LO SCUDO DELLA FEDE (59)

LO SCUDO DELLA FEDE (59)

[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]

CAPITOLO X.

IL PROTESTANTISMO È FALSO PERCHÈ COL SUO PRINCIPIO RENDE IMPOSSIBILE LA SALVEZZA.

Gesù Cristo è venuto sulla terra perché  tutti gli uomini acquistassero la salute, ciò è indubitabile: e però con la sua predicazione spianò il sentiero del Cielo in molti modi. Lo spianò con la cognizione più ampia che apportò al mondo delle verità necessarie a sapersi, lo spianò col magistero che lasciò permanente nella sua Chiesa per mezzo della quale tutti possono con facilità arrivarvi, lo spianò con l’abbondanza delle grazie che ci conferì interiormente, lo spianò per mezzo dei santi Sacramenti che sono a guisa di tanti canali che le portano sempre più copiose alle anime nostre, lo spianò co’ suoi esempli onde ci muove sì efficacemente, lo spianò con le nuove virtù che egli fece conoscere agli uomini. Parve però che i Protestanti avessero invidia di tanti beni che Gesù ci aveva procacciati. Che hanno fatto adunque? Hanno chiusa ad anime senza numero la via del Cielo. Voi non crederete facilmente tanta nequizia, ma ponete mente che io ve lo farò vedere chiaro chiaro. – Noi Cattolici per conoscere sicuramente la verità e per praticarla abbiamo un mezzo semplicissimo, alla portata di tutti, l’insegnamento vivo dei Sacri Pastori. Gesù Cristo stabilì i Vescovi e questi subordinò al Sommo Pontefice. I Vescovi mandano i Sacerdoti, i Sacerdoti insegnano a noi quello che abbiamo da credere, quello che abbiamo ad operare. In questo modo noi sappiamo per l’appunto quali verità e quali misteri abbiamo da credere, quali Sacramenti da ricevere e con quali disposizioni, quali orazioni da fare, quali sono gli obblighi dello stato di ciascheduno e da quali peccati ci abbiamo da guardare per non cadere nel fuoco eterno. Questo mezzo che è semplicissimo è ancora sommamente sicuro perché essendo infallibile la S. Chiesa, ed i Sacerdoti sotto la sorveglianza dei Vescovi, i Vescovi sotto quella del Sommo Pontefice, non potendo insegnar altro che quello che tiene tutta la Chiesa, i semplici fedeli sono al tutto certi di possedere la verità. Mirabile trovato della sapienza di Dio, la quale dispone tutte le cose a suoi fini con semplicità ed efficacia divina! I Protestanti però rovesciando questo bell’ordine di cose hanno preteso che non si debba stare alle autorità né dei Sacerdoti, né dei Vescovi, né del Papa, né di tutta la Chiesa, ed hanno stabilito come principio che ognuno debba da sé leggere la S. Bibbia, da sé intenderla ed interpretarla, da sé cavarsene fuori le verità da credere, da sé applicarsela e non stare in nulla agli altrui insegnamenti; la qual cosa se fosse vera (come per grazia di Dio non è) bisognerebbe che quasi tutto il genere umano si rassegnasse ad andare all’Inferno. Ed è chiaro perché prima di tutto come farebbero i più dei Cristiani a leggere la S. Bibbia? Nel passato prima che ci fosse la stampa non era possibile neppure averne una copia senza grandi spese, ed i più non potevano procurarsela. Inoltre i più non sapevano neppur leggere, perché allora non solo i poverelli ed i lavoratori l’ignoravano, ma non sapevano spesso neppure i Signori. Sarebbe stato anche necessario che avessero conosciuto questo precetto, ma nessuno lo conosceva: e certamente questi grandi maestroni che sempre gridano bibbia, bibbia, non sapranno davvero indicarvi il capitolo della Bibbia dove si trovi un tal precetto. Anche al presente il maggior numero dei contadini, dei lavoranti, degli artieri, delle donne non sa leggere. Bisognerebbe dire che come nel passato, così nel presente il maggior numero dei poverelli dovesse dannarsi: e tuttavia Gesù Cristo ha insegnato tutto l’opposto dicendo anzi che il Regno dei Cieli, il Santo Paradiso è fatto principalmente pei poverelli. E però è falso il Protestantismo che col suo principio li esclude senza lor colpa dal Regno di Dio. – Del resto fingete pure che tutti sapessero leggere, oppure che potessero supplire col sentire gli altri a leggere la S. Bibbia. dunque potrebbero salvarsi almeno così? No, miei cari, se fosse vero il principio dei Protestanti il maggior numero dei Cristiani non avrebbe neppure allora modo di salvarsi. Imperocché che cosa giova il leggere la Bibbia se poi non s’intende, oppur s’intende a rovescio? In cambio di averne la vita se ne avrebbe la morte. Se io credo che Dio prescriva una cosa, quando invece ne prescrive un’altra, se io credo che sia una verità quello che è una mia immaginazione, non è egli vero che mi riuscirebbe un veleno quello che dovrebbe darmi la sanità? Or qui è il punto. L a S. Scrittura è molto oscura e molto difficile e ciò per più ragioni. L’antico Testamento comprende la storia di 40 secoli e ne tocca i fatti principali ma con molta brevità, è tutta figurativa dei tempi del Cristianesimo; del quale poi i Profeti accennano più o meno chiaro le vicende mescolandole coi fatti che allora accadevano: richiede però molto acume d’ingegno e molta penetrazione, perché s’intenda. Bisogna avere cognizioni ampie di storia, di critica, di geografia, di lingue antiche, e soprattutto delle usanze di quei tempi, e delle consuetudini di quegli uomini, altrimenti o non s’intende nulla, o s’intende a rovescio come accade frequentemente. Il nuovo Testamento poi oltre alle difficoltà dell’antico, ha oscurità tutte sue proprie per la profondità dei misteri e delle verità che tratta, come sono la SS. Trinità, l’Incarnazione, la grazia, i Sacramenti, ed andate dicendo. Più, in quelle carte divine tutti questi misteri sono spesse volte appena adombrati perché nella S. Chiesa dovevano poi insegnarsi di viva voce, epperò è sommamente arduo il comprenderli. Come dunque ha da fare il più dei Cristiani ad intendere da sé tutte quelle profondità? Costoro vogliono mettervi sulle spalle un peso che affatto vi è importabile. Da giovani non avete certo potuto occuparvi di questi studi nella vostra condizione. Adesso chi ha la moglie ed i figliuoli che vogliono del pane, chi ha il mestiere, e davvero che non vi è possibile di attendere allo studio della S. Scrittura. E le donne che pur sono una metà dell’uman genere come faranno ancor esse? Come, le povere contadine? Come, le persone di servizio? Come, le coniugate? Davvero che se non basta l’insegnamento dei Sacri Pastori, se non basta apprendere le verità alla Parrocchia, se è necessario intendere da sé la S. Scrittura, possono rinunziare alla eterna salute per sempre. Ora che stranezza, e che crudeltà è mai questa? A queste ragioni sì chiare sapete che rispondono poi i Protestanti? Prima si sdegnano che noi diciamo che la S. Scrittura è difficile ed oscura poi affermano che lo Spirito Santo c’illumina ad intenderne tutto quello che è necessario alla salute. Ma se l’andare in collera bastasse per aver ragione, alla buon’ ora: come però non basta; né il loro sdegno, né le loro pretensioni sullo Spirito Santo valgono punto a sciogliere le difficoltà. Imperocché che la S. Bibbia sia oscura è verissimo, e lo afferma la S. Scrittura. L’Apostolo S. Pietro parlando delle lettere di S. Paolo dice espressamente che vi sono in esse delle cose difficili ad intendersi, che perciò alcuni le depravano siccome fanno di tutte le altre Scritture. Lo dimostrano anche i Santi Padri della Chiesa, i quali tutto che dottissimi e pieni del lume di Dio, tuttavia hanno impiegato immenso studio e grandi volumi per spiegarla. Ma lo dimostra assai chiaramente l’esperienza stessa dei Protestanti. Conciossiachè se la Scrittura è tanto chiara, come essi dicono, perché vi hanno sprecato intorno tanti volumi di spiegazioni? Perché in queste spiegazioni non si trovano mai due che siano di accordo? Perché le credenze che fondano sopra queste spiegazioni sono così disparate? Son divisi in tante sette, quante sono le teste, e poi dicono che la Bibbia è chiara. Un bel giorno ci potranno persuadere che gli asini volano se ci trovano così dolci di sale da credere ai loro paradossi. Queste contraddizioni poi in che cadono mostrano fino all’evidenza quanto sia vero quel che soggiungono dell’assistenza dello Spirito Santo. Imperocché se ognuno avesse cotesta assistenza sarebbe mai possibile che si contrariassero sì fattamente? Lo Spirito Santo non può insegnare altro che la verità, e siccome la verità è una sola, così dovrebbe insegnare a tutti lo stesso. Mentre dunque si avversano, si lacerano, si scomunicano a vicenda, è chiaro come la luce del sole che è una fandonia quell’assistenza che vantano dello Spirito Santo. Resta dunque che se la fede cristiana non può formarsi altro che sulla Bibbia spiegata da ognuno che la legge, è impossibile la fede al più degli uomini. Epperò Gesù Cristo che è venuto sulla terra per apprestare a tutti gli uomini i mezzi della salute ha posto il maggior numero degli uomini (bestemmia orribile) in condizione di non potere giungere alla salute. E che sia così io voglio che ve ne convinciate da quello che fanno e dicono poi essi stessi. Osservate. Insegnano che non si deve credere ad altro che alla Bibbia e poi che cosa fanno dopo d’avervi dato un tale insegnamento? Lo trasgrediscono essi i primi ed invece degli insegnamenti della Bibbia, vi danno i loro. Montano essi in pulpito, leggono la Scrittura, e poi si fanno ad esporvela. Vogliono che la intendiate così e così, che non accettiate la spiegazione che ne dà la S. Chiesa Cattolica, ma che crediate che solo la spiegazione loro è buona. Ora che cosa è tutto ciò? Se la S. Scrittura è così chiara, perché vengono essi a spiegarla? Se lo Spirito Santo assiste tutti quei che la leggono, perché vengono essi a guastare l’opera dello Spirito Santo? Se non si ha da stare all’autorità neppur della Chiesa, perché pretendere che si stia alla loro? Sapete che cosa è? Che veggono ancor’essi che con la sola Bibbia, i fedeli mai non saprebbero né che cosa credere, né che cosa operare, e però sono costretti se vogliono mantenere in piedi le loro sette ad insegnare qualche cosa di viva voce. Il che mostra con ogni chiarezza quel che dicevamo, che la fede è al tutto impossibile con le sole Scritture. Frattanto però che si sono messi all’opera d’insegnare si contentino un poco così per nostra curiosità di manifestarci con qual titolo e con qual autorità il facciano. Sarà non ne dubitate un’edificazione il conoscerlo. Essi hanno rigettato l’insegnamento di S. Chiesa sul pretesto che era composta d’uomini, e che gli uomini son sempre soggetti ad errare, orsù come insegnano essi? Non sono anche essi uomini, e soggetti ad errare? Che privilegio hanno? Forse la scienza, l’erudizione, la critica, la cognizione delle lingue, la storia, la cronologia, la cognizione dell’antichità? Lasciamo stare che tutto ciò nella Chiesa non conferisce l’autorità, lasciamo stare che la scienza di questi propagandisti della Bibbia se non l’han trovata nei caffè, nelle bettole, nelle taverne, nei biliardi non si sa donde sia potuta venire loro in corpo, poniamo pure che siano dotti e sapienti, ci dicano però di grazia, e la scienza s’è andata tutta a rifuggire in loro, sicché non ne sia più rimasta un briciolo nei Sacerdoti, nei Vescovi, nei Prelati, nei Dottori Cattolici? Hanno forse la missione affidata loro da una legittima autorità? Si hanno quella missione che ognuno si è presa da sé medesimo facendosi propagatore della Bibbia, e taluno anche espositore, e taluno perfino (trattenete le risa se potete) mitriandosi da sé sé Vescovo. Avranno forse la Santità della vita che li renda cospicui? Ma facciano dunque qualche miracolo in prova della loro Missione, e poi crederemo loro. Alcuni li ho io uditi rispondere in questa occasione che essi insegnavano perché lo Spirito Santo rivelandosi agli umili ed ai rozzi, essi … non osavano per modestia finir la frase, ma volevano dire che erano proprio gli eletti dello Spirito Santo, perché umili e semplici. Manco male che negli Apostoli sta sempre bene un poco di umiltà: solamente sarebbe da fare qualche osservazione a questi umili e semplicetti, ed è che ogni qual volta Iddio si rivelò ai semplici sempre inculcò loro che abbassassero il loro orgoglio, che si sottoponessero in tutto ai Ministri di S. Chiesa, che non si preferissero a veruno, che anzi si stimassero da meno di tutti. Laddove questi umili e semplicetti di nuova stampa per umiltà si arrogano essi soli l’intelligenza della S. Scrittura, per umiltà la negano a tutta la S. Chiesa, per umiltà chiamano illusi tutti i sacri Pastori, per umiltà rinnegano l’autorità di tutti i Sommi Pontefici, per umiltà antepongono il proprio giudizio a tanti milioni di Cattolici, e tanti gran Santi che hanno riempito il mondo di miracoli, che hanno convertiti tutti i Paesi più barbari suggellando infine la loro fede col loro sangue. Ecco la sola osservazione che abbiamo da far loro. Possono dunque comprendere che se per ora non siamo disposti a creder loro, non ce ne manca qualche ragione. – Ma rimettiamoci in via dopo questa breve digressione. Per ottenere la salute è necessario altresì appartenere alla vera Chiesa, e possedere la vera fede. Ciò è indubitato anche ai Protestanti, i quali non per altro vogliono tirarvi alla loro setta se non sul pretesto di darvi la vera fede, e farvi appartenere alla vera Chiesa. Ora sappiate che se fosse vero quel che insegnano essi che ognuno debba da sé medesimo cercarsi nella Bibbia quello che ha da credere, sarebbe al tutto impossibile la salute perché sarebbe impossibile secondo quel principio giungere alla fede, e ritrovare la Chiesa. Attendete a queste due belle ragioni che sono sì chiare che ponderate da parecchi onesti Protestanti bastarono loro per aprir gli occhi alla verità. La fede per esser tale deve essere pienamente certa; altrimenti sarà un’opinione, una maniera di vedere, una probabilità e nulla più. Ora chi si forma la sua fede solamente leggendo la Bibbia, e senza un’autorità infallibile che gliela dichiari, è impossibile che abbia mai una tale certezza. Imperocché come sarà mai sicuro di averlo colto il vero senso di essa? È costretto tanto più a dubitarne quanto che vede degli altri, i quali sanno più di lui, o quanto lui, e che dicono che hanno la stessa assistenza dello Spirito Santo che lui, e che hanno la stessa sincerità nel ricercare il vero, i quali pure la spiegano affatto diversamente: non potrà dunque a meno di dubitare di essere in errore. Il Luterano vede che il Calvinista la spiega in un altro modo ed in un altro l’Anglicano, il Sociniano in un terzo, il Mormone in un quarto, e poi ancora diversamente il Quacchero, lo Syedemborgiano, il Battista, 1’Unitario, ecc. ecc. – In mezzo a tante spiegazioni chi potrà adulare se stesso fino a credere di essere solo il privilegiato a cogliere nel segno delle verità? Se già non giunge costui a credere infallibile se stesso, dopo che ha negata l’infallibilità a tutta la Chiesa, sarà costretto sempre a dubitare. Ora chi dubita di una verità, non può di quella verità averne fede, che è una certezza che esclude ogni dubbio. Di che ne conseguita che è proprio vero che il Protestantismo ha chiusa la via del Cielo ai suoi seguaci; perché ha strappata loro dal cuore la santa Fede. Inoltre per ottenere salute, è necessario altresì appartenere alla vera Chiesa; la quale è come l’Arca fabbricata da Noè, dicono i Santi, fuori della quale niuno si salva da naufragio. E lo Spirito Santo ci fa sapere che chi non ascolta la Chiesa debba essere riguardato come un gentile ed un pubblicano che è quanto dire che debba riputarsi come fuori della via di salvazione. Ebbene, miei cari, se fosse vero il principio dei Protestanti che ognuno è obbligato a formarsi da sé la sua fede leggendo la Bibbia, sarebbe impossibile a tutti noi appartenere alla vera Chiesa e così salvarci. Questa è la seconda ragione fortissima che io vi proponeva. – Ma come mai, direte voi, i Protestanti non possono appartenere alla S. Chiesa? Per due motivi, primo perché non possono aver Chiesa, secondo perché quando tra loro vi fosse anche la vera Chiesa, essi non potrebbero mai conoscerla. Ed è chiaro che non possono averla, perché che cosa vuol dire Chiesa? Chiesa vuol dire al nostro proposito moltitudine di coloro che professano la stessa fede. Ora come volete che si trovi una moltitudine di quelli che professano la stessa fede tra coloro che interpretano a modo loro la S. Scrittura ? Perché si potesse fare una moltitudine di quelli che pensano lo stesso bisognerebbe che vi fosse una moltitudine di quelli che interpretano allo stesso modo la S. Scrittura. Ora questo è ben possibile, anzi facilissimo a noi Cattolici, perché tutti la spieghiamo come la spiega la S. Chiesa Cattolica, ma tra i Protestanti bisogna per necessità che vi siano quante teste, tante sentenze. E nel fatto poi è veramente così, che niuno vuole stare al detto altrui e Io proclamano altamente, e se ne fanno vanto. Dov’è dunque presso di loro la Chiesa, cioè una moltitudine di quelli che professano la stessa fede? Non v’è, non v’è per quanto la cerchino. Dite sarebbe possibile aver del buon grano, se non si ha neppur del grano? Aver del buon vino, se non si ha neppur del vino? Poveri Protestanti che separatisi dalla cattolica Chiesa, son rimasti orfani al tutto e senza madre! Avessero almeno il buon senso, se pure non vogliono ritornare al seno di Lei, di non strapparne gli altri! Che cosa hanno fatto però? Non avendo una Chiesa vera, ne hanno fabbricate molte con le loro mani, ed ognuno ci vanta poi la sua, quasi fosse proprio quella stabilita da Gesù. Ne hanno fabbricate in Inghilterra, nella Germania, in Prussia, negli Stati Uniti di America, una moltitudine e l’una sempre diversa dall’altre: anzi ogni giorno sono al lavoro di foggiarne qualcuna nuova. Ma che? Fingendo anche che fra tante false ve ne fosse una buona (e dico con ragione fingendo poiché certamente son tutte false) come faranno mai i Protestanti a conoscerla, a ravvisarla fra le altre ? Noi Cattolici abbiamo i miracoli, i martiri, le profezie, la santità, l’apostolicità, e andate dicendo tanti altri segni che ci scorgono a ravvisare e distinguere la vera Chiesa tra tutte quelle che pretendono di esser tali; ma i Protestanti alla cui Chiesa mancano evidentemente tutti questi segni, in qual guisa potranno riconoscere che la loro è la vera indubitatamente? Non è possibile. Che se non possono riconoscerla come faranno a salvarsi? Gesù promise i suoi doni, la sua assistenza e la salute, non a qualunque Chiesa, ma solo alla sua; queste altre non le riconosce, anzi le abomina, che cosa adunque diventeranno quegli infelici che ne fan parte? E d ecco la tristissima condizione a cui vorrebbero condurre anche voi. Gesù nelle sue misericordie vi ha concesso il dono della S. Fede che è la vera radice della salute, vi ha collocati come piante avventurate nel bel giardino di S. Chiesa, perché possiate crescere e portare frutti di eterna vita, e questi sgraziati vi vogliono levare dal cuore la fede, e svellendovi dalla S. Chiesa, mettervi pel cammino di perdizione. Per quanto dunque amate Gesù che vi ha fatto sì gran grazia, per quanto vi è caro il S. Paradiso, per quanto vi preme ruggir l’inferno guardatevi cara la S. Fede, tenetevi stretti alla vostra Madre la Chiesa, ed aborrite quelli che con tanta perfidia tentano di rovinare le vostre anime.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.