Caro direttore, eccomi ancora a lei ed alla sua cortese attenzione per renderla partecipe, se di suo gradimento, di una discussione intervenuta, come al solito in questi ultimi tempi, tra me ed i miei cari nipoti a proposito delle nuove dottrine del Vaticano II e Vat’inganno III … come io lo chiamo: il Concilio mai convocato ma che procede incessantemente, alimentato da teologi cosiddetti di sinistra e di destra, prelati e gerarchie neo-moderniste, come sento dire Caterina, mia nipote, che al riguardo si sta facendo una gran cultura. Ma veniamo ai fatti: in una bella giornata di sole, ero seduto sul mio divanetto preferito immerso nella lettura di un passo biblico, per l’esattezza il Capitolo XVIII del I libro dei Re che, come lei ben sa, riporta l’episodio di Elia che sul monte Carmelo sfida i 450 sacerdoti di Baal. Immerso nella lettura, cercando di ricordare le infuocate omelie che lo zio Tommaso, buon’anima, faceva su questo passo, non mi ero accorto che nella camera, inondata di luce, erano entrati Caterina e Mimmo, che tutto giocondo aveva con sé un “paccotto” di fogli e giornali. Su uno di questi fogli era stampigliata la scritta: le “NUOVE DOTTRINE” DEL VATICANO II”. Le confesso che di questo concilio non ne so quasi nulla, a differenza del Vaticano I, perché la mia memoria, come le ho già accennato in altra lettera, si complicò proprio quando fu convocato da un Papa strano, cicciottello, paffuto, apparentemente simpatico e bonaccione (che, mi perdoni l’ardire, non aveva nulla dell’aspetto maestoso e ieratico ad esempio di un santo come Pio X, o anche del suo predecessore, il grande Pio XII!, … forse era la mia malattia, ma a me sembrava un beone appena uscito da una locanda malfamata, con la faccia rubiconda e l’addome a mongolfiera …) lasciandomi nel buio che sto ora faticosamente tentando di allontanare. Devo perciò ricorrere alle notizie “colorite” e a tratti anche spassose di Mimmo (… mi fa fare grandi risate, che però stranamente non mi mettono di buon umore), e alle ricerche più serie e “scolastiche” di Guendalina. Ecco Mimmo partire alla carica, ascolti che cosa mi ha detto, con fare ironico e beffardo (lo so che mi vuole un gran bene, ma lui è fatto così!): “Ascolta, nonno Basilio, impara finalmente quello che sta scritto in “Nostra Aetate”, uno dei grandi documenti del Vaticano II. E dal foglio stampato legge: “Nella dichiarazione Nostra Aetate sulle religioni non cristiane, i Padri conciliari annunciavano al mondo di aver scoperto finalmente (e, a parer loro, dopo un sonno letargico del Magistero protrattosi per… duemila anni, pensi un po’!) addirittura la sostanziale … bontà delle altre religioni. Proprio quelle che l’oscurantista Chiesa “preconciliare” aveva invece costantemente considerato e condannato come false religioni”. Subito interviene Caterina dicendo: “ma Mimmo, anche il noto missionario “conciliare” p. Piero Gheddo, tra gli altri, ammetteva che “nella tradizione missionaria le grandi religioni non cristiane erano viste come “paganesimo”, come ostacoli alla diffusione del messaggio cristiano. Anche grandi santi e missionari, come S. Francesco Saverio e Matteo Ricci, hanno avuto parole di fuoco contro induismo e buddhismo, confucianesimo e taoismo”! Come è possibile che oggi si dicano queste cose, direttore? (mi conforti, mi confermi che si tratta di uno scherzo di Mimmo, la prego …) e non è mica finita qui, perché i “Padri del Vaticano II” invece, sempre teleguidati dai “nuovi teologi” (questi ultimi veramente credo che siano usciti da un’operetta, facenti parte di quel mondo che piace tanto a Mimmo) non si peritarono di gabellare al povero “popolo di Dio” che, ad esempio, nell’Induismo, continua sempre il caro Mimmo citando il documento, “ … gli uomini scrutano il mistero divino e lo esprimono con l’inesauribile fecondità dei miti e con i penetranti tentativi della filosofia ( … ma come mitologia e filosofia partorita da menti bislacche dedite a droghe ed allucinazioni …!1) cercando la liberazione fisica attraverso forme di vita ascetica, sia nella meditazione profonda (… ed io di letargia comincio ad intendermene, sa, direttore!!), sia nel rifugio in Dio con amore e confidenza”(chissà cosa volessero intendere, … che linguaggio mellifluo!). E questo è ancora poco rispetto al Buddhismo nel quale, secondo i “Padri del Vaticano II”, addirittura “… si insegna una via per la quale gli uomini, con cuore devoto e confidente, siano capaci di raggiungere lo stato di liberazione perfetta (liberazione dalla ragione, evidentemente o da cos’altro? –n.d.r.-) o di pervenire allo stato di illuminazione suprema (anche qui gli Illuminati … ma da cosa, e soprattutto da chi? – n.d.r.) sia per mezzo dei propri sforzi, sia con l’aiuto venuto dall’alto (sembrebbe più dal basso! – n.d.r. -)”. “Sarei ben curioso allora di sapere, dico a Mimmo rovistando nei miei ricordi giovanili, cosa ne pensavano, i suddetti “Padri conciliari” (chissà perché mi viene sempre da schiacciare la L) ed i loro “periti”, del Tantra-yoga e del Saktismo induista, o del Tantrismo buddista, come il Vajrayana – tanto per limitarci a tre soli esempi – nei quali gli adepti vengono istruiti a giungere alla suddetta “liberazione perfetta” ed “illuminazione suprema” per mezzo di pratiche magiche ed erotico-orgiastiche, logica conseguenza, peraltro, delle premesse filosofiche di quelle due gnosi anticristiane, vero e proprio pot-pourri pseudo-religioso in cui finisce per annegare ogni ragionevolezza (non vi si ammette, tra l’altro, alcun Dio personale perché il “Brahman” induista è per essenza “impersonalità”, mentre il Buddismo è sostanzialmente agnostico. Altro che “rifugio in Dio con amore e confidenza…, qui ci rifugiamo in ben altra profondità”!!!). Nel timore, comunque, che lo sventurato “popolo di Dio”, ancora anacronisticamente ancorato alle “vecchie verità” preconciliari, non avesse ben afferrato la nuova dottrina del Vaticano II sulla globalizzante e modernistica sostanziale bontà di tutte le religioni, contraddicendo l’intero millenario Magistero e tutta la Scrittura Sacra, mai citata ovviamente, i suddetti “Padri” (mi viene sempre la L … mannaggia …!) precisavano, senza possibilità di equivoci … – è ancora Mimmo che parla leggendo il documento – che: “la Chiesa Cattolica (…) considera con sincero rispetto quei modi di agire e di vivere, quei precetti e quelle dottrine che, quantunque in molti punti differiscano da quanto essa stessa crede e propone, tuttavia non raramente riflettono un raggio di quella Verità che illumina tutti gli uomini”. Incredibile?!?! Ma caro Mimmo, guarda che tutto all’opposto, la Chiesa Cattolica – quella autentica, e nonostante tutto io me la ricordo ancora bene! – ha invece sempre insegnato che eventuali verità, più o meno numerose, presenti in un sistema religioso falso, non lo rendono per questo buono, ma servono a meglio ingannare gli incauti e gli sprovveduti, mascherandone gli errori e gli orrori, come in questo caso. Caro direttore, mi sono riguardato anch’io quel documento, in cui ecco ora, i “Padri del Vaticano II” proclamare sfrontatamente il rispetto della Chiesa, non – si badi – per le persone, bensì proprio per quei vani e spesso immorali ed immondi “precetti” e per quelle false “dottrine” dal sapore decisamente gnostico, che tengono tuttora sotto il loro giogo miliardi di esseri umani, mettendo a grave rischio – ci creda o no la Gerarchia “conciliare” – la loro salvezza eterna. Questa volta oltre che stanco, sono anche avvilito, ma le vorrei solo far notare la nuova nozione, neomodernista, di “missione” in Nostra Aetate (… tanto per parlare, perché penso che si tratti sicuramente della solita burla di Mimmo. La Chiesa, infatti, per gli ineffabili “Padri del Vaticano II” (mi si sarà rotto il tasto del computer … viene sempre prima la L, chissà come mai, bohh … ) è tenuta ad annunziare incessantemente il Cristo che è “via, verità e vita” (Gv. XIV, 6) in cui gli uomini devono trovare la pienezza della vita religiosa”. I non cristiani, insomma, per chi non l’avesse ancora capito, sarebbero già graditi a Dio così come sono; mentre la loro eventuale conversione costituirebbe un semplice “optional” in vista di una maggiore perfezione (la “pienezza della vita religiosa” di cui sopra). A questo punto sbotto, direttore, ma questo è un “ribaltone” dottrinale in piena regola, è il trionfo della gnosi che alcuni dicono “spuria”, ma io dico semplicemente “gnosi” e che è in verità, la contro-teologia del serpentone!! Tradimento, tradimento!!! Dopo il Concilio Tridentino, abbiamo il concilio … “tradimentino”! Qui si attualizza la lettura biblica in cui ero immerso: ci vuole di nuovo un “Elia”, Profeta dell’Altissimo, che affronti i nuovi sacerdoti di Baal (i Ladri della vera fede … ah ecco la “L” …) e li sbeffeggi, li smascheri, togliendo loro la corazza di finta e sinistra luce di cui, come gli angeli primordiali sprofondati, si sono rivestiti, ridicolizzandoli davanti al popolo confuso, e facendo loro piombare addosso il fuoco divoratore! Ma sono sicuro, glielo dico ancora, che … Mimmo si sia ancora preso gioco di me, e il tutto finirà in risate davanti ad un buon piatto di tagliatelle, perché tanto nessuna autorità, neanche la più elevata nella gerarchia (o più probabilmente, a questo punto, “falsa” e ignobile gerarchia), può costringerci ad abbandonare o a diminuire la nostra Fede cattolica, chiaramente espressa e professata dal magistero della Chiesa da venti secoli. E poi, far conoscere la verità, convertire, è un atto di carità autentico che i cristiani devono, se veramente tali, rendere ai loro fratelli che vivono nelle tenebre, perché è in gioco la cosa più importante per un essere umano: la salvezza eterna dell’anima! “Caro Mimmo – dico a mio nipote – la religione Cattolica, non è un’associazione culturale, una ideologia astratta che si contrappone a filosofie o a scuole di pensiero, una onlus, una ONG o peggio … come sembra oggi, una “conventicola” filantropica guidata da marrani, oppure un istituto di carità o di beneficenza, un volontariato dedito ai bisogni o alle miserie corporali che affliggono il genere umano, è in parte anche questo, se vogliamo, in una certa misura, rientrando nelle opere di misericordia corporali del Catechismo di sempre, ma la sua funzione principale, il suo vero scopo, per cui Dio stesso si è incarnato nella Persona del Figlio, ed è morto in Croce per soddisfare il Padre per i nostri peccati, ed al quale tutti siamo chiamati indistintamente a collaborare, con i mezzi che il Signore stesso mette a disposizione di ognuno, (… i talenti!) sostenuti dalla preghiera incessante e dai Sacramenti, è la salvezza eterna dell’anima, il raggiungimento della vera Felicità, l’eterna felicità! Non ha forse detto Gesù: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”?(S. Matteo XXVIII,19-20), e ancora più crudamente in S. Marco XVI,15-16 “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato”? Se veramente amiamo Dio ed il nostro prossimo, non possiamo esimerci da questo compito fondamentale che il Signore ci ha affidato (forse per il Concilio, occorre modificare e cancellare questi scomodi passi entiecumenici del Vangelo … beh … certo che il Signore è proprio ostinato, non vuole modernizzarsi, adeguarsi ai tempi, ai capricci del mondo, non conosce Freud e la sua falsa “scienza”(!?!) psicoanalitica che vuole la liberazioni delle passioni perché il peccato appartiene al corpo materiale, non all’anima “pura fiammella” divina di gnostica memoria … : è un reazionario tradizionalista … bisogna fargli un po’ di catechismo … magari quello olandese, insegnargli la teologia di Rhaner, Tehillard de Chardin o di qualche “Illuminato volpone bavarese”, di qualche “gatto della Pampa”, il gatto e la volpe che vogliono trascinare il povero Pinocchio nel paese di Bengodi … (eh, che ne dice direttore?), di apportare cioè il sovrannaturale nel mondo (… siamo nel mondo ma non del mondo!..), sostenendoci con la sua grazia: se non convertiamo non ci salviamo né noi (… guai se non predicassi il Vangelo, diceva l’Apostolo dei gentili) né i nostri fratelli. Chi ritiene che bisogna rispettare le culture, i costumi sociali, ideologici e (falsamente) religiosi impastati da sentimentalismo o da elementi naturali dei popoli, rituali di magia nera ed altre nefandezze, e che vivono in una dimensione spirituale negativa, lontani dal Cristo Salvatore che riscatta dalla colpa originale in una prospettiva di salvezza eterna e definitiva, è semplicemente un illuso o un idiota in mala fede, che fa il gioco del serpentone ingannatore, quello che si mangia la coda … che, sotto l’apparenza di un falso pacifismo e di una solidarietà, accoglienza o quant’altro oggi diffuso dalla strombazzante ideologia ecumenico-mondialista della globalizzazione fraternizzante, egalitaria e (pseudo)liberalizzante, perché rende facilmente asservibili ai rapaci sfruttatori e ai nemici di tutti gli uomini, vuole allontanarci dalla grazia divina, dalla salvezza eterna e portarci, con illusorio e falso buonismo nella sinagoga del … “farfariello” (… come lo chiamava mia nonna Margherita), a fargli compagnia! … intelligenti pauca! … Non per nulla scriveva S. Paolo a Timoteo, suo degno discepolo: “O Timòteo, custodisci il deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta scienza, professando la quale taluni hanno deviato dalla fede.” (1 Tim. VI, 20-21) e : “… Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole. Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero” (2 Tim. IV,1-5). Rifuggiamo allora dal fuorviante dialogo che non arricchisce in nessun modo un Cattolico vero, (al contrario lo contaminano della melma in cui si sbrodolano i suini …!) conserviamo il deposito della fede trasmesso dagli Apostoli e dal Magistero autentico, infallibile ed irreformabile della Chiesa Romana, conserviamo la fede, sbandieriamola quando è opportuno e quando non lo è (cioè sempre!), in ogni circostanza, e che il Signore salvi la Chiesa dalle conseguenze delle colpe degli “uomini della Chiesa”, o ivi infiltrati! Preghiamo senza stancarci, chiediamo perdono a Dio per le nostre colpe, come faceva Santa Caterina da Siena quando voleva persuadere i prelati … miserere mei … !! Sento la pressione che comincia a salire, la devo lasciare, mi dispiace, ma vedrà, tornerò presto ad importunarla, direttore! Saluti cordiali da nonno Basilio e famiglia.