LO SCUDO DELLA FEDE (142)

P. F. GHERUBINO DA SERRAVEZZA

Cappuccino Missionario Apostolico

IL PROTESTANTISMO GIUDICATO E CONDANNATO DALLA BIBBIA E DAI PROTESTANTI (9)

FIRENZE DALLA TIPOGRAFIA CALASANZIANA 1861

DISCUSSIONE IX

Titoli e ossequii tributati al Papa.

35. Prot. Ecco dunque terminata anche la questione, la causa sul regno temporale del Papa. Si appelli pure e sia il Papa Re, io più non mi oppongo. Ma come potranno mai tollerarsi certi altri titoli, certi ossequi che i Cattolici con tanto trasporto e attenzione gli tributano, né egli si degna punto di ricusarli? Lo appellano SANTO PADRE, e BEATISSIMO, SANTISSIMO PADRE! e persino il VICE DIO !!!… Egli pure non manca talvolta di appellarsi IL VESCOVO DE’ VESCOVI!… Gli ossequi poi corrispondono a’ titoli, poiché non solo la plebe, non solo la nobiltà, etc, ma persino i regnatiti Principi, Re, Imperatori, Regine si prostrano dinanzi a lui, hanno per grazia speciale il baciargli il piede o il ginocchio; e se in necessità lo vedono, obbligati si credono a sovvenirlo in ogni maniera, ed anche senza necessità gli presentano talvolta doni, regali di sommo pregio e valore, quasi fossero suoi umilissimi tributari! Dove mai trovasi nella parola di Dio una sentenza, o un fatto, un esempio che tali cose autorizzi, o almeno coonesti? Non ledono anzi tali cose quell’onore ed ossequio che a Dio solo è dovuto?

Bibbia. È scritto: « Eleazaro figliuolo di Aronne sacerdote, principe de’ principi de’ Leviti? » (Num. III, 32). Ora se il figlio del Gran Sacerdote Israelita, poté avere senza inconveniente il titolo di principe de’ principi de’ Leviti; quale inconveniente vi è mai che il Papa si dia il titolo assai più modesto di Vescovo de’ Vescovi, titolo assolutamente dovutogli come a Capo Supremo dì tutta la Chiesa? – Il titolo di Vice Dio è un sinonimo di quello di Vicario di Gesù Cristo; e che tale sia, tu medesimo ne hai già convenuto. Di più, avendo detto i Giudei al Redentore che volevano lapidarlo: « perché che essendo tu uomo, fai te stesso Dio: 3 » ( Giov. X, 34, 35) rispose loro che se anche non fosse stato tale, avrebbe potuto ciò asserire in senso affatto innocente irreprensibile, così dicendo: « Non è egli scritto nella vostra Legge: Io dissi: siete dii? Se dii chiamò quelli a’ quali Dio parlò, e la Scrittura non può essere abolita, etc. » (Giov. X, 34, 35), non può riprendersi di errore. Da ciò è chiaro non esservi colpa di sorta, se anche (nel debito senso, in onore di colui che rappresenta) appellassero il Papa – il Dio in terra; – e quindi molto meno vi è colpa appellandolo – Santissimo, Beatissimo Padre. Anzi quest’ultimo titolo l’ha espressamente avuto da Gesù Cristo nella persona di S. Pietro, quando a questo Egli disse, nell’atto di eleggerlo Capo Supremo di tutta la Chiesa: « BEATO SEI TU SIMONE BAR IONA. » (Matt. XVI, 17).

54. Riguardo poi agli ossequi, parimente sta scritto: « Queste cose dice il Signore Dio: Ecco che io…. alzerò a’ popoli il mio vessillo (la Croce), e tuoi nutricatori saranno i re, e tue o nutrici le regine: COLLA FACCIA PER TERRA TI ADORERANNO, E BACERANNO LA POLVERE DE’ TUOI PIEDI. » (Isa. XLIX. 22, 23) Se riscontri adesso tutto il contesto evidentemente vedrai che Dio in questo luogo non parla che alla Chiesa Cristiana, e che tali onori ed ossequi a lei promette, nella persona sicuramente de’ suoi primari rappresentanti. Onde i Cattolici prestando tali onori di ussequi al Vicario di Gesù Cristo, altro non fanno che la volontà di Dio, il loro preciso dovere.

Prot. Ciò posso accordarvi rapporto ai buoni Papi: ma ì Cattolici li onorano tutti nel modo stesso indistintamente buoni e cattivi.

55. Bibbia. È scritto: « E mirato fissamente il sinedrio, disse Paolo etc,… Ma il Principe de’ sacerdoti, Anania, ordinò ai circostanti che lo percotessero nella bocca. Allora Paolo gli disse: Percuoterà te Iddio, muraglia imbiancata…. Ma i circostanti dissero: Tu oltraggi il Sommo Sacerdote di Dio? E Paolo disse: Fratelli, io non sapeva che egli è il Principe de’ sacerdoti. Imperocché sta scritto: Non oltraggerai il principe del popol tuo. » (Act. XXIII, 1 e segg.). Ora dir non potrai che questo Anania fosse uomo dabbene; eppure S. Paolo, domanda scusa per avergli mancato di rispetto, e con ciò t’insegna che tali onori ed ossequi non sono annessi ai costumi, ma al grado, alla dignità della persona.

Prot. Giustissime sono le vostre ragioni, ed io medesimo anche per lo innanzi ne era talmente persuaso che scrivendo a lui così espresso mi sono: « AL BEATISSIMO PADRE LEONE PONTEFICE MASSIMO: « Martin Lutero: Prostratomi a’ piedi della tua Beatitudine, etc. » (Lutero, Epist. ad Leonem Pap. Præf. Thesium, edict. 1519) Ed infatti, «Che cosa è il Papa?… Esso è un Vescovo, IL PADRE SANTO, IL SOMMO SACERDOTE…. Egli benefica e benedice…. Esso è il beneaccetto a milioni di cuori da lui santificati: esso si manifesta grande nella più alta maestà sino alle menti de’ potenti, i quali onorano il Papato; esso è il possessore di una potestà; dinanzi a cui nello spazio di 1700 anni ora 1860), a cominciare dalla Casa di Cesare insino alla stirpe di Asburgo, son passate e cadute molte grandi nazioni. » (Giov. Muller, Opp. Tom. 8, p. 56).

DISCUSSIONE X

I Precetti della Chiesa.

56. Prot. Sì: antica e grande è la potestà del Papa, ma più grande ancora è 1’abuso che egli ne fa. Ed invero: chi mai gli ha dato il potere di aggiungere ai divini Comandamenti i propri disciplinari precetti, e di obbligare gravemente i fedeli alla osservanza di essi? Eppure ha egli ciò fatto sino a comandar digiuni, a proibire in certi giorni e tempi dell’ anno i cibi di grasso! Non è egli questo un arrogarsi l’inaudito potere di correggere la legge santa di Dio, e violare in pari tempo i diritti più sacri dell’uomo?

Bibbia. Sta scritto: «Gli Apostoli e i seniori…. ai fratelli…. È parso allo Spirito Santo ed a noi…. che vi asteniate dalle cose immolato agli idoli, e dal sangue, e dal soffocato. – E Paolo elettosi Sila,… fece il giro della Siria e della Galilea, confermando le Chiese: comandando che si osservassero i precetti degli Apostoli. » (Act. XV, 28, 29, 40, 41). « E passando di città in città raccomandavano di osservare i regolamenti decretati dagli Apostoli. » (ivi, XVI, 4). Potrai adesso negare che non possa fare il Papa ciò che poteron fare gli Apostoli? Che se domandi quando il Papa, e da chi abbia ricevuto tal potestà: ti dico che l’ha ricevuta da Gesù Cristo, quando disse al primo Papa S. Pietro: « Tuttociò che avrai legato sopra la terra, sarà legato anche in cielo. » (Matt. XVI, 19) Dipoi disse ancora, per far conoscere di quanta forza siano tali precetti, di quanta reità si aggravano i trasgressori di essi: «Se non ascolta la Chiesa, abbilo come per un pagano e pubblicano. » (Matt. XVIII, 17) Hai ben capito?

Prot. Ho capito benissimo: Sono ancor io del medesimo sentimento.

57. « Senza la disciplina non può sussistere famiglia, né Chiesa, la dottrina di Cristo è l’anima della Chiesa, la disciplina tiene il luogo dei nervi che saldano tra loro i membri. Infrangere la disciplina è un uccider la Chiesa. La disciplina è il freno che doma l’anima ribelle, il pungolo che eccita la volontà infingarda, la sferza paterna che mite punisce l’indocile fanciullo. Gesù ha detto – Matt. XVIII – colui che dopo due rimproveri, fattigli dinanzi a tre testimoni, non si sarà emendato, verrà tradotto dinanzi al tribunale della Chiesa, da cui verrà pubblicamente rimproverato. Se il rimprovero rimane senza effetto, egli sarà espulso e scacciato dalla società de’ fedeli. » (Calvino: lib. 4, Instit. cap. 3). « Noi crediamo che i digiuni e le mortificazioni della carne, alle quali l’uomo volontariamente si sottopone, sono utilissime cose per avanzare nella pietà; e che dobbiamo esortarvi i Cristiani come fecero gli Apostoli. » (Melantone: Professione di fede mandata, anche a nome della Germania, a Francesco I, re di Francia: Art. 3). (Gli Apostoli non solo esortarono, ma comandarono.)

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.