3 MAGGIO: S.S. GREGORIO XVIII, 29 ANNI CON LA CROCE DI CRISTO SULLE SPALLE!

Il 3 maggio del 1991, in un Conclave a porte chiuse, veniva eletto dai Cardinali nominati in segreto da Gregorio XVII, al Soglio pontificio, S.S. Gregorio XVIII, successore dello stesso S.S. Gregorio XVII, G. Siri. Il giorno non fu scelto a caso dallo Spirito Santo: è questo infatti il giorno in cui la Chiesa Cattolica festeggia l’Invenzione della Croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Conosciamo la storia di S. Elena, recatasi a Gerusalemme con questa precisa intenzione, del Vescovo Macario che per distinguere tra le tre croci ritrovate in profondità nel terreno del luogo della crocefissione, escogitò un mirabile espediente, facendo avvicinare le croci, una per volta ad una donna mortalmente malata. La Croce sulla quale era morta l’umanità di Cristo, risanò all’istante la donna. Ma cosa vuole indicare lo Spirito con questo giorno scelto per l’elezione del Vicario di Cristo? La  Croce ritrovata, viene posta sulle spalle del nuovo Vicario di Cristo che dovrà così ripercorrere la salita sul Calvario fino alla crocifissione ed alla morte su quella stessa croce, per rinnovare la Passione di Cristo nella sua Chiesa nella persona proprio del suo Vicario. Come scriveva il Cardinal Manning nel secolo XIX, la Chiesa deve ripetere in tutto la vita terrena del suo Capo divino. Ecco che dopo il “tradimento di Giuda”, l’Apostasia dei più alti rappresentanti ecclesiastici, la passione nel Gestsemani di Gregorio XVII, costretto ad una cripto-prigionia sorvegliatissima per 31 anni, arrivava il momento della salita sul Golgota e dell’immolazione sulla Croce. Questo è stato il compito affidato al Pontificato di Gregorio XVIII, sottolineato ancora più dal ricordo che il Martirologio Romano fa in questo giorno di S. Alessandro I Pontefice e martire, ucciso dopo innumerevoli strazi. Alla morte in Croce, seguirà – come a Gerusalemme – la sepoltura nel sepolcro di Gesù, e la sua Chiesa sarà dichiarata morta e sepolta da tutti gli empi e dagli ipocriti marrani della terra. Ma … dopo tre giorni (di buio?), il Cristo Salvatore risorgerà vittorioso in maniera improvvisa ed inattesa dai suoi nemici, ancora una volta riprenderà la sua corona di gloria strappandola al “signore dell’universo-lucifero” – nel frattempo spacciatosi per Dio e postosi su tutti gli altari e sulla “usurpata” Cattedra di Pietro per essere adorato –; … e la Chiesa Cattolica, come Sposa immacolata di Cristo senza ruga né macchia di infamia o di errore, nuovamente risplenderà come Maestra dei popoli e Luce nelle tenebre per gli erranti accecati, ivi sarà ripristinato il culto divino apostolico autentico dei Padri e dei Pontefici di tutti i tempi con la restaurazione del Sacrificio perenne. Al Pusillus grex cattolico, mai come in questa giornata, si raccomanda preghiera e penitenza per il Santo Padre Gregorio XVIII, perché il Signore gli dia la forza e la grazia necessaria per affrontare la passione del Calvario, le sofferenze ad essa collegata, onde rinnovare, almeno in spirito, la morte sulla Croce di Gesù Cristo Nostro Signore. Che la Vergine Maria, assista ancora una volta ai piedi della Croce, come già fece con il Figlio suo e di Dio, questo figlio da Lei generato nello Spirito Santo, ed aiuti tutti noi in questa prova finale della nostra fede divina in Cristo l’uomo-Dio, nostro Salvatore.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.