LO SCUDO DELLA FEDE (58)

LO SCUDO DELLA FEDE (58)

[S. Franco: ERRORI DEL PROTESTANTISMO, Tip. Delle Murate, FIRENZE, 1858]

CAPITOLO IX.

IL PROTESTANTISMO SI CONVINCE FALSO DA CIÒ CHE NON HA SANTITÀ NÉ MIRACOLI.

Nella Chiesa vera di Gesù Cristo vi deve essere la Santità. Ora questa è solamente tra i Cattolici, non tra i Protestanti: dunque la vera Chiesa è solo con noi. Noi non vogliamo dire con ciò, che tutti i Cattolici siano Santi, perché anzi Gesù Cristo ci avvertì che vi sarebbero stati dei peccatori e perciò lasciò stabiliti i Santi Sacramenti per la loro conversione e giustificazione: vogliamo dire solamente che la vera Religione ha da essere tanto buona, tanto santa, tanto pura che chiunque l’osservi com’è prescritta, possa diventare santo; e che però molti divengano veramente tali con l’aiuto divino e che mostrino anche coi fatti e perfino coi miracoli la loro Santità. Ora tutto questo è pienamente verificato nella Chiesa Cattolica. Dite: se uno osservasse veramente tutto quello che la S. Chiesa ci prescrive, sarebbe egli santo o no? Se osservasse tutti i comandamenti divini, tatti i precetti, tutte le leggi che essa ci presenta, sesi valesse di tutti i mezzi che offre nella preghiera e nei sacramenti, sarebbe egli Santo? Ci presenta mai nessuna cosa che sia cattiva? Dio buono! Neppure l’ombra. Tutto al contrario ci ha sempre allontanati dal male coi consigli, con gli esempi, con le minacce, con le promesse, e perfino coi castighi materni: ci ha sempre inculcate tutte le virtù, la pazienza, la mansuetudine, l’umiltà, la carità, la temperanza, la purezza, la fuga dai pericoli come sapete. Oh quanto dunque è pura tutta la legge Cattolica; Ed infatti con tutti questi Divini insegnamenti, quanti gran Santi non ha formati! – Così le volessero tutti dare retta. Come perverrebbero alla più eroica Santità! Intanto però chi non ammira il coraggio che essa seppe ispirare a tante persone le quali erano deboli come noi, eppure nella Santa Chiesa seppero praticare le virtù più sublimi fino a diventare gran Santi? In ogni secolo sono tanti e così ammirandi che il raccoglierne solo i nomi è opera di molti volumi. Questi seppero praticare la penitenza più rigida in mezzo alla più rara innocenza sin nelle Corti. come gli Enrichi, i Ferdinandi, i Ludovichi, le Cunegonde, le Clotildi; quelli seppero perdonare ai loro nemici e beneficarli in ogni maniera, come S. Giovan Gualberto. S. Ignazio, S. Francesco di Sales, S. Alfonso di Liguori. Altri si posero con un coraggio al tutto celeste a divorare fatiche sterminate per benefizio del prossimo, come S. Antonio di Padova, S. Bernardino da Siena, S. Francesco Saverio, S. Francesco Regis, S. Vincenzo de’ Paoli. Altri vissero nell’umana carne puri come gli Angeli del cielo, come S. LuigiGonzaga, S. Stanislao, S. Teresa, S. Caterina, sino alla B. Marianna di Gesù beatificata ai dì nostri. Io non finirei mai se volessi porre sott’occhio tutte le belle ed eroiche virtù che risplendettero in tuttii tempi sino alla nostra età nella Santa Chiesa: bastivi il sapere che sono uomini e donne di tutte le età, di tutti gli stati, di tutti i paesi, ed in tanto numero, che non si regge a formarne i processi. Ma più: anche il dono dei miracoli hanno avuto molti di loro, e questo èun privilegio innegabile e ed una conferma della nostra fede. Gesù Cristo ha promesso che quelli che avessero avuto fede in Lui, avrebbero fatti prodigi e miracoli strepitosi, come aveva fatto Egli stesso, ed anche maggiori (Giov. XIV, 12). Ora domandate un poco a tutti i Protestanti, da trecento anni che sono al mondo, se mai uno di loro ha fatto il minimo miracolo, se ha, non dico risuscitato un morto, ma risanata una piccola febbre? Tutti sonocostretti a dirvi di no. Ma la S. Chiesa Cattolica ne ha avuti una bella serie e costantissima anche in questi tre secoli. I Protestanti che non possono vantarne, si ostinano a negare che noi abbiamo avuti dei veri miracoli: ma questa loro ostinazione valse solamente a metterli in maggiore splendore. Il solo S. Francesco Saverio ne ha fatti tanti e così solenni e così illustri, alla presenza di tante persone che non si sono potuti negare neppure dagli Eretici Olandesi. S. Filippo Neri ne riempì tutta la città di Roma. S. Luigi Gonzaga ne fece una moltitudine in tutta Italia. S. Isidoro buon contadino spagnolo, ne conta gran numero nelle Spagne. –  Molti di questi miracoli furono esaminati con processi diligentissimi, autenticati da testimoni d’ogni fatta, verificati dagli stessi Protestanti, e tanto sicuri che non si possono mettere in dubbio da niuno che abbia fiore d’intendimento. Ora perché fuori della Religione Cattolica non si trovano più  miracoli? Perché almeno qualcuna delle sette Protestanti non ne vanta? Se ne trovasse almeno uno in trecento anni! Eppure tant’è: noi soli abbiamo la verità. Non è questa una bella prova in favore della Cattolica Chiesa? – Eppure vi è molto da aggiungere, perché mentre la Chiesa Cattolica è santa nelle sue dottrine e nella sua legge, il Protestantismo è iniquo nell’una e nell’altra. Voi che sentite solamente quei tristi che vi si nascondono sotto la pelle di pastore e che fingono di parlarvi di Gesù e di carità fraterna e di fede, non vene accorgete facilmente: ma se sapeste le orribili dottrine che hanno ingegnate al mondo, ne avreste orrore. Io ve ne accennerò qualcuna, lasciando le più astruse,  perché sebbene sianole più inique, pure voi non le intendereste neppure. Insegnano questi ribaldi che Dio comanda agli nomini delle cose impossibili, e che non dà loro la grazia per eseguirle, e che poi li manda all’inferno perché non le hanno eseguite; il che è un’orrenda bestemmia perché fa Iddio crudele, ingiusto e tiranno; laddove Egli è Padre di misericordia e di bontà, che non comanda se non quello che è possibile a farsi col suo divino aiuto, che non ci lascia mai mancare. Insegnano che per salvarsi basta aver la fede e che non sono necessarie le buone opere, con che distruggono tutti i meriti degli uomini ed aprono la strada a commettere ogni iniquità. Giungono fino a dire (… turatevi pure gli orecchi a sentire queste bestemmie) che Dio è autore del male, che è Dio che ci dà la spinta a commettere il peccato: il che è lo stesso che trattare Dio, come se fosse uno scellerato. Insegnano ancora che è impossibile osservare i Divini comandamenti, il che è lo stesso che autenticare tutte le iniquità: che non si debbono manifestare i propri peccati al Confessore, il che toglie ogni freno al vizio. – Riprendono i voti che si fanno a Dio. di povertà, castità ed obbedienza, ed insegnano che non si hanno da osservare e così fanno gli uomini sacrileghi. Pretendono che l’uomo non meriti nulla con le sue buone opere, e così li rendono scioperati e distruggono la virtù: non vogliono saper nulla di digiuni, di mortificazione, di penitenza, e così fomentano tutti i vizi della carne ed accrescono le tentazioni. Disprezzano il culto e l’invocazione dei Santi, e così tolgono a loro l’onore, a noi il patrocinio. Non vogliono che si preghi pei morti, e così negano la Comunione dei Santi e ci rendono crudeli persino contro i poveri defunti. Vogliono che tutti prendano moglie per obbligo, e così vengono ad annientare l’esempio di Gesù  Cristo e di tanti Santi che per virtù sono stati celibi. Queste sono solo alcune delle orribili empietà che insegnano i maestri di questa bella religione che vogliono farvi abbracciare: e non basta questo solo a mostrarvi la sua falsità ed a mettervene orrore? Non vi aspettate poi da loro la Santità, non vi aspettate né Apostoli, né Martiri, né Confessori, né Vergini, né altri Santi, perché con queste orribili dottrine non è possibile la Santità. Mi direte che ciò non ostante vi sono dei Protestanti che non sono così cattivi, e che anzi danno qualche buon esempio, che fanno limosine, che vivono costumatamente, e che però non possono avere tutte quelle ree massime. Sì miei cari, questo è vero, ma state bene attenti alla risposta che io vi darò. Vi sonotra i Protestanti di quelli che avendo avuta una buona educazione ed essendo dotati di buon senso e di naturale onestà, vivono onestamente e fanno anche qualche buona opera: ma fanno ciò, perché rinunziano in molte cose alla loro Religione per vivere secondo la nostra. Se essi obbedissero ciecamente ai loro maestri sarebbero tanti scellerati, ed invece per bontà di cuore, per rettitudine naturale fanno quel che prescrive la Religione Cattolica, per questo se ne trovano anche tra loro degli esemplari. In una parola questa è la differenza in fatto di santità: noi quando osserviamo perfettamente la nostra legge siamo Santi: essi se la osservassero perfettamente sarebbero scellerati, e solo perché non osservano la loro, ma si accostano alla nostra diventano buoni. Il che mostra che noi possediamo fortunatamente il gran dono della Santità, il quale compete unicamente alla Religione di Gesù Cristo. – Non vi parlo poi della mancanza totale che hanno i Protestanti dei miracoli, perché essi stessi sono costretti a concedere che ne sono privi: il che vuol dire che mancano della più bella prova che Gesù Cristo diede al mondo, per conoscere quelli che gli appartengono. Non vi parlo neppure della bella impresa che fece Lutero, quando avendo posto un uomo in una bara perché sorgesse poi a sua richiesta, con grande sua confusione fu trovatoveramente morto quello che per denaro era concorso a quella sacrilega finzione. Piuttosto da tutto ciò torneremo a confermarci sempre più nell’amore della Santa Fede, e ci terremo sempre più stretti alla Chiesa Cattolica che sola ha il privilegio della vera Santità e dei miracoli.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.