La strana sindrome di nonno Basilio: 22

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La strana sindrome di nonno Basilio -22

  Caro direttore, eccomi pronto a riprendere il filo diretto con lei ed i suoi lettori che avranno la pazienza di sorbirsi le mie quattro chiacchiere che sono però, come sempre ho cercato di spiegarle, la richiesta di aiuto per intendere quanto la mia mente, supportata da una memoria smarrita, non riesce più a comprendere nell’interpretare le verità di fede da sempre conosciute e praticate nella santa Chiesa Cattolica. L’altro giorno, durante una giornata di afa oppressiva, approfittando della pennichella di Genoveffa, la mia cara mogliettina che, preoccupata oltre modo per le mie condizioni di salute, mi soffoca un poco con il suo amore iperprotettivo (non glielo dica mai, … per carità, la prego, … è una confidenza che faccio solo a lei … mi raccomando!), inizio, non visto, un giro di ispezione per la casa, e così finisco per giungere in soffitta, … in vero con il fiato un po’ corto (ma non lo dica in giro, la prego … soprattutto a mia moglie!), e noto uno scatolo ben coperto che non ricordo di aver mai utilizzato e che ovviamente suscita la mia curiosità. Mi guardo intorno e, cercando di non fare rumore, apro lo scatolo e … sorpresa! Indovini un po’ direttore? …: ci sono delle lettere che risalgono al periodo dell’inizio della mia malattia, che la mia buona Genoveffa, evidentemente per preservarmi da emozioni a suo parere nocive, mi ha tenuto celate, riservandosi probabilmente di farmele leggere quando le mie condizioni mentali fossero migliorate. Poi se ne sarà dimenticata, credo, anche perché le mie condizioni non sono certamente tornate ad essere brillanti. Apro così a caso, prendo una lettera ingiallita dal tempo, con un francobollo francese e, inforcati gli occhialoni appannati dai vapori del caldo, leggo: la data non si evidenzia bene … sembra 1961, la lettera è indirizzata a me, ed indovini un po’ il mittente: lo zio Pierre!! … che emozione, dunque il “professorino” non si era scordato di me e mi aveva scritto … direttore, mi sa che Genoveffa aveva proprio ragione a tenermi nascoste le lettere ma … non glielo dica mai, per carità! Però mi permetta di farla partecipe almeno di un po’ dello scritto, giusto per farle meglio comprendere la personalità di questo personaggio, bislacco per certi versi, ma profondo e lungimirante nelle sue analisi storiche! Ad un certo punto parla della “globalizzazione” (… poi la farò leggere pure a Mimmo, che è un fanatico dell’argomento, come in passato le ho già accennato!), ascolti: “La globalizzazione è un tema entrato di prepotenza nell’immaginario collettivo, uno dei grandi nodi della storia da cui l’umanità non può prescindere. Essa costituisce, però, nient’altro che la prima tappa della “grande opera”, quella che dovrà avvincere i popoli e gli Stati nelle ferree catene del libero mercato, o meglio del “mercato unico”, instaurandosi così un vero e proprio totalitarismo, quello che invece i burattinai, che lavorano nell’ombra, e gli obbedienti e ben foraggiati burattini, che i popoli pensano di eleggere con libero voto, vogliono far passare alla storia come unica ed incontrovertibile via verso il progresso liberista. La seconda tappa proseguirà con il processo politico, con la decolonizzazione e la fine dei Grandi Imperi, la costituzione di organismi unitari tra Stati diversi specie in America ed Europa: oltre agli Stati Uniti già realizzati, avremo l’Europa Unita, gli Stati sovietici indipendenti (si fa per dire!), poi le federazioni africane ed asiatiche costituendo così cinque aree geografiche che confluiranno a loro volta in una grande federazione mondiale sotto un unico governo. In via di preparazione è però già l’ultimo obiettivo, il “controllo spirituale”, quello ritenuto il superiore, destinato a completare gli altri, ad unificarli, a farne lo scopo vero dell’intera lunga, pervicace operazione, iniziata con la riforma luterana, proseguita con la rivoluzione francese, figlie entrambe dell’anticattolicesimo accanito. Se e quando il preannunziato governo mondiale avrà avuto vita, esso sarà espressione non solo della globalizzazione in campo economico-finanziario e del mondialismo in campo socio-politico, ma anche e soprattutto dell’ecumenismo realizzato in campo culturale-religioso, proprio quello sempre inesorabilmente stroncato e condannato dal Magistero della Chiesa. Per il conseguimento del dominio mondiale non sarebbe davvero sufficiente limitarsi al controllo della politica, dell’economia e delle finanze, tralasciando un intervento altrettanto deciso e totale sulla religione, su qualunque religione, beninteso, ma soprattutto su quella Cattolica, che tra le altre è quella che ha tratto vita dallo stesso Dio attraverso l’incarnazione del Figlio, fatto della sua sostanza e dunque Dio Egli stesso; è quella che ha avuto una gloriosa storia bi-millenaria, è quella sulla quale è fondata la civiltà di almeno tre continenti, è quella che si è formata rifiutando qualunque compromesso con altre false e pagane idealità, … e rappresentata da una Autorità il cui prestigio non può essere discusso, a meno che non venga surrogata da qualche attore-buffone! [ma guardi un po’ che modo di esprimersi!]. Le correnti positivistiche ed illuministiche hanno portato feroci attacchi alla Chiesa Cattolica con l’accusa di integralismo, di soffocare la libertà di coscienza e di pensiero e con i pretesti più falsi ed assurdi; ora nei programmi delle “conventicole” mondialiste si tende ad istituire un opposto tipo di integralismo diretto a cancellare, dalle menti e dalle coscienze degli uomini, ogni possibile riferimento alla Dottrina Cattolica, nel tentativo di omologarle tutte in senso contrario, e di sincronizzarle, senza che se ne avvedano, in una visione dell’uomo universalistica e perciò indifferenziata ed uniforme. Per raggiungere il traguardo concepito per abbattere il Cattolicesimo, “si fieri potest”, e perseguirlo con tenacia e pazienza, nell’arco di due secoli sono state battute molte strade: a) la prima è stata quella visibile della politica internazionale e militare (pensa ad esempio a Napoleone e alla prigionia di Pio VI!); b) la seconda è quella occulta della subdola infiltrazione nel corpo della Chiesa di mortali germi patogeni (uno in particolare l’ho battezzato AIDS, acronimo di “A”bbattere i dogmi, “I”dolatrare l’uomo, “D”emolire la liturgia, e “S”cardinare sacerdozio e Papato, ti piace, che ne dici … avrà futuro questa sigla!?). c) La terza infine è quella del cosiddetto “ecumenismo” (eresia denunciata da vari Papi, quelli con la tiara del “Triregno” in … testa, e … con la testa al … suo posto); queste vie sono state e sono percorse in contemporanea. Abbattere il potere temporale del Papa non ha portato, come pensavano le empie “conventicole”, alla fine della Chiesa, (nonostante gli eventi provocati ad arte per cancellare lo Stato della Chiesa e sostituire l’asse cattolico Francia-Austria con quello protestante Gran Bretagna-Germania e poi Stati Uniti), ed anzi il potere spirituale ne è uscito rafforzato per tanti aspetti, dimostrando così che l’autorità della Cattedra di San Pietro non dipende dall’esercizio di un potere temporale, per quanto legittimo nella difesa della propria autonomia ed indipendenza, ma dall’autenticità del suo messaggio cristiano e dalla solidità della sua costituzione dogmatica. Non si è ancora esaurita, perché ancora in corsa verso la sua finalizzazione ben profetizzata, come ben sai, dalle apparizioni della Vergine a La Salette e a Fatima, la seconda delle tre strade, quella diretta ad infiltrare nel corpo della istituzione ecclesiale cattolica, quei pericolosi germi destinati ad infettarla e a corromperla (ti piace il termine AIDS? Che ne dici…!?, non so perché, ma penso che se ne sentirà parlare moltissimo in un prossimo futuro!). Primo tra tutti il Modernismo che, nonostante la ferma reazione di Pio X e gli anatemi eterni, scaturiti dal Magistero infallibile ed irreformabile, è oggi subdolamente penetrato nei seminari, nelle parrocchie e presso gli alti vertici della Santa Sede, dando al Cattolicesimo un volto “stravolto” (scusa il bisticcio di parole!) e deformato, ben lontano dalla Tradizione, non solo sul piano dottrinale, ma anche, spudoratamente e vergognosamente, sul piano liturgico, dal momento che si cerca di far diventare un’agape rosacrociana la Santa Messa di sempre! [… ma cosa mai voleva dire lo zio? Questo punto è molto strano e lo studierò poi con calma con i nipoti –n.d.Bas.- ]. E tutto questo senza che i Cattolici abbiano la possibilità di rendersene conto, proprio perché la tattica primaria di questa dottrina eretica ed apostatica è quella di lavorare nell’ombra, senza combattere apertamente i dogmi ed i principi della dottrina cattolica, ma agendo per svuotarli dal di dentro e renderli privi del loro significato originale (una specie di tarlo del legno, per cui i mobili apparentemente solidi, improvvisamente si sgretolano irrimediabilmente!), cosicché i Cattolici, con l’inesorabile trascorrere del tempo, finiranno per dimenticarli o per trascurarne l’importanza, consentendo che, inavvertitamente, il loro spirito e le loro coscienze restino penetrati e corrotti da questo silenzioso tarlo della rivoluzione spirituale, apportatrice della “nuova e falsa religione”, quella “dell’UOMO”, che soppianterà, senza colpo ferire, quella di CRISTO. Così i dogmi della Tradizione, non potendo essere ufficialmente aboliti o riformati, verranno “addormentati”, narcotizzati e superati nella prassi, in modo che di fatto, risulteranno eliminati nel tempo, quando le nuove generazioni non avranno neanche il più pallido ricordo degli originali principi del Cattolicesimo e del loro significato. Il Modernismo è la “secolarizzazione del divino”, tutto ciò che finora era appartenuto al mondo della Divinità, viene sistematicamente ridotto ad una realtà banalizzata, soltanto umana e terrena. La radice ultima di questo errore è la perenne tentazione di voler conciliare ad ogni costo lo spirito del mondo con lo Spirito di Nostro Signore, le massime del primo con quelle del Secondo, ed in quella tremenda illusione di poter piacere nel contempo ai due padroni, a DIO e a mammona, cosa che il divin Maestro ha assolutamente escluso dalle possibilità di salvezza! Insomma a quella visione teocentrica, nella quale si sostanzia il Cattolicesimo, si vuole sostituire una visione antropocentrica, in cui l’uomo, e non più DIO, si pone al centro dell’universo: “non è DIO che crea l’uomo, ma è l’uomo che crea DIO a sua immagine e somiglianza”! Il movimento neo-modernista ha esteso la sua nefasta influenza penetrando in tutti gli ambiti della società umana, non solo religiosa. Ad esempio l’opera disgregatrice di un movimento che apparirà, io penso, da qui a poco, intorno alla fine di questi anni ‘60 (direttore, non le ricorda nulla il famigerato “Sessantotto”…! -N.d.Bas.-), che determinerà un radicale cambiamento di costumi e mentalità come effetto non spontaneo di una “enorme manipolazione del mondo giovanile”, dalla famiglia alla morale sessuale, dal condizionamento psichico, con l’introduzione massiva dell’uso della droga e la psicoanalisi, veicolo di cabala e gnosticismo talmudico, allo svuotamento del senso della vita e di ogni punto di riferimento, utilizzando giornali, cinema, televisione, musica leggera e classica “artefatta” (atonale, dodecafonica), etc. Guarda che gli errori denunciati da Pio X hanno continuato ad essere seminati negli ambienti ecclesiastici, in modo ancora più subdolo e scaltro, contaminando i giovani preti e propagandosi anche negli stessi vertici della Chiesa, sostenuti da una massoneria palesemente ecclesiastica, che usa le medesime dinamiche degli “Illuminati” ai quali essa è asservita [direttore, ma questo era proprio matto, non le pare?]. Essenzialmente gli errori più grossolani da seminare sono: – 1) la concezione immanentistica che, negando una divinità trascendente e riconoscendo all’uomo la stessa essenza di Dio (“scintilla divina” gnostica), afferma che la natura esigerebbe la grazia e quindi tutti avrebbero la grazia “d’ufficio”: “Gesù Cristo, essendo morto per tutti, tutti sarebbero salvi, che lo sappiano o no, che lo accettino o no” … “ogni uomo dotato di religiosità, nell’esercitare il suo istinto religioso sarebbe implicitamente cristiano”. – 2) La negazione di una Divinità trascendente, che comporta la radicale deformazione dell’assetto teologico, dottrinale e storico del Cattolicesimo con continue “riforme” ecumeniche per l’apporto di laici; – 3) l’alterazione della figura di Cristo, del Quale si nega la divinità, o Lo si riduce addirittura ad un simbolico “punto omega” dell’umanità, quello messo in auge dal luciferino Theilard de Chardin; – 4) la negazione dell’esistenza di verità oggettive con “relativismo” filosofico e morale, trasformando la Religione Cattolica in una generica spiritualità priva di veri Comandamenti e la consequenziale creazione di una nuova e artificiosa religione “universale” della “libera coscienza”, vero capolavoro satanico all’inverso. – 5) Il riconoscimento di un “sincretismo religioso”, meta finale del movimento modernista, parto distocico dello gnosticismo talmudico, per effetto del quale, se tutte le religioni sono uguali tra loro, nessuna di esse, nemmeno la Cattolica, può essere vera. Questo indirizzerà anche i vertici della Chiesa su questa sciagurata via, non solo quando invocherà il perdono per i presunti errori della Chiesa, con interpretazioni superficiali ed insensate, assurde e volutamente autolesioniste, ma lasciando intendere necessario il dialogo, o la fusione delle tre religioni pretese monoteiste, dimenticando tra l’altro di considerare la “quarta religione” monoteista esistente, oggi più che mai preponderante e dominante, l’adoratrice di satana, la “contro-chiesa”, quella che alla fine si imporrà, secondo le “conventicole” che infiltrano e logorano tutti gli ambiti, ed alla fine, quando a progetto realizzato non serviranno più, saranno bruciate dagli stessi “maestri superiori sconosciuti”. Delle altre devastanti conseguenze potrai poi rendertene facilmente conto da solo a breve termine. In altre successive lettere ti anticiperò le mie considerazioni e previsioni, che oramai sono abbastanza semplici da farsi, perché “ineluttabili!”, e sappi che ci sono in giro tanti falsi teologi che, come scriveva Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vostro compaesano, «senza preoccuparsi del vero, scrivono per piacere al mondo. Sempre pronti a mettere guanciali sotto il capo dei peccatori, li addormentano nel vizio (…). Questi teologi causano un danno immenso alla Chiesa, perché chi ama la via facile si affretta a seguire le loro massime». Direttore, io sono allibito, per queste previsioni che “sicuramente” non si realizzeranno mai … questo è un complottista vero, come si dice di Mimmo che però a suo paragone è solo un “dilettante allo sbaraglio” …, è uno che vede satana sciolto dalle catene dell’inferno, dappertutto, finanche all’apice della Chiesa [… questo però, a pensarci bene, lo ha detto anche la Vergine Santa a La Salette e a Fatima!]; se non fosse per l’affetto che sempre gli ho portato, meriterebbe di essere disconosciuto e crocifisso … non capisco come sia potuto sfuggire questo “lapsus” mi perdoni; si vede che ora sono esausto, tant’è che ho appena la forza di citarle il vv. 14-15 del Salmo XXXVII “Io, come un sordo, non ascolto e come un muto non apro la bocca; sono come un uomo che non sente e non risponde”. Ne riparleremo, saluti! Suo, e dei suoi lettori, nonno Basilio.

Autore: Associazione Cristo-Re Rex regum

Siamo un'Associazione culturale in difesa della "vera" Chiesa Cattolica.