LO SCUDO DELLA FEDE (157)

P. F. GHERUBINO DA SERRAVEZZA

Cappuccino Missionario Apostolico

IL PROTESTANTISMO GIUDICATO E CONDANNATO DALLA BIBBIA E DAI PROTESTANTI (27)

FIRENZE – DALLA TIPOGRAFIA CALASANZIANA – 1861

SECONDA PARTE.

Genuino prospetto del Cattolicismo, e del Pretestantismo, delineato dai Protestanti.

PRATTENIMENTO II

Alcune sovrumane bellezze della Chiesa Cattolica

Punto II.

L’invincibilità della Chiesa Cattolica nei suoi grandi e continui combattimenti; suoi stupendi trionfi e progressi.

23. Lasciando da parte per brevità i tempi antichi, dei quali alcuna cosa ho già detto: « La storia ecclesiastica degli ultimi sette secoli racconta dei fatti continuamente vacillanti. Da che la cristianità occidentale si trova sotto l’amorevole autorità della Chiesa  Romana, quattro volte lo Spirito umano si è a questa ribellato per togliersene dal collo il giogo soavissimo, E ben due volte la Chiesa ha riportata una vittoria compiuta e perfetta: e due volte Ella sortì dalla battaglia colle onorate cicatrici è vero di gravi ferite, ma nullameno conservando tutto intiero e vigoroso il Principio della sua Vita. Se noi, lungi dal porle in non cale, richiamiamo alla memoria le tempestose e terribi procelle a cui essa ha potuto sì fermamente resistere, oh! allora io non so che cosa ci rattiene dal confessare che essa non può.

24. «La storia delle due seguenti generazioni (dal principio del protestantismo) è la storia della gran lotta tra il protestantismo che possedeva l’Europa settentrionale, ed il Cattolicismo che occupava la meridionale per ottenere il territorio dubbio posto tra mezzo … – Al principio la Speranza sembrava decisamente favorire il protestantismo, ma la vittoria restò alla Chiesa di Roma. In tutti i punti essa trionfò. Se oltrepassiamo un altro mezzo Secolo, la troviamo Vittoriosa e dominante in Francia, nel Belgio, nella Baviera, in Boemia, in Austria, Polonia ed Ungheria. Né il protestantismo nel corso di due secoli (ora sono più di tre) ha potuto riconquistare qualunque porzione di quel che allora perdette. né si deve dissimulare che questo mirabile trionfo del Papato debba attribuirsi principalmente non alla forza delle armi, ma ad una grande influenza della pubblica opinione.

25. » Non è da far gran meraviglia se nell’anno 1799 alcuni osservatori di alto ingegno ed acutissimo avessero questa sentenza, che la speranza di rivivere per la Chiesa Romana era pressoché morta, anzi esserne già sonata l’ultima ora. Un potere salito al più splendente fastigio e menante trionfo per ogni parte, era nemico della Chiesa Cattolica e se non all’aperto, con segrete mene guerresgiavala. Il Pontefice era vicino a dar l’estremo spirito nella captività; cacciati in esilio i prelati di Francia, e tanto più malmenati quanto più erano esemplari ed illustri, costretti poi a viver la vita degli accattoni colle limosine de’ protestanti. Gli edifizii che facevano di sé mostra della più grande magnificenza, consacrati dalla liberalità de’ secoli al culto divino, si erano tramutati in templi della vittoria, o in profane sale tutte occupate da banchetti e da adunanze politiche, o in fine, mutati in cappelle teoso-filantropiche. Per la qual cosa non poteva essere opinione al tutto malfondata ed ingiusta, vedere in quello che infino a qui si è detto un indizio probabilissimo dell’estrema rovina di un dominio, comechè continuatosi per così lungo tempo.

26. » Ciò non ostante non era quella la sua fine. La cerva bianca sebbene ferita a morte, nulla dimeno non doveva morire. Fumavano ancora gli altari per le esequie, e pei sacrifizii offerti a Dio per l’eterna pace di Pio VI, quando contrarii e potentissimi conati incominciavano a sollevarsi per ogni banda; ed al presente, dopo un giro di quarant’anni, hanno preso novella vita e più crescente vigore. Scomparsa per benigno riguardo del cielo l’anarchia, un nuovo ordinamento di cose è surto, per così dire, fuori del caos. Nuove dinastie sono apparse, nuove leggi, nuovi titoli, e di mezzo a tutto questo l’ ANTICA RELIGIONE.

27.» In verità, qual altra istituzione sarebbe stata ferma a difendersi vittoriosamente da tante tempeste che le si mossero contro? E volendo parlare anche in una maniera non cristiana, dodici secoli di (doveva dire più di 18) ogni fatta di avvenimenti, e l’intelligenza, e le cure perseveranti di quaranta generazioni di grandi politici, hanno condotto la Chiesa a tale una perfezione, che il governo di lei al cospetto di tutte Ie umane invenzioni sale degnamente nel primo e più alto grado …. – Secondo che ci vien raccontato da una favola araba, la grande piramide edificata già dai re empi del diluvio è stata lo sola che tra tutte le opere degli uomini sia rimasta i piedi dopo quella universale inondazione. Tale è la sorte del Papato. sembrava sepolto col rimanente della terra allagata, e pure le buone e sode sue fondamenta, salde e profondissime che erano, non crollarono già, ma (mirabile a vedersi!) come le acque andavano declinando al basso, esse comparivano a grado a grado maestose tra gli ultimi avanzi del mondo rovinato e distrutto. La repubblica Olandese, l’impero alemanno, il gran senato di Venezia, l’antica confederazione degli alleati elvetici, le case dei Borboni, i parlamenti e le aristocrazie di Francia, tutto era scomparso, e l’Europa avea cangiato sembiante. Era tutta piena di novelle creazioni, contava nel suo seno un impero Francese, un regno Italico, un’alleanza Renana.

28. » Nè alcuno pensi che questi sconvolgimenti avessero solamente disfatte le istituzioni politiche, cambiati i confini de’ territori; poiché le possessioni de’ terreni erano state per diverso modo distribuite, e lo spirito e l’intiero ordinamento della società quasi in tutta l’Europa cattolica con subite maniere totalmente mutato. Intanto la Chiesa si manteneva sempre immutabile ne suo primiero stato. Dopo di che sarà riserbato ad uno storico venturo il narrare le manifestazioni novelle che farà di sé e della potenza sua il Cattolicismo nel ‘secolo XIX!» (Meculay, Op. e luogo cit.)..

29. « L’opinione pubblica nell’Alemagna non ha saputo rendersi conto del nuovo sviluppo del Cattolicismo, che dall’arresto dell’Arcivescovo dî Colonia in poi. Protestanti assennati, a capo de’ quali è l’attuale Re di Prussia, han ben presto preveduto a che sarebbe riuscito un tal atto; imperocché ogni Chiesa (una Chiesa dovea dire) che riposa sulla verità cristiana, possiede delle armi contro le quali si spuntano e sempre si spunteranno quelle della gendarmeria. Alcuni anni dopo, alcuni falsi profeti  hanno gridato: Convien che Roma cada. Da quel punto Roma ha preso un possente e nuovo slancio; e quando è venuto l’anno 1848 con, tutte le potenze delle tenebre, quando Roma parve rovinare, noi abbiamo veduto che Roma poteva esistere eziandio fuori di Roma. Sul Vaticano sventolava la bandiera rossa, il Papa pigliava la fuga; ma la Chiesa Romana non ispiegava perciò meno un’attività sorprendente. Essendo un potere uno in sé, che sa ciò che vuole (la monarchia ben potrebbe richiederla di questo segreto), la Chiesa Romana fa le più grandi conquiste, ne’ tempi di desolazione universale? Ella sa trar partito da tutte le vicissitudini. Sulla vertigine dell’unità germanica ella edificò il duomo di Colonia. Nelle assemblee costituenti ed effimere: ella sola con mano sicura afferrò il ben reale, la libertà d’insegnamento. Le sue missioni percorrono il paese. Di tutte le folli associazioni del delirio rivoluzionario non vi rimane che il rannodamento dell’episcopato tedesco appoggiato sulle riunioni cattoliche.

30. « Un nuovo legno surse per la Chiesa Cattolica nella vecchia Inghilterra in mezzo a mille turbini. Sulle rovine della Francia ella pianta la sua bandiera protettrice. Le aberrazioni costituzionali nel Mecklemburg, vecchio paese Luterano, fanno rinascere il Cattolicismo: Colla reazione in Austria prende egli un nuovo accrescimento; come in Francia egli solo sa salvare la sua libertà in mezzo alle manette universali. Nel suo centro; sedendo sopra un vulcano, nè sostenendosi che per l’appoggio dello straniero, offre il suo soccorso a regni potenti. In Inghilterra; ove la Chiesa Cattolica è soltanto tollerata, ella vi comparisce di botto qual padrona. Più uno la opprime, più vien maltrattata; più ella riporta. vittorie. Ella non chiede che uguaglianza di libertà per guadagnare ad un trattò tutta la palma. Vien privata in tutti i paesi cattolici de suoi beni; della sua potenza temporale; ed ella guadagna. il doppio per la stessa sua povertà. Vien ridotta al più assoluto spogliamento; ed ella non manca né di denaro per dar la vita a nuove creazioni, né di cuori e di mani che travagliano nelle privazioni. Ora ella aspira a far ritorno verso i tempi del Medio Evo, ed ora ella tien dietro al progresso del tempo. Mentre che ne’ suoi ordini monastici logori ella ristabilisce i vecchi regolamenti di energia e di condotta severa (e prestando fede alle nuove provenienti di Fiandra e di Westfalia, il fervore interno degli antichi tempi non ha tardato di riaccendersi), ella entra risolutamente nell’idea moderna delle associazioni.

31. « Verso i Yancheys, verso il fratello Jonathan si avanza il trappista col suo unico — Memento mori, = nell’atto che ne villaggi e nelle città della Silesia, imitando i democratici, la Chiesa appende degli affissi e solleva, nelle adunanze pubbliche accessibili a tutti, le questioni tutte ardenti dell’epoca, le quali ella risolve senza agitazione. Ella è per tutto. Il suo Arcivescovo di Parigi cade sulle barricate, opponendo alle palle la sua parola di Pastore; ed appena gli ammutinati sono legati e stretti, che ella si offre per consolarli, e per seguirli nell’esilio e nella disgrazia. Mentre che tra noi si stanno elaborando mille progetti di costituzione di Chiesa, e che ognuno di essi appena è nato spira sotto le proteste della destra, della sinistra e del centro, la Chiesa Romana, di una mano ferma e senza dir parola, fa uscir fuori dal vecchio tesoro delle sue tradizioni i Concili provinciali e i Sinodi diocesani. Frattanto che presso noi si discute per anni, e senza verun risultato, sulle relazioni della libertà di riunione, e del dovere di obbedienza clericale, la Chiesa Romana, senza controversia e dissensione, copre delle riunioni libere tutti i paesi dell’Europa: Società di S. Vincenzo per gli uomini, e di Santa Edwige per le donne; Società di S. Francesco Regis per legittimare matrimoni selvaggi; Società di Maria-Herz per la conversione degli impenitenti; di S. Francesco Saverio per le missioni agli infedeli; di S. Bonifazio per la Chiesa germanica, in opposizione agli associati di Gustavo Adolfo; finalmente Società di Pio IX, le cui riunioni generali si tengono su di ogni punto dell’Alemagna. La Francia abbonda di Fratelli e di Suore insegnanti.

52. « Le scuole dello stato si vuotano, le scuole cattoliche riboccano assolutamente, come la facoltà cattolica improvvisata a Magonza ha lasciati i professori: dell’Università di Gnesen predicare e dissertare davanti ai banchi e a calamai.. Nel Belgio la libertà d’insegnamento ha talmente aumentata l’influenza dei Cattolici, che i liberali credendosi perduti, hanno decretato, grazie alla maggioranza, l’insegnamento forzato imposto dallo Stato. Nell’Annovria un secondo Vescovato è conceduto ai cattolici, e ve ne sarà ben presto un altro in Amburgo! Un Vescovato surse nell’America settentrionale in mezzo allo sperpero delle sette senza numero che vi brulicano. In Inghilterra la Chiesa Romana stabilì la sua Gerarchia alla barba dello Stato; né le dimostrazioni clamorose del popolo, né i decreti del Parlamento la fanno indietreggiare di un sol passo. Una Chiesa si aderge dopo l’altra, un convento dopo l’altro: tutti si popolano dei dotti discepoli della Università di Oxford. Nel cuor di Londra si dedica una cattedrale arcivescovile, ed a Berlino l’ospitale cattolico rivaleggia con successo in favore di tutte le confessioni con la Betania reale. Alle serie luminose e cospicue de’ suoi convertiti della Germania del Nord, il Conte Federigo Leopoldo di S. Fulbergo in capo, ella aggiunge un gran numero nel Mecklemburg….In tutti i paesi ella guadagna, non so come, i talenti più vigorosi, i meglio dotati! » (Dal foglio del popolo di Alta, sul progresso del Cattolicismo: articolo riportato per intiero dalla nuova Gazzetta di Prussia, e quindi nell’Univers, 4 Maggio 1852, e negli altri giornali di Francia).

33. « O posizione degna d’invidia della Chiesà Caltolica! Attaccata da tutte parti, minacciata di estese apostasie, premuta dalla incredulità e dalla frivolezza della nostra epoca, che la rodono al cuore, e nel momento in cui il suo Capo è circondato e tenuto captivo da bande associate a tutti che alzano le lor mani contro l’edifizio della Chiesa, i suoi rappresentanti tengono lo stesso linguaggio, qual noi troviamo in tutte le pagine della sua storia, la barca di Pietro, qualunque siasi la tempesta che l’agita, ha la promessa di giungere al porto; sempre porta seco Cesare e la sua fortuna. » (Un protestante Alemanno: Vedi la Gazzetta Universale di Augusta, Gennaio 1849)

Apost. Quando finirà questa predica ? Ormai comincia a seccarmi…

Prot. Devo dirti ancora poche parole; che ti prego a non dimenticare….

34. « Io non posso far senza di non andar meco stesso continuamente domandando: è può esser mai che una Religione, la quale con tanta perseveranza, e con tanta costanza coopera. Chiaramente alla umana felicità, non sia poi riguardo a tutti i suoi comandamenti Religione divina? Io resto compreso da grande stupore in considerando attentamente la venerabile antichità di questa sublime Chiesa, la sua ampiezza, la magnificenza e gli ordini de’ suoi edifizi: poi? ammirabile e santa disciplina di lei, la quale, per ciò che è, sembra chiaramente originare da una mente sovrumana. Quindi la costanza con che tollerò ogni fatta di persecuzioni, le grida, le villanie, le calunnie che le scagliarono contro i nemici suoi, e che pure non valsero a nulla e furono impotenti; il carattere, la dignità, le virtù, l’ingegno dei difensori della medesima Chiesa, il mal affare e la nulla fede de’ primi che la inimicarono; tutte queste verità rendono l’uomo attonito e come fuori di sé. Da ultimo ponendo ben mente allo sparire di tante differenti sette che presero le mosse e si levarono per combatter la Chiesa: la breve durata di quelle che al presente sì sarebbero volute rannodare: i dogmi dissonanti, e le discordie di fede che si alimentano nelle medesime sette; queste cose nel mentre colmano i buoni di consolazioni dolcissime, presentano in pari tempo agli sguardi dell’universale, una prossima rovina eziandio delle più innumerabili sette, siano esse protestanti, o non protestanti. E potrebbe per avventura succedere che entrando alcuno in cosifatte congregazioni, dovesse di necessità vedersele dileguare dinnanzi, e sopravvivendo ad esse, arrossire di trista vergogna, e per soprassalto di delirio correre ai baci; ai disonesti abbracciamenti, ed alle infinte carezze di un’altra setta.» (Lord Fitz-William, lettere di Attico, ossia, Considerazioni sopra la Religione Cattolica ed il Protestantesimo,  p. 30)

55. « Quante volte la Cattolica fede fosse così falsa, come taluni pretendono che ella siasi, d’onde nasce che essa non sia stata per l’addietro giammai estirpata? Quando per verità il Papa godea di una grande possanza, quando persino i Re eran costretti di curvarsi a lui, poteva per avventura dirsi, e dirsi con ripiego alcuno poco più aggiustato, che niuno osava brandire le armi della ragione contro la Cattolica fede. Ma noi abbiamo veduto il Papa captivo in terra straniera; lo abbiamo veduto privo quasi di vitto e vestito; e abbiamo veduto in fine i torchi di più che metà del nostro pianeta posti in piena libertà per trattar con la stampa Esso e la sua fede in quella guisa che ad ognuno più andava a grado. E poi non abbiamo noi vedute le sette protestanti affaticarsi tutte per lo spazio di trecento anni a distrugger la Cattolica credenza? E non veggiamo alla fine di questi tre secoli, che quella Fede è tuttora la fede dominante del Cristianesimo? Che anzi non veggiamo forse che ella va dilatandosi in questo stesso momento perfino in questo medesimo regno. (d’Inghilterra), ove una gerarchia protestante riceve otto milioni di lire sterline all’anno, e dove i Cattolici sono tuttora severamente esclusi da ogni potere, e in alcuni casi da tutti i politici e civili diritti, sotto una costituzione dai loro Cattolici antenati stabilita? Può egli dunque essere che questa fede sia falsa? Può stare che questo culto sia idolatra? Possibile che fosse necessario l’abolirlo in Inghilterra per quanto era in poter della legge? È egli credibile infine; che fosse pel nostro bene, pel nostro onore il saccheggiare il nostro suolo nativo, il violare tutti i diritti di proprietà, l’inondare il paese di sangue, affine di cangiar la nostra Religione?? » (Cobbet, Opera cit. Lett. 7, § 203) Ascoltami ancora …:

36. Apost. No!… no!… no!… ne ho abbastanza!… Avete esaltata sino alle stelle, avete voluto incielare la Cattolica Chiesa, il Papa, il Papato, la sua Gerarchia, i Preti, i Frati, le Monache, e persino i Gesuiti!… Sì (ahi rabbia), anche i Gesuiti e collocati li avete quasi sul trono del Padre Eterno!…. Questo da voi non mi aspettava. Mi basta: non ne voglio più… Se volete riconciliarmi con voi, narratemi l’origine, i progressi le bellezze, i trionfi della vostra Riforma., che deve ‘certamente aver molto di buono e di bello. Su via, da bravo: mettetevi un poco a sedere, che io faccio lo stesso. Quanto più bella e magnifica sarà la descrizione che ne farete, tanto più vi ascolterò volentieri, tanti più vi amerò. Avanti.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.