LO SCUDO DELLA FEDE (156)

P. F. GHERUBINO DA SERRAVEZZA Cappuccino Missionario Apostolico

IL PROTESTANTISMO GIUDICATO E CONDANNATO DALLA BIBBIA E DAI PROTESTANTI (25)

FIRENZE – DALLA TIPOGRAFIA CALASANZIANA 1861

SECONDA PARTE.

Genuino prospetto del Cattolicismo, e del Pretestantismo, delineato dai Protestanti.

PRATTENIMENTO I

Prospetto del Cattolicismo.

Il Protestantismo e un Apostata suo proselito.

1. Apostata. Buon giorno, mio caro protestantismo. Ove correte a passo. così concitato? Di grazia, fermatevi un momento: desidero parlare con voi.

Protestantismo. Cosa vuoi? che domandi da me? Non mi sento gran voglia di far discorsi: sbrigati e presto…

Apost. Per bacco! Siete oggi talmente inquieto, perturbato, agitato che per servirmi della delicatissima frase del nostro Santo Padre Lutero, sembra che siate invasato da tutti i diavoli dell’inferno! … Donde venite? Che vi è accaduto?

Prot. Vengo in questo momento dal tribunale della Bibbia: altro non posso dirti….

Apost. Siete stato davvero al tribunale della Bibbia? Oh! molto bene: mi rallegro tanto con voi! Ora conosco la vera causa del vostro perturbamento e agitazione; perché  suppongo che ivi abbiate incriminato come merita quel demone del Cattolicismo, e l’eccessiva gioia del vostro trionfo vi ha, senz’altro, prodotto le convulsioni nei nervi. Bravo! Oh! lo avrete acconciato pel dì delle feste; poiché è tanto certo che la Bibbia è dalla parte nostra e ad esso contraria; come assicurato ne sono dai vostri Missionari, che la nostra Santa Riforma ha sempre fatto e fa tremare la rea Chiesa del Papa col solo nome di quella divina autorità. Non è egli vero?

Prot. « Oh! di quanto ha ristrette le sue pretensioni il Protestantismo, dall’istante medesimo che ebbe principio! Allora egli avvisava di gittare mortalmente a terra la Chiesa, ed oggi gli è forza riconoscere che non ha fatto altro che assodarla e fortificarla di più. Perciocchè la piaga di che esso ha voluto ferire la Chiesa, si è trasformata in una pura e salutifera fontanella, mediante la quale si segregarono dal corpo tutti gli umori cattivi…. Allora egli gridò morte alla Chiesa, e la maledisse con mille guai. Lutero soprattutto fecele le più ingiuriose villanie, che si udissero mai. Chiamolla apostata e corrotta, meretrice di matrimonio, meretrice di casa; meretrice delle chiavi, meretrice-κατ’ἑξοχήν [kat’exoken] – ossia primaria meretrice del diavolo, peste esecranda, ed altrettali titoli le diede, che si posson vedere principalmente nella Lettera contro Enrico re d’Inghilterra (Wittemberga 1522). Oggi al contrario il Protestantismo si macera per invidia alla vista della Chiesa Cattolica, il che puossi ad ogni ora dimostrare co’ pensieri e con le parole degli scrittori stessi protestanti, i quali non si dan pace per l’unità e la concordia cattolica da loro stessi perturbata. E se nel rivolgimento di quel tempo i popoli furon colti alla sprovvista dalla Riforma, o si lasciaron menare a parole, ed ingannare da promesse lusinghiere e fallaci, siam giunti oggimai a tale che non compiendosi per niun modo le conseguenze, che pur s’erano promesse, anzi essendo avvenuto il contrario, uscendone fuori malori che né s’aspettavano né si tramavano, non è più possibile una propagazione della Riforma, se pur non fatica inutilmente per mantenerla in vita e conservarla. » (Binder, Il discioglimento completo del protestantesimo, T. 1, p. 109. Schiaffusa, 1843).

Apost. Caro Protestantismo, non posso credere che abbiate parlato sul serio; penso che abbiate parlato in tal modo per iscandagliare il mio affetto, la mia costanza nella vostra fede. Vi prego pertanto anche a nome di tutti i miei compagni di apostasia (scusate se così mi esprimo) a darmi seriamente e sinceramente una esatta notizia, una giusta idea della esecranda Cattolica Chiesa, e della nostra bella Riforma; giacché, a dirvela in confidenza, abbiamo abbandonato il Cattolicismo, ed abbracciato il Protestantismo senza conoscere propriamente né l’uno né l’altro. Oh! se mi esaudite, avrò certamente molto da divertirmi e corfortarmi in udire le brutte laidezze della Chiesa papistica, e lo celesti bellezze della nostra Riforma; e di più mi libererò dagli scrupoli, dai crudeli rimorsi che non cessano di agitarmi per avere abbandonata quella brutta Chiesa.

PUNTO I

Origine della Cattolica Chiesa; il Primato di S. Pietro e dei Papi suoi successori.

2. Prot. Sono pronto a servirti con tutta la schiettezza, e secondo la verità. Ascolta. « La Chiesa Cattolica ebbe origine con Gesù Cristo medesimo. Egli scelse S. Pietro a Capo della Chiesa. Il nome di questo Apostolo era Simone; ma il suo Maestro chiamollo Pietro, ciò che significa – pietra o roccia, — e dissegli – Su questa pietra edificherò la mia Chiesa. – Osserva il Vangelo di S. Matteo XVI: 18.19; e quello di S. Giovanni, XXI: 15, e susseguenti; e scorgerai che ci è forza o negare la verità delle Scritture, o confessare che ivi fu promesso un Capo della Chiesa per tutte le generazioni.

3. S. Pietro morì martire in Roma 60 anni circa dopo la morte di Cristo. Ma altri subentrò al posto di quello, ed avvi la evidenza la più soddisfacente, che – la catena di successione è rimasta non interrotta da quel giorno a questo…. Vero è che a motivo delle persecuzioni, a cui pei tre primi secoli la Chiesa soggiacque, i Vescovi Capi, successori di S. Pietro, non sempre ebbero i mezzi di sostenere apertamente la loro Supremazia; ciò nullameno essi sempre esisterono, sempre vi fu un Vescovo Capo, e la sua Supremazia fu sempre riconosciuta da tutta la Chiesa, che è quanto dire, da tutti i Cristiani allora esistenti.

4. Ne’ tempi posteriori il Capo Vescovo fu chiamato nella nostra favella (inglese) il Pope, nella francese Pape. In italiano dicesi Papa, la qual voce è l’unione ed il compendio dei due latini vocaboli, Pater Patrum, ossia Padre de’ Padri. – Indi trae origine l’appellazione di Papà che i fanciulli di tutte le cristiane nazioni danno a loro padri, appellazione del più alto rispetto, è della più interna e sincera affezione. Così pertanto il Papa, nel succedere che, ciascuno di essi faceva a tale ufficio, divenne il Capo della Chiesa, e il suo supremo potere e autorità furono riconosciuti, come ho di già osservato, da tutti i Vescovi, da tutti i maestri delle massime del Cristianesimo in tutte le nazioni, presso cui esisteva questa religione. Il Papa fu ed è assistito da un corpo di persone dette – CARDINALI, – o gran consiglieri, e in varie e numerose epoche furon tenuti Concilj, affine di discutere e stabilire punti di alta importanza conducenti all’unità e benessere della Chiesa. Questi Concili furono adunati in tutti i luoghi del Cristianesimo, e parecchi se ne tennero in Inghilterra. I Papi stessi sono stati promiscuamente scelti da uomini di tutti le cristiane nazioni…

5. Il Papato, o l’ufficio di Papa, continuò ad. esistere in mezzo a tutte le grandi e ripetute rivoluzioni de’ regni e degli imperi. L’impero romano, che al principio dell’epoca cristiana era giunto all’apice della sua gloria, ed estendevasi presso che in tutta l’Europa, e parte dell’Affrica ed Asia, cadde totalmente in rovina; pur tuttavia il Papato rimase saldo; e al tempo in cui la devastazione detta comunemente – Riforma ebbe. principio; erano stati, duranti quindici secoli, dugento ventidue Papi seguitisi l’uno l’altro in dovuta e continua successione.

» La storia della Chiesa d’Inghilterra fino al tempo della Riforma è oggetto per noi di alto interesse. Un semplice sguardo alla medesima, un nudo abbozzo dei principali fatti dimostrerà quanto menzogneri, quanto ingiusti siano stati coloro, i quali hanno vilipesa-la Cattolica Chiesa e i suoi Papi! » (Cobbet, Storia della Riforma protestante in Inghilterra e in Irlanda. Lett. II, § 2 40, e segg.)

PUNTO II.

La Cattolica Chiesa è l’unica véra Chiesa di Gesù Cristo. Santi Cattolici e protestanti.

6. Apost. Dunque, secondo voi, la Chiesa Cattolica sarebbe sempre la vera Chiesa del Redentore? Non credo oserete asserirlo.

Prot. « Ci dice la Scrittura, che la Chiesa di Cristo esser dovea – Unica. — Nel ripetere che noi facciamo il Credo degli Apostoli, diciamo: io credo nella Santa Chiesa Cattolica. Cattolica significa universale. Ora possiamo noi credere in una Chiesa universale, senza credere che quella Chiesa sia – Unica – e sotto la direzione di un solo Capo?… Nel Vangelo di S. Giovanni (X. 16), Cristo dice che. Esso è il buon pastore, e che vi sarà un solo ovile ed un solo pastore. Indi Egli deputa Pietro a pastore in sua vece. Nel Vangelo stesso (XVII. 10, 1 1), Cristo dice (al Divin Padre): « E tutte le mie cose son tue, e le tue sono mie, ed in esse Io sono glorificato. Ed ormai io più non sono nel mondo, ed essi sono nel mondo, ed Io vengo a te. Padre Santo, conserva in nome tuo quelli che tu mi hai dati, affinché sieno un solo, come siam noi. »

S. Paolo, nella seconda sua Epistola a’ Corinti (XIII, 14), dice: « Del resto, o fratelli, allegratevi, siate perfetti, siate di un solo consentimento. » Nella Epistola agli Efesini (IV, 13), dice: « Solleciti in serbar l’unità dello spirito nel vincolo della pace. Avvi un solo corpo, un solo spirito; come pur siete chiamati in una sola speranza della vostra vocazione: un sol Signore, UNA SOLA FEDE, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti. » Di nuovo nella sua prima Epistola a’ Corinti (I. 40): « Io vi scongiuro, o fratelli, pel nome di Gesù Cristo nostro Signore, che tutti vi accordiate nel dir la cosa stessa, e che non sia tra di voi DIVISIONE ALCUNA, ma siate perfettamente uniti insieme nel MEDESIMO SPIRITO, e nel MEDESIMO SENTIMENTO. »

« Ella è una vera mostruosità il supporre che esser vi possano due FEDI veraci. Ciò non può stare; una delle due ha da esser falsa. E vi sarà uomo che dica, che dovremmo far plauso ad una misura, che dee per necessità produrre un numero indefinito di fede?… E col tor via che si fa del Capo della Chiesa, non sì viene a produrre inevitabilmente un tale stato di necessità? In questo caso come può esservi un solo ovile, ed un sol pastore, una sola fede, un sol battesimo?! » (Cobbet, Op. cit. Lett. 3 § 85). Un tratto caratteristico della vera Religione è di raccomandare a tutti l’unità e la concordia. » (Samuel Vix, Considerazioni sulla convenienza di congregare un Concilio, etc. 1829, p. 23).

« Io sfido di mostrarmi un articolo qualunque più imperativamente ordinato, sì frequentemente inculcato, come il mantenimento dell’Unità tra tutti i Cristiani. » (Samuel Parker, Religion and Loaltry, 1684).

« Una Chiesa, comunque ella sia, per la propria natura è pei fini della sua missione domanda UNITÀ: unità di tutti coloro che la compongono; unità nell’insegnamento: unità nella professione di fede. La quale per altro non può esistere senza che vi sia un’autorità sociale, suprema, ecclesiastica. » (Fessler Storia degli Ungheresi, T. 8, p. 468).

« Quando da noi si parla di UNITÀ, si dice che il Cattolicismo possiede l’UNITÀ, ed io certamente lo credo. » (Viuet, presso Baudry, La religion du coeur, p. 315)

« In fatto di UNITÀ, di culto e di Liturgia, il Cattolicismo ha prodotto tutto ciò che vi ha di più grandioso! » (Lettera convocatoria del Sinodo generale di Berlino del 1846).

« La moltitudine, e l’avvicendarsi delle confessioni e delle sette, le quali si andavano recando ad effetto al tempo della Riforma, e in quello che ne seguitava, in parte logorava, e in parte interrompeva e tramezzava la comunione ecclesiastica. Per il che il Protestantismo faceva sembiante di un ammasso di molte e varie parti, né si pareva chiaramente, come addiviene nella Chiesa Cattolica, la bellezza di una esterna unità » (W. L. M. Wette, nel periodico — Il Protestante — 1828. T. 2, p. 168).

« È forza confessarlo candidamente, la nostra Chiesa, per quello che fuori di sé le appartiene, è divisa in un numero ben grande di parti e particelle. Né ciò solo. Anco per entro, anco in sé medesima ella è discorde e divisa. Ove è mai l’armonica unione delle opinioni e dei principii religiosi? » (P. M. Kempff, e G. G. Ultrioh, nel periodico — La Chiesa Cristiana nella sua idea: Fulda 1835, T.1 p. 53).

« Ben mirasi e si percepisce il Protestantismo, ma non si vede in alcuna parte una Chiesa protestante. » (Lehman, Stato e pericolo del protestantismo, Jena 1810, p. 9)

« Noi non abbiamo una Chiesa, ma delle Chiese. » (G. L. Plank, Sulla situazione del partito cattolieo e protestante, Heidelberga 1816, p. 21.)

Apost. Non ha dunque la nostra Riforma veruna unità?

8. Prot. « La sola unità che (a noi) resta, è quella del salario dei Pastori. Sì, l’unità della nostra Chiesa consiste in questo, che tutti i ministri sono pagati della medesima borsa, e i grandi dignitari della Chiesa sono i ricevitori del distretto. Tale è notoriamente il sentimento di alcuni spiriti vigorosi e conseguenti. Io non li riprendo che di una cosa, cioè di appellare un’istituzione questa anarchia, di appellar questo caos una Chiesa. » (Vinet; L’église et la confession de foi, p..27, e segg,)

9. « Noi riguardar dobbiamo e riconoscere nella Chiesa l’ammirabile successione dei Santi non altrimenti che una coerente e continuata istoria apostolica, ed una stabile e medesima scuola parlante… Questo misterioso e continuo succedersi di sempre novelli e gloriosi Santi, questa cerchia, diciam così, delle glorie Cristiane, ben si mostra ad ognuno per un vero Cristianesimo attuale e pratico » (Fogli per la verità più sublime, Raccolta VIII, p. 83, Francoforte «sul Meno 1827).

10. « Al nostro libro della legale Chiesa (anglicana) si premette un Calendario, ed in questo Calendario vi sono a differenti giorni dell’anno certi nomi di Santi e Sante. I loro nomi son posti quivi, affinché si possan riguardare religiosamente dal popolo i loro giorni anniversari. Ora chi sono quelle sante persone? Sono veramente’ de’ Santi Protestanti? Neppur uno! Perché non Santo Lutero, né Santo Cranmer, né Santo Edoardo VIII, né Santa la Vergine. Elisabetta? Niuno affatto di questa gente, ma tutta quanta la lista è di Papi, di Vescovi cattolici, e cattoliche sante persone, così uomini come donne. Parecchie vergini, ma non la Vergine Regina, nessuno della schiatta protestante. »

Apost. Come! Non sono forse gran Santi quei nostri martirizzati per la loro fede dalla tiranna Maria Regina d’Inghilterra, e registrati da Fox e da altri col titolo di Martiri della riforma?

Prot. « La schietta verità intorno a cotesti Martiri si è che essi erano una caterva de’ più nequitosi birbanti, i quali cercavano di distrugger la Regina ed il suo governo, e di ottenere i mezzi di nuovamente depredare il popolo sotto il pretesto della coscienza e della superiore pietà. Non valsero mezzi, comecché miti fossero, onde richiamare al dovere la loro vita malvagia, poiché siffatti mezzi eransi tentati…. Erano meritevoli ciascuno di dieci mila morti, se dieci mila morti avesse ciascuno potuto soffrire. » (Cobbet, Op. cit. Lett. I, § 21).