LA PASSIONE DI GESU’ (1)

La meditazione della Passione di N. S. Gesù Cristo. (1)

(GIULIO MONETTI: La Sapienza cristiana, vol. II, p. s. – Unione tipo. Tor. 1949)

— L’ultima parte della S. Quaresima è dalla Chiesa chiamata Tempo della Passione — e consacrata — anche con liturgìa speciale — alla commemorazione della Passione di Gesù. — Come ci devono essere care queste due settimane! La meditazione della Passione è per noi debito di riconoscenza! — E non era forse più che giusto che, mentre il Signore spargeva per noi tutto il suo Sangue, noi l’avessimo accompagnato in ciò almeno collo spargere le nostre lacrime – se fossimo vissuti allora — atteso specialmente che, non a Lui — l’Innocente — il Santo dei Santi — ma a noi – colpevoli — conveniva il patire? — Ebbene, ciò che non potemmo fare allora, facciamolo adesso! — E Gesù gradirà — accetterà intenerito — la nostra affettuosa compassione — proprio come se n’avesse tuttora bisogno! La meditazione della Passione è per noi miniera inesauribile! — Anzitutto è naturale che più partecipi dei frutti della Passione chi meglio — e più frequentemente — se ne ricordi — quasi a raccogliere su di sé in maggior copia il Sangue Divino. — Inoltre, il ricordo della Passione è nato fatto per eccitare in noi la contrizione perfetta dei nostri peccati, — che trassero Gesù alla croce — e insieme lamore pertetto a quel Gesù — che per noi ha tanto sofferto. — Orbene carità e contrizione perfetta sono due radici fecondissime di merito soprannaturale — di santificazione. La meditazione della Passione è per noi scuola di virtù insuperabile. — Ci mostra infatti in Gesù appassionato il modello più perfetto — e più suggestivo — di pazienza — mansuetudine — umiltà — obbedienza — zelo — carità — sacrificio… — Inoltre, già ci dissipa preventivamente tutti i pretesti che la nostra mollezza potrebbe invocare — per esimerci da difficoltà — da rinunzie — che da noi richiedesse la vita virtuosa; — se Gesù non entrò nella sua gloria, se non compiendo la sua Via Crucis. chi siam noi da pretendere condizioni più agevoli — o più comode — per ottenere il Paradiso? — Chi oserà rifiutar la propria croce?

L’Ultima Cena del Divin Salvatore. —

Con che cuore non la celebrò Gesù — sapendo ch’era venuta l’ora sua — e che l’orribile sua Passione era imminente! — Tanto più che aveva determinato d’istituire in essa la Eucaristia — consacrazione del Nuovo Testamento — Sacramento insieme e Sacrificio! L’ultima Cena Pasquale secondo la Legge Mosaica. — Ancora una volta Gesù e gli Apostoli mangiarono insieme l’Agnello Pasquale — senza macchia — mansueto — svenato — salvezza del popolo eletto… — simbolo eloquente di Gesù — vero Agnello immacolato di Dio — mite ed umile di cuore — vittima volontaria cruenta — per la salute dell’intero genere umano… — Oh impariamo l’esattezza — e lo spirito — col quale dobbiamo ottemperare alla Legge santa di Dio — unendo l’esterna compitezza degli atti coll’interno fervore dell’animo!

La prima Cena Eucaristica. — Che solennità! — Gesù la celebra in un raccolto Cenacolo — grandioso — addobbato — dopo lavati i piedi agli Apostoli — per vieppiù purificarli — ed iniziarli alla vicendevole umiltà e carità…! — Che generosità poi — in darsi in cibo e bevanda agli Apostoli — quando proprio e la giudaica invidia maligna — e la venalità del traditore — ne tramavan la morte! — E proprio allora creava Pontefici del nuovo Culto quegli Apostoli appunto, che entro poche ore tutti l’avrebbero abbandonato! — E che amore per noi — in prevenire nel suo sacrificarsi per noi l’opera stessa dei suoi nemici! — Grazie! mille grazie, Gesù!

La cena dell’affettuoso commiato. — Pensiamo — oltreché al Testamento reale (quello cioè del suo Corpo e del suo Sangue) — anche al Testamento morale lasciato da Gesù agli Apostoli — e, in loro persona, a noi — alla Chiesa tutta. — È testamento d’amore divino: — « Conservatevi nel mio affetto! ». — È testamento di mutua concordia: — « Vogliatevi bene a vicenda! ». — È testamento di sovrana, incrollabile fiducia: — « Confidenza! Io ho vinto il mondo! ». — È testamento delle più larghe promesse: — « Quanto mi domanderete… ve lo farò! » — « Non vi lascerò orfani!» — « Vi preparo un regno! ». — È testamento di pace: — « Vi do la mia pace! ».

Nel folto del Gethsemani… —

Scocca l’ora della Passione — l’ora tanto desiderata da Gesù — e per la gloria dell’Eterno suo Padre — e per la redenzione nostra — e per la restaurazione dell’ordine supremo di giustizia e di pace… — E Gesù — divino volontario della morte — si avvia al Giardino degli Ulivi — per darvisi in mano ai suoi nemici

La prima agonìa: — l’agonìa del cuore… — Gesù vuole egli stesso anticiparsi spiritualmente i tormenti: — quindi abbandona l’anima sua alle più mortali angosce. — Angosce di timore: — prevedeva tutto ciò che gli si preparava:; — umiliazioni — spasimi — agonie… — lo prevedeva tutto insieme — lo prevedeva con piena vivezza dolorosa! — Angosce di avversione profonda e disgusto: — prevedeva l’ingratitudine — sentiva tutto lo schifo dei peccati del mondo, cui voleva espiare! — Angosce di estrema mestizia: — vedeva che, nonostante la sua Passione e Morte, innumerevoli anime erano precipitate — e precipitavano — e continuerebbero poi a precipitar nell’inferno! — Vedeva ancora i suoi eletti perseguitati dagli empi in ogni tempo — e con quanta acrimonia!

La dolorosa preghiera. — Qual riparo cercò Gesù a quell’immane amarezza — che lo gittò in sì fiera agonia da spremergli — vivo ed abbondante — tutto un sudore di sangue? — La preghiera! — E fu preghiera riverente — la fece prostrato, prosteso in terra! — Fu preghiera semplice — iterò per ore la stessa richiesta! — Fu preghiera rassegnata — la domanda fu sempre subordinata al volere dell’Eterno Padre! — Fu preghiera costante — Gesù la proseguì sino ad alta notte — e sin quasi al sopravvenire di Giuda! — Fu preghiera feconda -—- fruttò a Gesù la discesa di un Angelo dal Cielo — mandatogli dal Padre per confortarlo — È così che preghiamo noi?

La cattura ignominiosa. — Al sopravvenire degli armati che dovevano arrestarlo, Gesù va loro incontro — spontaneamente: — che bontà per noi! — Fa anche ripetuti miracoli — per aprire ad essi gli occhi — e prevenirne il peccato: — che bontà anche per loro! — Ma tutto fu inutile; — indurati nel male — osarono inferocire contro il Salvatore del mondo — il Figliuolo di Dio! — Che satanica — fatale ostinazione! — E Gesù — mite Agnello tra i lupi furiosi — loro s’abbandona.

E gli Apostoli? —

Una delle fitte più penose al Cuore SS. di Gesù nel Gethsemani fu la condotta usata verso di lui dagli Apostoli — dai quali — dopo tante sue cure verso di loro — dopo tante loro dichiarazioni e promesse — era in diritto di attendere ben altro!…

Giuda. — L’ingrato! — Gesù l’aveva voluto tra gli Apostoli — con vocazione sublime: — ed egli la profanò! — Gli aveva affidato il poco denaro del Collegio Apostolico: — ed egli ne abusò! — Gli aveva dato il dono dei miracoli: — ed egli, salvatore così di altri, riuscì a perdere se stesso!… — Il cinico! — Gesù paternamente l’avvisa — prima con delicatezza — poi con severità — infine con tenerezza accorata… — ed egli, duro! — Tradisce — col bacio — fattosi guida ai manigoldi — e tutto di sua propria iniziativa! — Il disgraziato — Fatto il colpo — Satana lo terrorizza col fiero rimorso; — e Giuda — pur ricreduto — pentito — dimentica la Divina Misericordia Infinita — e si uccide! — Com’è tremendo l’abuso della grazia!

I tre privilegiati… — Sono Pietro — e i due fratelli, Giacomo — e Giovanni: — i tre testimoni della trasfigurazione di Gesù — nonché della risurrezione della figlia di Giairo. — Anche nel Gethsemani Gesù li privilegiava — scegliendoseli a speciali consolatori — e confidenti — nelle sue tanto terribili agonie… — Ma non ne capirono il esto pieno di tenerezza — né il susseguente affettuoso rimprovero — e si lasciarono vincer dal sonno — invece di vegliare — e pregare — come Gesù domandava! —

Povera fiacchezza umana! — Quanto non abbisogna di essere rinfrancata dalla preghiera — agguerrita dalla mortificazione — presidiata dalla vigilanza! Tutti gli undici Apostoli… — Visto Gesù arrestato — fuggono tutti! — Che schianto al Divin Cuore di Gesù — innanzi a tanta viltà — e poca fede! — E ciò dopo tre anni di vita intima con Lui — dopo vistine tanti miracoli — dopo tante proteste d’essergli fedeli sino alla morte — dopo le tante esortazioni fatte loro da Gesù di portare la croce dietro di lui! — Eppure, Gesù li compatisce — e ne procura — efficacemente — l’incolumità — mentre va alla morte per loro! — Che differenza tra la condotta di Gesù per gli uomini — e quella degli uomini con Gesù!

Un primo iniquo processo. — Gesù — dopo la sua cattura — dalla furia dei manigoldi viene trascinato giù dall’oliveto sino al torrente Cedron — e poi è fatto risalire al monte Sion — ove s’aduna il Sinedrio. — L’attendono Scribi e Farisei — agognanti la loro Vittima!

In casa del vecchio Anna. — Gioia ferina provò quel capo dei Sadducei — in vedersi innanzi legato Gesù! — Ma… riderà bene chi riderà l’ultimo! — Però Anna non aveva autorità d’interrogare Gesù: — quindi il Divino Maestro elude le sue domande fuori di posto: — il presunto reo mostra già che un giorno il Giudice sarà Lui! — Per questo un soldato dà uno schiaffo a Gesù, come ad un impertinente: — che dolore — e che affronto per Gesù! — Eppure, Gesù. compatendo alla sua grossolanità ed ignoranza, non lo fulmina: — soltanto lo corregge dolcemente.

In casa del Pontefice Caifa. — Là sedeva il Sinedrio — convocato per la circostanza — in notte piena. Quanto impegno nei cattivi per il male — mentre i buoni ne hanno sì poco per il bene! — S’istruisce il processo; — ma non si riesce ad avere deposizione giuridica contro Gesù! — Figurarsi! — Era la stessa innocenza — la santità in persona! — Allora Caifa scongiura Gesù a dichiarare, se Egli sia davvero il Figlio di Dio: — e Gesù l’afferma con tremenda solennità… — Ancora una grazia a quei ciechi, per convertirli! — E come vi rispondono? — Col condannare Gesù, quale reo di morte!

Tra i lazzi della soldataglia. — Dalla sala del Sinedrio fu allora Gesù tratto a uno stanzone — dove i soldati presero a schernirlo — e a percuoterlo e sputacchiandolo

– e trattandolo da profeta da strapazzo. — Tristo giuoco – e doloroso — contro ogni diritto — e che sembra durasse parecchie ore! — Quanto non n’ebbe a patire Gesù —

tanto mite e delicato — nella piena coscienza della sua grandezza divina – e dell’immenso debito di riconoscenza che gli avevano quei miserabili! — E soffriva tanto anche per la dannazione alla quale si avviavano!

Le negazioni di S. Pietro.

Gesù tollerava — in mansueto — e insieme maestoso — silenzio — tanto l’insulto di quella sedicente procedura legale — quanto i lazzi — e le percosse — di quella malnata sbirraglia; — c’era da attendervisi! — erano nemici! — Ma la defezione di un Pietro che lo rinnega — e giura e spergiura di neppure conoscerlo! — Che strazio per Gesù!

Lo sdrcciolo… — Ma come mai il Principe degli Apostoli — il privilegiato discepolo di Gesù — l’araldo ispirato della sua Divinità — si ridusse a tale estremo? — E vi si ridusse dopo i tanto chiari preavvisi di Gesù medesimo? — Ecco come fu preparata la fatale caduta: — fu predisposta dalla presunzione, mostrata da Pietro nel Cenacolo: — dalla mancanza di preghiera, trascurata da lui nel Gethsemani — dalla temerità dell’esporsi da sé all’occasione pericolosa — là nell’atrio — anche dopo la sua fuga codarda…

La caduta. — Fu rovinosa! — Che distruzioni nella povera anima di Pietro! — Passava di tratto dalla dignità di Apostolo all’abbiezione del rinnegato — dell’apostata; — da paladino di Gesù — quale s’era atteggiato nel Gethsemani — passava ad essere un disertore, nel campo nemico! — Fu obbrobriosa — quanto il cedere le armi alle chiacchiere di due fantesche — e quanto è di maggior ignominia la ricaduta molteplice — che non un primo errore incorso quasi per sorpresa. — E quanto non fu penosa a Gesù!

La conversione. — Meno male che — all’opposto di Giuda — Pietro, non solo si pentì — ma confidò d’ottenere il perdono. — Passò Gesù presso di lui — tra i soldati — e lo guardò pietosamente — ricordandogli così la profezia che gli aveva fatta: — era proprio avvenuto che, avanti il secondo canto del gallo, Pietro rinnegasse il suo Divino Maestro — per ben tre volte! — Tutto dunque umiliato — fuggì dal luogo della sua colpa — si raccolse a piangerla amaramente — pensando al modo di ripararvi — e di farla dimenticare a Gesù!

Gesù al Pretorio di Pilato. — Condannato dalla Sinagoga giudaica — e, per lei, dal Sinedrio — il gran Tribunale nazionale e religioso — Gesù vien tradotto a Pilato — a subirvi la condanna del Tribunale civile — e del potere straniero. — Che umiliazione per Gesù!

La malignità degli accusatori. — Che ipocrisia quella dei Giudei — in non volere entrare nel Pretorio pagano, per non contaminarsi — mentre non indietreggiavano innanzi allo stesso deicidio! — Che iniquità nel calunniare Gesù per sedizioso — antagonista di Cesare — bestemmiatore — quando di tali imputazioni non potevano addurre alcuna prova! — E che cecità in non avvertire che essi stessi comprovavano la venuta del Messia — col confessare d’avere perduta l’indipendenza — con quel loro ricorso a Pilato!

La vigliacca remissività di Pilato. — Egli ben capisce la montatura giudaica contro Gesù: ma — vigliacco — non ha il coraggio delle sue convinzioni: — prevaricatore — viene poi meno all’integrità doverosa del suo ufficio — tradendo la giustizia; — con ciò stesso si macchia di crudeltà — e di omicidio — mandando a morte Gesù innocente — ad onta di tutte le sue velleità di salvarlo! — Né giovano le mansuete attrattive di Gesù — né le sue divine — e tanto espressive — parole — né gli avvisi misericordiosi della consorte — né i rimorsi della coscienza. — Quant’è duro — e fatale — il giogo delle passioni!

La longanimità del Divino Paziente. — Che fa Gesù contro; la calunnia? — Tace! — E contro la malignità provocatrice? — Perdona! — E contro l’inqualificabile irresolutezza di Pilato? — Paziente, gli moltiplica chiarimenti e stimoli! — E contro i brutali maltrattamenti dei manigoldi — le imprecazioni della plebaglia — gli amari motteggi dei curiosi affollati sul suo passaggio? — Nessuna reazione! — Tutto accetta dalla mano del Padre! — Ed era l’Innocente! — il Salvatore! — il Figlio di Dio! — Quanto non abbiamo da imparare!

Dal Pretorio di Pilato alla Reggia di Erode. —

Pilato — impensierito dalla solenne affermazione di Gesù di essere Re — sempre più convinto dell’innocenza di Lui – coglie a volo l’accenno alla Galilea, fatto dalle turbe — per rimettere la causa di Gesù nelle mani di Erode — e liberarsene.

Le mezze volontà di Pilato. — Egli avrebbe dovuto, senz’altro, liberare Gesù — conoscendone l’innocenza: — e non già rimettere la causa di lui ad altre mani. — E che premio ne avrebbe avuto dal Divin Salvatore! — E invece? — Tergiversando — giocando di politica — volendo liberare Gesù — e insieme non volendo averne l’aria — se ne rimette ad Erode. — E non riesce a nulla! — Persuadiamocene pure: — la vittoria — e il conseguente trionfo celeste non sono dei pigri, — che vogliono e non vogliono: — ma dei risoluti, — che vogliono — e vogliono a qualsiasi costo — obbedire a Dio — e salvarsi l’anima!

I futili desideri di Erode. — Desiderava vedere Gesù: — e sarebbe stata l’ottima cosa — se l’avesse desiderato per fare onore a Lui — e giovarsi delle dottrine di Lui — ed avere dalla grazia di lui i sussidi opportuni — a salute dell’anima propria. — Viceversa agì per curiosità frivola — ingiuriosa a Gesù, quasi fosse un giullare; — laonde, non secondato, la mutò in torvo dispetto — che culminò nell’insulto a Gesù — trattato da pazzo da tutta la Corte e da tutto l’esercito — e così rinviato ignominiosamente a Pilato!

La diabolica ostinazione giudaica. — Vediamo le corse di quei ciechi nemici di Gesù — dal Sinedrio al Pretorio — poi dal Pretorio ad Erode — e poi da Erode nuovamente a Pilato — instancabili — pur di rovinare Gesù — accaniti nel calunniarlo — furibondi nel domandarne la morte: — proprio mentre per Gesù non si leva nessuno — non si ode una voce — non si muove un dito! — E Gesù, quanto non sente questa cattiveria degli uni — e quest’inerzia degli altri! — Anche oggi gli empi imperversano: — e i buoni che cosa fanno? — E tu? — Che fai?

PROFEZIE PER LE ANIME ALLA RICERCA DELLA VERITA’

Profezie per le anime alla ricerca della verità.

[Pubblicato il 6 maggio 2008 in Plot against the Pope]

Redatto da Jim Condit Jr.

(Ad eccezione dell’ultima citazione del defunto p. Urban Snyder, che ho trovato nella prima pagina del libro di Hutton Gibson del 1979: “L’eredità di Paolo VI: Cattolicesimo?”, quasi tutto ciò che è riportato in questo articolo è tratto dal libro di Yves Dupont del 1971, “Catholic Prophecy“, oppure mi è stato segnalato dal signor Gary Giuffré del Texas. Parte di quanto segue è semplicemente un taglia e incolla di scritti che Gary Giuffré mi ha fornito. Lo scopo è quello di far conoscere questo materiale a coloro che cercano la verità sulla nostra epoca attuale e sulle “spaventose crisi” – per usare le parole di Nostra Signora di La Salette – nella Chiesa cattolica).

Inoltre, ho dedicato qualche ora a raccogliere citazioni e profezie importanti, da inviare originariamente ai miei fratelli e sorelle. Per esempio, alla fine c’è una citazione del vescovo Sheen che credo tutti troveranno interessante. ANCHE SE SI RITIENE CHE QUESTE COSE AVVERRANO PIÙ PROBABILMENTE NEL FUTURO, piuttosto che nel passato (come credo sia il caso), queste citazioni di studiosi cattolici e Santi veggenti meritano di essere considerate e studiate.

Non può accadere qui?

Il motivo per cui mi sono preso il tempo di elencare tutte queste citazioni è che quasi tutti i tentativi di difesa contro gli abomini della Nuova Messa (come l’errata traduzione “per tutti gli uomini” [versato per voi e per tutti in italiano] nella versione inglese) vengano accolti con: “l’obbedienza al Papa è sempre sicura” e “… mostraci il tuo Papa”. Sebbene entrambi siano sentimenti sani, la questione che dobbiamo affrontare è la seguente: è POSSIBILE che Dio permetta ad un antipapa di usurpare la sede del Papa a Roma – e di presentarsi al mondo intero come il vero Papa, mentre in realtà è l’antipapa? Molti sembrano pensare che ciò sia impossibile e che Dio non permetterebbe che ciò accada, e inoltre che ciò significherebbe che “le porte dell’inferno” hanno prevalso contro la Chiesa e che Cristo ha mancato alla Sua promessa. [questa opposizione cade davanti ai numerosi antipapi che nella storia della Chiesa hanno usurpato la Sede apostolica – ndt.] Tuttavia, di seguito è chiaro che gli studiosi della Chiesa che hanno affrontato questo tema, così come i Santi e le persone sante approvate – in molti Paesi ed in molti secoli – hanno detto l’esatto contrario, indicando che esattamente questo scenario si presenterà ai fedeli durante un periodo vicino alla fine dei tempi. Io sostengo che questo periodo – a cui forse Cristo stesso si riferisce nella Scrittura (San Matteo) come ” … non è ancora la fine ” – potrebbe essere iniziato nel 1958, quando un vero Papa fu eletto e messo da parte, e tenuto in una sorta di prigionia la cui natura non è ancora stata rivelata. Questo spiegherebbe tutti i cambiamenti inauditi nelle strutture della Chiesa, compresi quelli che ovviamente non potevano provenire dall’Autorità cattolica, cioè togliere la patena a chi riceve la Comunione e spostare il tabernacolo dal centro della Chiesa parrocchiale, o fuori dalla chiesa stessa. (Tralascio qui le esecrande pistole fumanti dei cambiamenti nella consacrazione della Nuova (pseudo-)Messa [in realtà un rito rosa+croce inventato dal massone A. Bugnini con la collaborazione di 6 pseudoteologi protestanti, su commissione dell’illuminato Montini – ndt.] nella versione inglese ed alcuni documenti del Vaticano II).

Una visione diversa della fine del mondo.

Nota: Yves Dupont in Catholic Prophecy (TAN books) – ha un capitolo intitolato: “La fine del mondo” – in cui Dupont spiega che ritiene certo, sulla base delle Scritture, che ci saranno due fasi della fine. La prima è la fine del Quinto Periodo della Chiesa, come sostengono alcuni Santi [v. B. Holzhauser – ndt.], che sarebbe il castigo che conclude il Quinto periodo, dal 1520 circa con l’avvento del protestantesimo, fino ai Tre giorni di tenebre, o qualunque sia il castigo che conclude questa epoca, caratterizzato da una disintegrazione senza precedenti della Chiesa e dello Stato. Questo è il periodo che, secondo Dupont, è indicato da Cristo stesso come “l’inizio dei dolori” in Matteo XXIV: 6, quando Cristo dice: “Ma la fine non è ancora…”. – Questo castigo (che conclude il 5° periodo della Chiesa) è poi seguito dal periodo di pace, o pace di Fatima (che costituisce il 6° periodo della Chiesa), in cui il “Vangelo è predicato in tutto il mondo”, con conseguente conversione quasi universale al Cattolicesimo. Dopo il periodo di pace (il 6° periodo della Chiesa), che termina dopo alcune generazioni o, secondo p. Sylvester Berry che scriveva nel 1921 circa, termina dopo ben 500 anni (per rimediare ai 500 anni di danni causati dalla Rivolta Protestante), arriva il 7° periodo: la venuta dell’Anticristo e la Fine del Mondo” [l’interpretazione più corretta dei periodi della Chiesa del beato Holzhauser, è stata fatta a nostro avviso da A. Nicolas, in Congetture … Interpretando le vicende storiche il quinto periodo, che sono i mille anni – dall’inconorazione di Carlo Magno alla rivoluzione francese e Napoleone – si conclude alla fine del XVII secolo con il castigo della rivoluzione francese e le guerre napoleoniche che hanno devastato la cristianità dell’epoca. La sesta era inizia dopo e coincide con la diffusione con Pio IX del Cattolicesimo in tutto il pianeta e l’istituzione di centinaia di diocesi in America, Sud est asiatico, Africa, Oceania, e la sua fine si fonde con l’inizio della settima in coincidenza della cacciata dal Soglio di s. Pietro del Pontefice romano del 1958 – ndr.]. Pertanto, alcune delle analisi degli studiosi che seguono possono riferirsi sia alla quinta che alla settima era, ossia alla fine del mondo, – oppure alcuni studiosi potrebbero non aver creduto che ci siano due fasi per la fine del mondo, e quindi si riferiscono ai problemi più gravi della fine del mondo, che vediamo in forma meno grave, ma comunque devastante, in questo periodo (dal 1958 al 20??). Nella pubblicazione originale TAN di “Catholic Prophecy” – il capitolo sulla “Fine del mondo” va da pagina 89 a pagina 91.

Qui di seguito elenco una serie di studiosi e di profezie che indicano che ad un certo punto un falso papa operante da Roma si presenterà sulla scena mondiale, ingannando quasi tutto il mondo; – si noti in particolare l’ultima voce del Vescovo Sheen del 1948; – anche se tutto ciò che ho elencato di seguito è, direi, importante da considerare. Questa idea non è nata – ripeto – da Gary Giuffré o da me. Gary ha solo compilato diligentemente un elenco di molti di questi, così come Yves Dupont nel libro Catholic prophecy del 1971, – ed entrambi sono stati motivati a farlo una volta che le contraddizioni ed i segni erano chiaramente davanti ai nostri occhi in ogni parrocchia del mondo, e nei documenti del Vaticano II, per non parlare di tutti gli abomini che sono caduti sui fedeli come una valanga dal 1958 … Come ho detto, ho messo questo fuori ora, nel caso in cui non avessi mai più avuto modo di farlo in seguito:

1. Padri di Reims Douay – 1582 circa

L’eventuale soppressione del Santo Sacrificio era implicita in San Matteo, secondo gli eminenti studiosi di Scritture della Chiesa, i dottori William Allen, Thomas Worthington e Richard Bristow. Nelle loro annotazioni complete su Matteo XXIV: 15, riguardo al versetto “quando vedrete l’abominio della desolazione … in piedi nel luogo santo …”, i Padri di Oxford di Douay danno la seguente interpretazione:

” … l’abominio della desolazione predetto si è in parte adempiuto in diverse profanazioni del Tempio di Gerusalemme, quando il sacrificio e il servizio di Dio furono portati via. Ma in particolare si adempirà con l’Anticristo ed i suoi precursori, quando aboliranno la Santa Messa, che è il Sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo, e l’unico culto sovrano dovuto a Dio nella Sua Chiesa… Da ciò si evince che gli eretici di quei giorni [Gli aderenti al c. d. Novus ordo – ndr-] saranno dei precursori speciali dell’Anticristo”. Nel loro commento a II Tessalonicesi 2:3-4, i padri Allen, Worthington e Bristow hanno interpretato il passo: “Il figlio della perdizione … siede nel tempio di Dio”, per significando che: “L’Anticristo … governerà il mondo intero e proibirà specificamente il culto principale istituito da Cristo nei suoi Sacramenti … togliendo il Sacrificio dell’altare …”.

” . . . Questo porta chiaramente ai segni che il profeta [Malachia] dà della persecuzione degli ultimi giorni. Ora, ci sono tre cose che egli ha registrato. Nella preveggenza della profezia ha visto e notato questi tre segni. Il primo, che il sacrificio continuo sarà tolto; il secondo, che il santuario sarà occupato dall’abominio che lo rende desolato; il terzo, che “la forza” e “gli altari”, come li ha descritti, saranno abbattuti; e questi sono gli unici tre che noterò”.

2. Henry Edward Cardinal Manning – 1870 circa

(Manning era uno studioso, non un profeta, ma di grande reputazione, e ciò che descrive per la fine del mondo è prefigurato, se l’interpretazione di Dupont è corretta, nell'”Inizio della fine” in cui sembra che stiamo vivendo, ma stabilisce che i Cattolici non possono semplicemente seguire chiunque a Roma sostenga di essere il Papa. E quando i Cattolici non dovrebbero seguire un uomo del genere? Quando emette sentenze che contraddicono ciò che la Chiesa ha già definito irreformabilmente:

I santi Padri che hanno scritto sull’argomento dell’Anticristo e su queste profezie di Daniele, senza una sola eccezione, per quanto ne sappia, e sono i Padri sia dell’Oriente che dell’Occidente, della Chiesa greca e di quella latina, tutti all’unanimità, dicono che nell’ultima fase del mondo, durante il regno dell’Anticristo, il santo Sacrificio dell’altare cesserà”. [Nell’opera sulla fine del mondo, attribuita a Sant’Ippolito, dopo una lunga descrizione delle afflizioni degli ultimi giorni, leggiamo quanto segue: Le Chiese si lamenteranno con un grande lamento, perché non si offriranno più né oblazioni né incenso, né un culto gradito a Dio. Gli edifici sacri delle chiese saranno come tuguri; e il prezioso Corpo e il Sangue di Cristo non si manifesteranno in quei giorni; la liturgia sarà estinta; il canto dei Salmi cesserà; la lettura della Sacra Scrittura non si udrà più. Ma ci saranno sugli uomini tenebre, e lutto su lutto, e sventura su sventura”. [Allora, la Chiesa sarà dispersa, cacciata nel deserto, e sarà per un certo tempo, come all’inizio, invisibile, nascosta nelle catacombe, nelle tane, sui monti, nei nascondigli; per un certo tempo sarà spazzata via, per così dire, dalla faccia della terra. Questa è la testimonianza universale dei Padri dei primi secoli. . .

“Gli scrittori della Chiesa ci dicono che negli ultimi giorni la città di Roma probabilmente diventerà apostata dalla Chiesa e dal Vicario di Gesù Cristo; e che Roma sarà nuovamente punita, perché egli se ne allontanerà; e il giudizio di Dio cadrà sul luogo da cui un tempo regnava sulle nazioni del mondo. Perché cos’è che rende sacra Roma, se non la presenza del Vicario di Gesù Cristo? Cos’è che dovrebbe essere caro agli occhi di Dio, se non la presenza del Vicario di Suo Figlio? Lasciate che la Chiesa di Cristo si allontani da Roma, e Roma non sarà agli occhi di Dio più della Gerusalemme di un tempo. Gerusalemme, la città santa, scelta da Dio, fu abbattuta e consumata dal fuoco, perché crocifisse il Signore della gloria; e la città di Roma, che è stata la sede del Vicario di Gesù Cristo per settecento anni, se diventerà apostata, come la Gerusalemme di un tempo, subirà la stessa condanna. Perciò gli scrittori della Chiesa ci dicono che la città di Roma non ha alcuna prerogativa se non quella sola di essere sede del Vicario di Cristo; e se diventerà infedele, gli stessi giudizi che si sono abbattuti su Gerusalemme, pur santificata dalla presenza del Figlio di Dio, del Maestro e non del solo discepolo, si abbatteranno anche su Roma”.

Il cardinale Manning continua . . .

“L’apostasia della città di Roma dal Vicario di Cristo e la sua distruzione da parte dell’Anticristo possono essere pensieri così nuovi per molti Cattolici, che ritengo opportuno citare il testo di teologi di grande fama. In primo luogo, Malvenda, che scrive espressamente sull’argomento, afferma come l’opinione di Ribera, Gaspar Melus, Viegas, Suarez, Bellarmino e Bosius, che Roma apostaterà dalla fede, allontanerà il Vicario di Cristo e tornerà al suo antico paganesimo. . . . Essa (cioè Roma) scaccerà il Pontefice cristiano ed i fedeli che gli aderiscono…”.

3.  Padre Sylvester Berry

Lo scritto di padre Sylvester Berry, pubblicato nel 1921 – 37 anni prima del cruciale Conclave del 1958 – è uno scenario incredibilmente vicino a ciò che è effettivamente accaduto alla Chiesa e al Papato nel nostro tempo:

“Nel capitolo precedente [12 dell’Apocalisse] San Giovanni delinea la storia della Chiesa dalla venuta dell’Anticristo fino alla fine del mondo…. In questo capitolo ci mostra la vera natura del conflitto. Sarà una guerra fino alla morte tra la Chiesa e le potenze delle tenebre, nel tentativo finale di distruggere la Chiesa ed impedire così il regno universale di Cristo sulla terra.

“Satana cercherà prima di tutto di distruggere il potere del Papato e di provocare la caduta della Chiesa attraverso le eresie, gli scismi e le persecuzioni che sicuramente seguiranno… per indurre i fedeli nell’errore e distruggere quelli che rimangono saldi…

” . . . La Chiesa, sposa fedele di Gesù Cristo, è rappresentata come una donna rivestita della gloria della grazia divina…”.

” . . . In questo passo c’è un’evidente allusione a qualche figlio particolare – (nota mia: si tratta del cardinale Siri nel 1958?) – della Chiesa il cui potere e la cui influenza saranno tali che satana cercherà di distruggerlo ad ogni costo. Questa persona non può essere altro che il Papa che verrà eletto in quei giorni. Il Papato sarà attaccato da tutte le potenze infernali. Di conseguenza, la Chiesa subirà grandi prove ed afflizioni per assicurarsi un successore sul trono di Pietro.

Le parole di San Paolo ai Tessalonicesi possono essere un riferimento al Papato come ostacolo alla venuta dell’Anticristo: “Voi sapete che cosa lo trattiene (Katekhon), perché sia rivelato a suo tempo. Perché il mistero dell’iniquità già opera; solo che chi ora lo trattiene, lo trattiene finché non sia tolto di mezzo. E allora quel malvagio sarà rivelato”.

“. . . Gli attacchi di satana contro la Chiesa saranno organizzati e portati avanti dai governi e dalle potenze dominanti di quei giorni. (Nota mia: attuati dai massoni che gestiscono gli Stati Uniti e l’URSS nel 1958 contro i 53 cardinali della Chiesa durante e dopo il conclave?).

“Con la bestia dell’Anticristo solo le corna hanno diademi come simboli di regalità o potere di governo. Le teste sono marchiate con nomi di blasfemia. (Apocalisse, 13:1) Quindi simboleggiano i peccati e gli errori che affliggeranno la Chiesa … in questa lotta finale per impedire il regno universale di Cristo, tutte le forme di peccato e di errore saranno schierate contro la Chiesa … tutti gli errori che hanno afflitto la Chiesa possono essere riassunti in questi sette: Giudaismo, paganesimo, arianesimo, maomettanesimo, protestantesimo, razionalismo e ateismo.

“Il drago è visto nel cielo, che qui è simbolo della Chiesa, del regno dei cieli sulla terra. Ciò indica che i primi problemi di quei giorni saranno portati all’interno della Chiesa da Vescovi, Sacerdoti e popoli apostati, le stelle trascinate dalla coda del drago.

” . . . Il drago sta davanti alla donna, pronto a divorare il bambino che viene partorito. In altre parole, le potenze infernali cercano con ogni mezzo di distruggere il Papa eletto in quei giorni.

“. . . È giunta l’ora per le potenze delle tenebre. Il Figlio della Chiesa appena nato viene portato “a Dio e al suo trono”. Nel momento in cui il Papa appena eletto è stato intronizzato, viene strappato via dal martirio. (Nota mia: Siri nel 1958 – un lungo martirio secco, che si conclude con un martirio vero e proprio?) Il “mistero dell’iniquità”, che si sviluppa gradualmente attraverso i secoli, non può essere pienamente consumato finché dura il potere del Papato, ma ora appunto colui che “… lo trattiene è tolto di mezzo”. Durante l’interregno “quel malvagio si rivelerà” nella sua furia contro la Chiesa.” [Nella sua interpretazione dell’Apocalisse, p. Berry suggerisce che sarà il martirio del Papa, subito dopo la sua elezione, a far precipitare un interregno prolungato, causando molteplici tribolazioni ai fedeli. Tuttavia, la soppressione di un vero Papa e l’intensa agonia sofferta dal legittimo Pontefice, che assiste impotente alla devastazione della Chiesa da parte di poteri demoniaci che usurpano la sua Sede per una generazione, potrebbero certamente essere paragonate ad un tipo di martirio prolungato].

“È un dato di fatto che i periodi più disastrosi per la Chiesa sono stati quelli in cui il Soglio pontificio era vacante o in cui gli antipapi si contendevano il legittimo ruolo di capo della Chiesa. Così sarà anche nei giorni nefasti che verranno.

“La Chiesa, privata del suo Pastore principale, deve cercare rifugio nella solitudine per essere guidata da Dio stesso durante quei giorni di prova… In quei giorni la Chiesa … troverà rifugio e consolazione nelle anime fedeli, specialmente nella clausura della vita religiosa”.

” . . . Il nostro Divino Salvatore ha un rappresentante sulla terra nella persona del Papa, al quale ha conferito pieni poteri per insegnare e governare. Allo stesso modo, l’Anticristo avrà il suo rappresentante nel falso profeta che sarà dotato della pienezza dei poteri satanici per ingannare le nazioni.

” . . . Come indicato dalla somiglianza con un agnello (Roncalli, Woitiła, Ratzinger, Bergoglio), il falso profeta si insedierà probabilmente a Roma come una sorta di antipapa durante la vacanza del trono papale…

” . . . L’”abominio della desolazione” è stato compiuto in molte chiese cattoliche da eretici e apostati che hanno rotto altari, disperso reliquie di martiri e profanato il Santissimo Sacramento. Al tempo della Rivoluzione francese, una prostituta era seduta sull’altare della Cattedrale di Parigi e veniva venerata come dea della ragione. Queste cose non fanno che presagire gli abomini che profaneranno le chiese in quei giorni dolorosi… (altari rivolti al popolo, consacrazioni di vescovi e sacerdoti invalide per forma falsa ed eretica, invalidità di sacramenti e messe, vincolo matrimoniale infranto, abolizione del peccato che grida vendetta … -ndr.]

“. … L’Anticristo e il suo profeta introdurranno cerimonie per imitare i Sacramenti della Chiesa. In realtà ci sarà un’organizzazione completa, una chiesa di satana che si opporrà alla Chiesa di Cristo. . . . (Nota mia: creata dagli antipapi a partire dal 1958, e che ora occupa tutte le diocesi del mondo ed il Vaticano stesso). . . . Le loro cerimonie contraffaranno i Sacramenti…”.

4. P. Herman Kramer scrive nel “Libro del destino” nel 1956:

“Il “segno” in cielo è quello di una donna incinta che grida nel suo travaglio e nell’angoscia del parto. . . In quel travaglio, ella dà alla luce una “persona” ben definita che governerà la Chiesa con una verga di ferro (versetto 5). Il testo indica quindi un conflitto all’interno della Chiesa per eleggere colui che doveva “governare tutte le nazioni” nel modo chiaramente indicato. In accordo con il testo, questa è inequivocabilmente un’ELEZIONE PAPALE, perché solo Cristo ed il suo Vicario hanno il diritto divino di governare TUTTE LE NAZIONI. . . Ma in questo momento le grandi potenze potrebbero assumere un atteggiamento minaccioso per ostacolare l’elezione del candidato logico ed atteso, minacciando un’apostasia generale, l’assassinio o l’imprigionamento di questo candidato se eletto. Ciò presupporrebbe una mentalità estremamente ostile da parte dei governi europei (nota mia: dopo la Seconda guerra mondiale, tutti i governi europei, più l’URSS, gli Stati Uniti e la Cina erano controllati dalla giudeo-massoneria) nei confronti della Chiesa, perché un interregno prolungato del Papato è sempre disastroso e lo è ancora di più in un periodo di persecuzione universale. Se satana riuscisse ad ostacolare un’elezione papale, la Chiesa soffrirebbe un grande travaglio”.

P. Kramer prosegue poi:

“. . . Un eminente Cardinale potrebbe essere particolarmente eccezionale nei suoi sforzi per arginare la marea di demoralizzazione dei vescovi e dei sacerdoti. Satana saprà, e le potenze mondiali sapranno, che egli è la probabile scelta per il Papato e che, se eletto, eserciterà … la sua suprema giurisdizione per inaugurare misure di riforma. Satana sa che le sue speranze di una ricca messe di anime saranno allora ridotte al suolo. Perciò deve scongiurare l’elezione o far assassinare il Papa una volta eletto… L’intenzione di satana è di sottomettere anche il Papa appena eletto agli scopi delle potenze mondiali o di tramare la sua morte. Può escogitare un’assicurazione di sicurezza e di immunità dal male per i cardinali che si riuniscono per l’elezione, più facilmente per fare prigioniero il Papa eletto”. (mio commento: una variante di questo scenario è ciò che è realmente accaduto nel 1958?).

5. Approvato dai Papi Pio IX e Leone XIII, ma praticamente nascosto per 70 anni, il Segreto di La Salette recitava in parte:

” . . . Il Vicario di mio Figlio avrà molto da soffrire, poiché per un certo tempo la Chiesa sarà vittima di grandi persecuzioni: questa sarà l’ora delle tenebre. La Chiesa soffrirà una crisi terribile…

“Il Santo Padre soffrirà molto. Io sarò al suo fianco fino alla fine per ricevere il suo sacrificio. I malvagi faranno diversi attentati alla sua vita, ma non potranno nuocergli. Ma né lui né il suo successore [qui Melanie ha inserito tra parentesi le parole: “che non regnerà a lungo”] vivranno per vedere il trionfo della Chiesa di Dio. …

“Roma perderà la Fede e diventerà la sede dell’Anticristo…”.

“La Chiesa sarà in eclissi, il mondo sarà nello sgomento”. (Vedi in ExsurgatDeus.org: Testo completo del Segreto di La Salette).

Infatti, commentando questa parte del segreto, Melania, la veggente di La Salette, disse all’abate francese Paul Combe:

“La Chiesa sarà eclissata. In un primo momento, non sapremo quale sia il vero Papa. Poi, in secondo luogo, il Santo Sacrificio della Messa cesserà di essere offerto nelle chiese e nelle case (religiose); sarà tale che, per un certo tempo, non ci saranno più funzioni pubbliche. Ma vedo che il Santo Sacrificio non è veramente cessato: sarà offerto in granai, in alcove, in grotte e sottoterra”. (Commento: questo spiega ciò che alcuni hanno scritto sul “sacrificio continuo”: così Daniele nell’Antico Testamento parla delle forze dell’anticristo che “toglieranno il Sacrificio continuo”, cioè forse “continuo” significa quando la Messa veniva celebrata in ogni momento, notte e giorno, ad ogni minuto, in qualche parte del mondo, prima del 1969, ma dopo il 1969 la vera Messa non è cessata completamente, ma non è stata più offerta “continuamente” I lefebvriani ed i falsi preti sedevacantisti continuano a celebrare la Messa cattolica, ma lo fanno da “laici”, la cui consacrazione invalida, non è avvenuta giammai – ndr. -).

6. Papa Leone XIII scrisse queste parole come parte dell’originale Preghiera a San Michele, la cui versione abbreviata veniva recitata nelle chiese cattoliche dopo la Messa bassa fino al 1962, finché non fu bruscamente interrotta senza spiegazioni da Roncalli, il sedicente Giovanni XXIII:

“Questi nemici astutissimi hanno riempito e inebriato di fiele e di amarezza la Chiesa, sposa dell’Agnello immacolato, e hanno messo mani empie sui suoi beni più sacri. Nello stesso Luogo Santo, dove è stata eretta la Sede del santissimo Pietro e la Cattedra della Verità per la luce del mondo, hanno innalzato il trono della loro abominevole empietà, con l’iniquo disegno che, colpito il Pastore, le pecore vengano disperse”.

[Commento mio: Papa Leone XIII, dopo la sua visione del 1884, era ovviamente molto preoccupato per il tentativo dei principali nemici della Chiesa di usurpare la sede di Pietro e disperdere le pecore. Era il 1884. Papa Pio IX fece leggere delle istruzioni all’inizio del Conclave che elesse Papa Leone XIII nel 1878. Queste istruzioni prevedevano che sei Cardinali entrassero in clandestinità per gestire la Chiesa in esilio se gli architetti della Massoneria fossero riusciti a usurpare il Vaticano. Nel 1903, le forze delle tenebre arrivarono ad un soffio dal mettere il cardinale Rampolla sulla Cattedra papale. Questo piano avrebbe potuto avere successo se l’Imperatore d’Austria, Francesco Giuseppe, non avesse esercitato “il Veto” riservato ai Re e agli Imperatori cattolici, una volta che Rampolla cominciò a progredire nelle votazioni. Il Cardinale d’Austria si alzò per invocare il veto in quel Conclave. I Cardinali non erano vincolati da tale veto, ma di solito esso aveva avuto la meglio. Alla fine, fu eletto Papa Pio X. I massoni pensavano che Pio IX (1846-1878) sarebbe stato un liberale; ma quando prestò il giuramento papale, divenne il peggior incubo dei massoni. I massoni pensavano che Benedetto XV (1914-1922) sarebbe stato un liberale, così come Pio XI (1922-1939) e Pio XII (1939-1958). Tutti loro hanno protetto le dottrine, i Sacramenti e le Tradizioni liturgiche della Chiesa. Nel 1958, i vertici della Giudeo-massoneria avevano disperato che un vero Papa potesse mai servire la loro agenda satanica? Questi “Illuminati” avevano deciso che dovevano aspettare la prossima elezione di un vero Papa, per poi metterlo da parte con minacce (anche nucleari) ed inganni (realizzati attraverso i Cardinali del conclave che erano già ebrei (o meglio kazari falsi Giudei – ndr. – ) segreti e massoni segreti), in modo che il vero Papa potesse essere sostituito da un anti-Papa eletto “non canonicamente”? In questo modo, i massimi agenti dell’inferno sulla terra, avrebbero avuto la certezza che l’antipapa eletto “non canonicamente” NON avrebbe avuto l’assistenza dello Spirito Santo? Infatti, a differenza di Pio IX, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, i “Papi del Vaticano II”, a partire da Giovanni XXIII, non hanno forse agito come se non avessero l’assistenza dello Spirito Santo? I “Papi del Vaticano II” non si comportano forse come quelli che pronunciano parole tradizionali – mentre supervisionano un’operazione di demolizione contro la Santa Madre Chiesa? – Sto parafrasando ciò che è stato formulato da Gary Giuffré nel corso degli anni, dal quale ho appreso i concetti riportati in questo commento intercalare. Personalmente ritengo che questi concetti siano le scoperte più profonde dell’era post 1958 riguardo alla crisi della Chiesa.]

7. Parte di questa profezia di San Francesco d’Assisi è resa così da P. Culleton:

“Ci sarà un papa eletto in modo non canonico che causerà un grande scisma, saranno predicati pensieri diversi che indurranno molti, anche quelli dei diversi ordini, a dubitare, sì, persino a concordare con quegli eretici che causeranno la divisione del mio Ordine: allora ci saranno dissensi e persecuzioni così universali che se quei giorni non fossero abbreviati anche gli eletti sarebbero perduti”. Rev. Gerald Culleton, The Reign of Antichrist (Il regno dell’Anticristo), 1951, Academy Duplicating Service, Fresno, California, pagina 130. La fonte originale di questa citazione è “Works of the Seraphic Father St. Francis Of Assisi“, Washbourne, 1882, pagg. 248-250.

Un’altra e più completa traduzione di questa profezia di San Francesco d’Assisi:

Poco prima di morire, San Francesco d’Assisi chiamò a raccolta i suoi seguaci e li avvertì dei problemi in arrivo, dicendo:

“1. Si avvicina rapidamente il tempo in cui ci saranno grandi prove e afflizioni; abbonderanno le perplessità ed i dissensi, sia spirituali che temporali; la carità di molti si raffredderà ed aumenterà la malizia dei malvagi.

“2. I demoni avranno un potere inusitato, l’immacolata purezza del nostro Ordine e di altri sarà talmente oscurata che saranno pochissimi i Cristiani che obbediranno al vero Sovrano Pontefice e alla Chiesa romana con cuore leale e perfetta carità. Al tempo di questa tribolazione sarà innalzato al Pontificato un uomo, non eletto canonicamente, che, con la sua astuzia, cercherà di trascinare molti nell’errore e nella morte. (NOTA MIA: notate di nuovo l’ultima frase – è successo nel 1958?).

“3. Allora gli scandali si moltiplicheranno, il nostro Ordine sarà diviso e molti altri saranno completamente distrutti, perché acconsentiranno all’errore invece di opporvisi.

“4. Ci sarà una tale diversità di opinioni e di scismi tra il popolo, i religiosi e il clero, che, se non si abbreviassero quei giorni, secondo le parole del Vangelo, anche gli eletti sarebbero indotti all’errore, se non fossero guidati in modo speciale, in mezzo ad una così grande confusione, dall’immensa misericordia di Dio.

“5. Allora la nostra Regola e il nostro stile di vita saranno violentemente osteggiati da alcuni, e terribili prove si abbatteranno su di noi. Coloro che saranno trovati fedeli riceveranno la corona della vita; ma guai a coloro che, confidando unicamente nel loro Ordine, cadranno nella tiepidezza, perché non saranno in grado di sostenere le tentazioni consentite per la prova degli eletti.

“6. Coloro che conserveranno il loro fervore e aderiranno alla virtù con amore e zelo per la verità, soffriranno ferite e persecuzioni come ribelli e scismatici; (NOTA MIA: guardate di nuovo l’ultima frase) perché i loro persecutori, spinti dagli spiriti maligni, diranno che stanno rendendo un grande servizio a Dio distruggendo questi uomini pestiferi dalla faccia della terra. Ma il Signore sarà il rifugio degli afflitti e salverà tutti coloro che confidano in Lui. E per essere come il loro Capo [Cristo], questi eletti agiranno con fiducia e con la loro morte si compreranno la vita eterna; scegliendo di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, non temeranno nulla e preferiranno perire piuttosto che acconsentire alla falsità e alla perfidia.

“7. Alcuni predicatori taceranno sulla verità, altri la calpesteranno e la negheranno. La santità della vita sarà derisa anche da coloro che la professano esteriormente, perché in quei giorni Gesù Cristo manderà loro non un vero Pastore, ma un distruttore”. (NOTA MIA: per favore, guardate di nuovo l’ultima frase, cioè…. . . “non un vero Pastore”… Ovviamente, il distruttore sarebbe un antipapa. E il vero Papa sarebbe in un esilio nascosto mentre questo distruttore opera la sua distruzione?)

(Tranne che per la suddivisione della narrazione in paragrafi numerati, la profezia è presentata senza alcuna alterazione, come riportata nelle Opere del Serafico Padre San Francesco D’Assisi, Washbourne, 1882, p. 248)

(NOTA MIA: La profezia originale di San Francesco d’Assisi, tratta dal libro del 1882, è tradotta con maggiore precisione, in quanto dice “un uomo, non eletto canonicamente, sarà elevato al Pontificato” e questo sembra riferirsi più precisamente ad un uomo che è un usurpatore. Giovanni XXIII prese il nome di un antipapa del XIII secolo, cioè un antipapa chiamato “Giovanni XXIII” – questo non era mai successo e alcuni commentatori hanno detto che questo era un riconoscimento sia per i cardinali del conclave del 1958 sia per le potenze mondiali dietro la minaccia del conclave – che Giovanni XXIII era stato eletto irregolarmente nel 1958; questo concetto riguardante Giovanni XXIII è stato pubblicato più recentemente in “Inside the Vatican” nel 2004).

8. Giacinta di Fatima: (la visione di Giacinta e la conseguente conversazione tra Giacinta e la giovane Lucia sul “segreto” – fu registrata nel 1947 da William Thomas Walsh) in questo libro “Nostra Signora di Fatima”)

La visione di Giacinta di un futuro Papa:

Commento di Gary Giuffré: Pochi libri o articoli su Fatima hanno menzionato la visione di un futuro Papa, che fu vista dai pastorelli portoghesi e descritta dalla piccola Giacinta Marto, la più giovane dei tre veggenti di Fatima. Di seguito è riportato un raro resoconto della descrizione di Giacinta del Papa che vide, come registrato da Wm Thomas Walsh, a pagina 92 o 93 di “Nostra Signora di Fatima”, scritto nel 1947:

“Vedo il Santo Padre in una casa molto grande, in ginocchio davanti ad un tavolo, con le mani sul viso, che piange. Davanti alla sua casa c’è molta gente, e alcuni gli tirano pietre, altri lo maledicono e gli dicono parole molto sconce. Povero piccolo Santo Padre! Dobbiamo pregare molto per Lui!”.

“”Posso dire di aver visto il Santo Padre e tutta quella gente?” chiese lei (Giacinta).

“No”, rispose Lucia. Non vedi che questo fa parte del segreto? E poi sarà scoperto?””.

(Commento di Gary Giuffré: Da questa narrazione, è evidente che le circostanze insolite che coinvolgono il Papa costituiscono l’essenza del Terzo Segreto di Fatima. È anche ovvio che il Papa nella visione di Giacinta non è saldamente acquartierato in Vaticano, ma si trova in un pericoloso esilio …. . . ” )

9. Tutte le informazioni riportate in questa sezione sono tratte da Catholic Prophecy compilato da Yves Dupont e pubblicato da TAN books:

– paragrafo 33 in Catholic Prophecy, compilato da Yves Dupont, 1971:

San Nicola di Fluh, 1520 circa: “La Chiesa sarà punita perché la maggioranza dei suoi membri, alti e bassi, diventerà così perversa. La Chiesa sprofonderà sempre di più, finché alla fine sembrerà che si sia estinta e che la successione di Pietro e degli altri Apostoli sia decaduta. Ma, dopo questo, essa [la Chiesa] sarà vittoriosamente esaltata agli occhi di tutti i dubbiosi.

(mio commento: sembra che ci siamo quasi, visto che nel mondo sono rimasti solo circa 30 Vescovi, nel 2008, nominati da Papa Pio XII. La cerimonia introdotta per consacrare i vescovi nel 1969 da Paolo VI non ha nulla a che vedere con il tradizionale rito di consacrazione dei Vescovi utilizzato dalla Chiesa. Infatti, l’unica parola che le due cerimonie hanno in comune è “e”. Nel 1947, su richiesta di molti Vescovi, Papa Pio XII definì le parole essenziali per consacrare un Vescovo. Queste parole includevano “ricevere la pienezza del sacerdozio”, denotando così il necessario concetto di “grazia del sacramento” (Sacramentum ordinis). Nel 1969 – 22 anni dopo!!! – Paolo VI rimosse le parole essenziali definite da Papa Pio XII nel 1947. Pertanto, non riesco a trovare un argomento per confutare l’idea che tutte le consacrazioni di vescovi fatte con il Nuovo Rito di Montini – sedicente Paolo VI – dopo il 1968, siano invalide. Ciò significherebbe che anche i sacerdoti consacrati da questi vescovi siano stati ordinati in modo invalido. Ciò richiederebbe la conclusione che solo i restanti Vescovi di Pio XII hanno REALMENTE validità e giurisdizione. – Nonostante queste circostanze disastrose, possiamo trovare conforto nell’ultima frase della profezia di San Nicola di Fluhe: “Ma, dopo questo, essa [la Chiesa] sarà vittoriosamente esaltata agli occhi di tutti i dubbiosi”).

46.2. Ven. Bartolomeo Holzhauser (XVII sec.) “Il quinto periodo è di afflizione, desolazione, umiliazione e povertà per la Chiesa. Gesù Cristo purificherà il suo popolo attraverso guerre crudeli, carestie, epidemie di peste e altre orribili calamità. Inoltre, affliggerà e indebolirà la Chiesa latina con molte eresie. È un periodo di defezioni, calamità e sterminio…

46.6 “Durante questo periodo infelice, ci sarà lassismo nei precetti divini e umani. La disciplina soffrirà. I Sacri Canoni saranno completamente disattesi e il clero non rispetterà le leggi della Chiesa. Ognuno si lascerà trasportare e sarà portato a credere e a fare ciò che gli pare, secondo le abitudini della carne.

46.7 “Ridicolizzeranno la semplicità cristiana, la chiameranno follia ed assurdità, ma avranno la massima considerazione per il sapere avanzato e per l’abilità con cui gli assiomi della legge, i precetti della morale, i Sacri Canoni e i dogmi religiosi vengono offuscati da domande insensate e argomentazioni elaborate. Di conseguenza, nessun principio, per quanto santo, autentico, antico e certo possa essere, rimarrà esente da censure, critiche, false interpretazioni, modifiche e delimitazioni da parte dell’uomo.

52.2 (Jeanne le Royer, Suora della Natività) “Ho visto una grande potenza sollevarsi contro la Chiesa. Essa saccheggiava, devastava, gettava nella confusione e nel disordine la vite del Signore, facendola calpestare dal popolo e mettendola in ridicolo da tutte le nazioni. Dopo aver vilipeso il celibato e oppresso il sacerdozio, ebbe la sfrontatezza di confiscare i beni della Chiesa e di arrogarsi i poteri del Santo Padre, di cui disprezzava la persona e le leggi”. (mio commento: notare: arrogarsi i poteri del Santo Padre … e “confiscare i beni della Chiesa” – quali beni? – entro il 2005, direi: tutti i beni).

53.1 (Ven. Anna-Katrina Emmerick) “Ho visto anche il rapporto tra i due papi. . . Ho visto quanto sarebbero state nefaste le conseguenze di questa falsa chiesa. La vidi aumentare di dimensioni; eretici di ogni genere entrarono nella città (di Roma). Il clero locale diventava sempre più tiepido, e vidi una grande oscurità…

53.2 “Ancora una volta vidi che la Chiesa di Pietro era minata da un piano elaborato dalla setta segreta, mentre le tempeste la danneggiavano. . . “

Commento (di Dupont): Molte profezie prevedono un antipapa ed uno scisma.

53.3 “Vidi una strana chiesa che veniva costruita contro ogni regola. . . Nessun Angelo sorvegliava le operazioni di costruzione. In quella chiesa, nulla veniva dall’alto. . . C’era solo divisione e caos. Probabilmente si tratta di una chiesa di creazione umana, secondo l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo… (Commento di Gary Giuffré: potrebbe riferirsi alla Chiesa del Vaticano II a Roma, o a molto del “Movimento tradizionalista” per quanto riguarda l’altra chiesa che ha visto in cui c’erano solo divisione e caos)

53.24 “In quei giorni, la Fede cadrà molto in basso, e si conserverà solo in alcuni luoghi, in pochi casolari e in poche famiglie che Dio ha protetto dalle calamità e dalle guerre”.

53.25Vedo molti ecclesiastici scomunicati che non sembrano preoccuparsi di questo, e nemmeno esserne consapevoli. Eppure, sono scomunicati (ipso facto) ogni volta che collaborano a imprese, entrano in associazioni e abbracciano opinioni sulle quali è stato lanciato un anatema. Si vede così che Dio ratifica i decreti, gli ordini e le interdizioni emanati dal Capo della Chiesa, e che li mantiene in vigore anche se gli uomini non se ne curano, li rifiutano o li deridono”.

55. La profezia di Premol (V secolo). “… E vedo il re di Roma con la sua croce e il suo diadema, che scuote la polvere dai suoi calzari, … La tua Chiesa, o Signore, è lacerata dai suoi stessi figli. Un campo è fedele al Pontefice in fuga, l’altro è soggetto al nuovo governo di Roma che ha spezzato la tiara. Ma Dio onnipotente, nella sua misericordia, porrà fine a questa confusione ed inizierà una nuova era. Allora, disse lo Spirito, questo è l’inizio della fine dei tempi”. (Nota: si tratta di un riferimento all’inizio della Fine, di cui parla Gesù nel Vangelo di San Matteo, XXIV, in contrapposizione alla fine, quando sorgerà l’Anticristo). Dupont pensava che stiamo vivendo all’inizio della fine, cioè dal Vaticano II fino al Grande Castigo e all’inizio della Pace di Fatima).

Commento: (di Yves Dupont): Da questa profezia risulta chiaro che la vera Chiesa sarà fedele al Papa in esilio, mentre il nuovo (falso) papa a Roma sarà, di fatto, un antipapa. Ma, poiché diverse altre profezie ci dicono che il vero Papa morirà nel suo esilio, ne consegue che la vera Chiesa sarà per qualche tempo senza guida. Allora non è difficile prevedere cosa diranno l’antipapa e la gerarchia e il clero rinnegati: “Vedete, il vostro cosiddetto Papa è morto; e chi può darvi un nuovo Papa ora? I nostri cardinali hanno già eletto il nuovo Papa, è qui a Roma”. E, in effetti, poiché la vera Chiesa sarà completamente disorganizzata e i Cardinali fedeli isolati, non potrà essere eletto un nuovo vero Papa, e quindi un gran numero di (pseudo)Cattolici sarà indotto ad accettare la guida dell’antipapa. Un tale scisma non potrebbe verificarsi se il Papa seguisse il consiglio di A. C. Emmerick di “rimanere a Roma”. “Ma”, ha detto, “il Papa è ancora attaccato alle cose della terra”. E, come si dice altrove, “vorrà salvare ciò che pensa possa essere salvato”. In altre parole, il vero Papa, chiunque sia in quel momento, userà il suo giudizio umano e lascerà Roma, invece di rimanere fermo di fronte agli invasori).

(Mio commento: Questo commento di Dupont sulla profezia di Premol è esattamente ciò che viene spesso detto a coloro che affermano che i “Papi” del Vaticano II non possono essere Papi a causa delle loro contraddizioni con le sentenze papali del passato. Questo commento è stato scritto nel 1971, e Dupont credeva che Paolo VI fosse un vero Papa e che sarebbe stato il Papa costretto all’esilio; quindi è solo un uomo che commenta, ma è comunque interessante e mostra che un esperto di profezie prevedeva tali circostanze come indicato dal corpo di profezie che ha studiato).

86. Bl. Rembordt (XVIII secolo). “Queste cose avverranno quando cercheranno di instaurare un nuovo regno di Cristo dal quale sarà bandita la vera fede”. (Questo sembrerebbe un commento senza senso – se non fosse che lo vediamo sotto i nostri occhi – la “Chiesa contraffatta”, come l’ha definita suor Anna Katherine Emmerick. Paolo VI e Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, ed il sig. Bergoglio (il sedicente Francesco) permettono ad ogni tipo di eretico e modernista di scorrazzare, mentre solo i Sacerdoti che sono rimasti fedeli alla tradizione della Chiesa del 2000, e che rifiutano di accettare la nuova religione del Vaticano II e la Nuova (falsa) Messa, vengono anatemizzati, disciplinati ed ostracizzati).

87. Profezia di Oba. “Verrà quando le autorità ecclesiastiche emaneranno direttive per promuovere un nuovo culto, quando ai sacerdoti sarà proibito di celebrare in qualsiasi altro modo, quando le posizioni più alte nella Chiesa saranno date a spergiuri ed ipocriti, quando solo i rinnegati saranno ammessi a occupare quelle posizioni”.

Ancora dalla Venerabile Anna Katrina Emmerich, che costituisce un’ampia sezione in Catholic Prophecy di Dupont:

– “Vogliono togliere al pastore i suoi pascoli! Vogliono sostituirlo con uno che consegnerà tutto al nemico!”.

– Ho visto il Santo Padre circondato da traditori ed in grande angoscia per la Chiesa. Ha avuto visioni e apparizioni nel momento del massimo bisogno. Vidi molti buoni Vescovi pii; ma erano deboli e vacillanti, la loro codardia aveva spesso il sopravvento… Poi vidi le tenebre diffondersi intorno e la gente non cercare più la vera Chiesa”.

– Dobbiamo pregare affinché il Papa non lasci Roma, perché un passo del genere provocherebbe mali inauditi. Dobbiamo pregare lo Spirito Santo affinché lo illumini, perché anche ora stanno cercando di esigere qualcosa da lui. La dottrina protestante, come anche quella dei greci, si sta diffondendo dappertutto… Se il Papa lascia Roma, i nemici della Chiesa avranno il sopravvento… La religione è lì così abilmente minata e soffocata che ci sono a malapena un centinaio di Sacerdoti fedeli… Tutto deve essere ricostruito al più presto, perché tutti, anche gli ecclesiastici, stanno lavorando per distruggere – la rovina è alle porte…”.

– “Vedo il Santo Padre in grande difficoltà. Vive in un altro palazzo e riceve solo pochi ospiti. Se i malvagi conoscessero la loro grande forza, avrebbero già attaccato. Temo che il Santo Padre soffrirà molte tribolazioni prima della sua morte, perché vedo la chiesa nera contraffatta guadagnare terreno, vedo la sua influenza fatale sul pubblico. L’angoscia del Santo Padre e della Chiesa è davvero così grande che si dovrebbe pregare Dio giorno e notte. Mi è stato detto di pregare molto per la Chiesa e per il Papa… Il popolo deve pregare ardentemente per l’estirpazione (estirpazione, distruzione) della chiesa nera”. (Mio commento: Anna Katherine Emmerich vede ripetutamente una Chiesa contraffatta contendere con la vera Chiesa di Roma).

– “Ho visto le conseguenze fatali di questa Chiesa contraffatta: La vidi aumentare; vidi eretici di ogni genere affluire nella città (Roma). Vedevo la crescente tiepidezza del clero, il cerchio delle tenebre che si allargava sempre di più. E ora la visione divenne più estesa. Vedevo in ogni luogo i Cattolici oppressi, infastiditi, limitati e privati della libertà, le chiese erano chiuse e ovunque regnava una grande miseria con guerre e spargimenti di sangue”.

– Un pio parroco è appena morto a Roma di vecchiaia! Ho ricevuto con lui l’assoluzione generale! La sua anima è andata dritta in purgatorio, ma molto presto sarà liberata. Dobbiamo pregare per lui. Era molto legato al Papa, durante la cui prigionia ha fatto molto bene in segreto. . . . .

La beata Anna-Katarina Emmerick nella sua visione del 27 settembre 1820 afferma:

“Ho visto cose deplorevoli: giocavano d’azzardo, bevevano e parlavano in chiesa; facevano anche la corte alle donne. Ogni sorta di abominio veniva perpetrato lì. I sacerdoti permettevano tutto e dicevano la Messa con molta irriverenza. Vidi che pochi di loro erano ancora santi e solo pochi avevano una visione sana delle cose. Vidi anche degli ebrei che stavano sotto il portico della chiesa. Tutte queste cose mi causarono molta angoscia”. (Profezia cattolica, p. 66) –

10. Altre profezie:

Papa San Pio X dichiarò: “I nostri nemici non hanno avuto dubbi su questo. Fin dall’inizio, e con la massima chiarezza di visione, hanno determinato il loro obiettivo: prima separarvi da Noi e dalla Cattedra di Pietro, e poi seminare il disordine tra di voi”. (Commento: si noti che in un’Enciclica del 1907 circa, Papa Pio X avverte che l’obiettivo dei massoni è quello di separare i fedeli dal Papa, per poi seminare il disordine. Questo potrebbe essere interpretato semplicemente come il fatto che i nemici della Chiesa cercano di far sì che le persone rifiutino l’autorità del Papa e si allontanino dalla fede – ma alla luce delle profezie di cui sopra, potrebbe anche essere che Papa Pio X abbia scritto queste parole con un altro significato in mente: la separazione letterale del vero Papa dai fedeli attraverso un esilio nascosto abilmente costruito).

Sant’Antonio del Deserto (IV secolo) [Disquisizione CXIV] dichiara:

“Gli uomini si arrenderanno allo spirito del tempo. Diranno che se fossero vissuti ai nostri giorni, la Fede sarebbe stata semplice e facile. Ma ai loro tempi, diranno, le cose sono complesse; la Chiesa deve essere aggiornata e resa significativa per i problemi del giorno. Quando la Chiesa e il mondo saranno una cosa sola, allora quei giorni saranno vicini. Perché il nostro Divino Maestro ha posto una barriera tra le Sue cose e le cose del mondo”. (Citato nella Voce di Fatima, 23 gennaio 1968) (Mio commento: il costante “aggiornamento” è stato il grido di battaglia del Vaticano II e delle sue conseguenze – mai sentito prima nella storia della Chiesa come proveniente dal Vaticano stesso o dai veri Papi).

Beato Gioacchino (1202): “Verso la fine del mondo, l’Anticristo rovescerà il Papa e usurperà la sua sede”.

Beata Maria di Agreda, XVII secolo: “Un insolito castigo del genere umano avrà luogo verso la fine del mondo. . . . Mi è stato rivelato che per intercessione della Madre di Dio tutte le eresie scompariranno. La vittoria sulle eresie è stata riservata da Cristo a Sua Madre… Maria, più che mai, deve risplendere in misericordia, forza e grazia per portare gli increduli alla fede cattolica. Il potere di Maria negli ultimi giorni sarà molto evidente. Maria estenderà il regno di Cristo sui pagani e sui maomettani, e sarà un momento di grande gioia quando Maria sarà intronizzata come Signora e Regina dei Cuori”.

(Mio commento: Notate che Maria di Agreda dice che un castigo insolito avrà luogo VERSO la fine del mondo – e che attraverso la Madre di Dio tutte le eresie scompariranno. Questo indica che l’interpretazione di Yves Dupont su dove ci troviamo nei primi anni del XXI secolo potrebbe essere giusta: che siamo all’”inizio della fine”, la conclusione del quinto periodo della Chiesa, che terminerà con il Grande Castigo, seguito dalla Pace di Fatima in cui Nostra Signora di Fatima sconfiggerà tutte le eresie, cioè il sesto periodo della Chiesa. Per ripetere, il sesto periodo della Chiesa durerà fino all’inizio del settimo periodo, la venuta dell’anticristo e la fine del mondo).

San Luigi Maria Grignion De Montfort (XVIII secolo): “Il potere di Maria su tutti i demoni sarà particolarmente eccezionale nell’ultimo periodo di tempo. Ella estenderà il Regno di Cristo sugli idolatri e sui musulmani, e verrà un’epoca gloriosa in cui Maria sarà la sovrana e la regina dei cuori”.

Suor Marianna, una santa suora che visse nel convento delle Orsoline a Blois all’inizio del XIX secolo:

“Avranno luogo eventi così straordinari che i più increduli saranno costretti a dire: “In verità, il dito di Dio è qui”. Ci sarà una notte terribile durante la quale nessuno potrà dormire. Ma queste prove non dureranno a lungo perché nessuno potrà sopportarle. Quando tutto sembrerà perduto, tutti si salveranno”.

Suora infermiera di Bellay, data intorno al 1820, quando fu affidata a p. Fulgence, cappellano del monastero trappista di Notre-Dame des Gardes, vicino ad Angers: “Un santo alza le braccia al cielo; placa l’ira di Dio. Sale sul trono di Pietro. Allo stesso tempo, il Grande Monarca sale sul trono dei suoi antenati. Ora tutto è tranquillo. Gli altari sono di nuovo allestiti; la religione riprende vita. Quello che vedo ora è così meraviglioso che non riesco a esprimerlo”.

– E un passaggio sorprendente del Vescovo Fulton J. Sheen nel 1948, ma, come padre Kramer del Libro del destino, non lo riconobbe quando arrivò:

“Egli [satana] istituirà una contro-chiesa che sarà la scimmia della Chiesa, perché lui, il diavolo, è la scimmia di Dio. Avrà tutte le note e le caratteristiche della Chiesa, ma al contrario e svuotata del suo contenuto divino. Sarà un corpo mistico dell’Anticristo che in tutto e per tutto assomiglierà al corpo mistico di Cristo. . . . Ma il ventesimo secolo si unirà alla controchiesa perché pretende di essere infallibile quando il suo capo visibile parla ex cathedra” (Fulton J. Sheen, Communism and the Conscience of the West, Indianapolis: Bobbs-Merrill, 1948, pp. 24-25).

Un’altra:

Il defunto monaco benedettino, P. Urban Snyder, nel 1974 ha dato la risposta definitiva a tutti coloro che potrebbero obiettare anche solo sulla possibilità che una Chiesa contraffatta abbia già usurpato il Vaticano – o addirittura la stessa Cattedra di Pietro:

” La Chiesa è il Cristo mistico e in quanto tale deve rivivere attraverso i secoli i misteri della vita del Salvatore, ad eccezione del Venerdì Santo. Il Calvario è l’essenza del mistero della Redenzione…

“. . . quegli scrittori rendono un grande disservizio alle anime quando affermano che questa o quella cosa non possa accadere alla Chiesa, o al Papato, o alla maggioranza dei fedeli. Quando Pietro parlò così, il Signore gli disse: “Vade retro, satana“. Mutatis mutandis, tutto può accadere alla Chiesa, e in effetti si può prevedere che accada, se è accaduto nella vita di Nostro Signore. Perché la Chiesa è il Suo Corpo Mistico e il discepolo non è al di sopra del Maestro…”.

“Ne consegue quindi che la Chiesa può essere tradita e fatta prigioniera; può essere picchiata, sputata, resa ridicola; può essere diffamata, abbandonata, condannata; può essere danneggiata strutturalmente e sfigurata, come lo furono le membra fisiche del Signore; in una parola, può essere crocifissa e messa a morte – ma non per molto!

“Dalle tre del Venerdì Santo alle tre del mattino di Pasqua passarono solo trentasei ore. E come allora rimase un resto fedele a Gesù, così sarà nel Venerdì Santo della Chiesa; ci saranno pochi fedeli ad attendere con dolore la Risurrezione della Chiesa, che irromperà come un fulmine sui nemici di Dio”. (Da Kyrie Eleison Newsletter, 19 marzo 1974, citato da Hutton Gibson nelle prime pagine del suo libro pubblicato alla fine degli anni Settanta, “Paul VI: Legacy Catholicism?”. – che è il luogo in cui l’ho scoperto).

Fine.

compiled by Jim Condit Jr.