NOVENA AL SACRO ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI.

NOVENA AL SACRO ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI (inizia 13 agosto, festa 22 agosto)

I. O Cuore immacolato di Maria, irradiato sempre dal sole di Giustizia, Gesù, vibrate un raggio di vostra luce divina nel cuore di quegli infelici che vivono immersi nelle tenebre del peccato, e  scoprire loro l’enormità delle loro colpe, e la via di uscirne con sicurezza e senza dilazione. Ave.

II. O Cuore immacolato di Maria, dolce rifugio dei poveri peccatori, deh, quanti di essi per la vostra intercessione, già provano i salutevoli strazi di quei rimorsi che sono i primi frutti di quella divina grazia di cui Voi siete la Madre. Ah, cara Madre, compite l’opera che avete incominciato, e riduceteli fiduciosi e dolenti al vostro figlio Gesù. Ave.

III. O Cuore immacolato di Maria, Cuore, ahi, trafitto le mille volte dall’acutissima spada del peccato! deh, per pietà, ottenete a questi sgraziati che hanno di bel nuovo crocefisso il vostro divin Figlio, un dolore profondo delle loro colpe, e la grazia di non peccare mai più. Ave.

IV. O Cuore immacolato di Maria, più candido della neve, più splendente del sole, deh, vi commuova lo stato lagrimevole di quegli infelici che gridano all’impotenza d’uscire da quella schiavitù in cui sono stretti dalle loro basse e ree passioni. Ah, cara Madre, Voi che siete la Vergine Potente  per eccellenza, spezzate Voi quelle catene per le quali il demonio tenta di trascinarli all’eterna rovina. Ave.

V. O Cuore immacolato di Maria, che per i miseri peccatori avete tanto patito con Gesù là sul Calvario, esposto agli scherni di quella plebe sfrenata. Voi che conoscete quanto timido e fiacco sia lo spirito dell’uomo, deh, aiutate gl’infelici traviati a vincere gli umani rispetti, e disprezzar le beffe e le derisioni degli ostinati libertini, onde possano stringersi al vostro Cuore materno per non separarsene mai più. Ave.

VI. O Cuore Immacolato di Maria, il più tenero e compassionevole per noi, che deste a Gesù quel Sangue che Egli tutto versò sulla Croce per lavare d’ogni colpa le anime nostre, deh, lavate anche Voi le anime di tutti i peccatori in questo bagno salutare, aiutandoli ad accostarsi al Sacramento della Penitenza col cuore penetrato dal più profondo dolore delle loro colpe. Ave.

VII. O Cuore Immacolato di Maria tempio della Divinità, tabernacolo del divin Verbo, trono luminoso di gloria, santuario di tutte le grazie, deh, fate che dalle anime di tutti i Cristiani spariscono le nere  macchie del peccato, e splendente rifulga d’ogni più bella luce il soave raggio della grazia, onde così sian fatti degni di ricevere il vostro figlio Gesù. Ave.

VIII. O Cuore Immacolato di Maria, sorgente di ogni grazia, albergo delle più elette virtù, deh, fate che nelle anime ravvedute risplendano le cristiane virtù della Fede, della Speranza, della Carità e della Religione; perché così ornate di tanta bellezza, vengano loro da Voi aperte un giorno le beate porte del Paradiso. Ave.

IX. O Cuore Immacolato di Maria, speranza dei fedeli, delizia del Cielo, le passate infedeltà fanno tremare quei benedetti che già risorsero alla grazia. O Regina del Cielo e della terra, o caro Rifugio dei peccatori, deh! continuate ancora il vostro ministero di misericordia e d’amore, col non lasciarli dipartire da Voi mai più. Voi siete la madre della santa perseveranza. Deh, fate loro adunque da Madre: correggeteli, castigateli, ma teneteli sempre nel vostro Cuore santissimo immacolato! Ave, Gloria .

PEL SACRO CUORE DI MARIA.

Deus, qui beatæ Mariæ semper virginis Cor sanctissimum spiritualibus gratiæ donis cumulasti, et ad imaginem divini Cordis Filii tui Jesu Christi charitate et misericordia plenum esse voluisti, concede: ut qui hujus dulcissimi Cordis memoriam agimus, fideli virtutum ipsius imitatione, Christum in nobis exprimere valeamus. Qui tecum , etc.

PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI.

Deus, misericors et clemens, exaudi preces quas pro fratribus pereuntibus, gementes in conspectu tuo effundimus ut, conversi ab errore viæ suæ, liberentur a morte, ut ubi abundavit delictum superabundet et gratia.

ALTRA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI.

Deus, cui proprium est misereri semper et parcere, suscipe deprecationem nostram; et omnes famulos tuos, quos delictorum catena constringit, miseratio tuæ pietatis clementer absolvat. Per Dominum nostrum, etc.

NOVENA A S. ANNA

NOVENA A S. ANNA

(inizia il 17 luglio, festa il 26 luglio)

[G. Riva: Manuale di Filotea. XXX ed. 1888, Milano.]

La festa, insieme a quella di S. Gioachino, fu instituita da Giulio II nel 1510, e confermata da Gregorio XV nel 1620.

I. Per quell’invitta pazienza con cui pel corso di tanti anni tolleraste, o S. Anna, la vostra penosa sterilità, ottenete a noi pure una costante rassegnazione in tutti i travagli di questa vita. Gloria.

II. Per quella fervorosa ed incessante orazione con cui voi, o sant’Anna, domandavate a Dio di essere consolata colla fecondità, impetrate anche a noi un vero spirito di orazione per poter fecondare il nostro cuore di sante virtù. Gloria.

III. Per quella rigorosa mortificazione che voi, o S. Anna, accoppiaste alle vostre preghiere, ond’essere da Dio più facilmente esaudita, fate che ancora noi a tal fine procuriamo di unire al fervore dell’orazione lo spirito della mortificazione, con cui renderci meritevoli di tutte le grazie celesti. Gloria.

IV. Per quella dolce violenza che faceste al cuore di Dio colle vostre grandi elemosine ed altre opere di carità, impetrate, o S. Anna, anche per noi una carità somigliante alla vostra, onde muovere il Signore ad usare anche a pro nostro le sue infinite misericordie. Gloria.

V. Per quella santa confidenza con cui fermamente speravate, o S. Anna, il compimento dei vostri desideri, impetrate a noi pure una fiducia fermissima con cui ci assicuriamo ogni favore del Cielo. Gloria.

VI. Per quella grande riconoscenza che voi, o S. Anna, mostraste a Dio quando vi vedeste per favore divenuta feconda, fate che ancora noi siamo sempre grati e riconoscenti a Dio pei continui favori che da Lui riceviamo, e così degni ci rendiamo di sempre riceverne dei migliori. Gloria.

VII. Per quel puro e santo amore che voi concepiste, o S. Anna, verso Maria, quando vi vedeste divenuta sua fortunatissima madre, otteneteci di amar sempre questa vostra Figlia sì eccelsa e nostra Madre sì cara, onde meritarci distinta la sua protezione. Gloria.

VIII. Per quel gran sacrifizio che faceste, o S. Anna, della vostra gran Figlia, offrendola fin dai più teneri anni al divino servizio nel tempio, intercedeteci la grazia di poter con santo e nobil coraggio sacrificar a Dio qualunque cosa potesse Egli da noi bramare per acquistarci le sue più distinte beneficenze. Gloria.

IX. Per quella santità fervorosa con cui voi, o S. Anna, serviste a Dio in tutti i giorni di vostra vita, degnatevi di pregar Dio a farci sempre vivere da giusti e da santi sino alla fine dei nostri giorni, e così assicurarci le promesse retribuzioni nel cielo. Gloria.

NOVENA A SAN GIOVANNI BATTISTA (Inizio 15 Giugno)

NOVENA A SAN GIOVANNI BATTISTA

NOVENA A S. GIOVANNI BATTISTA (inizia il 15 giugno, festa 24 giugno)

nato 6 mesi prima di G. C. mart. nel 30 da Erode Agrippa .

I. O glorioso S. Giovanni, che col vivere sempre  la vita più illibata, corrispondeste così bene al vostro nome che significa Grazia, ottenete a noi pure di vivere sì santamente da corrispondere con esattezza al nome glorioso che portiamo di Cristiani. Gloria.

II. Glorioso S. Giovanni, che ancor bambino vi ritiraste nel deserto a condurre la vita la più austera e la più santa, otteneteci, vi preghiamo, la grazia  di viver sempre, se non col corpo, almeno col cuore, staccati da questo mondo, e in continuo esercizio di mortificazione e di penitenza. Gloria.

III. O glorioso S. Giovanni, che al primo udire la voce del Cielo abbandonaste la solitudine, e vi recaste sulla sponda del Giordano a battezzare e a  predicare, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di esser sempre docili alla voce di Dio, e pronti a far a tutto quello che a Lui piacerà di comandarci. Gloria.

IV. O glorioso S. Giovanni, che foste il primo  a riconoscere e proclamar Gesù Cristo pel vero Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo,  otteneteci, vi preghiamo, che il principal nostro studio sia quello di glorificar Gesù Cristo nostro Redentore, e di seguire fedelmente tutto ciò che Egli si è degnato d’insegnarci. Gloria.

V. O glorioso S. Giovanni, che vi umiliaste cotanto dinanzi al Verbo Incarnato, da protestarvi indegno di sciogliere i lacci delle sue scarpe, otteneteci, vi  preghiamo, la grazia di conoscere sempre il nostro niente, affinché, lungi dal desiderare l’esaltamento in faccia agli uomini, ci gloriamo piuttosto di essere innanzi a loro umiliati e sprezzati. Gloria.

VI. O glorioso S. Giovanni, che con instancabile zelo insegnaste la via della salute a tutti quelli che ricorrevano a voi, otteneteci, vi preghiamo, la grazia di erudire continuamente i nostri prossimi nella dottrina della verità, precedendoli coll’esempio nella pratica costante delle cristiane virtù. Gloria.

VII. O glorioso S. Giovanni, che con un coraggio non più veduto rimproveraste dei loro delitti, non solo gli scribi o farisei, ma ancora gli stessi monarchi i più temuti del mondo, otteneteci, vi preghiamo, di non ommettere mai per umani riguardi l’adempimento dei nostri doveri, e di non temere nel mondo altro male fuorché il peccato, che ci  disgiunge da Dio, unico vero Bene. Gloria.

VIII. O glorioso S. Giovanni che, rinchiuso nella prigione, non lasciaste di predicar Gesù Cristo e di convertir anime a lui, impetrateci, vi preghiamo, di non desistere mai dall’esatto adempimento delle nostre obbligazioni, per qualunque avversità o persecuzione ci possa avvenire sopra la terra. Gloria.

IX. O glorioso S. Giovanni, che aveste la gloria  d’essere il primo martire della nuova Alleanza sottoponendo colla maggior allegrezza il vostro capo  al taglio micidiale, otteneteci, vi preghiamo, d’essere sempre come voi disposti a sacrificare anche la vita per la difesa della verità e per la gloria di Gesù  Cristo, affinché, sprezzando questa vita fragile ed  infelice, ci assicuriamo dopo la morte la vita eterna e beata in compagnia di voi, o Precursore beatissimo del Messia, non che di tutti gli Angeli e di tutti i Santi nella gloria del Paradiso. Gloria.

NOVENA ALLA SS. TRINITÀ

TRIDUO O NOVENA ALLA SS. TRINITÀ

Alle tre divine Persone.

(Inizio 26 maggio 2023)

Vi adoro e glorifico con tutto il cuore, Trinità sacrosanta, divinità invisibile del Padre, del Figliuolo  e dello Spirito Santo, unico vero Dio in tre Persone distinte, ma eguali fra loro e nella gloria e nella maestà. In Voi solo, da Voi e per Voi, esistono tutte  le cose, o Sostanza essenziale, Verità infallibile e vera Vita, primo nostro Principio, ed ultimo nostro Fine. Dacché mi faceste a vostra immagine e somiglianza, fate che ai vostri santissimi desideri siano sempre conformi tutti i pensieri della mia mente  tutte le parole della mia lingua, tutti gli affetti del  mio cuore, e tutte quante le mie operazioni; affinché, dopo avervi quaggiù veduto in ispecchio ed in enigma per mezzo della fede, giunga finalmente, a contemplarvi faccia a faccia, possedendovi perfettamente per tutti i secoli nel Paradiso. Tre Gloria.

Al Padre.

Dio Padre, fonte d’ogni essere, da cui emana ogni  paternità sulla terra e nel cielo. Voi che, prima della creazione del mondo, ci predestinaste nel vostro divin Figliuolo, e dando a noi lo stesso Unigenito per  nostra redenzione e salvezza, ci adottaste in Lui per vostri figli, fate che noi sempre vi adoriamo in ispirito di verità, ed osservando fedelmente la vostra legge meritiamo di partecipare cogli Angeli alla eterna eredità del Paradiso. Tre Gloria.

Al Figliuolo.

Dio Figliuolo, generato dal Padre prima dei secoli, lume da lume, Dio vero da Dio vero, eguale e consustanziale al Padre, Splendore della sua gloria, Figura della sua sostanza, eterno Verbo per cui furono create tutte le cose, in cui dimora ogni pienezza di grazia, in cui risiede ogni potere in cielo, in terra e negli abissi, e che verrete nella vostra gloria a giudicare alla fine dei secoli i vivi  ed i morti, dacché vi degnaste di indossare la fragile nostra natura, di farvi obbediente fino alla morte e alla morte di croce, di versare per noi fino  all’ultima stilla il vostro Sangue divino, fate che  noi vi siamo sempre riconoscenti a così segnalati favori, e camminando con Voi la strada delle umiliazioni e dei patimenti, giungiamo ancor a partecipare alla gloria del vostro regno. Tre Gloria.

Allo Spirito Santo.

Dio, Spirito Santo, procedente dal Padre e dal  Figliuolo, Amore immutabile e sostanziale dell’uno  e dell’altro, sorgente d’ogni bontà, dispensatore di  ogni grazia, fortezza e conforto, santificatore e perfezionatore delle anime, Spirito Paraclito, Datore dei sette doni e della perseveranza finale, Unzione spirituale, Carità inestinguibile, per la di cui opera  venne compito il glorioso mistero dell’incarnazione del Verbo, diffuso l’Evangelio in tutto il mondo,  e conservato sempre intatto il sacro deposito della fede, animate noi tutti d’un coraggio simile a quello  degli Apostoli per sostenere, malgrado tutte le dicerie e le persecuzioni del mondo, il glorioso carattere di Cristiani, vivere e morire sempre fedeli alla madre comune dei credenti, la Cattolica Chiesa,  fuori della quale non v’ha speranza di salute e di vita. Tre Gloria.

ORAZIONE.

Omnipotens sempiterne Deus, qui dedisti famulis tuis in confessione veræ fidei, æternæ Trinitatis gloriam agnoscere, et in potentia majestatis adorare Unitatem, quæsumus, ut ejusdem fidei firmitate ab omnibus semper muniamur adversis. Per Dominum nostrum, etc.

NOVENA PIÙ BREVE.

1. Gloria al Padre che mi ha creato a sua immagine. Gloria al Figliuolo che mi ha redento colla sua morte. Gloria allo Spirito Santo che mi ha santificato colla sua grazia. Gloria.

II. Gloria al Padre che mi sostiene col suo potere. Gloria al Figliuolo che mi sostiene colla sua  sapienza. Gloria allo Spirito Santo che mi riscalda col suo amore. Gloria.

III. Gloria al Padre che conserva il mio essere. Gloria al Figliuolo che illumina il mio intelletto. Gloria allo Spirito Santo che santifica la mia volontà. Gloria.

IV . Gloria al Padre per mezzo del mio intelletto che mediterà sempre le sue perfezioni. Gloria al Figliuolo per mezzo della mia memoria che ricorderà sempre i suoi benefici. Gloria allo Spirito Santo per mezzo della mia volontà che sarà sempre obbediente alle sue ispirazioni. Gloria.

V. Dagli Angeli e dagli uomini, dal cielo e dalla  terra, nel tempo e nell’eternità, sia lodata, adorata, benedetta e glorificata la santissima, l’augustissima, la beatissima Trinità. Così sia. Gloria.

ORAZIONE PER TRIDUO O PER NOVENA.

Io vi credo, vi amo, vi benedico, vi adoro, o unica,  o indivisibile, o santissima Trinità, Padre, Figliuolo  e Spirito Santo, un solo Dio in tre Persone. Credo  ciò che non comprendo; adoro ciò che non vedo.  Credo, adoro ed amo il Padre che mi ha creato, il  Figliuolo che mi ha redento, lo Spirito Santo che mi ha santificato. Il Padre che mi sostiene colla sua onnipotenza: il Figliuolo che mi governa colla sua sapienza: lo Spirito Santo che mi vivifica col suo amore.

Onoro la possanza del Padre col sottomettermi senza eccezione al suo supremo dominio.

Onoro la Sapienza  del Figliuolo, abbandonandomi interamente alla sua direzione.

Onoro la bontà dello Spirito Santo, lasciandomi rapire dagli allettamenti del suo amore.

O Trinità adorabile! non sareste il mio Dio se non foste superiore alla mia ragione; ed il mio cuore non potrebbe amarvi ed adorarvi come mio Dio, se potesse  comprendervi la mia mente, perché non sareste infinito se non foste incomprensibile; e non sareste Dio se non foste infinito. Quanto meno vi comprendo  tanto più devo credervi ed adorarvi. Quanto più superate le mie cognizioni, tanto più meritate la mia riverenza. Ora siete l’oggetto delle mie adorazioni, ma un giorno sarete l’oggetto della mia beatitudine ed il mio unico amore. Ora siete il soggetto del mio  merito, ma un giorno sarete la mia ricompensa e la mia felicità. Ora a me vi nascondete per accrescere i miei meriti: allora a me vi scoprirete per dare ai miei meriti la corona. Ora non posso meglio onorarvi che col mio silenzio, né voglio interrompere il mio silenzio se non per unirmi ai Serafini, onde cantar continuamente con loro: Santo, Santo, Santo è  il Dio degli eserciti. Sia gloria al Padre che genera il suo Figliuolo colla virtù infinita del suo intelletto.  Sia gloria al Figliuolo ch’è generato e consostanziale  al suo Padre. Sia gloria allo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figliuolo come termine beato  del loro amore. Sia gloria alle tre Persone della SS. Trinità che fanno a se stesse la loro somma felicità, si amano quanto meritano d’essere amate, e procurano a se stesse una gloria infinita. Quando sarà quel giorno, o adorabile Trinità, in cui saremo felici della stessa felicità vostra, per cui avremo la stessa occupazione, quale si è quella di possedervi, di amarvi e glorificarvi per tutta l’eternità! Tre Pater, Ave, Gl.

(G. Riva; Manuale di Filotea. XXX Ed. – Milano 1888)

NOVENA DELL’ANNUNCIAZIONE

NOVENA PER L’ANNUNCIAZIONE

(inizia il 16 marzo, festa 25 marzo )

(G. Riva: Manuale di Filotea – XXX ed. Milano, 1988)

Questa festa in cui si commemora la incarnazione del Verbo nel seno verginal di Maria, fu celebrata fino dai tempi apostolici, ond’è che si hanno su di essa due Omelie di San Gregorio il Taumaturgo, il quale nell’anno 246 fu fatto Vescovo di Neocesarea.

1. Immacolata Maria, che specialmente per la vostra umiltà e verginità meritaste di essere, a preferenza di tutte le donne più famose, eletta a Madre del vostro Creatore, ottenete a noi tutti la grazia di sempre amare, e di sempre praticare come Voi queste due sì belle virtù, onde meritarci a Vostra somiglianza, l’aggradimento del nostro Signore. Ave.

II. Immacolata Maria, che vi turbaste nel sentire celebrate da un Angelo le vostre lodi, ottenete a noi tutti la grazia di avere anche noi, a somiglianza di Voi, un sentimento così basso di noi medesimi, che, disprezzando le lodi della terra, attendiamo solo a meritarci l’approvazione del Cielo. Ave.

III. Immacolata Maria, che preferiste il pregio di Vergine alla gloria di Madre di Dio, quando questa non si fosse potuto conciliare coi vostri angelici proponimenti, ottenete a noi tutti la grazia di essere, a costo di qualunque sacrifizio, sempre fedeli nell’osservanza della Legge santa di Dio e delle nostre buone risoluzioni. Ave.

IV. Immacolata Maria, che con umiltà non più udita, Vi chiamaste ancella di Dio quando l’Arcangelo Gabriele vi preconizzava per di Lui Madre, ottenete a noi tutti la grazia che non c’insuperbiamo giammai per qualunque dono più singolare ci venga fatto da Dio, ma che anzi ci serviamo di tutto per più avanzarci nella via della virtù, ed unirci più strettamente al vero Fonte di felicità. Ave.

V. Immacolata Maria, che per la salute degli uomini non ricusaste l’incarico di divenir Madre del Redentore, quantunque conosceste con chiarezza il dolorosissimo sacrifizio che ne avreste dovuto fare un giorno sopra la croce, quindi la passione amarissima che avreste dovuto Voi medesima sostenere con Lui,  ottenete a noi tutti la grazia che non ci rifiutiamo giammai a qualunque sacrificio che da noi richieda il Signore per la gloria del suo Nome, e la salute dei nostri fratelli. Ave.

VI. Immacolata Maria, che col fiat da Voi proferito nell’accettare l’incarico di divenir Madre del Verbo, rallegraste il cielo, consolaste la terra, e spaventaste l’inferno, ottenete a noi tutti la grazia d’aver sempre una gran confidenza nel vostro santo patrocinio, affinché per Voi veniamo noi pure a godere il frutto di quella Redenzione così copiosa di cui foste, o gran Vergine, la sospirata cooperatrice. Ave.

VII. Immacolata Maria, che con un miracolo tutto nuovo diveniste Madre del Verbo, senza macchiare menomamente la Vostra illibatissima purità, ottenete a noi tutti la grazia di essere sempre così riservati e modesti negli sguardi, nelle parole e nel tratto, che non veniamo mai a macchiare la  castità conveniente al nostro stato. Ave.

VIII. Immacolata Maria, che contraeste una relazione così intima con tutta la SS. Trinità da diventar nel tempo stesso Figlia del Divin Padre, Madre del Divin Figlio, e Sposa dello Spirito Santo, ottenete a noi tutti la grazia di tener sempre l’anima nostra così monda, che meritiamo di essere con verità il tempio vivo del Padre che ci ha creati, del Figliuolo che ci ha redenti, e dello Spirito Santo che ci ha santificati. Ave.

IX. Immacolata Maria, che aveste la gloria singolarissima di portare nel Vostro verginal seno Colui che i cieli e la terra non sono capaci di contenere, ottenete a noi tutti la grazia di esercitarci continuamente, a somiglianza di Voi, nell’umiltà, nella penitenza, nella carità e nell’orazione, onde ricevere degnamente e con frutto lo stesso vostro divin Figliuolo, quando sotto le specie sacramentali si degna di venire dentro di noi; e fate ancora che siamo graziati di questa visita al punto della nostra morte, onde potere svelatamente contemplarlo, amarlo e possederlo con Voi in compagnia degli Angeli e dei Santi in Paradiso. Ave, Gloria.

BREVE NOVENA A SAN GIUSEPPE

BREVE NOVENA A SAN GIUSEPPE

(G. Riva: Manuale di Filotea, Milano, 1888)

(Inizia il 10 marzo, festa il 19 marzo)

I. Gloriosissimo S. Giuseppe, che per quell’alto pregio che aveste di essere sposo della gran Madre di Dio, e d’avere sopra del Figlio di Lei e Salvator nostro autorità, onore e provvidenza di padre, intercedeteci, vi preghiamo, di niente più apprezzare al mondo che la grazia di Gesù e la protezione  di Maria, onde ci rendiam degni della vostra e loro compagnia nel cielo. Gloria.

II. Gloriosissimo S. Giuseppe, per quel carattere esimio che fu in voi riconosciuto dallo stesso oracolo divino di Uomo Giusto, e per quella estensione  di potere che vi fece proclamare da Pio IX Patrono di tutta la Chiesa, ottenete ancora a noi di vivere sempre da veri giusti con Dio, col prossimo e con  noi stessi; con Dio, non cercando che la sua gloria, col prossimo amando tutti come fratelli, e con noi medesimi travagliando incessantemente per la nostra e la comune santificazione. Gloria.

III. Gloriosissimo S. Giuseppe, per quell’inesplicabil contento che provaste al termine dei vostri giorni nell’esalare l’estremo spirito fra i casti amplessi di Gesù e di Maria, impetrate ancora a noi simil grazia affinché, confortati alla morte dai SS. Sacramenti, le ultime nostre voci non facciano che ripetere, Gesù, Giuseppe e Maria, vi raccomando l’anima mia. Gloria.

NOVENA PER LA FESTA DELLA PURIFICAZIONE (24 Gennaio, 1 Febbraio)

NOVENA PER LA PURIFICAZIONE

(inizia il 24 gennaio, Festa 2 febbraio).

(G. Riva: Manuale di Filotea, XXX ed. Milano, 1888)

Questa festa, celebrata con gran distinzione dai Greci sotto il nome di Hypapanta, cioè incontro di Maria SS. e di Gesù con Simeone ed Anna, fu istituita dal Papa Gelasio nel 492 per opporre la santa processione colle candele perciò benedette alla pagana festa delle Lupercali o purificazioni, che con giuochi e assembramenti scandalosi si celebravano verso la metà di febbraio.

1. Per quella sì eroica obbedienza che Voi esercitaste, o gran Vergine, nell’assoggettarvi alla legge della purificazione, ottenete anche a noi la più esatta obbedienza a tutti i comandi di Dio, della Chiesa e dei nostri maggiori. Ave

II. Per quell’angelica modestia e celestial divozione con cui Voi, o gran Vergine, vi recaste e presentaste nel Tempio, ottenete anche a noi di portarci e stare nel tempio con quell’interno ed esterno raccoglimento che conviene alla casa di Dio. Ave

III. Per quella santa premura che Voi aveste, o Vergine illibatissima, di toglier da Voi col sacro rito della purificazione ogni apparenza di macchia, ottenete a  noi pure una instancabile premura di togliere sempre  da noi ogni ancor più piccola macchia di peccato. Ave

IV. Per quella umiltà profondissima che vi indusse, o Maria, a collocarvi nel tempio tra le donne più volgari, quasi foste una di loro, sebbene la più santa fra tutte le creature, impetrate a noi pure quello spirito di umiltà che ci renda cari a Dio e  meritevoli dei suoi favori. Ave

V. Per quella gran fede che Voi, o Vergine fedelissima, conservaste viva e ferma in Dio vostro Figlio nell’udire dal santo profeta Simeone ch’Egli sarebbe stato per molti occasione di contraddizione e di rovina, ottenete a noi pure una simile vivezza e fermezza di fede in mezzo a qualunque tentazione e contraddizione. Ave…

VI. Per quella invitta rassegnazione con cui ascoltaste gli amarissimi presagi che vi fece, o Maria, l’illuminato Simeone, fate che anche noi in tutti gli avvenimenti anche i più tristissimi siamo sempre perfettamente rassegnati ad ogni divino volere. Ave

VII. Per quell’accesissima carità che vi mosse, o Maria, a fare all’Eterno Padre il gran sacrificio del vostro Figlio per la comune redenzione e salute, impetrate a noi pure la grazia di sacrificar al Signore qualunque cosa eziandio più cara, quando ciò sia necessario alla nostra santificazione e salvezza. Ave.… Gloria

ORAZIONE.

Omnipotens sempiterne Deus, majestatem tuam supplices exoramus: ut sicut unigenitus Filius tuus hodierna die cum nostræ carnis substantia in templo est præsentatus, ita nos facias purificatis tibi mentibus præsentari. Per eumdem Dominum, etc.

AI SANTI MAGI

AI SANTI MAGI

(Per la Festa e l’Ottava dell’Epifania, dal 6 al 13 gennaio)

(G. Riva: Manuale di Filotea, XXX Ed., 1888 – Milano)

I. O santi Magi, che viveste in continua aspettazione della stella di Giacobbe, la quale doveva annunziare la nascita del vero Sole di Giustizia, otteneteci la grazia di vivere sempre nella speranza di vedere spuntato sopra di noi il giorno della verità, la beatitudine del Paradiso. Gloria.

II. O Santi Magi, che al primo brillar della stella miracolosa abbandonaste i patri paesi, per andar tosto in cerca del neonato re de’ Giudei, otteneteci la grazia di corrispondere, come voi, prontamente a tutte le divine aspirazioni. Gloria.

III. O Santi Magi, che non temeste i rigori delle stagioni e gli incomodi dei viaggi per giungere a ritrovare il nato Messia, otteneteci la grazia di non sgomentarci giammai per le difficoltà che si incontrano nella via della salute. Gloria.

IV. O Santi Magi, che abbandonati dalla stella nella città di Gerusalemme, ricorreste umilmente e senza umano rispetto a chi poteva darvi certa notizia del luogo ove si trovava l’oggetto delle vostre ricerche, otteneteci la grazia che in tutti i dubbi, in tutte le perplessità noi ricorriamo umilmente, e fedelmente ci atteniamo al consiglio dei nostri superiori, che rappresentano sulla terra la stessa persona di Dio. Gloria.

V. O Santi Magi, che, contro ogni vostra aspettazione, foste di nuovo consolati dalla stella ricomparsa a servirvi di guida, otteneteci dal Signore la grazia che, rimanendo a Lui fedeli in tutte le afflizioni, meritiamo di essere consolati dalla sua grazia, nel  tempo, e dalla sua gloria nell’eternità. Gloria.

VI. O Santi Magi, che, entrati pieni di fede nella stalla di Betlemme, prostesi a terra, adoraste il nato Re dei Giudei, quantunque non fosse circondato che da indizi di povertà e di debolezza, otteneteci dal Signore la grazia di ravvivar sempre la nostra fede quando entriamo nella sua casa, affine di dimorarvi con quel rispetto, che è dovuto alla grandezza della sua maestà. Gloria.

VII. O Santi Magi, che offrendo a Gesù Cristo, Oro, Incenso e Mirra, lo riconosceste concordemente come Re, come Dio e come Uomo, otteneteci dal Signore la grazia che non ci presentiamo mai colle mani vuote davanti a Lui, ma Gli offriamo anzi  continuamente l’Oro della carità, l’Incenso dell’adorazione, la Mirra della penitenza, giacché senza questa virtù è impossibile incontrare il suo aggradimento. Gloria.

VIII. O Santi Magi; che avvisati da un Angelo di non ritornare da Erode, vi avviaste subito per altra strada alla vostra patria, otteneteci dal Signore la grazia che, dopo esserci con Lui riconciliati nei santi Sacramenti, viviamo lontani da tutto quello che potrebbe esserci occasione di nuovi peccati. Gloria.

IX. O Santi Magi, che, chiamati per i primi fra i Gentili alla cognizione di Gesù Cristo, perseveraste fino alla morte nella profession di sua fede, otteneteci dal Signore la grazia di viver sempre in conformità alle promesse da Lui fatte nel santo Battesimo di rinunziare cioè costantemente al mondo ed alle sue pompe, alla carne ed alle sue lusinghe, al demonio ed alle sue suggestioni, affine di meritarci come voi la visione beatifica di quel Dio che forma qui in terra l’oggetto di nostra fede. Gloria.

ORAZIONE.

Deus, qui hodierna die Unigenitum tuum, Gentibus stella duce, revelasti, concede propitius; ut qui jam te ex fide cognovimus, usque ad contemplandam speciem tuæ celsitudinis perducamur. Per eumdem Dominum, etc.

A GESÙ ADORATO DAI MAGI.

I Magi prostrati ai vostri piedi, o mio Salvatore, sono le primizie della Gentilità. Vi ringrazio mille volte della loro vocazione; essa fu pegno della mia; ma sono io poi altrettanto fedele a corrispondervi, quanto lo furono questi primi apostoli della Religione, miei veri modelli, miei colleghi nella fede? – Ah! Signore, risuscitate in me lo spirito di quella preziosissima grazia la cui memoria mi viene richiamata nell’adorazione dei Magi, di quella grazia inestimabile di cui già mi favoriste con una predilezione speciale, e che troppo sovente ho meritato di perdere dopo di averla ricevuta. La memoria della mia vocazione al Cristianesimo sia per l’avvenire, o mio Dio, il motivo della mia più viva riconoscenza. Le sue massime e le obbligazioni che ella mi impone facciano tutta la regola di mia condotta per meritarmi così il diritto all’eredità dei veri credenti.

Tre Gloria.

NOVENA E OTTAVA PER I MORTI (INIZIO 24 Ottobre)

NOVENA E OTTAVA PEI MORTI.

(INIZIO 24 Ottobre)

(G. Riva: Manuale di Filotea; XXX Ediz. Milano 1888)

All’Eterno Padre.

1. Padre onnipotente ed eterno, innanzi al quale vivono i morti non meno che i vivi, io adoro la vostra infinita santità che niente ammette di immondo nel regno della gloria, e ammiro la vostra sapienza e ringrazio la vostra misericordia che colla creazione del Purgatorio ha preparato un mezzo sicuro per purificare d’ogni macchia e rendere degne del cielo tutte quelle anime che escono di questa vita prima di avere interamente scontati i debiti da loro contratti colla vostra giustizia. E giacché, come Padre amorosissimo ed amantissimo sposo di tutti i fedeli rinchiusi in quella gran fornace di fuoco, niente più vivamente desiderate che di vederli perfettamente riconciliati con Voi, onde ammetterli al possesso dell’eredità vostra nel Paradiso, accettate di grazia, in unione dei suffragi di tutta quanta la Chiesa, quelle miserabili preghiere che noi vi offriamo per quegli esuli infelicissimi. Fate che vedano ciò che credettero, che posseggano ciò che sperarono, e che si riempiano di ciò che amarono. Degnatevi ancora di perdonare a noi tutti quelle colpe colle quali abbiamo meritato, non solo il Purgatorio, ma ancora l’inferno, o di aiutarci a profittare in avvenire così bene di tutti i travagli della vita, o a menare costantemente una condotta santa da poter alla morte passare senza ritardo al gaudio degli eletti in cielo. Maria addolorata, offrite i vostri meriti, e avvalorate le nostre preghiere per liberare dalle loro pene le povere anime del Purgatorio. Pater, Ave, Gloria, Requiem.

A Gesù Cristo.

II. Amorosissimo Redentore, che per la salvezza delle anime sosteneste niente meno che la croce, e fino all’ultima goccia versaste il vostro sangue divino affinché tutti avessero in pronto una soddisfazione sempre maggiore dei propri debiti, degnatevi di riguardare con occhio di misericordia le povere anime del Purgatorio, affine di estinguere del tutto, o almeno, mitigare in gran parte, l’ardore di quel fuoco che le tormenta. Noi vorremo essere così fervorosi da meritare presso di Voi una grazia cosi distinta, e che Voi stesso desiderate che vi sia chiesta da noi, per così secondare i consigli della vostra misericordia senza nulla togliere ai diritti della vostra giustizia. Ma, dacché le nostre preghiere non sono degne d’esaudimento, ascoltate nelle nostre quelle delle vostre afflittissime spose che vi furono sempre fedeli fino all’ultimo respiro, ed ora sospirano incessantemente di volare fra le vostre braccia per non allontanarsene mai più. Come potete Voi non commuovervi ai loro gemiti, non esaudire i loro voti, se continuamente benedicono la vostra destra nell’atto che le respinge da Voi, e le tiene immerse in un baratro di inesprimibili pene? Ah! come nel giorno della vostra morte discendeste in tutti i luoghi inferiori non solo per trionfare dei vostri nemici, ma ancora per consolare i vostri credenti, scendete adesso nel carcere del Purgatorio, e annunciando la pace a quanti vi si trovano rinchiusi, traeteli tutti con Voi alla partecipazione del vostro regno. Maria addolorata, offrite i vostri meriti, e avvalorate le nostre preghiere per liberare dalle loro pene le povere anime del Purgatorio. Pater, Ave, Gloria, Requiem.

Allo Spirito Santo.

III. Divino Spirito, creatore e santificatore delle anime, la cui natura non è che bontà, e il cui maggior piacere è l’usare misericordia, riguardate con occhio di compassione le povere anime del Purgatorio che, se sono addoloratissime per le fiamme che nella maniera più atroce le tormentano continuamente, sono assai più afflitte per esser disgiunte da Voi che siete l’unico lor sommo bene, e tanto più si accorano in quanto che non possono non conoscere che stava in mano loro l’evitar tanti mali col fare, mentre erano in vita, una maggior penitenza dei loro peccati, e collo schivare con maggior sollecitudine ogni anche piccola trasgressione della vostra santissima legge. Deh!. Voi che siete il padre di ogni consolazione, mitigate le pene di quelle infelici: compite nelle nostre suppliche i loro voti. In vista della fedeltà con cui vi servirono sopra la terra, dimenticate quei falli che la fragilità della nostra natura ha fatto loro qualche volta commettere; fate che senza ritardo succeda la luce alle tenebre, il riposo al travaglio, il giubilo alla tristezza, accordando loro quell’eterna felicità che avete promessa ad Abramo e a tutta la sua discendenza. Degnatevi ancora di fare a noi tutti conoscere quanto grande sia il debito che si contrae colla vostra giustizia per ogni minima colpa, affinché viviamo per modo da soddisfare a tutti i debiti finora contratti, e da non farne mai più dei nuovi. – Maria addolorata, offrite i vostri meriti ed avvalorate le nostre preghiere per liberare dalle lor pene le povere anime del Purgatorio. Pater, Ave, Gloria, Requiem.

A Maria.

IV . Amorosissima Consolatrice di tutti quanti gli afflitti, Madre di tutti i fedeli così vivi come defunti, Maria SS., volgete i vostri occhi misericordiosi sulle povere anime del Purgatorio, che non sono così meritevoli della comune pietà, perché incapaci di ajutarsi da sé medesime. Interponete presso il trono della divina misericordia tutta la potenza della vostra mediazione; offrite a sconto dei loro debiti, la vita, la passione, la morte, il sangue preziosissimo e i meriti ineffabili del vostro divin Figliuolo, non che i meriti vostri e quelli di tutti i Santi del Cielo e di tutti i giusti della terra; finalmente, tutti i sacrificj, le comunioni, le penitenze, le orazioni, le limosine, e tutte quante le opere buone che si sono fatte finora, e si faranno in avvenire nella cattolica Chiesa, onde, soddisfacendo compitamente alla divina giustizia, siano al più presto sollevate dalle atrocissime pene che soffrono, non solo pel fuoco in cui sono immerse, e per la lontananza dell’unico loro Bene, ma anche per la dimenticanza in cui sono lasciate dalla maggior parte degli uomini. Tre Ave e tre Requiem.

A San Michele.

V. Glorioso Arcangelo S. Michele, che come principale protettore di tutto il popolo di Israele, per una via tutta seminata di vittorie e di prodigi lo traeste dall’Egitto ov’era schiavo, e lo rendeste possessore di quella felicissima terra che era da tanto tempo l’oggetto de’ suoi sospiri; e come specialissimo protettore del mistico gregge evangelico fate sempre vostra delizia il liberarlo da tutti i pericoli, il consolarlo in tutti gli affanni e il procurargli l’appagamento di tutti i santi suoi voti, degnatevi di ottenere alle povere anime del Purgatorio la mitigazione e l’abbreviamento delle tormentosissime pene in cui gemono, come già consolaste i tre fanciulli nella fornace, rendendo innocuo colla vostra presenza le fiamme da cui erano circondati. Colla vostra benigna presenza, voi le rendeste trionfatrici d’ogni assalto nemico, quando stavano per uscire da questo esilio, e perorando la loro causa presso il divin tribunale, otteneste lor la sentenza assicuratrice del Cielo. Compite adunque l’opera vostra coll’impetrar loro sollecita la liberazione da quel carcere in cui si trovano ancor rinchiuse. E, se è ufficio vostro l’introdurre le anime sante nel Regno della luce solennemente promesso ai veri figli di Abramo, non tardate a sollevare fra gli splendori della gloria chi ora geme fra le tenebre le più dense, e a far partecipe delle eterne delizie chi ora spasima fra ogni sorta di pene. Noi ve ne scongiuriamo colle suppliche le più fervorose; e sicuri della vostra annuenza ai nostri piissimi desiderj vi promettiamo fin d’ora perpetua la più viva riconoscenza alla divina misericordia, non meno che a voi che ne siete, dopo la Vergine Maria, il più munifico dispensatore e il più caritatevole ministro. Tre Angele Dei e tre Requiem.

A San Giuseppe.

VI. Gloriosissimo patriarca S. Giuseppe, alla vostra autorevole intercessione raccomando vivamente il riposo e la pace eterna di tutte le anime penanti nel Purgatorio. Voi non potete non aver tenerezza per loro, dacché sono figlie dilettissime di Maria vostra sposa, e spose amatissime di Gesù che a voi volle essere subordinato e riputato vostro figliuolo. Oltre di che, se voi siete cosi generoso nel sovvenire a chi languisce in questa valle di pianto, molto più lo sarete nel sovvenire a chi pena in quel torrente di fuoco. Vi supplico dunque, o grande amministratore delle grazie e de’ tesori di Dio, ad interporre frequentemente per quelle anime le vostre efficaci preghiere; tanto più che niente a voi nega su in cielo chi si compiacque di essere vostro suddito qui sulla terra. Tre Gloria e tre Requiem.

Alle Anime Purganti.

VII. Anime sante del Purgatorio, che in mezzo alle pene più atroci di quella orrenda fornace benedite di continuo quella spada che vi strazia, quella mano che vi flagella per farvi degne del Cielo, consolatevi, poiché se avete legate le mani e i piedi, onde non potete ajutarvi da voi stesse, vi è però in terra chi le ha tuttora libere e sciolte per levarle al Cielo in vostro favore e stenderle al vostro soccorso. Consolatevi, che se finora foste addolorate ed afflitte, non andrà molto che il Signore riconciliato con voi per mezzo dei nostri suffragi, rasciugherà di propria mano le vostre lagrime e allontanando da voi la spada che vi strazia per purificarvi, v’introdurrà nel regno della luce e della pace d’onde sono eternamente sbanditi l’affanno ed il dolore. Noi ci ricordiamo di voi per suffragarvi: voi ricordatevi di noi per ajutarci: perocchè, sebbene per voi nulla possiate, per altri potete assaissimo. Deh per pietà! appena sarete arrivate alla gloria a cui aspiraste con tanti gemiti, ricordatevi di chi soddisfacendo per voi, ve ne ha anticipato il possesso. E come siam tuttavia in un mare sempre burrascoso che ad ogni istante ne minaccia naufragio, fate colla vostra mediazione che evitiamo tutti gli scogli, superiamo tutte le tempeste onde camminando sicuri per la strada da voi già percorsa, giungiamo un giorno con voi al porto sospiratissimo della beatitudine sempiterna. Requiem.

NOVENA A TUTTI I SANTI (INIZIO 23 OTTOBRE, FESTA 1 NOVEMBRE)

NOVENA A TUTTI I SANTI (Inizio 23 Ottobre, festa 1 novembre)

La festa instituita da Bonifacio IV nel 608, fu resa universale da Gregorio IX nel 835.

1. O Regina di tutti i Santi, la più potente mediatrice fra Dio e gli uomini e l’arbitra sovrana di tutte quante le grazie, volgete sopra di noi gli sguardi della vostra misericordia, e fate che, camminando dietro le orme da voi segnate nella strada della virtù, meritiamo il favore del vostro potentissimo patrocinio, e ci assicuriamo la partecipazione alla vostra gloria nel Paradiso. Tre Ave.

II. Spiriti celesti, che fin dal principio del mondo assistete al trono dell’Altissimo, voi la cui continua occupazione è cantare le sue lodi, eseguire i suoi ordini, e zelare la sua gloria, ottenete a noi tutti la grazia di fare nostra delizia l’osservanza dei divini comandamenti e la pratica fedele di tutto quello che voi per celeste commissione suggerite al cuor nostro, onde meritiamo un qualche giorno di occupare qualcuna delle tante sedi rimaste vuote per la ribellione dei vostri compagni. Tre Angele Dei.

III . Fedelissimi Patriarchi, Santissimi Profeti, zelantissimi Apostoli, invitti Martiri, integerrimi Confessori, castissime Matrone, Vergini immacolate, voi tutti, quanti siete che regnate con Cristo nel Paradiso, dai seggi luminosi della vostra beatitudine volgete uno sguardo di pietà sopra di noi esuli infelici della celeste Sionne. Voi godete ora l’ampia messe di gaudio che meritata vi siete seminando nelle lagrime in questa terra di esilio. Nientemeno che Dio è adesso il premio delle vostre fatiche, il principio, l’oggetto ed il fine dei vostri godimenti. O Anime beate, intercedete per noi! Ottenete a noi tutti di camminare fedeli dietro le vostre pedate, di seguire animosi i vostri esempi, di ricopiare continuamente in noi stessi le virtù vostre, affinché, da imitatori che siamo attualmente delle vostre grandi virtù, diventiamo un giorno partecipi della vostra gloria immortale. Tre Gloria.

(G. Riva: Manuale di Filotea, XXX Ediz. – Milano, 1888)