A. K. Emmerich sullo Scisma del 1958 di Roncalli dal “vero” Papa.

La Venerabile A. K. Emmerich

“Quando il tempo del regno dell’Anticristo sarà vicino, apparirà una falsa religione (nata da una “rivolta” [II Tess., II: 3-4] al Conclave del 1958 – ndr.-) che sarà opposta all’unità di Dio con la sua Chiesa, QUESTO SARA’ IL PIU’ GRANDE SCISMA CHE IL MONDO ABBIA MAI CONOSCIUTO. Più sarà vicino il tempo della fine, più l’oscurità di satana si diffonderà sulla terra, ed allora sempre più alto sarà il numero dei figli della corruzione mentre il numero dei giusti diminuirà corrispondentemente … “.

Immagine della falsa chiesa attuale, di cui resta solo la facciata … ma dietro: solo macerie!

Profezia di Anne Catherine Emmerich, del 22 ottobre 1823 (da “La vita di Anne Catherine Emmerich” del Rev. Carl Schmoger CSSR) sul “più grande scisma … mai avvenuto, causato dall’agente dell’Anticristo Angelo Roncalli [l’antipapa Giovanni XXIII], con l’usurpazione del Papato del Vicario di Cristo canonicamente eletto, Gregorio XVII, al Conclave del 1958. La profezia dice: “apparirà una falsa religione che sarà opposta all’Unità di Dio e della sua Chiesa”. I “nemici della Croce”, con l’odio più intenso, si sono sempre concentrati sul punto centrale dell’UNITÀ cattolica, il PAPATO (colpito il quale, le pecore sarebbero state disperse).

L’agente della Massoneria il 33° Roncalli, con i suoi mentori,  l’antipapa Giovanni XXIII [stesso nome di un altro antipapa, altrettanto fasullo ma … innocuo]

S. S. GREGORIO XVII [26.10.1958-2.5.1991]

“Nella Passione di Cristo nessuno si alzò per dire una sola parola in difesa di Nostro Signore Gesù Cristo; nella Passione della Chiesa, chi si è alzato a proteggere il vero Papa Gregorio XVII in Esilio? Nessuno”. -fr. Khoat Tran (scritto 05/20/06)

Nicola di Fluh (XV Secolo) : “La Chiesa sarà punita perché la maggioranza dei suoi membri, in alto o in basso, diventerà molto pervertita. La Chiesa affonderà sempre più profondamente fino a che alla fine sembrerà essere estinta e la successione Di Pietro e degli altri Apostoli essere decaduta, ma …  dopo questo, sarà vittoriosamente esaltata oltre ogni dubbio “.

” … Si trovano quindi in un pericoloso errore quelli che ritengono di poter aderire a Cristo, Capo della Chiesa, pur non aderendo fedelmente al suo Vicario in terra [S. S. GREGORIO XVIII – ndr. -]. Sottratto infatti questo visibile Capo e spezzati i visibili vincoli dell’unità, essi oscurano e deformano talmente il Corpo mistico del Redentore, da non potersi più né vedere né rinvenire il porto della salute eterna.] (Pio XII: Mystici corporis Christi-29 giugno 1943).

Ilario poi afferma: “(Cristo, insegnando dalla barca) vuole indicare che quelli che sono fuori della Chiesa [ad es. i Modernisti del “novus ordo”, o i sedevacantisti o sedeprivazionisti “tesisti”, oppure le fraternità paramassoniche del cavaliere kadosh, etc. etc.- ndr.-] non possono capire la parola divina. La barca infatti è la figura della Chiesa; quelli che sono fuori di Essa, e quelli che stanno sterili e inutili sulla riva, non possono comprendere la parola di vita posta e predicata in Essa (…) Da questo si può capire che gli uomini si separano dall’unità della Chiesa non meno con lo scisma che con l’eresia. “Tra l’eresia e lo scisma corre, per comune avviso, questa differenza, che l’eresia ha un perverso dogma, lo scisma invece si separa dalla Chiesa per una scissura episcopale“. E in ciò concorda anche il Crisostomo, dicendo: “Io dico e professo che non è minor male lo scindere la Chiesa, che cadere nell’eresia“. Quindi, se non può esser giusta qualsiasi eresia, per la stessa ragione non c’è scisma che si possa giustificare. Non vi è nulla di più grave del sacrilegio di uno scisma … non vi è mai giusta necessità di rompere l’unità“(…) “e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa”. – “A chi si riferisce – domanda Origene – la parola essa? Alla pietra su cui Cristo edifica la Chiesa, o alla stessa Chiesa? Ambigua è la frase: vorrà dire che siano una stessa cosa la pietra e la Chiesa? Questo appunto io credo vero; poiché né contro la pietra, su cui Cristo edifica la Chiesa, né contro di questa prevarranno le porte dell’inferno“. La forza perciò di quella sentenza è questa: qualunque violenza o artificio usino i nemici visibili e invisibili, non sarà mai che la Chiesa soccomba e perisca: “La Chiesa, essendo edificio di Cristo, che sapientemente edificò la sua casa sulla pietra, non può essere preda delle porte dell’inferno, che possono sì prevalere contro ogni uomo che sia fuori della pietra e della Chiesa, ma non contro di essa (….)La stessa cosa afferma Cipriano: “Avere comunione con Cornelio (cioè con il “vero” Papa -ndr.-) è lo stesso che avere comunione con la Chiesa Cattolica” (…) poiché nella sede apostolica la Religione cattolica è stata sempre conservata senza macchia“(….)”La salute della Chiesa dipende dalla dignità del Sommo Sacerdote, e se non gli si dà un potere speciale e superiore a tutti, vi saranno nella Chiesa tanti scismi, quanti sono i sacerdoti“(….)  E perciò Cipriano afferma che sia lo scisma sia l’eresia nascono dal fatto che non si presta la dovuta obbedienza alla suprema potestà: “Non da altro infatti sono sorte le eresie e sono nati gli scismi, se non perché non si obbedisce al sacerdote, e non si pensa che nella Chiesa vi è un solo sacerdote e un solo giudice Vicario di Cristo (….) Perché dunque pretendete di usurpare le chiavi del regno dei cieli, voi che militate contro la cattedra di Pietro (….) Con ragione dunque Leone X nel Concilio Lateranense V sentenziò: “Solo il vescovo di Roma, temporaneamente in carica, ha il pieno diritto e il potere, come avente l’autorità su tutti i concili, di indire, trasferire, sciogliere i concili; e questo è evidente, non solo per testimonianza della sacra Scrittura, dei detti dei padri e degli altri vescovi di Roma e decreti dei sacri canoni ma anche per l’ammissione degli stessi concili” [pertanto il Conciliabolo c.d. Vaticano II è totalmente invalido, non essendo avallato dal Papa allora regnante, anche se esiliato, cioè GREGORIO XVII]  (….)  Non ricusino dunque di ascoltarci e di assecondare il Nostro paterno amore quanti hanno in abominio l’empietà, sì largamente diffusa, e riconoscono e confessano Gesù Cristo Figlio di Dio e Salvatore del genere umano, e tuttavia vanno errando lontano dalla sua sposa (….) E così pure, chiunque ammette tutto ciò che nella Scrittura si dice dello stesso Capo, ma non è unito in comunione con la Chiesa, non è nella Chiesa (….) Che ti vale confessare il Signore, onorare Dio, predicarlo, riconoscere il suo Figlio e confessare che siede alla destra del Padre, se bestemmi la sua Chiesa? [S. S. LEONE XIII: Satis Cognitum – 29 giugno 1896].

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.