SALMI BIBLICI: ” CONFITEMINI, DOMINO … CONFITEMINI ” (CXXXV)

SALMO 135: “CONFITEMINI DOMINO … CONFITEMINI”

CHAINE D’OR SUR LES PSAUMES

ou LES PSAUMES TRADUITS, ANALYSÉS, INTERPRÉTÉS ET MÉDITÉS A L’AIDE D’EXPLICATIONS ET DE CONSIDÉRATIONS SUIVIES, TIRÉES TEXTUELLEMENT DES SAINTS PÈRES, DES ORATEURS ET DES ÉCRIVAINS CATHOLIQUES LES PLUS RENOMMÉS. 

[I Salmi tradotti, analizzati, interpretati e meditati con l’aiuto delle spiegazioni e delle considerazioni seguite, tratte testualmente dai santi Padri, dagli oratori e dagli scrittori cattolici più rinomati da …]

Par M. l’Abbé J.-M. PÉRONNE,

CHANOINE TITULAIRE DE L’ÉGLISE DE SOISSONS, Ancien Professeur d’Écriture sainte et d’Éloquence sacrée.

[Canonico titolare della Chiesa di Soissons, Professore emerito di Scrittura santa e sacra Eloquenza]

TOME TROISIÈME (III)

PARIS – LOUIS VIVES, LIBRAIRE-ÉDITEUR 13, RUE DELAMMIE, 1878

IMPRIM.

Soissons, le 18 août 1878.

f ODON, Evêque de Soissons et Laon.

Salmo 135 (136)

Alleluja.

[1] Confitemini Domino,

quoniam bonus, quoniam in æternum misericordia ejus.

[2] Confitemini Deo deorum, quoniam in æternum misericordia ejus.

[3] Confitemini Domino dominorum, quoniam in æternum misericordia ejus.

[4] Qui facit mirabilia magna solus, quoniam in æternum misericordia ejus.

[5] Qui fecit caelos in intellectu, quoniam in æternum misericordia ejus.

[6] Qui firmavit terram super aquas, quoniam in æternum misericordia ejus.

[7] Qui fecit luminaria magna, quoniam in æternum misericordia ejus:

[8] solem in potestatem diei, quoniam in æternum misericordia ejus;

[9] lunam et stellas in potestatem noctis, quoniam in æternum misericordia ejus.

[10] Qui percussit Aegyptum cum primogenitis eorum, quoniam in æternum misericordia ejus.

[11] Qui eduxit Israel de medio eorum, quoniam in æternum misericordia ejus,

[12] in manu potenti et brachio excelso, quoniam in æternum misericordia ejus.

[13] Qui divisit mare Rubrum in divisiones, quoniam in æternum misericordia ejus;

[14] et eduxit Israel per medium ejus, quoniam in æternum misericordia ejus;

[15] et excussit Pharaonem et virtutem ejus in mari Rubro, quoniam in æternum misericordia ejus.

[16] Qui traduxit populum suum per desertum, quoniam in æternum misericordia ejus.

[17] Qui percussit reges magnos, quoniam in æternum misericordia ejus;

[18] et occidit reges fortes, quoniam in æternum misericordia ejus:

[19] Sehon, regem Amorrhaeorum, quoniam in æternum misericordia ejus;

[20] et Og, regem Basan, quoniam in æternum misericordia ejus;

[21] et dedit terram eorum haereditatem, quoniam in æternum misericordia ejus;

[22] hæreditatem Israel, servo suo, quoniam in æternum misericordia ejus.

[23] Quia in humilitate nostra memor fuit nostri, quoniam in æternum misericordia ejus;

[24] et redimit nos ab inimicis nostris, quoniam in æternum misericordia ejus.

[25] Qui dat escam omni carni, quoniam in æternum misericordia ejus.

[26] Confitemini Deo caeli, quoniam in æternum misericordia ejus. Confitemini Domino dominorum, quoniam in æternum misericordia ejus.

[Vecchio Testamento Secondo la Volgata Tradotto in lingua italiana da mons. ANTONIO MARTINI Arciv. Di Firenze etc.

Vol. XI

Venezia, Girol. Tasso ed. MDCCCXXXI]

SALMO CXXXV

Invita il profeta, siccome nel Salmo antecedente, a lodare la misericordia di Dio. Ad ogni versetto ripete che la misericordia di Dio è in eterno, a dimostrare che le opere tutte di Dio, in creare, provvedere e redimere sono non per necessità, o per debito, ma unicamente per bontà di Dio, che si effonde e comunica.

Alleluja: lodate Dio.

1. Date lode al Signore, perché egli è buono,

perché la misericordia di lui è in eterno.

2. Date lode al Dio degli dei, perché la misericordia di lui è in eterno.

3. Date lode al Signore dei signori, perché la misericordia di lui è in eterno.

4. Il quale solo fa grandi meraviglie, perché la misericordia di lui è in eterno.

5. Il quale con sapienza creò i cieli, perché la misericordia di lui è in eterno.

6. Il quale posò la terra sopra le acque, perché la misericordia di lui è in eterno.

7. Il quale fece i grandi luminari, perché la misericordia di lui è in eterno.

8. Il sole per presedere al giorno, perché la misericordia di lui è in eterno.

9. La luna e le stelle per preseder alla notte, perché la misericordia di lui è in eterno.

10. Il quale percosse l’Egitto co’ suoi primogeniti, perché la misericordia di lui è in eterno.

11. Il quale trasse Israele di mezzo all’Egitto, perché la misericordia di lui è in eterno.

12. Con mano possente e con braccio alzato, perché la misericordia di lui è in eterno.

13. Il quale divise in parti il mar Rosso, perché la misericordia di lui è in eterno.

14. E pel mezzo di esso condusse Israele, perché la misericordia di lui è in eterno.

15. E precipitò Faraone e l’esercito di lui nel mar Rosso, perché la misericordia di lui è in eterno.

16. Il quale fe’ passare il suo popolo pel deserto, perché la misericordia di lui è in eterno.

17. Il quale percosse dei re grandi, perché la misericordia di lui è in eterno.

18. E uccise de’ re forti, perché la misericordia di lui è in eterno.

19. Sehon re degli Amorrei, perché la misericordia di lui è in eterno.

20. E Og re di Basan, perché la misericordia di lui è in eterno.

21. E diede la loro terra in retaggio, perché la misericordia di lui è in eterno.

22. In retaggio ad Israele suo popolo, perché la misericordia di lui è in eterno.

23. Perché nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, perché la misericordia di lui è in eterno.

24. E ci ha riscattati dai nostri nemici, perché la misericordia di lui è in eterno.

25. Il quale dà il nudrimento ad ogni animale, perché la misericordia di lui è in eterno.

26. Date lode al Dio del cielo, perché la misericordia di lui è in eterno. Date lode al Signore de’ signori, perché la misericordia di lui è in eterno.

Sommario analitico

Questo salmo, che sviluppa un po’ gli stessi pensieri del precedente, è un elogio della misericordia divina. Il salmista esorta il suo popolo a lodare Dio:

 (questo salmo è notevole per il ricorrersi del ritornello: « … perché eterna è la sua misericordia, » che chiude ogni versetto. Questo ritornello è ripetuto come risposta dei leviti o del popolo, come le strofe in risposta alle nostre litanie)

I. Perché in se stesso:

1° Egli è buono (1);

2° Egli è il Dio degli dei (2);

3° Egli è il Signore dei signori ed ha un sovrano controllo su tutto ciò che esiste (3)

II. – Perché nella creazione ha fatto meraviglie:

1° creando i cieli con la sua potenza (5);

2° fondando e stabilendo la terra sopra le acque (6);

3° ponendo nei cieli questi grandi lumi che devono presiedere al giorno ed alla notte (7-9)

III. – Perché nel governo del suo popolo:

1° in Egitto, Egli ha devastato questa regione, ne fatti morire tutti i primogeniti, e ne ha fatto uscire il suo popolo (10-12);

2° nel mar Rosso, ha diviso le sue acque che hanno liberato un passaggio agli Israeliti ed inghiottito gli egiziani (13, 14):

3° nel viaggio attraverso il deserto, Egli ha condotto il suo popolo e sconfitto re potenti che tentavano di attaccarlo (16-20);

4° nella terra promessa, ha dato un’eredità al suo popolo (21 22).

IV. Nella liberazione della cattività di Babilonia:

1° Egli è venuto in soccorso di coloro che erano nell’afflizione;

2° li ha liberati dai loro oppressori (23, 24);

3° li ha nutriti con questa paterna provvidenza, con cui nutre e conserva ogni creatura vivente (25, 26).

Spiegazioni e Considerazioni

I . — 1-4

 .

ff. 1-3. –  « … Perché eterna è la sua misericordia; » vale a dire che in Dio non si vede l’oblio seguire il beneficio, l’indifferenza alla misericordia, come succede troppo spesso tra gli uomini, che le passioni dominano, la loro condizione incatena, il loro stato di dipendenza arresta, e ai quali gli avvenimenti non permettono di agire come vorrebbero. Tale non è la condotta di Dio: Egli non interrompe mai il corso della sua misericordia, mai cessa di esercitarla, con mezzi variati all’infinito. La durata della sua misericordia non è limitata a dieci, venti, cento, duecento, mille anni; essa è uguale alla durata dell’esistenza dell’uomo sulla terra, si estende al tempo ed all’eternità. (S. Chrys.). – Dio è non solo elevato al di sopra di tutti i falsi dei del paganesimo, ma ancora è il loro Dio, il Dio di tutti coloro ai quali la Scrittura dà il nome di dei, come ai principi, ai giudici, ai magistrati. – Lodare Dio come il Signore dei signori, significa dare nel proprio cuore una vera preferenza al di sopra di tutto (Duguet).

II. – 5-9.

ff. 5 – 9. – Il Profetaprova ora ciò che andava dicendo, che Dio è il Padrone ed il Signore degli dei, e dimostra questa verità come già aveva fatto, con gli oggetti della sua potenza. Ora, egli non dice “che ha fatto”, ma «che fa », perché Dio non cessa di spandere le sue grazie ed operare i prodigi che sorpassano l’intelligenza umana. Egli fa soprattutto risaltare queste due caratteristiche dell’operazione divina: Dio agisce da solo, o piuttosto dà quattro caratteri della sua superiorità: Dio agisce, opera prodigi, questi sono grandi prodigi, ed Egli è solo ad operarli (S. Chrys.). – « Che fa solo i prodigi più grandi. » Vi sono certe meraviglie che Dio ha fatto da solo, ed il salmo le indica; vi sono altri miracoli che egli va ad enumerare, ma che il Signore ha fatto con l’intermediazione degli uomini. (S. Agost.). – Il cielo visibile non è il solo che Dio ha fatto, Egli ne ha creato un altro per insegnarci, dall’inizio del mondo, che Egli non ci avrebbe lasciato sulla terra, ma che ci avrebbe trasportato in questo altro cielo a cui ci destina. (S. Chrys.). – Egli ha dunque fatto i cieli con la sua sapienza e con la sua bontà, con l’atto della sua intelligenza e della sua volontà, che sono come le sue due mani, senza materia preesistente, senza strumenti, senza soccorso di nessuno. – La terra è stata raffermata al di sopra delle acque, non perché l’acqua sia al di sotto della terra, ma perché la superficie della terra è in gran parte più elevata della superficie dell’acqua, affinché gli uomini e gli animali possano abitarla e vivervi convenientemente. Il sole visibile rischiara gli occhi sani, ed acceca gli occhi malati; il sole invisibile delle nostre anime, Gesù-Cristo, illumina quelle che sono degne di avvicinarsi a Lui, e lascia nell’oscurità quelle dalle quali si ritira, perché esse si sono ritirate da Lui. – La Chiesa, figurata dalla lune, è nella notte, e diviene oscura quando le passioni terrene, o dei suoi figli, o di coloro che la governano, si trovano interposti tra essa e Gesù-Cristo, che è il suo sole. (Duguet.). – Il salmista parrebbe indicare qui la mirabile armonia dei doni variati della grazia che Dio fa agli uomini. « Ad uno, dice l’Apostolo, è dato dallo Spirito, il linguaggio di Sapienza; » ecco cosa figura il sole creato per presiedere al giorno; « ad un altro è stato dato, dal medesimo Spirito, il linguaggio della scienza, » ciò che è figurato dalla luna. Sembra far poi allusione alle stelle quando dice: « Agli altri, la fede per mezzo dello stesso Spirito, ad un altro la grazia di guarire dal medesimo Spirito; ad un altro la virtù di operare miracoli; ad un altro il discernimento degli spiriti; ad un altro l’interpretazione dei discorsi. » (I Cor. XIII; 8-40).Non c’è in effetti una sola delle sue grazie che non sia necessaria nella notte di questo mondo. (S. Agost.).

III. — 10-22.

ff. 10-22. – Questi miracoli operati in Egitto sono la figura di miracoli non meno reali e ben più elevati che Dio opera tutti i giorni nella Chiesa. – Egli colpisce il mondo, così come le cose reputate più preziose nel mondo. – Egli trae i suoi santi ed i suoi fedeli da mezzo i malvagi, « con mano potente e braccio levato.» Egli divide il mar Rosso, di modo che un solo e medesimo Battesimo è per gli uni causa di vita, e per gli altri causa di morte. – Egli fa passare il suo nuovo popolo in un battesimo di rigenerazione. – Egli distrugge rapidamente e i peccato dei suoi e le conseguenze di questo peccato, mediante il Battesimo. –  Egli ci conduce e ci guida come suo popolo attraverso le secche e le aridità di questo mondo, affinché non vi periamo. – Egli colpisce e distrugge le potenze diaboliche e malefiche (S. Agost.) – I popoli di Chanaan non erano che delle figure imperfette dei nemici della salvezza: essi erano uomini possenti, orgogliosi, dediti a tutti i disordini che descrive il libro sacro della Sapienza: « Era questa una razza maledetta dalla sua origine, una nazione perversa ed indurita nel crimine. » Dio attese lungo tempo questi empi, diede presentimenti della sua collera; Egli voleva ricondurli ai principi della saggezza e del vero culto, ma la loro ostinazione fu inflessibile, e le vendette divine si accesero infine contro di essi. (Berthier). – È a giusto titolo che il Profeta ripeta dopo ogni versetto: « … Perché eterna è la sua misericordia; » perché questi prodigi sono una testimonianza evidente di questa provvidenza, la cui azione non si esaurisce mai. Questa provvidenza paterna non si è manifestata solo nei prodigi dell’Egitto e della terra di Chanaan; ogni epoca, ogni periodo della storia dei Giudei (ed ancor più dei Cristiani), ha visto estendersi fino ad essa gli effetti sensibili della bontà divina (S. Chrys.).

IV. 23 – 26.

ff. 23 – 26. — « Egli ci ha liberato dai nostri nemici. » Senza fare una enumerazione dettagliata delle guerre, degli attacchi, delle vittorie del popolo di Dio, il salmista riassume in una sola parola la lunga serie dei loro trionfi. (S. Chrys.). « Egli dà nutrimento ad ogni carne. » Il principio produttore degli alimenti e dei frutti non è dunque né la terra, né le piogge, né l’aria, né il sole, né qualche altro alimento creato, ma è solo a Dio che bisogna rapportarlo. Queste parole esprimono, pertanto, lo stesso pensiero del Salvatore: « … Egli fa sorgere il sole sui buoni e sui malvagi, e piovere sui giusti e sugli ingiusti, » (Matth. V, 45), vale a dire che Egli dà nutrimento non solo agli uomini giusti e virtuosi, ma pure ai peccatori ed agli empi, ed alla natura umana tutta intera. (S, Chrys.). – Cominciamo come questo salmo e finiamo le nostre preghiere con il lodare il Dio del cielo ed il Signore dei signori, principalmente a causa della sua Misericordia eterna, nel suo principio e nei suoi effetti.