GNOSI: TEOLOGIA DI Satana (3) – LA GNOSI MEDIOEVALE

GNOSI: TEOLOGIA DI Satana (3)

LA GNOSI MEDIOEVALE

La gnosi cristiana, nasce e si sviluppa, come abbiamo visto, per influsso della gnosi ebraica. Appena spunta il Cristianesimo, gli ebrei e poi i falsi kazari, tenendosi sempre dietro le quinte, da marrani geneticamente modificati, tentano di soffocarlo dall’esterno soffiando nel fuoco delle persecuzioni e dall’interno corrompendone la dottrina evangelica, proponendosi come veri depositari della dottrina di Cristo trasmessa loro –dicono misticamente atteggiati- per via iniziatica, tramite l’evangelista Giovanni o altri. Si delinea così il movimento gnostico sedicente cristiano come tentativo di giudaizzare il Cristianesimo mediante la cabbala. – EGESIPPO, venuto alla fede dall’ebraismo, informa del pullulare di sette eretiche e dei loro capi, cominciando da un certo TEOBUTIS, deluso di non essere fatto vescovo, poi SIMONE IL MAGO, CLEOBIO, DOSITEO, GEORTASIOS e altri, provenienti dal giudaismo (sadducei, farisei, samaritani, esseni, ecc). Da questi gruppi furono influenzati MARCIONE, CARPOCRATE, VALENTINO, BASILIDE, SATORNILE e altri degni figuri. La gnosi insinuatasi nella Chiesa primitiva assume l’indole di sincretismo, così come gli infiltrati della 5^ colonna oggi spacciata sfrontatamente col nome di “ecumenismo” in opposizione alla fede trasmessa dagli Apostoli. Contro tale gnosi combattono con i loro scritti teologici i primi Padri della Chiesa: CLEMENTE D’ALESSANDRIA, ORIGENE (samaritano), GREGORIO DI NISSA, EVAGRIO. – La cabbala spuria, come abbiamo già visto nei numeri precedenti, attribuisce a Dio un’esistenza indeterminata tra l’essere e il non essere, tra il bene e il male; Dio si autogenera dal nulla e raggiunge la sua pienezza nell’uomo per ricadere nel suo nulla originario. –Basilide identifica l’Assoluto col nulla. Nella gnosi cristiana entrano affermazioni di monismo, di Pleroma emanato dall’En-Sof (Padre, Abisso, Silenzio, Teosagnotos, ecc.), il dualismo manicheo col duplice principio del bene e del male ed eoni buoni e cattivi, col mito della caduta dello spirito nella materia malvagia e pura apparenza. L’Adam Qadmon è l’uomo tipico, spirituale, scintilla divina immune dal peccato. La saldezza dell’uomo sta nel riconoscersi entità divina, nel liberarsi dalla matèria per rifondersi col Pleroma originario (Risveglio, Risurrezione, Reminiscenza, Illuminazione sulla propria origine e sul proprio destino). Il male, i demoni, i cattivi e l’intera sostanza ilica (la materia) saranno annichiliti dalla vampa finale. La gnosi pseudo-cristiana rispecchia la cabbala nelle sue molteplici versioni, assumendone di volta in volta maschere apparentemente diverse, ma con caratteri immutabili. – A queste idee portanti si mescolano nei singoli capiscuola miti e fantasie che portano ben lontano dalla fede evangelica. Già dall’epoca apostolica alcuni gnostici, come SIMONE IL MAGO (che in seguito si porta a Roma con la sua empia compagna ELENA) e i Nicolaiti incorrono nella condanna degli stessi Apostoli (v. Act. VIII ,14s; Apoc. II, 6-15). – La corrente gnostica si alimenta in alcuni centri di cultura cosmopolita, tra cui primeggia Alessandria, con la scuola pagana di PLOTINO, la scuola giudaica di TELONE e l’insegnamento cristiano di PÀNTENO, CLEMENTE, ORIGENE che combattono vigorosamente lo gnosticismo. – Espulsi dalla Chiesa, gli gnostici cristiani si affiancano agli ebrei e soffiano nel fuoco delle persecuzioni dell’Impero Romano.

I MANICHEI

Verso la metà del terzo secolo, a Babilonia entra nella corrente gnostica MANU (O MANES, MANETE: 215-276), che affida ai suoi seguaci “I Manichei”, un sistema di idee da lui stesso attribuite a Budda, Zoroàstro e Gesù Cristo. Base del sistema manicheo è il dualismo: dall’eternità esistono due opposti princìpi: il Bene e il Male, che è tenebra, materia. Tra i due princìpi si scatenò una grande lotta che ha dato origine alla situazione del mondo in cui bene e male sono mescolati. Compito dell’uomo è liberarsi dall’elemento malvagio e risalire alla luce mediante la conoscenza comunicata da Cristo, di cui Manu si dichiara «apostolo per provvidenza di Dio Padre». I più, come Eva e Caino, trasmettono la vita perpetuando la mescolanza del bene e del male: pochi invece vivono secondo lo spirito liberandosi dell’elemento oscuro e passionale che portano in sé. Occorre evitare ciò che insudicia la bocca (parole cattive), la mano azioni perverse), il corpo (unione sessuale). Questo insegnamento è praticato solo dagli «eletti», mentre i semplici «uditòri» non lo mettono in pratica. [Lo “spirito degli eletti” lo ritroviamo tra l’altro nella falsa formula, blasfema ed eretica, utilizzata per non-consacrare i fanta-vescovi modernisti, formula autorizzata dal marrano-omosex Montini il 18 giugno 1968, per distruggere alla radice la gerarchia, il sacerdozio cattolico, il culto divino ed i sacramenti … che colpo, e tutto in una volta! È giusto che la sinagoga di satana lo canonizzi e lo elevi agli altari di lucifero … chi lo merita più di lui?]. –  Lo spirito degli eletti entrerà subito in paradiso, quello degli uditori passerà di corpo in corpo fino alla piena purificazione, quando bene e male saranno separati per sempre (metempsicosi). Il manicheismo, la più elementare delle costruzioni gnostiche, si diffuse rapidamente dalla Spagna alla Cina, probabilmente tramite viaggiatori ebrei (sembra che lo fosse Manu). Nell’Iran il manicheismo provocò un tentativo di socialismo segnato da enorme sconvolgimento morale. – Il dualismo manicheo affiora con apporti e varianti diverse nelle correnti medioevali dei bogomili, dei paoliziani, dei catari, degli albigesi, ecc.

GLI ARIANI

Ispirandosi alla concezione del Logos che è sapienza creata,« logos demiurgo » dello gnostico Filone, l’ebreo ARIO afferma: «Noi conosciamo un solo Dio, eterno, non generato»; il Logos invece, «gennetos» ossia generato, è sua creatura. Ario quindi nega la divinità di Cristo, la sua consostanzialità col Padre. L’eresia ariana negatrice della divinità di Cristo si diffuse in tutto l’impero romano e tra gli stessi barbari, provocando una delle più gravi crisi della Chiesa. Fu condannata dal concilio di Nicea nel 325. – Essa riaffiora in alcuni settori della Riforma e in modo più subdolo, ma nemmeno tanto nell’attuale modernismo, come più avanti vedremo.

I BOGOMILLI

Nel 313 l’editto di Costantino pone termine alle persecuzioni. Il Cristianesimo diventa religione di Stato, e nel 392 i riti pagani vengono proibiti. La gnosi però percorre la sua strada con un intreccio di correnti che appaiono costantemente collegate: ebrei, costruttori, templari, bogomili, ecc. – Braccati da Diocleziano, i Manichei nel 390 si rifugiano a Bisanzio, dove alla scuola di Paolo da Samosata assumono il nome di Paoliziani, fedeli al dualismo manicheo, e si diffondono in oriente (Siria, Armenia, Frigia) e verso l’occidente. – Deportati in Tracia come guardie di frontiera contro gli slavi e designati col nome di Bulgari o Bogomili questi praticano un dualismo rigido (ordine di Dagutrìa in Dalmazia), oppure mitigato (ordine di Bulgaria), rifiutano il matrimonio fino a castrarsi, e naturalmente il Battesimo, la Croce di Cristo e le immagini. Dalle coste iugoslave si spingono verso la pianura padana e soprattutto nella Francia meridionale, dove verso il mille nasce il movimento dei Catari (= puri).

I CATARI

All’inizio del secondo millennio i catari «nell’età d’oro dei giudei di Oc» (ARMAND DEL LUNEL) si propagano insieme con la cabbala dalla Francia meridionale (Provenza) all’Italia, Spagna, Germania e Inghilterra. Catari e giudei vivono insieme sotto l’egida dei conti di Tolosa e insieme combattono contro la Croce di Cristo. Lo SCHOLEM informa che dalla Linguadoc provengono le prime personalità note come cabbaliste nell’area cristiana, che danno origine alla tradizione cabbalistica di Spagna. – Utilizzando alcune nozioni cristiane, i catari scalzano le fondamenta stesse del Cristianesimo e costituiscono una grave minaccia sociale. Con mentalità manichea, dal dualismo fondamentale traggono l’idea della malvagità della materia, rifiutando il matrimonio e praticando l’ENDURA (suicidio rituale). Loro centro principale fu Albi, donde il nome di Albigesi. – Il movimento cataro medioevale ha origini complesse, non ancora del tutto accertate. Qualche studioso, come J . EVOLA, lo fa risalire all’antico insediamento ario dei Galli, con oscure concezioni panteiste tipiche degli indi, pure di origine ariana, improntate a un dualismo vicino a quello manicheo. Non è da escludersi che tale dualismo sia stato portato o almeno rafforzato da influssi gnostici orientali indotti che occupavano posti considerevoli anche presso Raimondo di Tolosa e altri prìncipi provenzali, sia tramite i Templari implicati nelle vicende del rogo di JACQUES DE MOLAY con la precisa accusa di contaminazioni gnostiche. – La gnosi catara si sviluppa nell’epoca dei Trovatori, cantori dell’amore cavalleresco -che però provocava incidenti matrimoniali come nel caso di quel cavaliere che fece ingoiare alla moglie il cuore arrostito del suo amante, provocando il suicidio di lei -. E l’epoca del Santo graagl. Catari e Albigesi costituiscono un nodo storico di notevole interesse per la diffusione in Europa di notevoli fermenti anticristiani che, insieme con i disordini degli «spirituali», arano il terreno alla riforma protestante. Contro di essi combattono san Bernardo e san Domenico con i suoi «predicatori», in un’attività di vasta evangelizzazione e di repressione dell’eresia per opera dell’Inquisizione. Le accuse contro questa istituzione domenicana (immensamente più mite delle odierne inquisizioni staliniste, maoiste, ecc.), dei tromboni moderno-progressisti sinistroidi, non tengono conto dei mali ben peggiori da essa evitate all’intera Europa.

I TEMPLARI

La documentazione esistente sulle accuse contro i Templari, raccolte in due volumi da M . MICHELET conferma le gravi imputazioni raccolte nei processi del 1307 a Parigi e dai sette commissari pontifici dal 1309 al 1311. Le accuse non furono strappate sotto tortura, ma raccolte mediante un dialogo calmo e rispettoso dalle dichiarazioni di JACQUES DE MOLAY e di un centinaio di cavalieri (così il Michelet e il protestante Wilcke in Storia dei Templari). Neppure furono sottoposti a tortura i 140 cavalieri esaminati da Fra’ Imberto nel 1307, i settantadue cavalieri inquisiti dal Papa e dai cardinali di Poitiers, i grandi ufficiali dell’ordine esaminati ad Avignone, i 231 cavalieri esaminati dai commissari pontifici a Parigi dal 1309 al 1311. Negli interrogatori si esigeva solo il giuramento di verità (CLEMENTE V, bolla Vox in excelso). [Da questi episodi la moderna sinagoga di satana, la franco-massoneria, inserisce nei suoi luciferini riti, le figure del Santo Padre Clemente e dell’apostata De Molay, attori di pittoresche favole blasfeme e referenti di vendette allucinanti.] – I delitti ammessi dagli inquisiti sono stati: bestemmiare e rinnegare Cristo, praticare oscenità al momento dell’iniziazione segreta, adorare Bafomet nelle assemblee segrete, commettere azioni contro natura, confessarsi reciprocamente. Tutte queste azioni furono confessate anche ripetutamente da un centinaio di templari e dallo stesso Molay per lo più con dimostrazioni di pentimento. Queste azioni ebbero luogo in Francia, Inghilterra, Italia e altrove, in modo che la corruzione dei templari apparve estesa e antica: Molay nel 1307 confessava che quarantadue anni prima, quando fu ricevuto nell’ordine, lui pure aveva rinnegato Cristo con un rito osceno introdotto non si sa quanto tempo prima. I Templari medioevali erano eredi di antichissimi segreti iniziatici che risalivano ai templari egizi, dei quali esistono documenti fin dal 1850 a.C. Il loro cosmopolitismo e la loro professione li metteva facilmente a contatto con i cabbalisti, gli gnostici e gli ermetisti, facendo loro accogliere le idee sotterranee del medioevo fomentate soprattutto dagli ebrei. – La massoneria rivendica la propria origine “mitoligoca” dai Templari e ne assume i simboli per il programma di costruzione del tempio umanitario di indole gnostica. La figura di JACQUES DE MOLAY è assunta come monito di segreto e di rivendicazione. – J . Meinvielle scrive: «La grande associazione cabbalistica nota in Europa sotto il nome di massoneria compare improvvisamente nel mondo in momenti in cui la rivolta contro la Chiesa finiva per smembrare l’unità cristiana. Orbene, i massoni hanno per modello i Templari, per padri i Rosacroce, per predecessori i Giovanniti. La loro teologia infernale è quella di Zoroastro e di Ermete». – Sull’argomento “templari” sono state seminate falsità senza numero, assemblate in congerie strampalate di allucinati occultisti ed esoteristi mossi dalla propaganda massonica ed anticlericale dell’anti-Cristianesimo … una vergogna per la moderna pretesa “intellighentia” di matrice satanica.