ISTRUZIONI INTORNO ALL’ARCICONFRATERNITA DEL SS. ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA

 ISTRUZIONI INTORNO ALL’ARCICONFRATERNITA DEL SS. ED IMMACOLATO CUORE DI MARIA.

[C.E. Dufriche Desgenettes: Notizie storiche e istruzioni intorno all’Arciconfraternita del SS. ed Immacolato Cuore di Maria per la conversione dei peccatori ridotte in compendio scritte dal sig. Dufriche Desgenettes – Tip. G. M. Campolmi, 1850]

PARTE SECONDA.

CAPO PRIMO.

BREVE APOSTOLICO

GREGORIO PAPA XVI

A perpetua memoria.

Posti nella Cattedra eccelsa del Principe degli Apostoli non certamente per alcun nostro merito, ma per arcano Consiglio della provvidenza divina e perciò stando in grande pensiero su tutta la greggia del Signore, siamo usati di accogliere con singolare benignità le pie suppliche di Coloro i quali hanno principalmente in mira che i fedeli di Cristo ognora più saldi e fondati nella Fede, e accesi d’amore per la pietà e la religione, camminino nelle vie del Signore, e ne osservino diligcntemente e con venerazione i precetti, Grande certamente fu il gaudio del paterno nostro cuore in sentire che il diletto figlio Carlo Eleonoro Dufriche-Desgenettes Sacerdote Parroco della Chìesà della B. Vergine Maria, delta delle Vittorie, volgarmente Les Petits-Pères della città di Parigi io Francia con Autorità del Venerabile fratello l’Arcivescovo’ di Parigi istituì nella Chiesa parrocchiale una Congregazione ad onore del Santissimo ed Immacolato Cuore della B. V. Maria per la conversione dei peccatori, insieme con gli statuti e le leggi approvate, come dicesi dallo stesso venenerabil fratello, e che da siffatta istituzione non leggieri beni ridondarono a spirituale utilità dei fedeli. Il perché lo stesso diletto figliuolo Carlo-Eleonoro Dufriche-Desgenettes, Sacerdote pastore dell’anime della mentovata Chiesa, con calde suppliche ne fece istanza, di volere onorare, questa Congregazione col titolo e con i diritti di Arciconfraternita, e di volerla arricchire d’alcune indulgenze, perché vada ogni di più accrescendosi, la pietà dei Fedeli. Noi pertanto, ai quali .nulla può stare più a cuore, che il procurare con ogni aiuto ed industria l’eterna salvezza dei Fedeli di Cristo e dilatare il culto della Vergine Madre: di Dio, la quale come Regina che siede a destra di Dio in dorato vestimento e circondata di varietà, nulla è che non possa da Lui impetrare, e la quale è sì pronto e saldo sostegno dalla cattolica Chiesa, e fedelissima speranza nostra, abbiamo giudicato di dover più che volentieri secondare siffatte brame. Che però a crescere, splendore a quella Congregazione quanto possiamo nel Signore, a tutti e a ciascuno di coloro che da queste lettere sono favoriti, usar volendo particolare beneficenza, e da qualsivoglia censura o pena di scomunica e d’interdetto, e da altre censure e pene ecclesiastiche; inflitte in qualunque modo e per qualunque cagione, se mai alcune ne avessero incorse, a contemplazione di ciò solo, assolvendoli, e tenendoli per assoluti, con nostra autorità Apostolica decoriamo con queste lettere in perpetuo del titolo di Arciconfraternita (Arciconfraternita vuol dire Confraternita Madre. L’Aggregazione che porti questo titolo ha il diritto d’iscrivere, di aggregare delle particolari Unioni, purché elle s’abbiano lo stesso fine di farle partecipi di tutte le grazie e favori che le sono stati personalmente, direm cosi accordati. Questa pie unioni, aggregate che siano, divengono e si rimangono membra dell’ Arciconfraternita),  la Congregazione in onore del Santissimo ed Immacolato Cuore; della B. Vergine per la conversione dei peccatori cogli statuti e colle leggi del venerabile fratello l’Arcivescovo di Parigi, come ne viene asserito, approvate o da approvarsi’, nella chiesa Parrocchiale della B. Vergine Maria delle Vittorie, volgarmente les Petits-Pères della città di Parigi in Francia, nei debiti modi già istituita. Le concediamo perciò e le accordiamo di buon grado tutti e singoli i diritti, i privilegi, gli onori e gl’indulti da chiamarci con qualunque nome, dei quali per costumanza e consuetudine usano e godono le altre Congregazioni Primarie, e possono e potranno usare e godere. – Inoltre colla medesima nostra Autorità Apostolica concediamo e accordiamo misericordiosamente nel Signore a ciascun confratello e a ciascuna consorella della mentovata Arciconfraternita veramente pentiti; confessati e comunicati la plenaria indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il giorno che saranno stati in essa aggregati. Concediamo parimente ai medesimi in articolo di morte indulgenza plenaria, qualunque volta veramente pentiti o confessati riceveranno il SS. Sacramento dell’Eucaristia, e ciò non potendo fare, invocheranno colla bocca o almeno col cuore il Nome; SS. di Gesù. – Accordiamo ancora indulgenza plenaria agli stessi confratelli e alle stesse consorelle; che la domenica di ciascun anno la quale precede immediatamente la domenica diSettuagesima, del pari che nelle feste della Circoncisione del Signore, e della Purificazione, e dell’Annunciazione, della Natività, dell’Assunzione, della Concezione della B. V. Maria, e dei Dolori di Lei; e della Conversione del B. Paolo Ap. e di S. Maria Maddalena, fatta la confessione sacramentale, si accosteranno alla santa Comunione. Concediamo altresì plenaria indulgenza a ciascuno dei confratelli e a ciascuna delle consorelle di quell’Arciconfraternita, i quali reciteranno devotamente ogni giorno la Salutazione Angelica per la conversione dei peccatori, da guadagnarsi il giorno anniversario del loro battesimo, purché si siano confessati e comunicati. Inoltre tanto ai predetti confratelli e consorelle, come agli altri che assistono devotamente alle Messe che si celebrano ogni sabato in onore del SS. Cuore di Maria nell’oratorio o nella Chiesa della medesima Congregazione Primaria, e quivi pregano per la conversione de peccatori, rimettiamo cinquecento giorni delle penitenze loro imposte o in qualsivoglia altro modo loro dovute, nella forma consueta della Chiesa. Finalmente ai direttori della stessa Arciconfraternita, con la medesima nostra autorità diamo por sempre facoltà, in forza della quale possono liberamente e lecitamente ascrivere e aggregare alla mentovata Arciconfraternita tutte le altre Congregazioni del medesimo nome ed istituto erette dovunque fuori della città osservando per altro la forma della costituzione emanata dalla felice, memoria di Clemente. VIII nostro predecessore, e comunicare con quelle tutte e singole le indulgenze, le remissioni de’ peccati, e le condonazioni delle penitenze di cui si è fatta menzione Queste cose concediamo e accordiamo facendo decreto che queste lettere siano e sempre debbano esser ferme, valide ed efficaci, e sortire e ottenere i loro pieni ed interi effetti, e favorirli pienissimamente in tutto e per tutto, che cosi si debba nelle anzidette cose giudicare, definire da tutti i giudici ordinari o delegati anche dagli uditori del palazzo apostolico, dai nunzi della Sede Apostolica, e dai Cardinali, di S. R. C., anche Legati a latere, tolta loro e a qualunque di loro qualsivoglia facoltà o autorità, di giudicare e d’interpretare altrimenti, e decretando che sia nulla e vana se alcuna, cosa sopra di ciò da qualcheduno con qualunque autorità con saputa o per ignoranza avverrà che si attenti in contrario. Non ostante le costituzioni e le sanzioni apostoliche, e ancora quando fosse bisogno gli statuti e le consuetudini della stessa Congregazione anche afforzate da giuramento da confermazione apostolica o da qualunque altra convalidazione, e quant’altro potesse esservi contrario.

Dato in Roma presso S. Pietro sotto l’anello del pescatore, li 24 Aprile 1833 l’anno ottavo del nostro pontificato.

E . CARD., DE GREGORIO.

Luogo del Sigillo dell’anello del pescatore.

INDULGENZE CONCESSE ALLA CONGREGAZIONE DEL SANTISSIMO ED IMMACOLATO CUOR DI MARIA.

Il regnante Sommo, Pontefice Gregorio XVI, nell’ approvare la Congregazione del SS. ed Immacolato Cuor di Maria, che ha per scopo la conversione de1 peccatori, con suo Breve 24 aprile 1838, ha concesse le seguenti Indulgenze, le quali si possono lucrare dai fedeli, che saranno ascritti alla detta Congregazione canonicamente eretta in qualsivoglia Chiesa, od Oratorio, ed aggregata alla Congregazione Primaria stabilita in Parigi nella Chiesa Parrocchiale di nostra Signora delle Vittorie.

I. Indulgenza Plenaria nel giorno, in cui i fedeli confessati e comunicati si ascrivono alla Congregazione.

2. Indulgenza Plenaria in articolo di morte per quelli che, veramente pentiti riceveranno i santi Sacramenti; o invocheranno almeno col cuore se non possono colla bocca il Nome SS. di Gesù.

3. Indulgenza Plenaria nella Domenica che immediatamente precede la Settuagesima come pure nelle feste della Circoncisione del Signore, della Purificazione, dell’Annunciazione, dell’Assunzione, della Concezione e dei Dolori della Vergine, della Conversione di S. Paolo Apostolo, e di S. Maria Maddalena.

4. Indulgenza Plenaria recitando la Salutazione Angelica ogni giorno per la Conversione dei peccatori da lucrarsi nel giorno anniversario del proprio Battesimo.

5. indulgenza di giorni 500., assistendo alla Messa solita celebrarsi, alle ore 9, ogni Sabato ad onore del Cuore Immacolato di Maria nella Chiesa od Oratorio della Congregazione, pregando ivi per la Conversione dei peccatori.

Per l’acquisto delle suddette Indulgenze Plenarie bisogna confessarsi e comunicarsi, e pregare secondo l’intenzione della S. Chiesa. Non é pero necessario che ciò si faccia nella Chiesa, od Oratorio della Congregazione.

ALTRE INDULGENZE ULTIMAMENTE ACCORDATE DAL S. PADRE NELL’UDIENZA DEL 4 FEBBRAIO 1841.

Sua Santità il Sommo Pontefice Gregorio XVI. accordò benignamente ad istanza. degli aggregati dell’Arciconfraternita un’Indulgenza Plenaria applicabile in suffragio de fedeli defunti da lucrarsi da ciaschedun confratello due volte il mese nel giorno, che gli piacerà scegliere, purché veramente contrito, confessato, è comunicato visiti devotamente una Chiesa, od Oratorio pubblico, e vi preghi secondol’intenzione di Sua Santità; e questa Indulgenza estesa pare agli Aggregati, a cui per malattia o per qualunque altro caso fosse impossibile il recarsi alla chiesa, purché ricevano i SS. Sacramenti, e adempiano invece quegli atti di pietà, che il confessore avrà loro imposti. Questa Indulgenza fu concessa alla Congregazione in perpetuo benché non espressa in forma di Breve.

Dato in Roma dalla Segreteria della S. Congregazione delle Indulgenze il 4febbraio 1841.

Segnato C. Cardinale CASTRACANE Prefetto,

A- PRIMAVALLE, Sostituto del Cancelliere.

Stato per l’esecuzìone: Dionisio Arcivescovo di Parigi 31 maggio 1841.

Per mandato: Goujou Canonico Onorario, Pro-Segretario.

C A P O II.

STATUTI DELL’ ARCICONFRATERNITA

I. Ad onore dell’ immacolato Cuore della Vergine SS., per ottenere con i suoi meriti la conversione dei peccatori, varie preghiere soglionsi recitare nella Chiesa Parrocchiale di Nostra Signora delle Vittorie a Parigi.

II. Tutti i Cattolici, di qualunque età, sesso o condizione essi siano, sono invitati ad associarvisi. Non altro da loro si richiede, che lo zelo della gloria di Dio, della salute dei loro fratelli, e un santo desiderio d’imitare, secondo il proprio stato, le virtù, di cui Maria SS. ci ha lasciati esempi sì ammirabili.

III. Tutti i congregati, per partecipare delle sante indulgenze, dovranno dare, il loro nome e cognome da scriversi nel registro dell’Associazione, e così verranno ammessi mediante la segnatura del Direttore. Nel tempo stesso sarà loro dato la Medaglia dell’Immacolata Concezione, detta, volgarmente la Medaglia Miracolosa., arricchita delle indulgenze. Si ricordino però di recitare a quando a quando la breve preghiera impressavi sopra; O Maria concepita senza peccato pregate per noi che a Voi ricorriamo.

IV. Il Parroco di Nostra Signora delle Vittorie sarà in perpetuo il Direttore dell’Associazione. E però egli ammette e inscrive nel registro le persone che entrano nella medesima, ne sottoscrive la patente di ammissione, ed è il custode del registro. Elegge, se così stima, un Vice-direttore tra i Sacerdoti del clero della Parrocchia per fare quando che sia le sue veci, e supplire in tutto ciò che appartiene all’Associazione. È in suo potere il sostituirne un altro quando gli piaccia.

V. Ogni, associato il dì della sua Associazione è invitato a contribuire con una volontaria offerta per le spese della medesima: cioè a dire, per gli Uffizi, che verranno celebrali in tutte le domeniche e le feste, per le prediche nei giorni delle feste proprie della Congregazione, per le Messe, che si celebreranno in nome degli Associati ad onore del Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, e per suffragio dei Confratelli defunti; infine per l’ornamento della Cappella e dell’Altare, dell’Associazione.

VI. II prodotto di questo offerte, e delle limosine, che si raccoglieranno in tempo degli uffizi dell’associazione sarà depositato presso il Direttore che ne terrà esatto conto, come delle spese, che occorreranno! Tutto verrà pure notato in un particolare registro da esaminarsi da Mons. Arcivescovo di Parigi ogni qual volta, giudicherà. Due volte l’anno sarà reso conto del prodotto e dell’uso delle offerte e limosino ad una Commissione composta del Parroco, del Vice-Direttore, del presidente della fabbrica, del tesoriere e d’un altro membro del Consiglio della fabbrica da eleggersi dal Parroco direttore. Questa Adunanza o Commissione, si terrà ogni anno nei primi quindici giorni di febbraio e agosto; esaminerà i libri dell’entrata, e dell’uscita, e dopo un esame verbale vi apporrà la sua firma, rilevando il residuo del quale sarà depositario il Parroco.

VII. Procurino gli associati d’offrire ogni mattina al sacro Cuore di Maria tutte le loro buone azioni, le preghiere, le limosine, gli atti di pietà, le mortificazioni, e le penitenze che faranno nella giornata. La loro intenzione sarà di unirle ai meriti del sacro Cuore di Maria e agli ossequi, che esso fa di continuo all’Altissimo? di adorare con esso lui la SS. Trinità, il divino Cuore di Gesù, e d’Implorare dalla infinita sua misericordia la conversione dei peccatori.

VIII. Inoltre una volta al giorno da ciascun associato si reciterà devotamente la Salutazione Angelica, anzi il più sovente possibile insieme con quella supplica a Maria: Memorare etc. o in volgare Ricordatevi etc., e con quella invocazione: Refugium peccatorum ora pro nobis; Maria rifugio dei peccatori pregate per noi.

IX. Sovvengansi i congregati, che specialmente per mezzo della purità del cuore si meriteranno la protezione del Cuore immacolato di Maria: mettano però ogni lor diligenza per serbarlo, puro e, mondo, accostandosi spesso e con fervore ai santi Sacramenti della Confessione, e Comunione, massimamente nelle feste proprie della Congregazione

X. Per determinazione di Monsignore Arcivescovo di Parigi la festa principale (1)  della Congregazione si celebra la Domenica, che immediatamente procede, la Settuagesima. (1- La festa principale si deve celebrare nello stesso giorno da tutte le Congregazioni aggregate alla Primarie; in quel dì i Confratelli, si fanno un premuroso dovere di accostarsi alla S. Comunione per lucrare l’indulgenza plenaria che vi é annessa. Nel giorno dei Dolori – Venerdì della Settimana di Passione – la Congregazione onora io particolar miniera il Cuore afflitto di Maria SS. V’è pur la Comunione generale alla Messa bassa che si celebra all’altare di Maria, Dopo la Messa si canta lo Stabat Mater). – Il clero della Parrocchia è obbligato recitarne l’Uffizio, proprio; le altre feste sono la Circoncisione, la Purificazione, l’Annunciazione, la Desolata, la Natività, l’Assunzione, e l’Immacolata Concezione della Vergine SS., la Conversione di S. Paolo e la festa di S. Maria Maddalena. Tutti i sabati poi dell’anno, e in modo singolare il primo d’ogni mese sono consociati al Culto di Maria, e al fervore degli associati appartiene l’onorare tutti questi giorni distintamente.

XI.  Ogni Domenica dell’anno, e festa di precetto, come pure tutti gli altri giorni nell’articolo X, mentovati, si celebrerà una sacra funzione in nome di tutti gli Associati. In questa si canteranno prima i Vespri (1) della Vergine SS. poi vi sarà una predica, od istruzione sopra le verità d nostra santa Religione, seguirà quindi la benedizione col divin Sacramento preceduta dal canto delle Litanie della Madonna, dell’inno proprio, del Sub tuum praesidium, e del Parce Domine con le orazioni analoghe. La della funzione sarà celebrata dai Sacerdoti della Parrocchia destinati dal Parroco. Comincerà sempre alle ore 7 della sera nella Cappella di Nostra Signora delle Vittorie, all’Altare dell’ Associazione.

(1) Prima di cominciare l’Uffizio si recita à voce alta ed in comune l’Ave Maria. Là predica che si fa dopo l’Uffizio non è che una semplice istruzione sopra le Verità dogmatiche, storiche , o morali della nostra S. Religione. Al termine dell’istruzione il predicatore esorta gli Aggregati a pregare i generate per tutti i peccatori, e in particolare per quelli che hanno richiesto nella settimana precedente di esser particolarmente raccomandali. Questi per maggior chiarezza si sogliono distribuire in varie classi, v. g. uomini, donne, ammalati, vecchi etc. aggiungendo a ciascuna classe qualche, breve riflessione,. Giova ancora in quest’occasione, ad eccitamento comune, raccontare le conversioni già ottenute, purché lo permetta il penitente, e si usi somma-cautela per non dar giammai verun indizio di chi si parli. Dopo laBenedizione si recita ad alta voce nella Congregazione ‘Primaria, quanto in tutte le altre Aggregazioni, un Pater ed Ave, e la Giaculatoria Sancta Maria refugium peccatorum, ora-pria nobis. Questa pratica non si tralascia giammai per essere uno dei fini principali di questo devoto esercizio. Quando il bisogno della conversione di gualche peccatore fosse molto urgente, si sogliono esortare i Confratelli dì offrire a questo fine al Cuor di Maria: Comunioni, preghiere, ed altre simili opere di cristiana pietà).

XII. Ogni sabato dell’ anno, tranne il Sabato Santo, alle ore 9 della mattina si offrirà all’Altare dell’Associazione il S. Sacrificio in onore del Cuore di Maria per la conversione de’ peccatori (Chiunque o per la troppa lontananza, o per altro impedimento non vi potesse intervenire, entrerà a parte di questo pio esercizio, purché si unisca in spirito ai Congregati, assistendo, se gli sarà possibile, ad altra Messa in qualsivoglia Chiesa più vicina, od almeno congiungendo te sue preghiere, a quelle dei Confratelli). – Il Sacerdote prima della Messa reciterà ai piedi dell’Altare l’Orazione Memorare ec. e dopo il Sub tuum præsidium, e l’Ave Maria, Ogni primo sabato del mese alle ore 10 del mattino si offrirà il S. Sacrificio in suffragio degli Associali defunti; dopo il quale il Sacerdote reciterà il De profundis.

C A P O III.

SCOPO DELL’ ARCICONFRATERNITA.

Molte e varie sono le Congregazioni, che nella Chiesa Cattolica si stabilirono, onde rendere special culto di venerazione alla augustissima Regina del cielo, e Madre nostra Maria. Ed avvegnaché altre s’istituissero per compatirla nei suoi dolori, altre per ossequiarla nei misteri della sua vita, ed altre per imitarla nelle sue virtù; tutte però concordemente mirarono a quest’ultimo fine di onorare, glorificare, e farsi propizia sì possente Avvocata nei nostri bisogni, e soprattutto di rendere onore, e gloria al sommo Iddio dei favori, e privilegi, che in tanta copia degnossi di compartirle. Ecco in poche parole lo scopo principale, e comune di tutte le Congregazioni Mariane, ed ecco pure uno dei fini della Congregazione del SS. ed immacolato Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, la quale non differisce punto da tutte le altre, siccome quella che intende principalmente di venerare con tenero, e filiale affetto il Cuore amabilissimo della Madre di Dio e rendere cosi all’augustissima Trinità quegli omaggi di ossequio, e divozione di cui le siam debitori. Senonchè per un secondo scopo, tutto Suo proprio,’ e singolare, da ogni altra pur si distingue, eziandio da quella che fregiata del titolo istesso del S. Cuore di Maria, si è oggimai fra fanti popoli e in tante città stabilita. Conciossiaché questa non mira più in là di ogni altra Associazione Mariana; venera l’amabil Cuore della Vergine, come sorgente di mille benedizioni; lo compassiona addolorato; si rallegra dei suoi gaudii; e si sforza d’imitarne le virtù, onde renderselo favorevole nei pericoli della vita e della morte. Laddove la nostra pia Unione, dopo la gloria di Dio, e l’onore di Maria, intende con grande impegno alla conversione dei peccatori. E  perciò è che i suoi congregati non si debbono giammai dimenticare di questo lor fine peculiare e distintivo, ed animati di quel santo zelo di cui arde il Cuore amoroso della Vergine, la sollecitano, e dolcemente la sforzano con le preghiere, e buone opere ad intercedere presso Dio per i poveri peccatori, e ritornare a Cristo tante pecorelle che vanno sviate e vagabonde dal suo ovile. E per mantenere sempre vivo in petto questo fuoco di carità, e porgere con maggior premura un sì pietoso soccorso ai suoi fratelli che pericolano nel più importante degli affari, oh! quanto possente motivo non trovano nel considerare il numero innumerevole di quelli che vivono in odio a Dio o abusano delle sue grazie, perdendo cosi il fine nobilissimo di lor creazione: ora l’alta impresa che è la salute delle anime per cui il Verbo eterno non dubitò di partirsi dal seno del Padre, e vestir le nostre carni; ora la sollecitudine con che la Congregazione affida loro per cosi dire lutti i peccatori che sono in questa terra, e li costituisce quasi apostoli della loro conversione. Epoiché Gesù Cristo è morto per la salvezza di tutti gli uomini, ragion vuole che essi non escludano nelle loro preghiere verun peccatore sia Cattolico, sia eretico, o di qualunque setta infedele (Alla congregazione sta molto a cuore la conversione dell’Inghilterra: a desidera che in tutte le Aggregazioni s’introduca il pio costume di raccomandarli ogni Domenica al Cuore SS. ed Immacolato di Maria, siccome ai suole dalla Primaria di Parigi). Questo è lo spirito della Congregazione del Santissimo ed Immacolato Cuor di Maria, istituita per la conversione dei peccatori; e questi sono i sentimenti comuni che stabiliscono una stretta unione fra tutti i suoi aggregati, per cui, ancorché sparsi in qualsiasi parte del mondo, vengono a partecipare scambievolmente dei meriti, e delle preghiere di tutta la pia Unione, non meno che delle copiose indulgenze perciò benignamente accordate dal sommo Vicario di Cristo. – La Congregazione non si limita ad alcuna determinata pratica di divozione, tranne un’Ave Maria da recitarsi ogni giorno; ma, proposto il suo fine, lascia al fervore di ciascheduno l’usare quei mezzi che più gliene possono facilitare il conseguimento. Suole bensì, il che è proprio di ogni pia Associazione, per motivo di culto esteriore, e per dimostrare anche.al di fuori, a comune edificazione dei fedeli gl’interni sentimenti dell’animo avere suoi esercizi di pietà, prediche, Messe, orazioni etc. come di leggieri si può rilevare dai suoi Statuti, i quali però servono piuttosto ad accennare, che a determinare quanto sia da praticarsi a tal riguardo. Notisi tuttavia che secondo il detto di S. Francesco di Sales nelle pie Unioni in cui non si contrae veruna obbligazione, come è la nostra, non si può altro che guadagnare senza correre giammai pericolo di perdere. Quindi chi trascurasse, od eziandio omettesse le pratiche della Congregazione, non solo menerebbe per questo alcun peccato neanche, leggiero. Che se taluno, o per infermità, o per qualunque altra legittima cagione non potesse adempierle non resterà privo, dei meriti, ove si unisca almeno con lo spirito, agli esercizi degli aggregati; anzi pe potrà lucrare tutte le Indulgenze, quando all’opere prescritte a Congregati supplisca con altre, da determinarsi sempre dal suo confessore. Ed è da avvertire ancora che l’adempimento di tali pratiche poiché, sono volontarie, e di sopra più non deve in nessuna guisa essere di discapito delle obbligazioni del proprio stato. – Finalmente la Congregazione raccomanda caldamente ai suoi aggregati, la purità di cuore, e una sincera compassione delle altrui miserie spirituali; ed a tal uopo possono essere di qualche giovamento alcune devote preghiere; e giaculatorie, che si trovano in fine di questo libro, notando però che l’Ave Maria deve essere come l’orazione comune di tutti i Confratelli. La Congregazione ammette tra i suoi aggregati, ogni ceto di fedeli di qualsivoglia età, non eccettuato neppure i bambini; conciossiacosaché il loro aggregarli sia più tosto un consacrarli a Colei a cui, tornano oltremodo grate le voci, e gli affetti dell’innocenza. Né esclude dal suo seno i peccatori per quantunque scandalosi, e incorreggibili; che anzi li accoglie a braccia aperte, e con solo riceverli tiene per certo d’averne già espugnata in parte la durezza, e spera che Maria non tarderà a compire l’opera incominciata; e però per questi in generale, e per taluno eziandio in particolare di cui venga richiesta, oltre ciascun giorno alla divina misericordia l’immenso tesoro delle preghiere di tutti gli aggregati insieme con i meriti del SS. ed Immacolato Cuor di Maria ed appena è mai che per mezzo di sì Valida Protettrice non ne ottenga il desiderato intento. Nei giorni di sabato siccome sacri a Maria, la Congregazione rende un particolar culto di venerazione ed ossequio a tanto buona Madre, e in onore del suo amabilissimo Cuore, offre a nome di tutti gli Aggregali sparsi per ogni parte del mondo l’augustissimo sacrificio dell’Altare. Tale è in compendio l’idea chiara, e giusta della Congregazione del SS. ed Immacolato Cuore di Maria, istituita in questi ultimi, tempi a vantaggio principalmente dei peccatori. Le meravigliose conversioni, che, si sono narrate nella prima parte di quest’operetta, e le troppe che resterebbero a raccontarsi, ove la prudenza noi vietasse, provano abbastanza che la premurosa e possente intercessione di Maria non ha limiti, e si estende ad ogni luogo, e ad ogni classe di persone; e che gode grandemente, di trionfare dei cuori più indurati nel male, e restii alle divine ispirazioni.

CAPO IV.

VANTAGGI CHE ARRECA L’ARCICONFRATERNITA.

I vantaggi che arreca l’Arciconfraternita sono numerosi ed immensi. I fedeli .che ne fan parte si assicurano cogli omaggi speciali ch’essi fanno al santo ed Immacolato Cuor di Maria; tutte le grazie della potente sua protezione, lo zelo che li anima per la gloria di Dio, la carità che l’infiamma per la salute dei loro fratelli, esercitano ed aumentano la loro fede e pietà. Noi lo attestiamo perché lo abbiamo costantemente osservato. Essi concorrono con i loro voti, e preghiere al buon effetto delle apostoliche fatiche dei missionari che vanno a recar la luce del Vangelo ai. popoli infedeli. E vi dan mano con le tenere loro suppliche, e partecipano al valore del zelo e dei meriti di tanti pii sacerdoti che in grembo alla stessa Chiesa si adoperano perla conversione dei peccatori. E domandano e ottengono le grazie del ritorno e della salute a tanti peccatori che probabilmente si sarebbero perduti per una eternità senza il loro soccorso. – Egli è questo una specie di apostolato che da loro si esercita col mezzo di voti e di preghiere. Ah sì, perseverino nei preziosi sentimenti, nelle sante disposizioni che la grazia ha loro ispirato, e si animino di una viva e santa confidenza nella divina misericordia. Maria cui han supplicato per i loro fratelli, Maria alla quale han le tante volte ripetuto: pregate per noi, poveri peccatori, ora e nel puntò di nostra morte, Maria non li abbandonerà in quel terribile momento. – Pei peccatori poi, oh quali vantaggi!Perduti il maggior numero, sommersi entro un mare d’iniquità, ingolfati nei disordini, negli eccessi di una vita al tutto brutale; agghiacciati dal gelo della indifferenza del secolo, somiglianti alle bestie, dice lo Spirito Santo; vivendo all’atto spensierati e prossimi a morire colla stupidità dei bruti, quale speranza loro resta’ a salute?Le grazie stesse di Dio, i soccorsi per se sì potenti della Religione, tornano a nulla, perché i miseri li disdegnano e li dispregiano; perciocché il cuor loro divenuto fango non è più capace di sentimenti celesti; ed ecco che la carità, divina trae dai suoi tesori e ci presenta un nuovo pegno di salute por i più disperati: perciocché ella ci offre il Santo ed immacolato Cuor di Maria. O potente o salutare, o dovizioso trovato! Da che-foste a noi ispirato, quante vittorie già contansi sull’inferno riportate? quante vittime a lui strappate? quanti peccatori sono rientrati nelle vie della grazia? quanti morienti che si parevano destinati all’eterno danno, non partironsi di questa vita se non dopo essersi riconciliati con la divina giustizia! Diciamo a gloria vostra, ó Maria rifugio dei peccatori, che il numero è troppo grande da non poterne noi far ragione: o quali vantaggi non procaccia questa santa devozione alle Parrocchie che hanno la fortuna, di possederla! Qui sì che potremmo parlare ancora per esperienza. Ma troppo da dir vi sarebbe se contar volessimo tutte le sante gioie, tutte le consolazioni onde la bontà divina si compiacque ricolmare la indegnità nostra, Ci contenteremo di darne un’idea dicendo come oggi 1 dicembre 1838, il novero delle Comunioni dal 1 gennaio, sorpassa la somma di undici mila in una Parrocchia, ove, fa due anni non potevasene contare, che settecento venti nel corso di un anno intero. – Un vantaggio poi, al quale per avventura non farebbesi attenzione, se nel prendessimo a notare e che frattanto è reale ed immenso, si è quello appunto che proviene dal concorso e dalla partecipazione a tutte preci, a tutti voti che offerti sono nell’Arciconfraternita. Tutti i membri che la compongono non formano che un sol voto, la conversione dei peccatori per la gloria di Dio. Essi uniscono i loro omaggi a Maria con questa intenzione; e questa unione è si stretta che le preci offerte dalla moltitudine dei fratelli al Sacro Cuor, di Maria, appartengono ad ogni fratello in particolare come quelle di ogni fratello in particolare appartengono a tutto il corpo dell’Arciconfraternita; per forma che un membro di essa isolato, abitante in America, o a Pietroburgo, in pregando per la conversione di un parente, di un amico, può applicare a questo pio fine tutte le preghiere, il merito di tutte le buone opere, comunioni etc. che vengono offerte per la conversione dei peccatori nel corpo della Arciconfraternita, Parimente il direttore di essa e così li direttori delle particolari Unioni che compongono il corpo dell’Arciconfraternita possono e debbono per la massima gloria di Dio e per procurare con maggior sicurezza e facilità la salute delle anime che sono loro raccomandate, applicar tutti i meriti riuniti di preci e di buone opere che sono tutte nel corpo dell’Arciconfraternita ai bisogni spirituali dei peccatori po’ quali sono stati impegnati. Dichiarano qui di fatto che tale si è lo spirito col quale l’Arciconfraternita è stata eretta e che non manchino mai di farne l’applicazione. Qual sentimenti di confidenza, di consolazione spargerà nelle anime di quella sposa, di quella desolata madre, di quel padre afflitto, che tremano e pregano per una persona che è loro cara e preziosa: il pensiero la certezza che migliaia di fratelli sparsi sopra tutta la terra, dividono i loro sentimenti ed unisconsi ai loro voti, alle loro preghiere, fermamente appoggiandosi su quella promessa di Gesù Cristo; se due di voi insieme si uniscono sulla terra, qualunque cosa domandino sarà loro accordata dal Padre mio che è nei cieli (S. Math, XVIII). – Se non entra nei disegni della divina Provvidenza di accordar loro di presente la grazia che essi sollecitano, non cadranno di animo per questo, pregheranno ancora, dappoiché dice Gesù Cristo: si convien pregar sempre, e mai stancarsene, tanto più che l’esperienza ci mostra come Iddio ritardi il momento della sua misericordia soltanto per renderla più strepitosa e consolante. D’altra parte e noi avvisiamo di averlo detto, un peccatore raccomandato all’Arciconfraternita rimane oggetto alle sue preci e v’e sempre compreso finché la bontà divina abbia accordato la grazia della sua conversione. – Per ultimo non sono voti soltanto e preci, valevoli per se stesse sul cuor di Dio, che l’Arciconfraternita offre alla divina giustizia a favore dei suoi clienti per disarmarla: v’ha pure l’adorabile Sacrificio della croce nel consumare il quale la divina Vittima profferì queste potenti, parole: Padre mio, perdonate loro, che non sanno quel che si fanno. V’ha pur dunque il divin Sacrifizio col favor del quale i peccati del mondo sono stati tolti e il genere umano con Dio riconciliato. Sono ben 62 volte all’anno che il Sangue adorabile di Gesù Cristo si offre in sull’Altare per soddisfare alla collera di Dio ed ottenere la conversione dei peccatori. E quante volte non vi si offrirà in seguito, quando questa santa e caritatevole istituzione sarà propagata in Francia e, lo speriamo, pel mondo intero? Avete voi inoltre notato quelle preci, quel divin Sacrificio offerto dodici volte l’anno, una volta al mese, per la eterna beatitudine dei fratelli defunti, degna ricompensa del loro zelo della pietà loro? Pensate che sino alla consumazione dei secoli si farà menzione di loro ai sacri Altari, si porgeranno suppliche e Gesù Cristo, sovrano nostro Mediatore, s’immolerà per la salute eterna dei fratelli, dei quali un gran numero sarebbe stato per avventura ben presto, senza questo aiuto, perpetuamente obbliato in terra. Arrogi a tanti vantaggi ì voti, le preghiere, gli omaggi di riconoscenza che le anime santificate dalla propria conversione, ammesse nel seno di Dio, e veggenti nella sua luce i caritatevoli sforzi per i quali uscirono dell’abisso, offriranno alla Maestà divina, con le quali elleno chiameranno incessantemente sui loro benefattori le grazie e le celesti benedizioni; e poi ditemi se questa santa istituzione non riunisce lutti i mezzi capaci di procurar la gloria di Dio, la felicità della Chiesa, la salute delle anime, la pace del mondo e un buon successo agli spirituali interessi di coloro che ne fan parte.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.