali e intellettuali, che lo devono condurre alla mèta, e vi giunge per mezzo di varie esistenze successive, in ciascuna delle quali fa alcuni passi innanzi nella via del progresso…. Quando un’ esistenza fu male spesa, resta senza profitto per lo spirito, il quale deve ricominciarla da capo, in condizioni più o meno penose, secondo la sua negligenza e mal volere…. « Gli Spiriti, incarnandosi, recano seco quello che hanno acquistato nelle esistenze precedenti. Le cattive inclinazioni naturali formano quei rimasugli d’imperfezioni dello Spirito, di cui non s’è interamente purgato: sono i segni delle colpe che ha commesse ed il vero peccato originale…. Dicendo che l’anima, rinascendo, porta seco il germe della sua imperfezione, delle sue esistenze antecedenti, viene a darsi del peccato originale una spiegazione logica, che ognun può intendere ed ammettere…. « Nelle sue incarnazioni susseguenti: essendosi lo spirito a poco a poco spogliato delle sue impurità e perfezionato col lavoro, giunge al termine delle sue esistenze corporali, appartiene allora all’ordine degli spiriti puri, ossia degli angeli, e gode ad un tempo la piena vista di Dio ed una perfetta felicità in eterno. (Intorno alla pretesa rincarnazione delle anime, gli spiritisti non sono d’accordo. Allan Kardec e la sua scuola lo sostengono; Pierart e la sua scuola lo negano radicalmente. Ma spiritisti e spiritualisti, Kardec e Pierart sono d’accordo per attaccare il Cristianesimo e sostituirvi la religione degli Spiriti). – « Lo Spiritismo è indipendente da ogni culto particolare…. E’ non ne prescrive alcuno, né bada a dommi particolari..,. Si può dunque essere cattolico, greco o romano, protestante, ebreo o turco…. ed essere spiritista; e se n’ha la prova in ciò che lo Spiritismo ha seguaci in tutte le sètte…. Uomini di qualsiasi classe, sètta, colore, voi siete tutti fratelli: perché Dio tutti vi chiama a sé. Stendetevi dunque la mano, qualunque sia la vostra maniera di adorarlo, e non mandatevi a vicenda l’anatema; imperocché l’anatema è la violazione della legge di carità proclamata da Cristo. » [Lo spiritismo nella sua più semplice espressione, p. 15, 16, 18, 19, 21, 22, 28, 5a ediz. 1868 — e Istruzioni pratiche sulle manifestazioni spiritiche, passim, Parigi, 1858. — Voi non sapete ciò che vi dite: il Cristo del quale voi invocate l’autorità non ha Egli lanciato l’anatema contro quegli che non crede? « Colui che non crederà sarà condannato; è già giudicato, Colui che non ascolta la Chiesa deve essere tenuto per un pagano e un pubblicano. » La vostra carità senza la fede è una chimera. L’unione dei cuori suppone l’unione degli intelletti. — Gli stessi errori sono insegnati in tutti i libri e giornali spiritisti]. [Oggi si sente lo stesso ritornello, “siamo tutti fratelli” nelle logge massoniche e nella “sinagoga di satana” del “novus ordo”, la cui radice culturale è con tutta evidenza la stessa: lo spiritismo infernale ed il culto del baphomet! – ndr.-]. – Il credereste? per render loro agevole la via, lo Spiritismo ha l’audacia di mettere i suoi errori in bocca a persone le più santamente cattoliche; san Giovanni Evangelista, san Paolo, sant’Agostino, san Luigi, san Vincenzo dei Paoli, i nostri celebri predicatori e perfino il ven. curato d’Ars tornano dall’altro mondo, a dire ai vivi che i nostri dommi sacrosanti sono favole; ed essi, per conseguenza, ingannati od impostori! Non è questa in verità la più radicale e perfida negazione del Cattolicismo, che mai si sia veduta tra i popoli cristiani? [Il povero mons. Gaume si sbagliava, ma non poteva certo immaginare che la negazione più perfida sarebbe avvenuta dal 1958 in poi, nella falsa chiesa-sinagoga dell’uomo, con il diabolico ecumenismo del “novus ordo”– ndr. -]  Ne volete di più per far conoscere la natura degli Spiriti che rispondono alla chiamata degli Spiriti? Nondimeno, il distruggere la religione del Verbo incarnato non è altro che la parte, direm cosi, negativa dell’opera: ha la sua parte positiva nel sostituire alla religione del Verbo la religion degli Spiriti, vale a dire dei demoni. « Gli Spiriti annunziano, vel dice Allan Kardec, che i tempi, segnati dalla Provvidenza per una manifestazione universale, sono giunti [basta dare un’occhiata alle 4 logge massoniche in Vaticano! –ndr.- ]: e che, essendo essi ministri di Dio e strumenti della sua volontà, la loro missione è d’istruire ed illuminare gli uomini, aprendo un’era nuova per la rigenerazione del genere umano…. – « Parecchi scrittori di buona fede, che hanno impugnato a spada tratta lo spiritismo, rinunziano ad una lotta ravvisata inutile. Di vero, la necessità d’una trasformazione morale va facendosi ogni dì meglio sentire. Lo sfacelo del vecchio mondo è imminente; attesoché le idee da lui predicate non corrispondono più all’altezza, cui è giunta l’umanità intelligente. Si sente che ci vuole qualche cosa di meglio di quel che esiste, e nel mondo attuale lo si cerca invano. Gira per aria qualche cosa come una elettrica corrente preannunziatrice, e ognuno sta in aspettazione; ma ciascuno intende altresì che non è all’umanità che tocca indietreggiare. » [Rivista spiritista, gennaio 1864, p. 4 e 5.]. – Ma dove anderà ella? Gli spiriti dichiarano a voce unanime ch’essa va allo spiritismo. « Lo Spiritismo,, dicono, è la Religione dell’avvenire. [Ne abbiamo un esempio nel cosiddetto “rinnovamento nello spirito … non Santo, movimento trainante del “novus ordo” – ndr. –]”.  Lo spiritismo è la religione legata agli uomini da Cristo, purificata da tutti gli errori, che il loro orgoglio o la loro ignoranza vi hanno introdotto…. -Lo Spiritismo è lontano dall’essere una nuova religione, ma la stessa essenza dei principii sublimi che il Cristo ha legati agli uomini, presentiti da Socrate e da Platone; imperocché niente è venuto a distruggere, bensì ad appurare la legge mosaica, come oggi lo spiritismo quella del cristianesimo. » [La Verità giornale spiritista di Lione, L’Avvenire, Monitore dello spiritismo, 24 novembre 1864. Quest’ultimo giornale aveva per redattore in capo, Alis d’Ambel, luogotenente di Allan Kardec, il quale secondo l’uso troppo comune tra gli spiritisti, sì è suicidato.]. – Altrove: « Lo spiritismo chiarisce tutto; egli é la sintesi di tutte le scienze, di tutte le rivelazioni, di tutte le religioni. Come il Cristianesimo di cui è il complemento e la consacrazione, così lo spiritismo avrà i suoi Giuda: e come questa dottrina sacra, così gli bisognerà rovesciare, migliaia di ostacoli che il vecchio mondo e le vecchie credenze coalizzate dirigono e dirigeranno da tutte le parti contro di lei. » [Avvenire id.,8 settembre 1864]. Uno dei loro medium, parlando sotto l’influenza dello Spirito, è ancor più esplicito : « Si, lo spiritismo è una religione, poiché essa procede dalla onnipotenza dell’Altissimo, ma non come nel vostro mondo s’intende questa parola, vale a dire contornata da culto esteriore, di simulacri, di canti,, corteggio obbligato di tutte le istituzioni, le quali sino a questo giorno hanno preso questo titolo. Lo Spiritismo è la religione del cuore, lo spirito dei pensieri emessi da Cristo…. Oggi la religione cristiana non vive più, atterrita alla sua volta da un cattolicismo pagano…. cioè da quella religione falsata dalle tradizioni, dalle dispute teologiche, dai concili che l’attuale spiritismo ha per missione di rigenerare. » [Come sopra, 17 novembre 1864]. [Sembra di riascoltare il “benemerito” patriarca universale degli “Illuminati di Baviera”, quando si faceva adorare come Principe degli Apostoli! – ndr. -]]. Medesime dottrine o piuttosto medesime bestemmie sulle labbra di un altro Spirito parlante a Parigi per l’organo del medium P. S. Leymarie: « Le tendenze dell’uomo hanno cambiato ; l’epoca attuale,* come la crisalide, sembra trasformarsi per prendere ali: la scienza degli Spiriti, impossibile cinquant’anni fa, adesso s’identifica col generale buon senso. Voi ascoltate queste voci amiche che vengono a distruggere le vostre incertezze. Il loro programma è un lavoro di propaganda spirituale. Quel che vogliono è la rinnovazione delle idee religiose come base e condizione della società europea, riorganizzata su nuovi principi…. È un lavoro religioso tale che sarà l’opera capitale di questo secolo; e uno dei più grandi movimenti dell’intelligenza umana dopo Gesù Cristo. » [Avvenire, Monitore dello Spiritismo, 17 novembre 1864]. E altrove : « Si, lo spiritismo è altresì una leva potente che deve rendere alla morale cristiana il suo movimento normale ed effettivo attraversato da tanti secoli. Si, l’unico suo scopo e il suo effetto immediato è per l’appunto la rigenerazione dell’umanità.  » [Avvenire, monitore dello spiritismo, 17 nov. 1864]. – Più sotto : « Se qualcuno vi domanda ciò che lo spiritismo ha insegnato, dite, che egli ha da principio insegnato ciò che la maggior parte degli uomini avevano bisogno di sapere, cioè che cosa é l’anima; ciò che essa diventa dopo la morte; se vi sono delle purgazioni o stati intermedi; qual progresso vi si compie…. che Dio in questo momento prepara la razza umana ad una universale restaurazione; che nessun cristianesimo vale una festuca, salvo il cristianesimo primitivo, e che il vecchio cadavere delle Chiese oggidì esistenti, deve da prima ricevere un nuovo alito di vita se esse vogliono rivivere. » [Spiritual Magazine, apr. 1863] – [sembra un discorso dopo l’Angelus attuale! –ndr.- ] Potremmo citare cento altri passi simili, in cui gli Spiriti dichiarano che il Cattolicismo è una istituzione decrepita; il Nostro Signore Gesù Cristo un semplice mortale, la Chiesa una maestra d’errori, tutte le religioni tante sette non intelligenti, e lo spiritismo la sola vera religione, là religione dell’avvenire. Non contenti di predicare nei loro libri, nei loro giornali, nelle loro assemblee, nelle loro conversazioni particolari, la religione degli Spiriti, gli addetti la predicano anche pubblicamente e la propagano con successo. Essi la praticano, e qual nome dare a quel che noi vediamo? – L’ evocazione degli spiriti, la consultazione orale, l’idromanzia, la negromanzia, l’ornitomanzia, la divinazione, il magnetismo, il sonnambulismo artificiale ed altre pratiche spiritiste, esercitate senza scrupolo e senza spavento, da una moltitudine di persone, nell’antico e nel nuovo mondo, non sono essi forse nient’altro che un avviamento verso il culto dei demoni, o piuttosto non sono questo culto medesimo? Così lo comprendono gli spiriti. Ci hanno detto: per essi lo spiritismo non è una semplice scuola di filosofia, ma una religione, e lo provano con la loro condotta. Ogni religione mira a mettere l’uomo in diretta relazione col mondo sovrannaturale, con mezzi sovrannaturali, allo scopo di ottenere effetti sovrannaturali. Lo scopo palese degli spiritisti è di mettersi in immediata comunicazione cogli Spiriti. Il mezzo che usano, è la preghiera. La preghiera è l’atto fondamentale di ogni religione, il cui carattere n’é quindi determinato. Il Cattolicismo è la vera religione, perché la sua preghiera è indirizzata al vero Dio. Il paganesimo è religione falsa, perché la sua preghiera è indirizzata al demonio. Lo spiritismo, che indirizza la sua preghiera ai demoni celati sotto la maschera dei morti, è dunque una religione, ed una religione falsa. [Perfìn nel linguaggio affettano i religiosi loro intendimenti, parlandosi o scrivendosi; si chiamano: cari fratelli nello spiritismo.]. –  Il che appare tanto più vero, in quanto hanno costoro per scopo, d’ottenere il dono di guarire i malati, e la potestà di scacciare i demoni. « I nostri medium risanatori, così eglino stessi, cominciano con innalzare la loro anima a Dio…. Iddio, sollecito, manda loro potenti aiuti…. Sono gli spiriti buoni che vengono a comunicare il benefico loro fluido al medium, il qual lo trasmette al malato. Quindi é che il magnetismo adoperato dai medium risanatori, è cosi efficace, e produce quelle guarigioni che son dette miracolose e che son dovute semplicemente alla natura del fluido effuso sul medium. Attesoché questi benefici fluidi sono proprietà degli spiriti superiori, è quindi necessario ottenere il concorso di questi; e perciò ci vuole la preghiera e l’invocazione. 1 » [Bivista spiritica, gennaio 1864, p. 8-10]. Aggiungono che la preghiera è necessaria specialmente nel caso di ossessione; perché bisogna avere il diritto d’imporre la sua autorità allo spirito.  [Id., p. 12]. Essi annunziano che fra breve le ossessioni diventeranno frequentissime, e saranno il trionfo dello spiritismo. « Codesti casi di possessione, secondo che è annunziato, si hanno a moltiplicare con grande energia, di qui a qualche tempo, acciocché sia fatta ben bene palese l’inefficacia dei mezzi adoperati finora. Anzi una circostanza di cui noi non possiamo ancora parlare, ma che .ha una cotale analogia con quanto avvenne ai tempi di Cristo, contribuirà a sviluppare questa specie di epidemia diabolica. Non v’ha dubbio pertanto che si vedranno medium speciali, forniti della potestà di cacciare gli spiriti cattivi, come gli apostoli avevano quella di cacciare i demoni…. per dare agli increduli una novella prova dell’esistenza degli spiriti. » [Ibid., p. 12. — Non ammettendo gli spiritisti, angeli cattivi, quel che da loro vien chiamato demonio, altro non vuol essere che un’anima impurificata. Tutto è nuovo: idee e parole]. – Intanto che si aspetta codesta epidemia diabolica, gli Spiritisti già si trovano aver alle mani alcune speciali ossessioni, e malattie credute incurabili. Ecco in che modo gli addetti risanatori scrivono ai loro capi: «Stiamo in questo punto curando un secondo epilettico. La malattia questa volta sarà per avventura più malagevole a guarire, perché é ereditaria. Il padre ha lasciato ai suoi quattro figliuoli il germe di codesta affezione. Ma con l’aiuto di Dio e degli spiriti buoni, noi speriamo di riuscirne a bene in tutti e quattro. Caro maestro, noi chiediamo l’aiuto delle vostre preghiere e quelle dei nostri fratelli di Parigi. Sarà per noi quest’aiuto incoraggiamento e stimolo ai nostri sforzi. E poi, i vostri buoni spiriti-possono venire ad aiutarci. « M. G-…. di L…. ci deve condurre suo cognato, cui un spirito malefico soggioga da due anni in qua. La nostra guida spirituale Lamennais c’incarica della cura di questa ostinata ossessione. Iddio ci darà egli altresì la podestà di scacciare i demoni? Se così fosse, altro non avremmo a fare che umiliarci per si alto favore. » Lettera d’un ufficiale de’Cacciatori, che dice: «Noi passiamo le lunghe ore d’inverno attendendo con ardore allo svolgimento delle nostre facoltà medianimiche. La triade dei 4° Cacciatori, sempre unita, sempre vivente, si ispira ai suoi doveri. » Ibid., p. 6, e 7]. – Per ottenerlo, i maestri, giusta gli oracoli loro venuti dall’altro mondo, rispondono: «Ad agire sullo Spirito ossessore, vuolsi l’azione non meno energica d’uno spirito buono disincarnato… Questo vi mostra quel che dovrete fare d’or innanzi, in caso di possessione manifesta. Bisogna chiamar in vostro aiuto la persona d’uno spirito elevato, fornito ad un tempo di potenza morale e fluidica; come, per es., l’eccellente curato d’Ars, e voi sapete che sull’assistenza di questo degno e santo Vanney potete contare…. Quando si magnetizzerà Giulio bisognerà innanzi tutto cominciare colla’ fervente evocazione del curato d’Ars e degli altri Spiriti buoni, che ordinariamente si comunicano fra voi, pregandoli di agire contro i cattivi Spiriti che molestano codesta fanciulla, e che fuggiranno dinanzi alle limane loro falangi » [Rivista spiritistica, p. 16-17]. – Tranne lo scherno vituperoso e inaudito, con cui satana pretende d’avere per complici dei suoi prestigi gli Apostoli e i santi del cielo, non è egli cotesto precisamente quello che in altri tempi già facevano i pagani, e ancora fanno i moderni idolatri? Non invocano essi forse continuamente i genii buoni contro i cattivi? Finora gli Spiriti buoni degli Spiritisti si sono, per lo manco pubblicamente, contentati di chieder preghiere: ma se chiedessero poi, per prezzo dei loro favori, una genuflessione, un granello d’incenso, un voto, un’offerta qualunque, è egli ben certo che tale omaggio lor sarà diniegato? È egli ben certo che non esigeranno tale omaggio, che non ne esigeranno anzi di maggiori? In questa materia non accade asseverare per certo, né questo né quello. Quando si fa ciò che il demonio volle ed ottenne dagli antichi pagani, ciò che vuole e ancora ottiene da’moderni idolatri; quando si pensa che sotto l’influenza1 dello spirito del 93 che punto non era lo Spirito Santo, la Francia ufficiale ha adorata una cortigiana, e che Parigi edificò un tempio a Cibele, s’intende che nulla v’ha d’impossibile. Quanto a noi, restiamo con la triste convinzione che se lo Spiritismo giungesse a dominare la società, e venisse  vaghezza agli Spiriti di chiedere, come già altre volte, combattimenti di gladiatori, ne sarebbero contentati, e la gente trarrebbe in folla allo spettacolo. – Essi la praticano pubblicamente. Lo spiritismo ha preso corpo; egli si è autenticamente costituito sotto il nome di Società parigina degli studi spiritisti, alla quale vanno a congiungersi i gruppi spiritisti della Francia e dell’estero. Dietro il parere del Ministro dell’Interno e della Sicurezza generale, il governo francese, che ha dichiarato la franco-massoneria società d’ utilità pubblica, ha riconosciuto ed autorizzato lo spiritismo per decreto del prefetto di polizia, in data del 13 aprile 1858. [Regolamento della Società Parigina degli studi spiritisti, p. 1]. In perfetta armonia con lo spirito moderno e col principio ateo dell’eguaglianza dei culti, questa società forma, come essa medesima lo dice, il nucleo di una nuova religione, la quale ammette nel suo seno uomini di ogni casta, di ogni setta, di ogni colore, alla sola condizione di credere agli Spiriti e di accettare le loro dottrine. – À fine di provvedere alle spese del culto, la religione spiritista ha le sue finanze. L’articolo 15 del regolamento reca: « Per provvedere alle spese della Società, si paga una tassa annuale di 24 lire pei titolari, e di lire 20 per gli associati liberi. I membri titolari, nella loro accettazione, pagano inoltre un diritto d’entrata di 10 lire una volta tanto. » Codeste tasse, formando considerevoli somme à disposizione dei capi della società, riescono nelle loro mani, potenti mezzi di propagazione. – Ha le sue adunanze periodiche. Art. 17 : « Le sedute della società hanno luogo tutti i venerdì alle 8 della sera. Niuno può prendere la parola senza averla prima ottenuta dal presidente. Tutte le domande indirizzate agli Spiriti devono farsi per mezzo del presidente. » – Art. 21. « Le sedute particolari sono riservate Smembri della società. Si tengono il primo, il terzo e, se v’ è, il quinto venerdì d’ogni mese. » – Art. 22. « Le sedute generali han luogo il secondo e quarto venerdì d’ogni mese. » Secondo ché abbiamo visto, in codeste congreghe tutte le domande si devono dal presidente indirizzare agli Spiriti, e ognuno deve ascoltarle in religioso silenzio. In alcune, l’evocazion degli Spiriti si fa con questa formula: « Io prego Iddio onnipotente di porgere orecchio alla mia supplica, di permettere ad uno Spirito buono (oppure allo spirito di tal persona) di venir qui fino a me, di farmi scrivere sotto la sua influenza. » L’evocatore prende una penna, oppure una matita, la cui punta mette lievemente sulla calia, aspettando che lo Spirito venga egli stesso a guidargli la mano. « Questa mano, dicono gli Spiritisti, è una macchina che lo Spirito disincarnato signoreggia a talento. » Il fatto sta che i medium possono discorrere di cose affatto diverse da quelle che scrivono, con le persone astanti, e pur mentre il loro braccio va con una prestezza bene spesso meravigliosa. La è, sotto altra forma, una continuazione delle antiche pitonesse. Essi la propagano con successo. Lo Spiritismo ha i suoi predicatori ed Apostoli. In America, paese suo natio, ventidue grandi giornali sono diventati suoi organi. In Francia ne conta dieci, a Parigi la Rivista Spiritista (mensile) redatta da Allan Kardec, la Rivista Spiritualista (mensile) redatta da Pierart; [La Rivista spiritista esce ogni mese, e se ne tirano 1800 copie: della Rivista spiritualistica, 600: le quali cifre, paragonate alle migliori Riviste cattoliche, similmente periodiche, sono in verità enormi. L’Avvenire Monitore dello Spiritismo (settimanale); a Lione, la Verità, giornale della spiritismo (settimanale) ; a Bordeaux, l’Alveare Bordelese (bimestrale); il Salvatore dei popoli (settimanale); La luce per tutti (settimanale); La voce dell’altro mondo (settimanale) ; a Tolosa, il Medium evangelico, (idem); a Marsiglia, L’eco del mondo di là (idem); Il Belgio ne ha due: Il mondo musicale (idem), a Bruxelles ; la Rivista Spiritista a Anversa (mensile). Torino, gli Annali dello Spiritismo (mensile); Bologna la Luce; Napoli ha il suo; Palermo pure; Londra i suoi; Spiritual Magazine; Spiritual Times; la Germania i suoi. Possiamo aggiungere l’Almanacco Spiritista che si stampa a Bordeaux. Appena abbiamo noi in Francia ed in Italia altrettanti organi assolutamente cattolici. Oltre a queste pubblicazioni periodiche, libri d’ogni prezzo e formato, altri dotti ed altri popolari, avidamente letti, attivamente spacciati, propalano le risposte degli Spiriti, e le loro dottrine, per irrecusabile prova delle quali sono fatti valere i prestigi. E niuno creda che noi diciamo queste cose a caso, alla leggiera. Abbiamo sottecchi più di sessanta opere spiritistiche, di recente pubblicazione, delle quali altre sono alla terza, altre alla quinta, altre alla sesta, altre alla duodecima edizione. Ed una delle più pericolose di codeste opere, per il suo prezzo e formato, è, per l’Europa, tradotta in tedesco, in portoghese, in polacco, in italiano, in spagnolo; e, per l’oriente, in greco moderno. Nel 1863 quest’opera contava già cinque edizioni. Lo stesso avviene in Inghilterra; l’Allemagna è di tali opere inondata. Aggiungasi che da qualche tempo esiste a Parigi una scuola di spiritismo tenuta da due donne; una locanda spiritista, e nel dipartimento dell’Oise uno stabilimento di educazione spiritista. Londra ha un liceo spiritista, diretto da un sig. Powell.Per conseguenza, La religione degli Spìriti ha i suoi discepoli in tutte le età ed in tutte le classi della società. Le officine, la borghesia, i tribunali, la nobiltà, la, medicina, l’esercito soprattutto gli forniscono il loro contingente. D’anno in anno questo contingente aumenta in un modo spaventoso. «Quest’anno 1863, scrive Allan Kardec, è segnato dall’accrescimento del numero dei gruppi di società che si sono formati in una moltitudine di località dove ancora non ve n’erano, tanto in Francia che all’estero; segno evidente dell’aumento del numero degli addetti e della diffusione della dottrina. Parigi che era rimasta addietro, cede talmente all’impulso generale e comincerà a muoversi. Ogni giorno vede formarsi delle particolari riunioni per uno scopo eminentemente serio e in eccellenti condizioni; la società che noi presiediamo vede con gioia moltiplicarsi intorno a sé dei vivaci rampolli, atti a spargere la buona sementa. Se per un istante si è potuto concepire qualche timore sull’effetto di certe dissensioni nel modo di considerare lo spiritismo, un fatto é di natura da dissiparli completamente; si è il numero sempre crescente delle società, le quali, da tutti i paesi si pongono spontaneamente sotto il patrocinio di quella di Parigi e inalberano la sua bandiera. » [Stato dello Spiritismo al 1863. Rivista spiritica, gennaio, 1864]. – I ragguagli che abbiamo potuto aver fra le mani, danno, che Parigi ha non meno di cinquanta mila Spiritisti, o persone di ogni condizione, dedite abitualmente, come attori o spettatori alle pratiche dello Spiritismo. Calcolare il numero degli Spiritisti a Parigi, sul numero dei centri di riunioni ufficialmente noti, e su quelli dei membri che li frequentano, sarebbe un errore. Oltre i crocchi pubblici, vi sono le riunioni private, chiamate dagli Spiritisti riunioni di famiglia. Possiamo affermare che queste riunioni sono più che moltiplicate, quasi che permanenti, frequentatissime e che si trovano in tutti i quartieri di Parigi. In queste riunioni, prolungate sino a notte avanzata, migliaia di Cristiani fanno ciò che facevano i pagani a Delfo, a Claros, in tutti i tempi d’oracoli, evocazioni, e consultazioni, precedute o seguite da preghiere agli Spiriti. – Possiamo altresì affermare che a Parigi molti medici hanno al loro servizio, per consultar sulle malattie; sonnambule, fanciulle o donne; dì guisa che il magnetismo artificiale diventa una professione come un’altra; e i sonnambuli punto non temono, al pari delle altre professioni, di spargere i loro programmi e procacciarsi clienti. – Ne sia, fra gli altri una prova, questo che fu fatto girar per Parigi (marzo 1864); « Belle maraviglie del onagnetismo e del sonnambulismo e delle loro applicazioni rigeneratrici. — La signora F., dopo aver fatti con buon esito parecchi corsi e subiti gli esami dei professori medico-magnetizzatori, esercita da dieci anni questa meravigliosa scienza, con soddisfazione delle persone da lei pienamente guarite. Può trovarsi, ad ogni ora, in sua casa, via S.-H. dove si é sicuri di avere una sonnambula di primo grado di lucidità, colla quale s’entra in relazione; e soddisfa ad ogni domanda. « Si può alla sonnambula fare ogni possibile domanda, senza tuttavia offendere la buona creanza; si può chiedere ogni parere o consulto sulla probabile riuscita d’un matrimonio, d’un processo, d’una speranza di futura o presente eredità; su ogni smarrimento d’oggetti, o denaro, anche sotterrato o nascosto. La sonnambula risponderà ad rem con lucidità e presenza di spirito sui risultati di cose lontane, anche, milleduecento leghe. Se la persona che consulta ha una malattia qualunque, la consultata sentirà da sé stessa la parte malata, e potrà dare consigli, senza aver mai imparata la maniera di guarire. » Leggesi ancora il seguente annunzio: Sibilla moderna, sonnambula eminentemente lucida, via della Senna, 16, primo piano, a Parigi. Avvenire politico e privato. Malattie inveterate e incurabili. Spiegazione dei sogni, previsioni, ricerche e informazioni diverse. Riceve tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 5. Si può avere la consultazione mediante lettere indirizzate franche alla Sibilla. Se queste promesse non avessero altra malleveria che la parola della sonnambula, sarebbe permesso di dubitarne; ma c’è ben altro. Le riferite domande sono né più né meno che le stesse che si proponevano agli antichi oracoli; a tal segno che, leggendole, quasi ti crederesti leggere una pagina di Porfirio. Ispirate dal medesimo spirito, sciolte con analogo procedimento, e quelle e queste hanno dunque lo stesso valore. Or bene, l’autorità degli oracoli era stabilita, stabilitissima; vale a dire, in altri termini, falsissimo crederebbe, chi pensasse tutto essere stato falsità nelle loro risposte. – A guisa di Parigi procedono le provincie. Tra tutte, la città della SS. Vergine, Lione, si distingue pel suo fervore al nuovo culto e pel numero degli aderenti che essa gli dà. È a tal punto, ci scrive da questa città una persona bene informata, che il capo dello spiritismo, Allan Kardec, il quale passando da Lione nel 1861, vi contava appena quattro o cinque mila spiritisti, nel 1862 punto non teme di portar quel numero a venticinquemila. Credo però di non essere lontano dal vero, riducendo tal numero a quindici o ventimila. » – Bordeaux conta circa diecimila spiritisti. Metz, Nancy, Lisieux, Oléron, Marennes, Le Havre, Saumur, Marsilia, Arbois, Strasburgo, Brest, Montreuil-sur-Mer, Carcagsonne, Chauny, Lavai, Angers, Moulins, Gallóne vicino a Tullìns, Passy, Saint-Ètienne, Tolosa, Limoges, Pontfouchard, Marmande, Macon, Valence, Niort, Douai, Pau, Villenave-de-Rions, Cadenet, Grenoble, Besangon, posseggono tanti gruppi di spiritisti più o meno numerosi. Fuori di Francia, Bruxelles, Anversa, Pietroburgo, Algeri, Constantina, Smirne, Palermo, Napoli, Torino, Firenze, gareggiano di zelo per lo spiritismo e altre pratiche diaboliche. [Nel numero del 21 marzo 1861, il giornale italiano il Movimento contiene quest’annunzio: Trovasi da qualche giorno in Genova il signor Francesco Guidi, professore di magnetologia. E gli percorre l’Europa da undici anni dando delle pubbliche sedute di magnetismo. Ne darà una sabato sera al Teatro Nazionale di Sant’Agostino. »Gli stessi cattolici che vogliono occuparsi dello spiritismo ne costatano i progressi. « Al tempo nostro non si vive più, poiché non c’è tempo; ma si consuma la vita, di maniera che gli avvenimenti invecchiano rapidamente, e cessano presto d’attrarre l’attenzione, anche quando le loro conseguenze continuano a svolgersi. Ecco perché il pubblico ha cessato da qualche tempo di occuparsi dello spiritismo, quantunque il mostro non cessi di crescere. Sì, non bisogna dissimularselo, lo spiritismo non cessa di guadagnare nuovi sèttari, favorito com’é dalla generale tolleranza…. Abbiamo raccolto numerosi fatti e degni di un serio esame. »Fondati su fatti a noi molto ben noti, e su altri, non così noti a noi, ma che ci paiono autentici, gli spiritisti proclamano baldanzosamente i loro progressi sempre crescenti. « Dacché egli apparve, lo Spiritismo non ha mai cessato di crescere, non ostante la guerra fattagli; e al presente ha piantata la sua bandiera su tutti i punti del globo. I suoi aderenti si contano a milioni; e se si pone mente alla via che ha fatta da dieci anni in qua, tra gl’innumerevoli ostacoli opposti, si può giudicare quel che sarà di qui a dieci anni, tanto più che gli ostacoli scemano di mano in mano che va innanzi. » [Discorso del presidente della Società spiritica di Marennes, Rivista ecc., gennaio 1864]. In Oriente lo stesso progresso. Il Presidente della Società Spiritista di Costantinopoli cosi si esprime: Voi conoscete da lungo tempo la mia devozione alla causa spiritista. Secondato dai Signori Valauri e Montani, io non trascuro nessuna occasione per farla penetrare nello spirito della popolazione di Costantinopoli. Perciò, confesso con legittima soddisfazione che i nostri sforzi non sono stati infruttuosi…. Laonde noi che rappresentiamo gli spiritisti di Costantinopoli gridiamo : coraggio!… L’idea spiritista non é più una grande incognita. Come una rugiada penetrante essa ha fatto rinvigorire il vecchio globo. Essa ha già fatto il giro del mondo, e dovunque essa penetra, ha fatto sorgere dei ferventi adepti. Non è questa una prova evidente del suo intrinseco valore? Cosi lo spiritismo deve da qui innanzi camminare a testa alta…. Il passato è finito, l’èra dell’inferno è chiusa. L’èra della pace, della libertà e dell’amore sorge all’orizzonte. Gloria a Dio nel più alto dei cieli. » [Costantinopoli, 8 novembre 1864 ; il vostro fratello in spiritismo. B. Bepos. Avvenire Monitore dello Spiritismo, 20 aprile 1865]. – Finalmente, da calcoli fatti altrove, colla maggiore esattezza possibile, si ha che il numero degli spiritisti è di cinque milioni. [Vedi l’ottima rivista napoletana La Scienza e la fede, giugno 1863, p. 374.]. – Misuriamo adesso il cammino che lo spiritismo ha fatto dopo sedici anni. Nella sua origine non era che un divertimento, una moda, un giuoco, tutt’al più un oggetto di curiosità più o meno vana. Propagato da principio come una traccia di polvere nell’antico e nel nuovo mondo, sembrava ora scomparso. Lo si credeva morto e non era che addormentato. Con la guerra d’Italia si è risvegliato più vivace che mai. Gettando la maschera, di semplice passatempo è diventato Società dotta; e, cosa seria, uomini di tutte le condizioni se ne occupano. « Nei saloni come nelle fabbriche, si fanno oggi adunanze per lo studio dei nostri fenomeni. Non è più come al principio delle tavole giranti, quando ci si contentava del fenomeno innocente di alcuni responsi insignificanti col si o col no. Oggi, è cosa grave e seria. L’evocazione si fa religiosamente. Punto ciarlatanismo, e niente di scenico. Tutto si fa semplicemente; e le comunicazioni hanno un non so che di carattere elevato e profondo che incute rispetto e attenzione, ». – Però lo spiritismo ha fatto un passo di più. Oggi ei si traduce in culto, e si proclama la religione dell’avvenire, la religione che deve sottentrare a tutte le altre. Il suo simbolo, come dettato dagli Spiriti medesimi, e redatto dal loro gran sacerdote Allan Kardec, è la negazione radicale del cristianesimo, e l’affermazione dommatica degli errori fondamentali dell’antico paganesimo. Concentrare tutta la nostra attenzione sopra altri punti, per quanto possano sembrare importanti, e lasciare inosservato questo fatto minaccioso, sotto pretesto che il tempo farà pronta giustizia degli spiritisti, come l’ha fatta dei suoi predecessori, sarebbe agli occhi nostri una illusione deplorevole. Al contrario noi diciamo che lo spiritismo è una potenza con cui bisogna seriamente contare. Da una parte è l’incarnazione religiosa della Rivoluzione, vale a dire del paganesimo, come il socialismo ne sarà l’incarnazione sociale. Dall’altra, notabili differenze lo distinguono dal Mesmerismo, dal Sonnambulismo, dal Magnetismo, e altre pratiche diaboliche dei secoli passati. Queste differenze sono tra le altre; l’estensione del fenomeno ; la sua rapida propagazione; la sua negazione confessata del cristianesimo; lo stabilimento della religione degli Spiriti. Fermiamoci per un istante a quest’ultima differenza. Il pericolo grande dello spiritismo è, ch’esso viene a tempo per lui opportuno. Credere che l’indebolimento attuale della fede conduca il mondo al protestantismo, al giudaismo, al maomettismo, all’ateismo sarebbe un errore. – L’Europa incredula non pensa punto a farsi protestante, ebrea, o maomettana. Quanto all’ateismo non sarà, come alcuno ha detto, l’ultima religione della umanità. L’ateismo è una negazione: il mondo non può vivere di negazione; non è mai vissuto così. In qualunque modo gli è necessaria una affermazione religiosa. Ora non cessiamo di ripeterlo: tra la religione di Gesù Cristo, e la religione di Belial, tra il cristianesimo e il satanismo, non vi è via di mezzo. Il inondo moderno che volge il dorso al Cristianesimo, dove va egli ? Va al satanismo: e lo spiritismo non è altra cosa che il satanismo, imperii dœmonis instauratio. – Se dunque il clero non oppone allo spiritismo una potente lega, e se Dio non interviene da sovrano in questa lotta decisiva, chi impedirà al nuovo culto di prendere, avanti la fine di questo secolo, proporzioni sconosciute? La prima condizione di questa lega, è di istruire solidamente i fedeli non solo nei catechismi, ma altresì nei sermoni e nei libri, sulla potenza degli angeli buoni e malvagi. In questo punto la nostra educazione è da fare o da rifarsi. Si aggiunga che lo Spiritismo è aiutato da potenti ausiliari. Per preparargli la via, liberandogli il terreno, lavorano notte e giorno due armate innumerevoli: le società segrete, e i Solidari. Come dubitare della gravità della situazione ? Come non vedere che oggidì la Chiesa si trova avviluppata nella Città del male, e che all’ordine sociale, in Europa, minato nelle fondamenta, sovrasta qualche inaudita catastrofe? Tale condizione di cose fa venire in mente il detto di sant’Agostino : « In quella guisa che lo Spirito di verità spinge gli uomini a farsi compagni degli angeli santi, così lo spirito dell’empietà li spinge alla società dei demoni. – “Sicut veritas hortatur homines fieri socios sanctorum angelorum, ita seducit impietas ad societatem dæmoniorum”. –Epist. CII; n. 19.- » E non par egli proprio anche il caso di rammentare la predizione dell’Apostolo: « Ma lo spirito dice apertamente che, negli ultimi tempi, alcuni apostateranno dalla fede, dando retta agli spiriti ingannatori; e alle dottrine de’demoni? »  “Spiritus autem manifeste dicit, quia in novissim is temporibus discedent quidam a fide, attendentes spiritibus erroris et doctrinis dæmoniorum”. I Tim . IV, 1]. [Continua …]