MESSA DELL’ASSUNZIONE (2018)

MESSA DELL’ASSUNTA 2018

Incipit
In nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen.

Introitus
Ap XII:1
Signum magnum appáruit in cœlo: múlier amicta sole, et luna sub pédibus ejus, et in cápite ejus coróna stellárum duódecim [Un gran segno apparve nel cielo: una Donna rivestita di sole, con la luna sotto i piedi, ed in capo una corona di dodici stelle].
Ps XCVII:1
Cantáte Dómino cánticum novum: quóniam mirabília fecit. Cantate al Signore un càntico nuovo: perché ha fatto meraviglie.
Signum magnum appáruit in coelo: múlier amicta sole, et luna sub pédibus ejus, et in cápite ejus coróna stellárum duódecim [Un gran segno apparve nel cielo: una donna rivestita di sole, con la luna sotto i piedi, ed in capo una corona di dodici stelle].

Oratio
Orémus.
Omnípotens sempitérne Deus, qui Immaculátam Vírginem Maríam, Fílii tui genitrícem, córpore et ánima ad coeléstem glóriam assumpsísti: concéde, quǽsumus; ut, ad superna semper inténti, ipsíus glóriæ mereámur esse consórtes.
Onnipotente sempiterno Iddio, che hai assunto in corpo ed ànima alla gloria celeste l’Immacolata Vergine Maria, Madre del tuo Figlio: concédici, Te ne preghiamo, che sempre intenti alle cose soprannaturali, possiamo divenire partecipi della sua gloria.

Lectio
Léctio libri Judith.
Judith XIII, 22-25; XV:10
Benedíxit te Dóminus in virtúte sua, quia per te ad níhilum redégit inimícos nostros. Benedícta es tu, fília, a Dómino Deo excelso, præ ómnibus muliéribus super terram. Benedíctus Dóminus, qui creávit coelum et terram, qui te direxit in vúlnera cápitis príncipis inimicórum nostrórum; quia hódie nomen tuum ita magnificávit, ut non recédat laus tua de ore hóminum, qui mémores fúerint virtútis Dómini in ætérnum, pro quibus non pepercísti ánimæ tuæ propter angústias et tribulatiónem géneris tui, sed subvenísti ruínæ ante conspéctum Dei nostri. Tu glória Jerúsalem, tu lætítia Israël, tu honorificéntia pópuli nostri.
[Il Signore ti ha benedetta nella sua potenza, perché per mezzo tuo annientò i nostri nemici. Tu, o figlia, sei benedetta dall’Altissimo più che tutte le donne della terra. Sia benedetto Iddio, creatore del cielo e della terra, che ha guidato la tua mano per troncare il capo al nostro maggior nemico. Oggi ha reso cosí glorioso il tuo nome, che la tua lode non si partirà mai dalla bocca degli uomini che in ogni tempo ricordino la potenza del Signore; a pro di loro, infatti, tu non ti sei risparmiata, vedendo le angustie e le tribolazioni del tuo popolo, che hai salvato dalla rovina procedendo rettamente alla presenza del nostro Dio. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu la gloria di Israele, tu l’onore del nostro popolo!]

Graduale
Ps XLIV:11-12; XLIV:14
Audi, fília, et vide, et inclína aurem tuam, et concupíscit rex decórem tuum. [Ascolta, o figlia; guarda e inclina il tuo orecchio, e s’appassionerà il re della tua bellezza.]

ALLELUJA

Omnis glória ejus fíliæ Regis ab intus, in fímbriis áureis circumamícta varietátibus. Allelúja, allelúja. [V. Tutta bella entra la figlia del Re; tessute d’oro sono le sue vesti. Allelúia, allelúia].
V. Assumpta est María in cœlum: gaudet exércitus Angelórum. Allelúja. [Maria è assunta in cielo: ne giúbila l’esercito degli Angeli. Allelúia.]

Evangelium

Sequéntia sancti Evangélii secúndum S. Lucam.
Luc 1: 41-50
“In illo témpore: Repléta est Spíritu Sancto Elisabeth et exclamávit voce magna, et dixit: Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui. Et unde hoc mihi ut véniat mater Dómini mei ad me? Ecce enim ut facta est vox salutatiónis tuæ in áuribus meis, exsultávit in gáudio infans in útero meo. Et beáta, quæ credidísti, quóniam perficiéntur ea, quæ dicta sunt tibi a Dómino. Et ait María: Magníficat ánima mea Dóminum; et exsultávit spíritus meus in Deo salutári meo; quia respéxit humilitátem ancíllæ suæ, ecce enim ex hoc beátam me dicent omnes generatiónes. Quia fecit mihi magna qui potens est, et sanctum nomen ejus, et misericórdia ejus a progénie in progénies timéntibus eum.”

[In quel tempo: Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, e ad alta voce esclamò: Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno! Donde a me questo onore che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, infatti, che appena il tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bimbo ha trasalito nel mio seno. Beata te, che hai creduto che si compirebbero le cose che ti furono dette dal Signore! E Maria rispose: L’ànima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato all’umiltà della sua serva; ed ecco che da ora tutte le generazioni mi diranno beata. Perché grandi cose mi ha fatto colui che è potente, e santo è il suo nome, e la sua misericordia si estende di generazione in generazione su chi lo teme.]

OMELIA DELL’ASSUNTA

 La Festa dell’Assunzione

[J. Thiriet: Prontuario evangelico. Libr. Arciv. G. Daverio, MILANO, 1917 -impr.]

“Quæ est ista, quæ ascendit de deserto, delicùs affluens, innixa super dilectum suum?”  (Cantic. VIII, 5 ).

L’assunzione e l’esaltazione di Maria nel cielo hanno degnamente coronato la sua vita ammirabile: la festa dell’Assunzione è una delle più solenni che si celebrino in suo onore. Oggi la Chiesa ci invita a celebrarla con la più viva letizia: « Gaudeamus omnes in Domino… O gloriosa Domina, excelsa super sidera ».

Consideriamo le tre fasi di questo mistero:

1. la morte preziosa di Maria;

2. la sua risurrezione;

3. la sua assunzione e il suo trionfo in cielo.

— Il transito prezioso di Maria Ss.

1. — Gesù, morendo, aveva affidato i suoi discepoli alle materne sollecitudini della Madre sua: volle adunque che, dopo la sua ascesa al Cielo, rimanesse Maria ancor lungo tempo sulla terra per consolarli, per istruirli, e per dirigere i primi fedeli: occorreva che da parte sua completasse, a bene della Chiesa, quello che ancor mancava alle sofferenze di N. S. G. C.

2. — E Maria, nonostante ardentemente desiderasse di ricongiungersi al suo Figliuolo, sempre obbediente, chinò il capo ai voleri del suo Figliuolo. – Vuole la tradizione che Maria, dopo l’Ascensione di Cristo al Cielo rimanesse sulla terra per una ventina d’anni all’incirca ricevendo ogni dì la S. Comunione, glorificando il suo Dio con atti di purissimo amore, e di completa conformità ai suoi voleri, e aumentando ogni dì più il capitale de’ suoi meriti.

3. — Concepita senza peccato originale, doveva essere esentata dalla legge di morte. Il Signore invece aveva stabilito ch’Ella morisse, com’era morto il suo Figliuolo G. C. la santità per eccellenza… che gli somigliasse nella morte come gli era stata somigliante nella vita, e s’offrisse, come lui, in perfetto oloucasto. – Finalmente doveva esserci di modello in questa grande partenza per l’eternità e costituire per noi una sorgente di consolazione.

4. — Ma la morte non dovendo essere un castigo per Maria, ecco che sen venne a Lui non in quella maniera con cui s’affaccia al letto dei figli dell’uomo, cioè preceduta da angosce, da malattie, da spasimi e da crisi agoniche… La sua morte fu un estasi, un rapimento; Maria morì d’amore… L’amor di Maria era radicato m Dio Padre, il Quale aveva fecondato il suo seno, sicché Ella diede alla luce il Verbo divino fatto carne, che amò come suo proprio figliolo. L’amor di Maria era un amor di madre per il suo figliuolo, era l’amor d’una santa per il suo Dio. Vinta dall’amor di Dio, l’anima sua si separò dal corpo, senza scosse e senza dolore.

5. — Vuolsi che l’Arcangelo Gabriele l’abbia prevenuta della sua vicina morte. A quest’annunzio naturalmente avrà risposto col solito suo ritornello: Ecce ancilla Domini etc… Narra S. Giov. Damasceno, che gli Apostoli, avvertiti dell’imminente transito di Maria, siano convenuti nella cameretta ove stava adagiata su di umile letticiuolo. Tutti erano presenti, meno Giacomo il minore che aveva già subito il martirio, e Tommaso che arrivò troppo tardi. Maria vedendoli, li avrà benedetti con effusione di cuore, e avrà fatto loro delle raccomandazioni, quali sa fare una madre nell’atto di staccarsi da’ suoi figliuoli.

6. — S. Giovamii Damasceno soggiunge che N. S. venne dal cielo, seguito da parecchie legioni di Angeli, per accogliere l’anima della Madre sua.

7. — Quando dette l’ultimo respiro, gli Angeli, continua a dire S. Giov. Damasceno, riempirono l’aere di dolcissime armonie, come quando nacque Gesù-Cristo. Gli Apostoli, che rappresentavano tutta la Chiesa, si fecero venerabondi intorno alla salma di Maria; e disposero pel suo seppellimento, che pare, secondo una tradizione, abbia avuto luogo nella valle di Giosafat.

— Risurrezione della SS. Vergine.

1. — Trascorsi tre dì dal seppellimento, ecco arrivare Tommaso, il quale manifesta il suo vivo desiderio di vedere per l’ultima volta le sembianze della Madre sua. — Pietro e Giovanni lo fecero pago — e andarono insieme ad aprire la tomba. Ma, oh! prodigio: il sepolcro non racchiudeva più la salma di Maria …. in fondo ad esso c’era un lenzuolo e le vesti in cui era stato avviluppato il corpo di Maria: il corpo era scomparso…. Gli Apostoli proruppero in lodi, ringraziando il Salvatore che di tal modo aveva glorificato la Madre sua — (Leggansi nel Breviario Romano le lezioni IV. V. VI. del quarto giorno nell’ottava dell’Assunzione — 18 Agosto).

2. — Era giusto che Maria fosse esente dalla corruzione del sepolcro, preservata dalla colpa orignale, per singolare privilegio, preservata dalla colpa originale: giacché solo all’uom peccatore fu detto: morrai… ma inoltre: Tu ritornerai nella polvere… donde sei stato cavato. Ancora: era conveniente che non dovesse cadere preda della putredine e dei vermini quella carne che era immacolata, e della quale era stata formata quella del Verbo Incarnato… Iddio aveva disposto che l’arca di Mosè, che doveva racchiudere la mamma (figura di N. S. G. C.) fosse costrutta di legno incorruttibile: poteva adunque essere soggetta alla corruzione l’Arca vera e vivente, che aveva rinchiuso nel suo grembo il Santo dei Santi? ». Il Cielo, scrive S. Agostino, merita meglio della terra di conservare un tesoro sì prezioso…. – Gesù, infinitamente possente, ha potuto preservare il corpo di Maria SS. dalla corruzione, come aveva preservato l’anima sua dal peccato originale. Se l’ha potuto, dunque realmente l’ha fatto, perocché è sovranamente buono ». Spettava alla giustizia di Dio, nonché alla sua sapienza, alla sua bontà, ed al suo amore il compimento di questo miracolo in favore di Maria.

III. — Assunzione e trionfo di Maria.

1. — Dopo la sua risurrezione, Cristo rimase sulla terra quaranta giorni per istruire i suoi Apostoli e fortificare la loro fede. Ma per Maria, una volta risorta, non c’erano le stesse ragioni per differire la sua partenza da questa terra. In cielo era vivamente desiderata ed attesa: la potenza divina la elevò al cielo; Gesù la presentò al suo Eterno Genitore. Quale trionfo per Maria! Gli Angeli, il cielo tutto eruppero in quel cantico: « Quæ est ista, quæ ascendit de deserto, deliciis affluens, innixa super dilectum suum? … O gloriosa Domina, excelsa super sidera »•

2. — Ricordiamo gli onori che resero Assuero ad Ester, coronandola regina, e Salomone alla madre sua Bersabea, facendola assidere su di un trono accanto al suo…. ma queste non sono che pallide figure di quello che ha fatto Gesù verso la madre sua, e la SS. Trinità verso Maria: la realtà è di gran lunga superiore alla figura! Tota pulchra es, … tota pulchra es … le avrà detto Iddio. Veni coronaberis…. secondo i tuoi meriti, e l’amor mio… Poi dandole per vestimento il sole, la luna come sgabello ai suoi pie (siccome la vidde Giovanni nella visione di Patmos), la fece sedere su di un trono più elevato di tutti gli altri, ed ordinò che tutti chinassero il capo, e piegassero le ginocchia al pronunciarsi del nome di Maria. La costituì Regina del Cielo e della terra, degli Angeli e degli uomini.

3. — A questa dignità sovrana Iddio aggiunse un potere senza limiti … I poteri della terra sono circoscritti all’ordine materiale… spesse volte sono distruttori o oppressori…- o almeno effimeri…. che cosa è mai la più grande longevità della vita umana? Inoltre il potere di Maria è universale nella sua estensione, e tocca il mondo, vuoi nell’ordine spirituale, come in quello materiale; è un potere eminentemente benefico, non l’esercita che per fare del bene, e per distruggere il male… è un potere senza limiti, quanto alla sua durata, perché Maria autorevolmente comanderà finché Dio sarà Dio, finché avrà il diritto di dire al Verbo Incarnato, assiso alla destra del Padre suo: Filius meus es tu, ego… genui te. Maria che in terra si chiamò l’ancella del Signore, in cielo è stata costituita Regina, Avvocata e Protettrice!

Conclusione. — Esultiamo per il trionfo e per la gloria accordata alla Madre nostra! Raddoppiamo la nostra fiducia in Dio! Se Iddio l’ha fatta sì potente, l’ha costituita tale, perché c’aiutasse e ci soccorresse nei nostri bisogni spirituali e temporali. O Signora, o Madre nostra, otteneteci la grazia di vivere santamente, di imitare le vostre virtù, di morire piamente fra le vostre braccia, affinché possiamo salire là ove Voi siete, per lodare insieme a Voi la Ss. Trinità, che vi ha così esaltata e glorificata.

Offertorium
Orémus
Gen III:15
Inimicítias ponam inter te et mulíerem, et semen tuum et semen illíus.[Porrò inimicizia tra te e la Donna: fra il tuo seme e il Seme suo.]

Secreta
Ascéndat ad te, Dómine, nostræ devotiónis oblátio, et, beatíssima Vírgine María in coelum assumpta intercedénte, corda nostra, caritátis igne succénsa, ad te júgiter ádspirent.
[Salga fino a Te, o Signore, l’omaggio della nostra devozione, e, per intercessione della beatissima Vergine Maria assunta in cielo, i nostri cuori, accesi di carità, aspirino sempre verso di Te.]

Communio
Luc 1:48-49
Beátam me dicent omnes generatiónes, quia fecit mihi magna qui potens est. [Tutte le generazioni mi diranno beata, perché grandi cose mi ha fatto colui che è potente.]

Postcommunio
Orémus.
Sumptis, Dómine, salutáribus sacraméntis: da, quǽsumus; ut, méritis et intercessióne beátæ Vírginis Maríæ in coelum assúmptæ, ad resurrectiónis glóriam perducámur.
[Ricevuto, o Signore, il salutare sacramento, fa, Te ne preghiamo, che, per i meriti e l’intercessione della beata Vergine Maria Assunta in cielo, siamo elevati alla gloriosa resurrezione.]

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.